Con decreto del Presidente della Repubblica 24 ottobre 1994 sono state concesse le seguenti ricompense al valor militare: Medaglie d'oro "alla memoria" Maggiore a.a.r.n.s. pilota in s.p.e. Amedeo Parmeggiani, nato a Bologna l'8 aprile 1918 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "A capo di una missione di trasporto aereo e capo equipaggio di un velivolo da trasporto, nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, interveniva in difesa dei suoi uomini protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti. Preso in ostaggio e fatto oggetto di nuove continue violenze, veniva barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Capitano a.a.r.n.n. pilota in s.p.e. Giorgio Gonelli, nato a Ferrara il 29 aprile 1930 e deceduto a Kindu l'11 aprile 1961. "Capo equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, coadiuvava il capo missione nella difesa degli uomini protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti in lotta. Preso in ostaggio e fatto oggetto di nuove continue violenze, veniva barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione del popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Tenente medico c.s.a. in s.p.e. Francesco Paolo Remotti, nato a Roma il 28 luglio 1932 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Ufficiale medico incaricato dell'assistenza sanitaria al personale militare impiegato nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, al fine di verificare le condizioni sanitarie in cui operavano gli equipaggi di volo, chiedeva ed otteneva di partecipare ad una missione di trasporto aereo, pur consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sottotenente pilota complemento Onorio De Luca, nato a Treppo Grande (Udine) il 3 aprile 1936 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Secondo pilota di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sottotenente pilota complemento Giulio Garbati, nato a Roma il 10 maggio 1939 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Secondo pilota di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Maresciallo 3a cl. motorista in s.p. Filippo Di Giovanni, nato a Palermo il 7 marzo 1919 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Maresciallo 3a cl. motorista in s.p. Nazareno Quadrumani, nato a Montefalco (Perugia) il 3 dicembre 1919 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sergente maggiore montatore in s.p. Silvestro Possenti, nato a Fabriano (Ancona) il 18 febbraio 1921 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sergente maggiore montatore in s.p. Nicola Stigliani, nato a Potenza il 31 maggio 1931 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sergente maggiore elettromeccanico di bordo Armando Fausto Fabi, nato a Giuliano di Roma (Frosinone) il 23 ottobre 1931 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sergente marconista operatore Francesco Paga, nato a Pietrelcina (Benevento) il 2 aprile 1930 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sergente marconista operatore Antonio Mamone, nato a Isola Capo Rizzuto (Catanzaro) il 30 settembre 1933 e deceduto a Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961. Sergente elettromeccanico di bordo Martano Marcacci, nato a Collesalvetti (Livorno) il 16 luglio 1934 e deceduto Kindu l'11 novembre 1961. "Membro dell'equipaggio di un velivolo impegnato in una missione di trasporto aereo nel quadro della partecipazione italiana all'intervento di intermediazione delle Forze dell'O.N.U. nell'ex-Congo, consapevole dei pericoli cui andava incontro, ma fiducioso nei simboli dell'Organismo internazionale e convinto della necessita' di anteporre la costruzione della nascente nazione all'incolumita' personale, sopraffatto da un'orda di soldati sfuggiti al controllo delle forze regolari, percosso gravemente sotto la minaccia delle armi, pur protestando la nazionalita' italiana e la neutralita' delle parti, preso in ostaggio, veniva fatto oggetto di continue nuove violenze e barbaramente trucidato, offrendo la propria vita per la pacificazione dei popoli e destando vivissima commozione nel mondo intero. Luminoso esempio di estrema abnegazione e di silenzioso coraggio fino al martirio". - Kindu, 11 novembre 1961.