A tutti i Ministeri: Gabinetto Direzione generale affari generali e personale Al Consiglio di Stato - Segretariato generale All'Avvocatura generale dello Stato - Segretariato generale Al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro - Segretariato generale Ai Commissari di Governo nelle regioni a statuto ordinario Al commissario dello Stato nella regione siciliana Al rappresentante del Governo nella regione sarda Al commissario del Governo nella regione Friuli-Venezia Giulia Al presidente della commissione di coordinamento nella regione Valle d'Aosta Al commissario del Governo nella provincia di Trento Al commissario del Governo nella provincia di Bolzano Ai prefetti della Repubblica (per il tramite del Ministero dell'interno) Alle aziende ed alle amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo (per il tramite dei Ministeri interessati) Ai presidenti degli enti pubblici non economici (per il tramite dei Ministeri vigilanti) Ai presidenti degli enti di ricerca e sperimentazione (per il tramite dei Ministeri vigilanti) Ai rettori delle universita' e delle istituzioni universitarie (per il tramite del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica) Ai presidenti delle giunte regionali e delle province autonome (per il tramite dei rappresentanti e dei commissari di Governo) Alle province (per il tramite dei prefetti) Ai comuni (per il tramite dei prefetti) Alle comunita' montane (per il tramite dei prefetti) Alle unita' sanitarie locali (per il tramite delle regioni) Agli istituti di ricovero e di cura a carattere scientifico (per il tramite delle regioni) Agli istituti zooprofilattici sperimentali (per il tramite delle regioni) Alle camere di commercio, industria, artigianato ed agricoltura (per il tramite dell'Unioncamere) Agli istituti autonomi case popolari (per il tramite dell'ANIACAP) All'A.N.C.I. All'U.P.I. All'U.N.C.E.M. All'Unioncamere All'ANIACAP Alla conferenza dei presidenti delle regioni e delle province autonome di Trento e di Bolzano Alle aziende ed agli enti di cui all'art. 73, comma 5, del decreto legislativo n. 29/1993 (ASI - UNIONCAMERE - ENEA - ANAV - RAI - ICE - CONI - Ente EUR - Enti autonomi lirici e delle istituzioni concertistiche) All'agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) Alla Scuola superiore della pubblica amministrazione (S.S.P.A.) Alla Autorita' per l'informatica nella pubblica amministrazione (AIPA) Alla commissione di garanzia per la attuazione della legge sullo sciopero Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale - Ufficio del coordinamento amministrativo - Dipartimento degli affari generali e del personale - Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi Ai Ministri senza portafoglio e, per conoscenza: Alla Presidenza della Repubblica - Segretariato generale Con direttiva-circolare n. 7/95 del 24 febbraio 1995 (pubblicata nel supplemento ordinario n. 36 alla Gazzetta Ufficiale n. 73 del 28 marzo 1995) e' stata segnalata alla particolare attenzione delle amministrazioni pubbliche l'esigenza di dare puntuale applicazione alla vigente normativa in materia di articolazione dell'orario di servizio, dell'orario di apertura al pubblico e dell'orario di lavoro, di cui all'art. 22, commi 1, 2, 3, 4 e 5 della legge 24 dicembre 1993, n. 724, ed al decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29. La direttiva-circolare n. 7/95 ha sottolineato il carattere profondamente innovativo della nuova organizzazione del lavoro nelle amministrazioni pubbliche, evidenziando, soprattutto, l'obiettivo cui - nell'organizzazione delle strutture gestite da ciascuna amministrazione - deve essere attribuito carattere prioritario, e cioe' il miglioramento della qualita' dei servizi da erogare agli utenti. Tale obiettivo deve essere perseguito con l'utilizzazione di nuovi criteri e modelli organizzativi, anche attraverso una nuova articolazione dell'orario di servizio, su cinque giorni settimanali (dal lunedi' al venerdi'), sia nelle ore antimeridiane che in quelle pomeridiane - ferma restando la possibilita' di ulteriore apertura degli uffici anche il sabato e/o la domenica in relazione alle esigenze dei singoli uffici pubblici in rapporto alla rispettiva utenza - nonche' attraverso una nuova articolazione dell'orario di apertura al pubblico, sia nelle ore antimeridiane che pomeridiane, ed una nuova articolazione dell'orario di lavoro da definire da parte delle amministrazioni pubbliche (e per esse dai dirigenti) con le modalita' e le procedure previste dalla legge n. 724/1994 e dal decreto legislativo n. 29/1993, illustrate espressamente nella richiamata direttiva-circolare n. 7/95 del 24 febbraio 1995. Tenuto presente che la direttiva-circolare n. 7/95 e' divenuta ormai pienamente operativa, si ritiene necessario - ad oltre 5 mesi dal termine del 27 maggio 1995 indicato nella predetta direttiva-circolare n. 7/95 per le comunicazioni da inviare alla Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento della funzione pubblica - effettuare una prima rilevazione dello stato di attuazione delle disposizioni in questione. L'obiettivo e' di verificare che le disposizioni enunciate con detta direttiva abbiano ottenuto - con il fattivo impegno dei dirigenti responsabili delle amministrazioni pubbliche - applicazione nelle diverse realta' degli uffici pubblici. In attesa di conoscere nel dettaglio gli esiti della predetta rilevazione, si ritiene opportuno puntualizzare fin da ora che non dovrebbero essersi riscontrati, nella attuazione della nuova normativa in materia, concreti ostacoli riconducibili magari a particolari situazioni dei singoli uffici e del personale prepostovi, ove si tenga presente che la direttiva-circolare n. 7/95 del 24 febbraio 1995 reca elementi propositivi di tale flessibilita' da garantire il contemperamento delle diverse esigenze che possono presentarsi nelle differenti realta' degli uffici pubblici, fermo restando che l'obiettivo prioritario da perseguire resta la necessita' di riqualificazione dell'attivita' delle amministrazioni pubbliche, soprattutto attraverso il potenziamento ed il conseguente miglioramento dei servizi da erogare agli utenti. Rappresentato quanto sopra, tutte le amministrazioni pubbliche in indirizzo sono invitate a restituire compilate le unite schede di rilevazione ed a fornire - nelle note alle predette schede o, se necessario, in un documento allegato - ogni utile informazione, con circostanziati riferimenti alle modalita' di attuazione, sia nelle sedi centrali che in quelle periferiche, della direttiva-circolare n. 7/95 del 24 febbraio 1995, piu' volte citata. Per quanto riguarda piu' in particolare le modalita' e le fasce orarie definite nell'articolazione dell'orario di apertura al pubblico degli uffici, e' necessario che - nel fornire i relativi dati - essi siano esposti raffrontandoli con quelli concernenti il periodo antecedente all'entrata in vigore della nuova disciplina, con una apposita indicazione nella colonna "Note". Le amministrazioni pubbliche dovranno far pervenire le schede compilate, con le modalita' in precedenza indicate, entro il 30 novembre 1995. Ferme restando le specifiche competenze e le connesse responsabilita' delle singole amministrazioni pubbliche, si segnala all'attenzione dei prefetti della Repubblica la necessita' di svolgere, nella loro qualita' di presidenti dei comitati metropolitani e provinciali della pubblica amministrazione, una incisiva attivita' di coordinamento e di impulso, in modo che nell'ambito della provincia di competenza le amministrazioni pubbliche provvedano - con le modalita' procedurali indicate nella direttiva-circolare n. 7/95 e nell'ambito della rispettiva autonomia istituzionale ed ordinamentale - a dare al piu' presto compiuta attuazione alle disposizioni dell'art. 22, commi 1-5, della legge n. 724/1994 e del decreto legislativo n. 29/1993, e successive modificazioni ed integrazioni, secondo le indicazioni contenute nella citata direttiva n. 7/95 del 24 febbraio 1995 e nella presente circolare. I Ministeri, le amministrazioni, le associazioni, le unioni, i presidenti delle giunte regionali e delle province autonome, i commissari di Governo ed i prefetti della Repubblica sono pregati, ciascuno nel proprio ambito di competenza, di portare la presente circolare a conoscenza degli enti e degli organismi vigilati od associati, con la tempestivita' che il caso richiede e di sollecitare la piu' rapida attuazione degli adempimenti richiesti. Il Ministro: FRATTINI