IL DIRETTORE GENERALE della previdenza e assistenza sociale Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto-legge 21 marzo 1988, n. 86, convertito, con modificazioni, nella legge 20 maggio 1988, n. 160; Vista la legge 23 luglio 1991, n. 223; Visto il decreto-legge 20 maggio 1993, n. 148, convertito, con modificazioni, nella legge 19 luglio 1993, n. 236, in particolare l'art. 1; Visto il decreto-legge 16 maggio 1994, n. 299, convertito, con modificazioni, nella legge 19 luglio 1994, n. 451, in particolare l'art. 5, comma 8; Visto il decreto-legge 1o ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, nella legge 28 novembre 1996, n. 608 in particolare l'art. 4, comma 21 e 1'art. 9, comma 25, punto b); Visto il decreto ministeriale del 24 dicembre 1996, con il quale sono stati ripartiti gli stanziamenti previsti per gli interventi di cui al citato art. 9, comma 25 punto b); Visto l'art. 2, comma 198 della legge 23 dicembre 1996, n. 662; Visto l'art. 3, comma 3, del decreto-legge 25 marzo 1997, n. 67, convertito, con modificazioni nella legge 23 maggio 1997, n. 135; Visto l'art. 1, comma 2, del decreto-legge 13 novembre 1997, n. 393; Visto l'art. 63, della legge 27 dicembre 1997, n. 449; Visto l'art. 1, comma 1, lettera a) del decreto-legge 8 aprile 1998, n. 78 convertito, con modificaizoni, nella legge 5 giugno 1998, n. 176; Visto l'art. 45, comma 17, lettera e) della legge 17 maggio 1999, n. 144; Visto l'art. 62, comma 1, lettera b) della legge 23 dicembre 1999, n. 488; Visto il decreto del Presidente della Repubblica n. 218 del 10 giugno 2000; Visto l'art. 1, comma 6, lettera c) del decreto-legge 24 novembre 2000, n. 346; Visto l'art. 78, comma 33, della legge 23 dicembre 2000, n. 388; Viste la deliberazione del C.I.P.E. - Comitato interministeriale per la programmazione economica - del 26 gennaio 1996, registrato alla Corte dei conti il 5 marzo 1996, registro n. 1 bilancio, foglio n. 62, con le quali sono stati dettati i criteri per l'applicazione dell'art. 6, comma 21, del decreto-legge 4 dicembre 1995, n. 515, da ultimo reiterato dal decreto-legge n. 510/1996, convertito, con modificazioni nella legge n. 608/1996; Vista l'istanza presentata dalla S.p.a. Fintecna S.p.a. (ex Iritecna - Nuova Mecfond - F.M.I.), con la quale e' stata richiesta la concesione del trattamento di integrazione salariale straordinaria, con decorrenza non successiva al 31 ottobre 1996, ai sensi della citata legge n. 608/1996 e successive modificazioni ed integrazioni; Visti i protocolli d'intesa o le intese di programma sulla reindustrializzazione stipulati dal Governo, con le regioni ovvero con le parti sociali, prima dell'entrata in vigore del citato decreto-legge n. 510/1996 (3 ottobre 1996); Visti i progetti di lavoro socialmente utile, approvati dalle competenti commissioni per l'impiego ovvero, anche in deroga all'art. 1, della legge n. 608/1996, elaborati dall'agenzia per l'impiego e gestiti dalle aziende in questione o posti in essere in base al decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81; Considerato che le unita' produttive interessate al trattamento straordinario di integrazione salariale sono ubicate nelle aree ricomprese tra quelle di cui all'art. l, della richiamata legge n. 236/1993; Ritenuta la necessita' di concedere la proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale, ai sensi dell'art. 1, comma 6, lettera c), del decreto-legge 24 novembre 2000, n. 346, in favore dei lavoratori interessati; Decreta: Art. 1. Ai sensi dell'art. 4, comma 21 e dell'art. 9, comma 25, punto b), del decreto-legge 1o ottobre 1996, n. 510, convertito, con modificazioni, nella legge 28 novembre 1996, n. 608, e successive modificazioni ed integrazioni, nonche' l'art. 1, comma 6, letera c) del decreto-legge 24 novembre 2000, n. 346, e prorogata la concessione del trattamento straordinario di integrazione salariale, gia' disposta con decreto ministeriale del 9 ottobre 1996, con effetto dal 1o aprile 1996, in favore dei lavoratori interessati, dipendenti dalla S.p.a. Fintecna S.p.a. (ex Iritecna - Nuova Mecfond - F.M.I.), con sede in Roma, unita' di Napoli per un massimo di 6 unita' lavorative per il periodo dal 1o gennaio 2001 al 31 dicembre 2001.