Fanno  parte  integrante  e  sostanziale  del  presente  Avviso  i
documenti   di   seguito  elencati,  disponibili  sul  sito  internet
www.equalitalia.it e presso gli uffici indicati al paragrafo 11:

- la domanda di ammissione (allegata altresi' al presente Avviso);
- il Formulario di candidatura;
- la Guida alla compilazione del Formulario;
- il documento "Ambiti d'intervento e possibili campi d'azione".

   Il  presente  Avviso  fa  riferimento  diretto alle seguenti fonti
normative:

- il  Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio del 21.6.99 recante
  disposizioni generali sui Fondi strutturali;
- il  Regolamento  (CE)  n.  1784/1999  del  Parlamento europeo e del
  Consiglio del 12.7.99 relativo al Fondo sociale europeo;
- il Regolamento (CE) n. 1159/2000 relativo alle azioni informative e
  pubblicitarie  a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi
  strutturali;
- il  Regolamento (CE) n. 438/2001 della Commissione del 2 marzo 2001
  recante modalita' di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999
  del  Consiglio  per  quanto  riguarda  i  sistemi  di gestione e di
  controllo dei contributi concessi nell'ambito dei Fondi strutturali
  e le modifiche apportate dal Regolamento (CE) n. 2355/2002;
- il Regolamento (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004
  che  modifica il Regolamento (CE) n. 1685/2000 recante disposizioni
  di applicazione del Regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio per
  quanto   riguarda   l'ammissibilita'  delle  spese  concernenti  le
  operazioni  cofinanziate  dai  Fondi  strutturali  e  che revoca il
  Regolamento (CE) n. 1145/2003;
- la  Comunicazione  della  Commissione  europea  n.  C(2000) 853 del
  14.4.2000   che   stabilisce   gli   orientamenti   dell'Iniziativa
  Comunitaria  EQUAL,  relativa  alla cooperazione transnazionale per
  promuovere  nuove  pratiche  di  lotta  alle discriminazioni e alle
  disuguaglianze di ogni tipo in relazione al mercato del lavoro;
- la  Comunicazione  della  Commissione  europea  n.  C(2003) 840 del
  30.12.2003  che  definisce  gli  orientamenti  per  la seconda fase
  dell'Iniziativa   Comunitaria  EQUAL,  relativa  alla  cooperazione
  transnazionale  per promuovere nuovi mezzi di lotta contro tutte le
  forme  di  discriminazioni  e di disparita' connesse al mercato del
  lavoro;
- la  Decisione  della  Commissione  C(2001)  43 del 26.03.01 recante
  approvazione  del  programma di iniziativa comunitaria per la lotta
  contro  le  discriminazioni  e  le  disuguaglianze  in relazione al
  mercato del lavoro (EQUAL) in Italia;
- il  Documento  Unico  di  Programmazione, approvato dal Comitato di
  Sorveglianza  nella  riunione  del  12  marzo  2004 ed inviato alla
  Commissione europea per l'approvazione definitiva;
- la  Deliberazione  n.  67 del 22 giugno 2000 del CIPE ("Definizione
  delle   aliquote   di  cofinanziamento  pubblico  nazionale  per  i
  programmi di iniziativa comunitaria EQUAL, INTERREG III, LEADER + e
  URBAN II, relativi al periodo 2000-2006").

1. OBIETTIVO DELL'INIZIATIVA EQUAL E MISURE DI ATTUAZIONE

1.1 Contesto e obiettivo dell'Iniziativa

   L'Iniziativa  Comunitaria  EQUAL  si  inserisce  nell'ambito della
strategia  europea  di  lotta  a  tutte  le  forme di discriminazione
all'interno del mercato del lavoro. In quanto Iniziativa Comunitaria,
differisce  dai programmi ordinariamente finanziati dal Fondo sociale
europeo  (FSE),  per  le  sue connaturate caratteristiche innovative.
EQUAL  infatti,  rappresenta  un  laboratorio  di  sviluppo  di nuovi
strumenti, metodologie e approcci contro le molteplici disuguaglianze
registrate   nel  mercato  del  lavoro,  progettati  in  contesti  di
networking  territoriale  e/o tematico e sostenuti dalla cooperazione
transnazionale. Di conseguenza rappresenta uno degli strumenti chiave
della  programmazione europea e nazionale per la realizzazione di una
societa' realmente inclusiva.
   In  sinergia  con le linee guida della rinnovata Strategia Europea
per l'Occupazione (1) (SEO), EQUAL intende "promuovere nuovi mezzi di
lotta  contro  tutte  le  forme  di  discriminazione  e di disparita'
connesse  al  mercato  del lavoro", operando in particolare lungo tre
direttrici di intervento:

- l'integrazione   stabile  tra  politiche  del  lavoro  e  politiche
  sociali;
- lo sviluppo di una societa' della conoscenza non discriminatoria;
- lo sviluppo locale, sociale ed occupazionale.

   In tale ottica EQUAL, in quanto iniziativa che sperimenta sinergie
tra  le  politiche  attive  del  lavoro  e  l'integrazione  di gruppi
bersaglio  a  diverso  livello  di  svantaggio  sociale,  fornisce un
contributo  di  innovazione ai Piani Nazionali per l'Occupazione, nel
quadro   delle   linee   guida   definite  dal  Piano  Nazionale  per
l'Inclusione.
   In  particolare,  le  proposte  di  EQUAL saranno principalmente a
beneficio  di  coloro  che  sono  vittime  delle  principali forme di
discriminazione  (basata  sul  sesso, la razza o l'origine etnica, la
religione   o   le   convinzioni   personali,  l'handicap,  l'eta'  o
l'orientamento  sessuale) e di disuguaglianza nel mercato del lavoro,
con  particolare riferimento a gruppi bersaglio specifici quali i Rom
e le vittime di tratta di esseri umani.

   1.2 Assi e Misure a livello nazionale

   L'Iniziativa  riproduce  la  struttura  originaria della Strategia
Europea  per  l'Occupazione  (SEO)  definita  dal  Consiglio  europeo
straordinario di Lussemburgo del novembre 1997 e pertanto si articola
in quattro Assi (linee di finanziamento):

ASSE 1: OCCUPABILITA';
ASSE 2: IMPRENDITORIALITA';
ASSE 3: ADATTABILITA';
ASSE 4: PARI OPPORTUNITA'.

Un  quinto Asse, invece, contempla azioni destinate esclusivamente ai
richiedenti asilo:

ASSE 5: RICHIEDENTI ASILO.

   Con  riferimento ai settori tematici descritti nella Comunicazione
C(2003)  840  che  definisce  gli  orientamenti della seconda fase di
EQUAL  (par.  4.1) nonche' alle indicazioni della Commissione europea
in  materia  di  richiedenti  asilo  (par.  4.2), le scelte operate a
livello   nazionale  prevedono  l'attivazione  dei  seguenti  Temi  e
correlate Misure:


====================================================================
Occupabilita'
Tema A:               Facilitare l'accesso e il rientro nel mercato
                      del  lavoro per  coloro che hanno difficolta'
                      ad  integrarsi  o  ad essere  reintegrati nel
                      mercato che deve essere aperto a tutti.
Misura 1.1:           Creare le condizioni  per l'inserimento lavo-
                      rativo dei soggetti piu' deboli  sul  mercato
                      del lavoro.

Tema B:               Lottare  contro il razzismo e la xenofobia in
                      rapporto al mercato del lavoro.
Misura 1.2:           Prevenire l'insorgere di fenomeni di razzismo
                      e xenofobia.
====================================================================

====================================================================
Imprenditorialita'
Tema D:               Rafforzare l'economia sociale, in particolare
                      i  servizi di interesse pubblico, concentran-
                      dosi sul miglioramento della qualita' dei po-
                      sti di lavoro.
Misura 2.2:           Rafforzare l'economia sociale nelle direzioni
                      della  sostenibilita' e della qualita'  delle
                      imprese e dei servizi.
====================================================================

====================================================================
Adattabilita'
Tema E:               Promuovere l'apprendimento lungo tutto l'arco
                      della  vita e le pratiche di lavoro orientate
                      all'inserimento che  favoriscono l'assunzione
                      e il mantenimento in situazione di occupazio-
                      ne di coloro  che sono vittime di discrimina-
                      zione e disparita'  in relazione  al  mercato
                      del lavoro.
Misura 3.1:           Utilizzare  la  leva  dell'apprendimento  per
                      combattere le discriminazioni  e  le disugua-
                      glianze di trattamento nel mercato del lavoro.
====================================================================

====================================================================
Pari Opportunita'
Tema H.               Ridurre  il  divario tra i generi e sostenere
                      la desegregazione professionale.
Misura 4.2:           Contrastare i meccanismi di segregazione ver-
                      ticale,  orizzontale e promuovere nuove poli-
                      tiche dei tempi.
====================================================================

====================================================================
Richiedenti asilo
Tema I:               Sostenere l'integrazione sociale e professio-
                      nale dei Richiedenti asilo.
Misura 5.1:           Migliorare  la  qualita'  dell'accoglienza  e
                      promuovere  nuovi  approcci  formativi  per i
                      richiedenti asilo.
====================================================================

   Gli  ambiti  di  intervento  relativi  alle  azioni finanziabili a
titolo  delle  suddette Misure sono illustrati nel Documento Unico di
Programmazione  (DOCUP)  dell'Iniziativa.  I possibili campi d'azione
sono  riportati  nel documento "Ambiti d'intervento e possibili campi
d'azione", che e' parte integrante del presente Avviso.
   Fermo  restando  che il quadro tematico di riferimento generale e'
quello  delineato  nel  DOCUP,  gli  interventi  realizzati a livello
geografico  (secondo  le  indicazioni  del  paragrafo 2.1.1) dovranno
assicurare  la migliore coerenza con le priorita' regionali riportate
nel DOCUP medesimo (Cap. III, par. 3.6).
   In  base  alle  indicazioni  della  Comunicazione  C(2003) 840 che
definisce gli orientamenti della seconda fase di EQUAL, rappresentano
priorita'  trasversali  agli  Assi  e  innovative  rispetto  al primo
Avviso:

- la sperimentazione nei settori della disoccupazione, della qualita'
  del lavoro e della creazione diretta dei posti di lavoro (2);
- l'inserimento  all'interno  delle Misure esistenti di problematiche
  di   integrazione  sociale  "emergenti";  nello  specifico  con  la
  previsione  di azioni dirette a gruppi bersaglio specifici, quali i
  Rom  (3)  e le vittime di tratta di esseri umani (4), nelle diverse
  Misure.

2. SOGGETTI ATTUATORI DELL'INIZIATIVA

2.1 Partnership di Sviluppo

   I  soggetti  attuatori  di  EQUAL  sono  partnership  strategiche,
definite  partnership  di  sviluppo,  appositamente costituite da una
pluralita'  di organismi, con competenze ed esperienze diversificate,
per  elaborare e realizzare azioni integrate nell'ambito degli Assi e
delle Misure contemplate dall'Iniziativa.
   Le  partnership di sviluppo (PS) sono strutturate formalmente ed i
soggetti  che  le  compongono  agiscono  in un'ottica di cooperazione
attiva  sin  dalle  fasi  iniziali della progettazione, prestando una
particolare   attenzione  alla  definizione  congiunta  di  obiettivi
comuni, ruoli e responsabilita'.
   La composizione del partenariato sara' oggetto di esame durante la
valutazione   delle   candidature   presentate;   in   tale  sede  si
valorizzera' non tanto la numerosita' dei partner, quanto la coerenza
della  compagine  rispetto  al  progetto.  Il  partner  della  PS  si
configura  a  partire  da  un  piano  di  attivita' dettagliato e dal
relativo  budget  che  gli  viene  assegnato per la realizzazione dei
compiti  specifici riferiti all'attuazione dell'intervento. Il budget
allocato  per  ogni  singolo  partner  non  puo'  essere  inferiore a
25.000,00  euro  da  utilizzare per la realizzazione del programma di
lavoro. Nel corso della prima fase di attuazione dell'Iniziativa sono
emerse,    infatti,    difficolta'   collegate   alla   gestione   ed
all'attuazione  dei  progetti  a causa del sovradimensionamento delle
partnership,  spesso  dovuto  ad una errata interpretazione del ruolo
dei  partner.  Gli  organismi  interessati a condividere l'esperienza
progettuale  in  termini  di  ricadute e sostenibilita' dei risultati
costituiscono  di  fatto  una  rete e non debbono aderire formalmente
alla  PS,  in  particolare  quando  risulti  possibile  sostenere  le
attivita' progettuali senza un coinvolgimento operativo che comporta,
tra  l'altro, l'assunzione di oneri e responsabilita' derivanti dalla
sottoscrizione  dell'accordo  di  partenariato.  La  PS  si distingue
pertanto  dalla rete che invece comprende una compagine allargata che
condivide  l'esperienza  progettuale  in  termini  di  ricaduta  e di
sostenibilita'  dei risultati ma non gestisce risorse finanziarie. Il
coinvolgimento  dei  soggetti  della rete dovra' essere espressamente
prevista da apposito protocollo.
   Possono  partecipare  alla  costituzione  di una o piu' PS ed alle
successive attivita', tutti gli enti, gli organismi e le istituzioni,
pubbliche  e  private,  che  operano  nei  settori  tematici  oggetto
dell'Iniziativa, come di seguito riportato a titolo esemplificativo:

- amministrazioni  pubbliche  (ad eccezione di quelle successivamente
  segnalate nel presente paragrafo);
- parti datoriali e sindacali ed altre associazioni di categoria;
- associazioni,  enti  di  volontariato,  cooperative  sociali,  reti
  cooperative;
- imprese  profit,  imprese sociali e imprese non profit, consorzi di
  imprese;
- istituti di credito e fondazioni;
- organismi di istruzione e formazione ed enti di ricerca;
- organizzazioni internazionali e non governative;
- strutture che svolgono servizi sociali, sanitari ed assistenziali;
- strutture  pubbliche  e  private autorizzate ad operare nel mercato
  del lavoro e agenzie per il lavoro di cui al D.lgs. n. 276/2003.

   Le  Amministrazioni centrali dello Stato, le Regioni e le Province
Autonome  non  possono  partecipare  ad alcuna PS, sia settoriale che
geografica.  Eventuali  accordi  comunque  risultanti  dal dossier di
candidatura  verranno  considerati nulli ad ogni effetto. Le predette
Amministrazioni  peraltro,  dopo  la  conclusione dell'Azione 1 ed in
ogni caso in posizione esterna alla PS, possono svolgere attivita' di
supporto  ed  accompagnamento  in  favore  delle  partnership ammesse
all'Azione 2.
   Al fine di rendere possibile le azioni in favore della popolazione
carceraria  e  dei  soggetti  sottoposti  a provvedimenti restrittivi
delle   liberta   personali,   in  via  d'eccezione,  e'  ammessa  la
partecipazione  del Ministero della Giustizia alle PS, sin dalla fase
di progettazione iniziale finalizzata all'ammissione all'Azione 1.
   Alla  seconda  fase dell'Iniziativa possono partecipare le PS gia'
finanziate  nel  corso  della  prima fase, le quali, tuttavia, devono
costituirsi nuovamente secondo le modalita' del presente Avviso.

   2.1.1 Tipologie di partnership di sviluppo

   Le PS possono essere costituite su base geografica o settoriale.
   La  PS  geografica  riunisce  i  soggetti  interessati su una base
territoriale   relativamente   limitata.   La   dimensione  dell'area
geografica nella quale si realizza l'intervento non puo' eccedere, di
norma,  l'ambito subregionale ed in ogni caso deve essere accessibile
anche  alle  piccole  organizzazioni,  favorendo il coinvolgimento di
tutti i partner nei processi decisionali all'interno della PS.
   La  PS  settoriale si caratterizza come tale perche' interviene in
un   determinato  settore  economico,  senza  riferimenti  geografici
predefiniti;  rientrano  nella categoria "settoriale" anche le azioni
focalizzate  su  un  tema  di particolare rilevanza nell'ambito della
lotta alla discriminazione, all'esclusione ed alla diseguaglianza nel
mercato del lavoro ed eventualmente gli interventi a favore di gruppi
specifici  tra  quelli che subiscono discriminazioni o diseguaglianze
rispetto al mercato del lavoro.
   Gli   interventi   riconducibili  alla  Misura  1.2  -  "Prevenire
l'insorgere di fenomeni di razzismo e xenofobia" ed alla Misura 5.1 -
"Migliorare  la qualita' dell'accoglienza e promuovere nuovi approcci
formativi per i richiedenti asilo", potranno essere proposti soltanto
dalle PS settoriali, mentre concorrono a tutte le altre Misure sia le
PS   geografiche,   sia   quelle   settoriali,   nei   limiti   delle
disponibilita'    finanziarie    riportate    nell'allegata   tabella
finanziaria (allegato n. 1).

3. CARATTERISTICHE DELL'INIZIATIVA COMUNITARIA EQUAL

3.1 Caratteristiche dell'Iniziativa Comunitaria EQUAL

   Gli  interventi  EQUAL  dovranno  essere  coerenti  con i seguenti
quattro elementi distintivi dell'Iniziativa:

- innovativita';
- partecipazione attiva;
- transnazionalita';
- mainstreaming.

   La  presenza  di  questi elementi nella proposta progettuale sara'
oggetto di valutazione.

3.1.1 Innovativita'

   Il    contributo    innovativo    della   strategia   progettuale,
relativamente  alle  tematiche  affrontate,  si esprime in termini di
strumenti,  metodologie,  contesto, obiettivi, dispositivi e prodotti
in  grado di incidere sulle politiche occupazionali a livello locale,
nazionale  ed  europeo.  L'innovazione  in  EQUAL  si realizza su tre
livelli, e riguarda:

- il  processo  (per  es.  sviluppo  di  metodi, approcci, strumenti,
  prodotti);
- gli  obiettivi  delle azioni intraprese (per es. identificazione di
  nuovi profili professionali o di nuovi spazi occupazionali);
- il  contesto  (per es. sviluppo di sistemi collegati al mercato del
  lavoro).

   In   tale   ottica,  si  ritiene  che  i  progetti  EQUAL  debbano
caratterizzarsi  per  la loro innovativita', anche al fine di evitare
duplicazioni   rispetto  alle  azioni  finanziate  nell'ambito  della
programmazione FSE.

   3.1.2 Partecipazione attiva

   Il  principio  della  partecipazione  attiva e' uno degli elementi
centrali della strategia di attuazione di EQUAL. Tutti i soggetti che
intervengono   nella   realizzazione   delle   attivita',  inclusi  i
beneficiari   finali,  devono  partecipare  attivamente  al  processo
decisionale.  La  scelta relativa alla composizione della PS non deve
privilegiare   la   numerosita'   dei   partner,   quanto   la   loro
significativita', e quindi la coerenza con l'idea progettuale.

   3.1.3 Transnazionalita'

   La  dimensione  transnazionale  rappresenta  un valore aggiunto al
programma  di  lavoro nazionale in quanto contribuisce ad innovare le
pratiche,   le   politiche   e   i   sistemi   di   riferimento.   La
transnazionalita' interessa da subito anche i 10 paesi che entreranno
dal  1  maggio  a  far  parte  dell'Unione  europea.  Obiettivo della
transnazionalita'  e' promuovere il trasferimento di know-how tra gli
Stati   membri,   integrando   le  sperimentazioni  realizzate  dalla
partnership  a  livello  nazionale  con  le attivita' di cooperazione
transnazionali.     Nella     realizzazione    dell'Iniziativa,    la
transnazionalita' sara' caratterizzata da:

- una  forte  integrazione tra le sperimentazioni realizzate dalle PS
  in ambito nazionale e le attivita' di cooperazione transnazionale;
- una  tipologia  di  cooperazione  transnazionale  che  privilegi lo
  sviluppo  progettuale  comune  ed  il  massimo  coinvolgimento  dei
  partner della PS.

   Gli  aspetti  procedurali relativi alla creazione del partenariato
transnazionale sono illustrati al successivo paragrafo 4.1.

   3.1.4 Mainstreaming

   Il  mainstreaming, che contraddistingue EQUAL, e' il processo che,
attraverso   il   trasferimento   delle   sperimentazioni  delle  PS,
contribuisce ad innovare i sistemi e le politiche locali, regionali e
nazionali.  Il  mainstreaming  interessa  le azioni delle PS in senso
orizzontale, verticale e di genere.
   Il  mainstreaming  orizzontale  ha  luogo  quando  le  innovazioni
sperimentate   dai  progetti  /  PS  sono  recepite  dagli  organismi
coinvolti  nel progetto e da organismi non direttamente coinvolti, ma
operanti in analoghi ambiti di intervento.
   Il   mainstreaming   verticale  ha  luogo  quando  le  innovazioni
sperimentate  incidono  a  livello  di  programmazione  politica e di
normativa locale o nazionale.
   Il  mainstreaming  di genere consiste nel riconoscimento, in tutti
gli  interventi,  delle  differenze  di  genere  e la valutazione del
differente  impatto delle azioni previste su uomini e donne. In EQUAL
la  prospettiva  di  genere,  oltre  ad essere propria dell'Asse 4 e'
considerata trasversale a tutti gli Assi dell'Iniziativa.

   4. ARTICOLAZIONE DELL'INIZIATIVA

   4.1 Azioni

   Gli  interventi delle PS si sviluppano e si realizzano all'interno
delle   tre   Azioni  previste  nelle  Comunicazioni  contenenti  gli
orientamenti comunitari sull'attuazione dell'Iniziativa:

- Azione   1:   creazione  delle  partnership  di  sviluppo  e  della
  cooperazione transnazionale;
- Azione  2:  realizzazione dei programmi di lavoro delle partnership
  di sviluppo;
- Azione 3: networking tematico, diffusione di buone prassi e impatto
  sulla politica nazionale.

   Le  Azioni 1 e 2 sono sequenziali, mentre l'Azione 3 sara' avviata
dal  momento in cui potranno essere diffusi i primi risultati. L'iter
procedurale  dell'Iniziativa,  con  riferimento alle tre Azioni, puo'
essere cosi' schematizzato:
   I.   Per   partecipare  al  processo  di  selezione,  i  promotori
interessati presentano i rispettivi dossier di candidatura secondo le
disposizioni  del  presente  Avviso.  Nel  dossier  sono descritti la
partnership che si intende attivare e l'intervento da realizzare.
   II.   Le  candidature  sono  valutate  da  Comitati  appositamente
istituiti e gli interventi selezionati sono ammessi all'Azione 1.
   III.  Nel  corso  dell'Azione  1,  i  promotori  degli  interventi
selezionati devono:

a) costituire  il  Partenariato di sviluppo, confermando il programma
   di lavoro approvato dall'Amministrazione competente;
b) concordare il piano di lavoro transnazionale con almeno un partner
   titolare  di  analogo  intervento ammesso all'Azione 1 in un altro
   Stato membro.

   IV.  Al  termine  dell'Azione  1,  quindi,  gli interessati devono
produrre i documenti e le informazioni che comprovano:

a) la  effettiva  costituzione  della  PS  con  relativo programma di
   lavoro;
b) la  creazione  di  un  partenariato  transnazionale,  con relativo
   accordo di cooperazione.

   V.  Le  attivita' necessarie alla formalizzazione della PS ed alla
creazione  del  partenariato  transnazionale  sono  finanziate con un
contributo  fino  ad  un  massimo  di EURO 50.000,00; tali fondi sono
destinati esclusivamente alle PS ammesse all'Azione 1.
   VI.  L'ammissione  all'Azione  2  costituisce  una  conferma della
selezione   iniziale   ed  e'  fondata  sull'esame,  da  parte  delle
Amministrazioni   interessate,   dei   documenti   prodotti  e  delle
informazioni fornite dalle PS alla fine dell'Azione 1.
   VII.  L'Azione 2, quindi, verte essenzialmente sulla realizzazione
del  programma  di  lavoro  della  PS, che include anche l'attuazione
dell'accordo di cooperazione transnazionale.
   VIII.   Le  PS  parteciperanno  alle  attivita'  di  networking  e
diffusione   contemplate   dall'Azione  3,  in  funzione  delle  loro
capacita'   ed   esperienze,  con  modalita'  che  verranno  definite
dall'Autorita'  di Gestione. Per la partecipazione a tale Azione sono
rese  disponibili risorse aggiuntive rispetto al budget approvato per
l'Azione 2.

   4.1.1 Azione 1: creazione della partnership di sviluppo

   L'ammissione  all'Azione  1  costituisce  la  tappa principale del
processo  di  selezione degli interventi da finanziare nell'ambito di
EQUAL.
   Le  attivita'  realizzate nel corso dell'Azione 1 hanno un duplice
obiettivo:

- creare   la   partnership  di  sviluppo  descritta  nella  proposta
  progettuale selezionata;
- definire  il  partenariato  transnazionale  con almeno una PS di un
  altro Stato membro.

   I   risultati   delle   attivita'   realizzate  nell'Azione  1  si
concretizzano  in  tre  documenti chiave, indispensabili per ottenere
l'ammissione all'Azione 2:

- l'accordo di cooperazione tra i partner che costituiscono la PS;
- il programma di lavoro della PS medesima;
- l'accordo di cooperazione transnazionale.

   La modulistica relativa all'accordo di cooperazione transnazionale
sara' resa disponibile alle PS ammesse all'Azione 1.
   Premesso che in ogni caso le attivita' progettuali svolte dalle PS
non  devono  avere  fine  di lucro, nel corso dell'Azione 1 le stesse
dovranno appositamente strutturarsi in uno dei seguenti modi:

a) costituzione, mediante atto pubblico, di forme associative (5)
b) accordo  di  cooperazione  sottoscritto  da  tutti  gli  organismi
   interessati.

   Nel  caso  a)  la  rappresentanza legale della PS e' regolamentata
dalle  disposizioni  di  legge  e  dallo statuto. Nel caso b) tutti i
partecipanti   -   all'interno   dell'accordo   di  cooperazione,  da
presentarsi  corredato  di  autentica notarile delle firme - dovranno
espressamente   conferire   ad   uno   solo  di  essi  il  potere  di
rappresentare   l'intera   PS  nei  confronti  delle  Amministrazioni
interessate;  il  partner  cosi'  designato  e' l'unico interlocutore
delle Amministrazioni ed e' definito soggetto referente.
   Nello  statuto  o  nei  patti  parasociali, ovvero nell'accordo di
cooperazione,   a  seconda  della  forma  prescelta,  i  compiti  dei
partecipanti  alla  PS sono definiti chiaramente e sono disciplinati,
in particolare, i seguenti aspetti:

- le responsabilita' di indirizzo e di gestione della partnership;
- la  suddivisione  delle  responsabilita' per l'esecuzione materiale
  del   programma   di  lavoro  approvato  (contatti  transnazionali,
  gestione  dei rapporti con le Amministrazioni referenti, gestione e
  controllo delle risorse finanziarie, valutazione, compiti specifici
  riferiti all'attuazione dell'intervento, ecc.);
- l'organizzazione  delle  modalita'  di gestione dei rapporti con le
  Amministrazioni referenti;
- le modalita' di gestione dei contributi finanziari, soprattutto con
  riferimento alla contabilizzazione e certificazione delle spese.

Per essere ammessa all'Azione 2, ciascuna PS deve:

- dimostrare   che   la  gestione  amministrativa  e  finanziaria  e'
  assicurata da un organismo con esperienze specifiche nella gestione
  di  progetti complessi, nell'ambito dei Fondi strutturali. Nel caso
  di  PS  costituita  secondo la modalita' di cui al punto 4, lettera
  b), tale competenza e' richiesta al soggetto referente;
- dimostrare  la  capacita'  di  mobilitare ed organizzare i soggetti
  interessati. Particolare attenzione sara' dedicata agli strumenti e
  meccanismi posti in essere per assicurare la collaborazione di tali
  soggetti - autorita' pubbliche, agenzie per il lavoro, ONG, imprese
  (in  particolare le PMI), parti sociali, ecc. - per tutta la durata
  della partnership. In questa ottica, la PS dovra' dimostrare che le
  piccole   organizzazioni   interessate  hanno  la  possibilita'  di
  partecipare a pieno titolo;
- dimostrare la sua capacita' e volonta' di operare in un contesto di
  cooperazione   transnazionale,   di  networking  e  diffusione  dei
  risultati;
- accettare che i risultati delle sue attivita' (prodotti, strumenti,
  metodologie,  ecc.)  siano diffusi, pubblicizzati e resi di dominio
  pubblico.

   Per   cio'   che   riguarda   la   dimensione  transnazionale,  la
costituzione  del  partenariato  transnazionale e' l'altra condizione
indispensabile   per   l'ammissione  all'Azione  2.  Il  partenariato
transnazionale  si intende validamente costituito se coinvolge almeno
una PS ammessa all'Azione 1 in un altro Stato membro, preferibilmente
a  titolo  della  stessa  Misura  attivata  dalla  PS nazionale. Il/i
partner   cosi'  qualificati  sono  definiti  partner  transnazionali
titolari.
   Possono  aderire  al  partenariato  transnazionale, in aggiunta al
partner  titolare,  anche  soggetti  titolari  di  progetti  analoghi
finanziati in altri Stati a titolo dei programmi PHARE, TACIS, MEDA o
CARDS  a condizione che siano chiaramente individuabili il potenziale
valore  aggiunto di tale adesione e la capacita' del soggetto esterno
a  EQUAL  di  coprire  le proprie spese di partecipazione. I soggetti
esterni   all'Iniziativa   sono   definiti   partner   transnazionali
associati.
   L'adesione di organismi esterni all'Iniziativa EQUAL e' soggetta a
specifica  approvazione  da  parte  del  Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali.
   Al  termine  dell'Azione  1, la PS deve produrre, per poter essere
ammessa   all'Azione  2,  l'accordo  di  cooperazione  transnazionale
firmato con il/i partner, contenente almeno le informazioni richieste
dalla   modulisitica   appositamente   predisposta  (che  sara'  resa
disponibile alle PS ammesse all'Azione 1).
   Il  partenariato transnazionale, quindi, si costruisce nell'ambito
dell'Azione 1 e le PS potranno avvalersi del supporto degli organismi
di  assistenza  tecnica  che  forniranno  strumenti  e  know-how  per
facilitare  il  processo.  Una  banca dati creata appositamente dagli
Stati  membri  e dalla Commissione europea sara' messa a disposizione
delle  PS  ammesse all'Azione 1 per facilitare il processo di ricerca
dei  partner transnazionali. Il processo di selezione delle PS dovra'
avvenire   in   sincronia  con  il  calendario  stabilito  a  livello
comunitario.   Al   momento,   e'  previsto  che  le  Amministrazioni
interessate  completino le procedure di competenza in tempo utile per
consentire l'avvio dell'Azione 1 entro il 15 Ottobre 2004.
   Dal momento che la PS dimostra di possedere i requisiti richiesti,
e'  facolta'  dell'Amministrazione  ammetterla  all'Azione  2,  fermo
restando che:


  i. le informazioni necessarie per formalizzare l'accordo di coope-
     razione  transnazionale saranno rese  disponibili dal data base
     comunitario a partire da gennaio 2005;

 ii. la documentazione prescritta per l'ammissione all'Azione 2 deve
     pervenire  alle  Amministrazioni competenti  entro il  31 marzo
     2005;

iii. l'ammissione all'Azione 2 deve essere formalizzata dalle Ammi-
     nistrazioni competenti  in tempo utile per  consentire l'avvio
     delle attivita'  progettuali di cui  all'Azione 2 medesima, al
     piu' tardi entro il 1 luglio 2005.

   Prima  dell'ammissione  all'Azione  1,  per  tutti  gli interventi
settoriali,  il  Ministero  del  Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali
chiedera'  alle  Regioni e Province Autonome interessate di esprimere
un  parere  motivato,  non vincolante, sulla coerenza dell'intervento
rispetto alle politiche e priorita' regionali.
   Al  fine di limitare il rischio di double funding il Ministero del
Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali e le Regioni e Province Autonome
potranno  utilizzare  il database contenente le informazioni relative
ai progetti settoriali e geografici presentati.
   4.1.2   Azione   2:  attuazione  dei  programmi  di  lavoro  delle
partnership di sviluppo
   L'Azione  2  costituisce  la fase operativa durante la quale le PS
realizzano  i  programmi  di  lavoro. Tali programmi hanno una durata
variabile  da  due  a  tre anni; sulla base del calendario definito a
livello  comunitario,  i progetti dovranno comunque concludersi entro
il 30 giugno 2008.
   Come  previsto  dalla  normativa comunitaria in materia, in nessun
caso  sara'  possibile  riconoscere  le spese pagate dalle PS dopo il
termine del 31.12.2008, nemmeno in presenza di obbligazioni contratte
prima di tale termine.
   Durante l'attuazione dei programmi di lavoro, le PS sono assistite
dalle  Amministrazioni  competenti,  anche  attraverso  strutture  di
assistenza tecnica appositamente istituite.

4.1.3  Azione 3: realizzazione di reti tematiche, diffusione di buone
prassi e impatto sulle politiche nazionali

   L'Azione  3  intende  amplificare  gli  effetti  di  mainstreaming
prodotti  nell'Azione  2  (in  termini  di  innovazioni  di  prassi e
politiche   della   formazione  e  del  lavoro,  sperimentando  nuove
soluzioni  ai  problemi dell'esclusione socio-lavorativa) finanziando
con risorse ad hoc attivita' aggiuntive di diffusione e trasferimento
di buone prassi.
   Le attivita' a livello nazionale o europeo possono comprendere:

- la messa a sistema dell'innovazione;
- l'analisi  comparativa  dell'innovazione  rispetto  a  impostazioni
  esistenti a livello nazionale e in altri Stati membri;
- la  diffusione  dell'innovazione  presso  altri  attori interessati
  dalla discriminazione in questione;
- la dimostrazione e il trasferimento di buone prassi.

5. GESTIONE DELL'INIZIATIVA

5.1 Autorita' di gestione e di pagamento

   Ai  sensi  e  per  gli effetti del Regolamento (CE) N. 1260/99 del
Consiglio,  del  21  giugno  1999,  recante disposizioni generali sui
Fondi strutturali, l'Autorita' di gestione e' il Ministero del Lavoro
e  delle  Politiche Sociali, Ufficio Centrale per l'Orientamento e la
Formazione  Professionale dei Lavoratori, Divisione IV, nella persona
del Dirigente pro-tempore.
   L'Autorita' di gestione e' il principale organo responsabile della
corretta  gestione  e  attuazione dell'Iniziativa e l'articolo 34 del
citato   Regolamento   ne  definisce  le  competenze:  istituisce  un
dispositivo  di  raccolta  dati  sull'attuazione, organizza e cura il
monitoraggio  e  la  valutazione  delle  azioni,  realizza  le azioni
informative  e  pubblicitarie, istituisce controlli e verifiche sulla
regolarita' delle operazioni finanziate, ecc.
   Il  Ministero  del  Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali  e' anche
l'Autorita'  di pagamento, cosi' come definita dall'art. 9 lettera o)
del  predetto  Regolamento.  In tale veste, certifica come regolari e
corrette  le  spese  dichiarate  alla  Commissione  europea, provvede
affinche' il beneficiario finale riceva tempestivamente il contributo
UE,  assicura  registrazioni  contabili  soddisfacenti  ai  fini  dei
controlli,  provvede alla gestione delle operazioni di rettifica e di
recupero di eventuali pagamenti indebiti, promuove l'applicazione del
principio di sana gestione finanziaria in tutto il sistema, ecc.

5.2  Compiti  del  Ministero  del  Lavoro e delle Politiche Sociali -
U.C.O.F.P.L. e delle Regioni/Province Autonome

   Al  fine  di  consentire una gestione efficace dell'Iniziativa nel
pieno  rispetto  delle  competenze territoriali degli Enti regionali,
alcune  delle  funzioni  riservate  dal  Regolamento  (CE) n. 1260/99
all'Autorita'  di gestione e di pagamento sono assegnate alle Regioni
e  Province  Autonome;  piu'  precisamente, tali Amministrazioni sono
responsabili:

a) della programmazione degli interventi sul territorio regionale;
b) della  definizione  delle specifiche regionali che dovranno essere
   indicate nei bandi;
c) della promozione delle partnership geografiche;
d) della valutazione e dell'approvazione delle PS geografiche;
e) della gestione degli interventi realizzati dalle PS geografiche;
f) della certificazione delle spese all'Autorita' di gestione;
g) della verifica dei rendiconti delle PS geografiche;
h) dei controlli sull'andamento dei singoli interventi approvati;
i) della  collaborazione nei confronti dell'Autorita' di gestione per
   la realizzazione dell'Azione 3.

   Le   Regioni/Province  Autonome  partecipano  con  l'Autorita'  di
gestione  alla  elaborazione  dei documenti programmatici e attuativi
dell'Iniziativa,  ivi  compreso  al  processo  di  negoziato  con  la
Commissione   europea.   Nello   svolgimento   di  tali  compiti,  le
Amministrazioni  si  fanno  carico  di  informare  tempestivamente il
Ministero  sull'esito  dei controlli e sulle attivita' di vigilanza e
garantiscono,  altresi',  il  supporto  necessario per l'espletamento
delle   attivita'   svolte  direttamente  dal  Ministero,  anche  nei
confronti delle PS geografiche.
   L'Autorita'   di   gestione  rimane,  comunque,  responsabile  del
coordinamento   dell'intervento   nel   suo  complesso.  Inoltre,  il
Ministero   cura   direttamente   la   gestione   ed   il   controllo
amministrativo  -  contabile  degli  interventi  realizzati  dalle PS
settoriali e dell'Azione 3.

   6. PROCEDURE DI SELEZIONE

   6.1 Organismi coinvolti e competenze

   Ai  fini  della  loro  ammissione  all'Azione  1,  gli  interventi
proposti  dalle  PS  geografiche  sono  valutati  ed  approvati dalle
Regioni  e  Province  Autonome,  le  quali  si  avvalgono di Comitati
appositamente   istituiti.  La  valutazione  e  l'approvazione  degli
interventi  proposti  dalle PS settoriali e' curata dal Ministero del
Lavoro  e delle Politiche Sociali, assistito anch'esso da un Comitato
ad hoc.
   L'ammissione all'Azione 1 viene comunicata alle PS geografiche dai
competenti  uffici  delle  Regioni  e  Province  Autonome,  mentre il
Ministero provvede nei confronti delle PS settoriali.
   Alla  fine dell'Azione 1, per ottenere la conferma della selezione
e,  quindi,  l'ammissione  all'Azione 2, le PS geografiche presentano
alle  Amministrazioni  regionali  la documentazione e le informazioni
prescritte   nel   presente   Avviso   e  nelle  eventuali  ulteriori
comunicazioni  indirizzate  alle  PS  ammesse  all'Azione  1;  le  PS
settoriali  presentano tali informazioni e documenti al Ministero del
Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali.  Al  termine  degli adempimenti
descritti,   le   PS   geografiche   e   settoriali  sono  informate,
rispettivamente  dalle  Regioni  e Province Autonome e dal Ministero,
dell'avvenuta conferma.

   6.2 Requisiti di ammissibilita', criteri e punteggi di valutazione

   6.2.1 Requisiti formali di ammissibilita'

   L'esame  della  sussistenza dei requisiti formali di ammissione di
cui  al  successivo  paragrafo 8.2 viene svolto dalle Amministrazioni
destinatarie delle domande di ammissione all'Azione 1.

   6.2.2 Requisiti di accesso alla valutazione

   I   dossier   di   candidatura   che   superano   la  verifica  di
ammissibilita'  ai sensi del paragrafo precedente, vengono sottoposti
ai  Comitati  di  Valutazione  appositamente istituiti. I Comitati di
Valutazione  dovranno  a  loro  volta  verificare  la sussistenza dei
seguenti requisiti di accesso alla valutazione.


====================================================================
              Requisiti di accesso alla valutazione
====================================================================
====================================================================
A. Presenza dei seguenti dati nel Formulario (6):
    - tipologia della PS (geografica o settoriale);
    - durata dell'intervento;
    - Misura di riferimento dell'intervento  (n.b.: a pena di inam-
      missibilita'  ciascun  intervento puo' far riferimento ad una
      sola Misura);
    - estremi  del  soggetto  referente  e  degli  altri  organismi
      candidati;
    - preventivo delle spese.
====================================================================
====================================================================
B. Candidatura presentata  da  almeno due partner aventi competenze
   diversificate desumibili dallo statuto.
====================================================================
====================================================================
Solo per le PS geografiche:
C. Dimensione dell'area geografica nella quale si realizza l'inter-
vento, che in nessun caso puo' eccedere l'ambito regionale.
====================================================================

La non rispondenza del dossier di candidatura rispetto ad uno solo
degli elementi evidenziati nei punti A - C, ne determina l'inammis-
sibilita'.

6.2.3 Criteri di valutazione
====================================================================
          Ambiti e criteri di valutazione              Fino a punti
--------------------------------------------------------------------
Coerenza della proposta con l'analisi del problema              120
-----------------------------------------------------
Chiarezza  e completezza dell'analisi del problema
di discriminazione individuato
-----------------------------------------------------
Coerenza  della  proposta  con  il  problema  ed i
fabbisogni individuati
-----------------------------------------------------
Chiara identificazione degli obiettivi
--------------------------------------------------------------------
Coerenza della proposta con le politiche nazionali
ed europee per il lavoro e l'inclusione sociale                  90
-----------------------------------------------------
Coerenza della proposta con le priorita' tematiche
indicate nella Strategia Europea per l'Occupazione
e  per l'Inclusione sociale, nonche' nel NAP Occu-
pazione 2003 e nel NAP Inclusione 2003-2005
-----------------------------------------------------
Collegamenti  funzionali  con  altre  iniziative e
progetti  in corso  nel  territorio di riferimento
per  lo  sviluppo  locale,  lo  sviluppo sociale e
quello occupazionale
-----------------------------------------------------
Presenza  di azioni atte a promuovere una societa'
dell'informazione non discriminatoria
-----------------------------------------------------
Presenza  di  azioni atte a promuovere lo sviluppo
locale, lo sviluppo sociale e quello occupazionale
-----------------------------------------------------
Presenza dell'approccio di genere
--------------------------------------------------------------------
Coerenza interna della proposta                                 160
-----------------------------------------------------
Coerenza  del progetto nelle sue articolazioni con
il  problema di  discriminazione individuato e con
la strategia formulata
-----------------------------------------------------
Articolazione  funzionale delle attivita' previste
e loro coerenza interna
-----------------------------------------------------
Identificazione puntuale dei beneficiari e indivi-
duazione delle modalita' della loro partecipazione
attiva
-----------------------------------------------------
Attendibilita'  e  verificabilita'  dei  risultati
attesi,  nonche' definizione  di indicatori per la
relativa misurazione
-----------------------------------------------------
Adeguatezza   del  sistema   monitoraggio   e   di
autovalutazione
--------------------------------------------------------------------
Partenariato nazionale                                          110
-----------------------------------------------------
Coerenza  e  complementarieta'  delle   competenze
tecniche  e  istituzionali dei partner rispetto al
problema individuato ed agli interventi prospettati
-----------------------------------------------------
Esperienza  e radicamento sul territorio, in rela-
zione al settore, al tema o ai beneficiari
-----------------------------------------------------
Chiara   identificazione  del  ruolo  dei  singoli
partner con riferimento ai principi della parteci-
pazione attiva
-----------------------------------------------------
Precedenti esperienze nelle iniziative comunitarie
ADAPT, OCCUPAZIONE, EQUAL  I Fase o altri progetti
cofinanziati dall'Unione europea
-----------------------------------------------------
Presenza  di  organizzazioni nuove agli interventi
FSE, parti sociali, organizzazioni/imprese di pic-
cole dimensioni, Organizzazione non governative
-----------------------------------------------------
Capacita'  dei  partner di collaborare al processo
di diffusione e implementazione dei risultati
--------------------------------------------------------------------
Partenariato transnazionale                                      50
-----------------------------------------------------
Motivazioni della scelta dei partner transnaziona-
li,  in  termini di tipologia  di  organismo  e di
Stato di appartenenza, in relazione al partenaria-
to nazionale ed all'intervento proposto
--------------------------------------------------------------------
Innovativita'                                                   130
-----------------------------------------------------
Attendibilita'  dei  propositi di innovativita'  in
relazione all'innovazione di processo, di contesto,
degli obiettivi
-----------------------------------------------------
Capacita' di individuazione e intercettazione delle
tipologie di svantaggio
--------------------------------------------------------------------
Mainstreaming                                                    90
-----------------------------------------------------
Trasferibilita'/impatto dell'esperienza progettuale
su organismi, sistemi, politiche
-----------------------------------------------------
Presenza del mainstreaming di genere
--------------------------------------------------------------------
Capacita' gestionale e finanziaria                              100
-----------------------------------------------------
Esperienza e capacita' gestionale e finanziaria dei
Fondi strutturali da parte del soggetto referente
-----------------------------------------------------
Previsione di una articolazione organizzativa tale
da  garantire una efficace gestione amministrativa
e finanziaria del progetto
--------------------------------------------------------------------
Preventivo                                                      150
-----------------------------------------------------
Presenza cofinanziamento privato
-----------------------------------------------------
Congruita'  del preventivo rispetto alle attivita'
pianificate ed alla durata prevista
--------------------------------------------------------------------
              Punteggio comune a tutte le proposte            1.000
====================================================================

====================================================================
      Punteggio integrativo per le PS geografiche      Fino a punti
--------------------------------------------------------------------
Identificabilita' del valore aggiunto della propo-              250
sta rispetto alle politiche delle regionali e Pro-
vince Autonome con  particolare riferimento alle
priorita' e specificita' indicate nel DOCUP
--------------------------------------------------------------------
            Totale punteggio per le PS geografiche            1.250
====================================================================

7. ASPETTI FINANZIARI

7.1 Tipologie di spese ammissibili

   Le  spese  ammissibili  a contributo nell'ambito del Fondo sociale
europeo  sono  quelle  indicate nel Regolamento (CE) n. 1260/1999 del
Consiglio  del  21.6.1999  recante  disposizioni  generali  sui Fondi
strutturali, nel Regolamento (CE) n. 1784/1999 del Parlamento europeo
e  del Consiglio del 12.7.1999 relativo al Fondo sociale europeo, nel
Regolamento  (CE) n. 448/2004 della Commissione del 10 marzo 2004 che
modifica  il  Regolamento  (CE)  n. 1685/2000 recante disposizioni di
applicazione  del  Regolamento  (CE)  n.  1260/1999 del Consiglio per
quanto   riguarda   l'ammissibilita'   delle   spese  concernenti  le
operazioni  cofinanziate  dai  Fondi  strutturali  e  che  revoca  il
Regolamento (CE) n. 1145/2003.
   Le  specifiche  categorie  di spesa ricorrenti nella realizzazione
delle attivita' previste nell'ambito della seconda fase di EQUAL sono
riportate nel "Preventivo" di cui al Formulario di candidatura.
   Va  comunque  tenuto presente che una spesa per essere considerata
ammissibile deve essere:

- conforme  alla  tipologia  delle  spese ammissibili nell'ambito del
  Fondo  sociale europeo ed alle Misure ed alle indicazioni del DOCUP
  EQUAL della seconda fase;
- strettamente connessa all'azione approvata e realizzata;
- effettivamente  sostenuta,  entro  il  termine  iniziale  e  finale
  previsti;
- documentata con giustificativi originali;
- conforme alle leggi contabili e fiscali nazionali;
- registrata  nella  contabilita'  generale  e specifica dei soggetti
  attuatori.

7.2 Preventivi di spesa

   Il  preventivo  di  spesa,  parte  integrante  del  Formulario  di
candidatura, deve riflettere per quanto possibile l'importo dei costi
che  si  ritiene  di  dover  sostenere  per  il  conseguimento  degli
obiettivi   dell'intervento   per   il   quale   viene  richiesto  il
finanziamento,  riferito  alle  specifiche  attivita'  da realizzare.
Tuttavia,  per  la  particolare  natura delle attivita' riconducibili
all'Azione  1,  il  preventivo  di  spesa per tale Azione puo' essere
variato  in  corso  d'opera  a  discrezione della PS beneficiaria dei
contributi,   fermo  restando  l'importo  complessivo  approvato  per
l'Azione medesima.
   Al momento, ed in attesa che siano emanate specifiche disposizioni
per  EQUAL,  per  il  dimensionamento  di  alcune  voci di spesa sono
utilizzabili le indicazioni di cui alla Circolare della Divisione III
di questo Ufficio centrale n. 41/2003 del 5 Dicembre 2003, pubblicata
sulla  Gazzetta  Ufficiale della Repubblica Italiana - Serie generale
n. 301 del 30 Dicembre 2003. Le PS geografiche faranno riferimento ai
parametri di spesa derivanti da disposizioni regionali in materia.
   Per  tutte le altre attivita', per le quali non esistono parametri
comunque rinvenienti da normative applicabili, i costi debbono essere
quelli  del  libero  mercato,  suffragati da almeno tre preventivi, a
dimostrazione di una scelta economica corretta.
   Il  costo complessivo di ciascun intervento (Azione 1 + Azione 2),
comprensivo  di  tutti  i  contributi,  pubblici  e privati, comunque
destinati all'intervento, non puo' essere inferiore a quanto indicato
nella tabella di cui all'allegato 2.

   7.3 Risorse disponibili

   I  contributi  a  disposizione  delle  PS per la preparazione e la
realizzazione  delle attivita' progettuali, nell'ambito dell'Azione 1
e dell'Azione 2, sono pari a 373.882.511 EURO di cui 296.184.802 EURO
a  disposizione  delle  PS  geografiche  e  77.697.708 EURO per le PS
settoriali.
   Per cio' che riguarda le PS geografiche, nel formulare le proposte
bisognera'  tener conto delle scelte effettuate dalle singole Regioni
e  Province  Autonome.  A tal fine e' allegata al presente Avviso una
tabella  (cfr.  allegato  n.1)  recante  le  risorse disponibili, per
Misura, in capo alle singole Regioni e Province Autonome. Le proposte
possono  essere  presentate esclusivamente per le Misure per le quali
esiste  disponibilita'  finanziaria  nella Regione/Provincia Autonoma
interessata.
   Si  ribadisce  che  gli interventi riconducibili alla Misura 1.2 -
"Prevenire  l'insorgere  di fenomeni di razzismo e xenofobia" ed alla
Misura  5.1  -  "Migliorare la qualita' dell'accoglienza e promuovere
nuovi  approcci  formativi  per i richiedenti asilo", potranno essere
proposti  soltanto  dalle PS settoriali, mentre concorrono a tutte le
altre Misure sia le PS geografiche, sia quelle settoriali, nei limiti
delle predette disponibilita' finanziarie.

   7.4 Pagamenti alle partnership di sviluppo - obblighi contabili

   Le  richieste di pagamento del contributo nazionale e comunitario,
da  parte  delle  PS  geografiche,  sono  indirizzate  alle Regioni e
Province  Autonome  competenti,  le  quali provvedono all'istruttoria
delle  richieste  ed  all'erogazione dei fondi dopo aver accertato la
sussistenza dei requisiti prescritti. Le richieste di pagamento delle
PS settoriali sono indirizzate direttamente al Ministero del Lavoro e
delle Politiche Sociali.
   Successivamente all'ammissione all'Azione 1, entrambe le tipologie
di  PS  ricevono  un contributo, fino ad un massimo di EURO 50.000,00
(cinquantamila/00)  a titolo di rimborso per le spese sostenute nella
creazione  della  partnership  nazionale e transnazionale; tali spese
dovranno  essere rendicontate a conclusione dell'Azione 1, secondo le
modalita' indicate dalle Amministrazioni concedenti.
   La  quota di budget preventivato per l'Azione 1, eventualmente non
utilizzata  a  tal fine, potra' essere destinata all'Azione 2, previa
l'approvazione delle Amministrazioni competenti.
   I  pagamenti  relativi  all'Azione 2, per entrambe le tipologie di
PS,   avvengono   secondo  le  medesime  procedure  che  regolano  il
trasferimento dei contributi da parte della Commissione europea:

a) il  primo acconto viene erogato dopo l'ammissione all'Azione 2, in
   proporzione ai fondi resi disponibili dalla Commissione europea;
b) i versamenti successivi avvengono esclusivamente in funzione delle
   spese  effettivamente  sostenute  dalle PS e comprovate da fatture
   quietanzate   o   documenti   contabili  aventi  forza  probatoria
   equivalente, in misura pari all'importo speso.

   Le PS geografiche autocertificano le spese alle Regioni e Province
Autonome  competenti,  mentre  le PS settoriali le autocertificano al
Ministero  del  Lavoro  e  delle  Politiche  Sociali,  utilizzando il
sistema   informativo  appositamente  predisposto  dall'Autorita'  di
gestione  (SIEQ  -  Sistema  Informativo  EQUAL).  Resta fermo che il
riconoscimento  definitivo  delle  spese,  anche se autocertificate e
rimborsate,     e'     subordinato    all'esito    delle    verifiche
amministrativo-contabili  finali,  effettuate  dalle  amministrazioni
competenti.
   Le   PS  devono  assicurare,  pena  la  revoca  del  finanziamento
"l'utilizzazione  ........, di un sistema contabile distinto o di una
codificazione  contabile  appropriata  di  tutti gli atti contemplati
dall'intervento"  (Regolamento  (CE)  n.  1260/99,  art. 34, punto 1,
lettera  e),  da  realizzarsi attraverso l'istituzione di un adeguato
sistema  contabile,  correlato alla contabilita' generale, al fine di
poter  definire  in  ogni  momento le disponibilita' relative ad ogni
singola  voce  di costo. Tale sistema dovra', altresi', consentire di
poter  dimostrare  la  congrua  ripartizione  dei  costi indiretti di
progetto e di funzionamento tra le diverse attivita' svolte.

   7.5 Contributo comunitario e nazionale

   Il  costo  degli  interventi  approvati  (Azione  1 e Azione 2) e'
ripartito come di seguito specificato.

   a) PS settoriali

   Il  costo  grava in parti uguali sul Fondo sociale europeo (50%) e
sul   Fondo  di  rotazione  ex  L.  183/87  (50%).  Pur  non  essendo
obbligatoria la partecipazione finanziaria di altri soggetti pubblici
o  privati  (ad  eccezione  dei  fondi privati dovuti in applicazione
della  normativa  sugli  aiuti  di  stato),  le PS settoriali possono
cofinanziare   gli   interventi   con   i  fondi  eventualmente  resi
disponibili   da  altre  amministrazioni  pubbliche  (Province,  ASL,
Comuni, ecc.) o da soggetti privati. La disponibilita' delle suddette
risorse  deve  essere  chiaramente  indicata nel preventivo di cui al
Formulario  di  candidatura.  Entrambe tali risorse sono sostitutive,
per  l'importo  reso disponibile, del contributo pubblico nazionale a
carico del Fondo di rotazione e, quindi, ove previste nel Formulario,
diventano obbligatorie.
   Le  risorse di natura privata danno luogo ad apposito punteggio in
sede  di valutazione (cfr. la voce "Preventivo" del paragrafo 6.2.3),
a  condizione  che non si tratti di contributi dovuti in applicazione
della normativa sugli aiuti di Stato.

   b) PS geografiche

   Il costo delle PS geografiche e' cosi' ripartito:

- 50% a carico del Fondo sociale europeo;
- 35% a carico del Fondo di rotazione ex L. 183/87;
- 15% a carico dei bilanci delle Regioni e Province Autonome.

   Pur  non  essendo  obbligatoria  la  partecipazione finanziaria di
altri  soggetti  pubblici  o  privati (ad eccezione dei fondi privati
dovuti  in  applicazione della normativa sugli aiuti di stato), le PS
geografiche   possono   cofinanziare   gli  interventi  con  i  fondi
eventualmente  resi  disponibili  da  altre amministrazioni pubbliche
(Province,   ASL,   Comuni,   ecc.)   o   da   soggetti  privati.  La
disponibilita'   delle   suddette  risorse  deve  essere  chiaramente
indicata nel preventivo di cui al Formulario di candidatura. Entrambe
tali  risorse  sono  sostitutive, per l'importo reso disponibile, del
contributo  a  carico  del bilancio regionale e, quindi, ove previste
nel Formulario, diventano obbligatorie.
   Le  risorse di natura privata danno luogo ad apposito punteggio in
sede  di valutazione (cfr. la voce "Preventivo" del paragrafo 6.2.3),
a  condizione  che non si tratti di contributi dovuti in applicazione
della  normativa  sugli  aiuti  di stato (cfr. piu' avanti, paragrafo
10).

   7.6 Obiettivi minimi di spesa

   Al  fine  di  evitare  il  disimpegno  automatico  del  contributo
comunitario  e  nazionale, ai sensi dell'art. del Regolamento (CE) n.
1260/1999,  le  PS  ammesse  all'Azione  2  dovranno  rispettare  gli
obiettivi  minimi  di  spesa  stabiliti  dall'Autorita' di gestione e
riferiti   ai   corrispondenti   obiettivi  di  spesa  fissati  dalla
Commissione europea.

   8. PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA

   8.1 Soggetti proponenti

   Il  dossier  di  candidatura  per  l'ammissione  all'Azione 1 deve
essere  presentato  alle  Amministrazioni  competenti  da  almeno due
partner  aventi  finalita'  diverse  desumibili dallo statuto (7) (ad
esempio:   un   Comune  ed  un  ente  di  formazione;  un'impresa  ed
un'associazione di volontariato....).
   Le  candidature  presentate da un solo soggetto, o da due soggetti
aventi   identiche   finalita',   non  possono  essere  ammessi  alla
valutazione.
   Anche  in  questa  fase  della  procedura,  nella  domanda  e  nel
Formulario  di  candidatura, i partner devono individuare il soggetto
referente  che  li  rappresenti come unico interlocutore nei rapporti
con  le  Amministrazioni  interessate  e  che,  in caso di ammissione
all'Azione 1, sara' anche il destinatario del contributo.

   8.2 Modalita' di presentazione delle richieste di finanziamento

   A  pena  di  inammissibilita',  ciascun intervento proposto, sia a
livello  geografico  che settoriale, puo' far riferimento ad una sola
Misura.
   I  dossier  di  candidatura  delle  PS geografiche sono presentati
direttamente   agli   uffici   delle   Regioni  e  Province  Autonome
territorialmente  competenti;  un  duplicato  del dossier deve essere
inviato  a  mezzo  posta Raccomandata al Ministero del Lavoro e delle
Politiche  Sociali,  indicando  chiaramente sul plico che trattasi di
"Copia di dossier di PS geografica".
   A  tale proposito si evidenzia che il Formulario di candidatura va
trasmesso  anche  in  formato  elettronico,  utilizzando  la versione
automatizzata   appositamente   predisposta   (scaricabile  dal  sito
www.equalitalia.it)   per  quanto  riguarda  le  modalita'  di  invio
elettronico,  sara'  l'applicativo  medesimo a guidare l'utente nella
procedura  di  trasmissione.  Successivamente  all'invio elettronico,
l'utente  ricevera'  per  posta  elettronica  la notifica di avvenuta
ricezione   del   Formulario,   che   dovra'   essere  allegata  alla
documentazione di candidatura, come di seguito specificato.
   Tutte   le  istruzioni  relative  all'utilizzo  degli  applicativi
informatici  saranno  rese  disponibili tempestivamente attraverso il
predetto  sito, nell'apposita area riguardante la presentazione della
candidatura.
   La  trattazione  dei  documenti  in  formato  elettronico avverra'
presso  l'Autorita'  di  gestione  che  provvedera'  a trasmettere le
informazioni  sia  alla Commissione europea per la banca dati europea
(8),  sia  alle  Regioni  e  Province Autonome per gli adempimenti di
competenza.
   Per le PS geografiche, il dossier di candidatura e' costituito da:

a) la  domanda di ammissione all'Azione 1, redatta secondo il modello
   di  cui  all'allegato  3,  firmata  dai  legali rappresentanti dei
   soggetti proponenti;
b) il  Formulario  di candidatura, in versione cartacea, compilato in
   ogni   sua   parte   secondo   le  indicazioni  della  Guida  alla
   compilazione   del  Formulario,  timbrato  e  firmato  dai  legali
   rappresentanti  dei  soggetti  proponenti.  Per  la  stampa  della
   versione  cartacea del Formulario e' obbligatorio l'utilizzo della
   versione  automatizzata  (procedura  in  Microsoft  Visual  Basic)
   scaricabile dal sito www.equalitalia.it
c) copia  della  notifica  che  comprova  la ricezione del Formulario
   inviato elettronicamente;
d) copia  di  un documento di identita' dei firmatari della domanda e
   del Formulario;
e) copia  dello  statuto  di  tutti  gli  organismi che presentano la
   candidatura;
f) copia  della  ricevuta  di  spedizione  al  Ministero del Lavoro e
   Politiche Sociali del duplicato del dossier di candidatura.

   L'assenza   anche  di  uno  solo  dei  citati  elementi  determina
l'inammissibilita'  della  candidatura.  Per  le  PS  settoriali,  il
dossier di candidatura e' costituito da:

a) la  domanda di ammissione all'Azione 1, redatta secondo il modello
   di  cui  all'allegato  3,  firmata  dai  legali rappresentanti dei
   soggetti proponenti;
b) il  Formulario  di candidatura, in versione cartacea, compilato in
   ogni   sua   parte   secondo   le  indicazioni  della  Guida  alla
   compilazione   del  Formulario,  timbrato  e  firmato  dai  legali
   rappresentanti  dei  soggetti  proponenti.  Per  la  stampa  della
   versione  cartacea del Formulario e' obbligatorio l'utilizzo della
   versione  automatizzata  (procedura  in  Microsoft  Visual  Basic)
   scaricabile dal sito www.equalitalia.it
c) copia  della  notifica  che  comprova  la ricezione del Formulario
   inviato elettronicamente;
d) copia  di  un documento di identita' dei firmatari della domanda e
   del Formulario;
e) copia  dello  statuto  di  tutti  gli  organismi che presentano la
   candidatura.

   L'assenza   anche  di  uno  solo  dei  citati  elementi  determina
l'inammissibilita' della candidatura.
   Nel  caso  di Amministrazioni Pubbliche, per entrambe le tipologie
di  PS,  la  domanda  ed  il  Formulario di candidatura devono essere
firmati  dagli  organi  competenti  ad impegnare l'Amministrazione ai
fini della partecipazione al presente Avviso.
   I   dossier   di   candidatura   devono   pervenire,   a  pena  di
irricevibilita', entro l'orario d'ufficio del quarantacinquesimo (45)
giorno dalla data di pubblicazione del presente Avviso nella Gazzetta
Ufficiale  della Repubblica Italiana, alle Amministrazioni competenti
come  di  seguito  precisato.  Ove  consegnati  a mano, anche tramite
corriere,  entro le ore 13:00. Se spediti con Raccomandata con Avviso
di  Ricevimento,  per il rispetto del termine su indicato, fara' fede
la data risultante dal bollo dell'"Ufficio postale di distribuzione".
   La  versione  automatizzata del Formulario (procedura in Microsoft
Visual  Basic)  e le procedure per l'inoltro elettronico del medesimo
saranno  rese disponibili tempestivamente nell'apposita area del sito
www.equalitalia.it.

   8.2.1 Indirizzi per la presentazione dei dossier di candidatura

   I  dossier  di candidatura delle PS settoriali e copia dei dossier
di candidatura delle PS geografiche devono pervenire a:
   Ministero  del  Lavoro  e delle Politiche Sociali Ufficio Centrale
per  l'Orientamento  e  la  Formazione  Professionale  dei Lavoratori
(UCOFPL)  -  Divisione  IV Palazzina A - 1 Piano Via Fornovo, 8 00192
ROMA
   I  dossier  di  candidatura  delle PS geografiche, a seconda della
Regione  o  Provincia  Autonoma  territorialmente  competente, devono
pervenire a:


REGIONE ABRUZZO                       REGIONE BASILICATA
Direzione Politiche Attive            Dipartimento Formazione Lavoro
del Lavoro, della Formazione          Cultura Sport Corso Umberto I,
e dell'Istruzione - Servizio          28 85100 - POTENZA
Programmazione interventi
Politiche del Lavoro, della
Formazione e dell'istruzione
Ufficio Programmazione
Interventi formativi
sostenuti dal F.S.E.
Via Raffaello, 137
65124 - PESCARA

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO  REGIONE CALABRIA
ADIGE
Servizio Fondo Sociale Europeo        Assessorato Formazione
Via Piave, 2                          Professionale
39100 - BOLZANO                       Piazza Matteotti, 7
                                      88100 - CATANZARO

REGIONE CAMPANIA                      REGIONE EMILIA ROMAGNA
Settore Formazione Professionale      Assessorato alla Scuola,
Centro Direzionale - Isola A/6        Formazione Professionale,
80143 - NAPOLI                        Universita', Lavoro, Pari
                                      Opportunita'
                                      Servizio Programmazione e
                                      Valutazione Progetti
                                      Viale Aldo Moro, 38
                                      40127 - BOLOGNA

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA       REGIONE LAZIO
GIULIA                                Assessorato Scuola Formazione
Direzione Centrale del Lavoro,        e Lavoro - Dipartimento
Formazione, Universita' e Ricerca     sociale - Direzione Regionale
Via S. Francesco, 37                  Formazione e politiche del
34133 - TRIESTE                       lavoro - Area 4/E/10
                                      Via R. R. Garibaldi, 7
                                      00145 - ROMA

REGIONE LIGURIA                       REGIONE LOMBARDIA
a) Per l'invio a mezzo postale:       Direzione Generale Famiglia e
Dipartimento Formazione,              Solidarieta' Sociale
Istruzione, Lavoro, Cultura e Sport   Via Pola, 9/11
Via Fieschi, 15                       20124 - MILANO
16121 - GENOVA
b) Per la consegna a mano:
Protocollo Generale della Regione
Liguria
Via Fieschi, 15
16121 - GENOVA

REGIONE MARCHE                        REGIONE MOLISE
Servizio Formazione Professionale     Servizio Programmazione e
e Problemi del Lavoro                 Monitoraggio della Formazione
Via Tiziano, 44                       Professionale
60125 - ANCONA                        Via S. Antonio, 236/B
                                      86100 - CAMPOBASSO

REGIONE PIEMONTE                      REGIONE PUGLIA
Assessorato Industria, Lavoro,        Assessorato alla Formazione
New Economy, Personale,               Professionale Politiche
Organizzazione e Servizi              dell'Occupazione e del Lavoro
Informatici, Politiche                - Pubblica Istruzione -
Comunitarie, Commercio Interno,       Diritto allo studio
Bilancio e Programmazione,            Settore Formazione
Controllo di Gestione.                Professionale
Direzione Formazione Professionale    Via Corigliano, 1
- Lavoro                              - Zona industriale
Via Pisano, 6                         70123 BARI
10152 - TORINO

REGIONE SARDEGNA                      REGIONE SICILIANA
Assessorato del Lavoro, Formazione    Assessorato regionale del
Professionale, Cooperazione e         lavoro, della previdenza
Sicurezza Sociale                     sociale, della formazione
Servizio Affari Generali              professionale e
Via XXVIII Febbraio, 5                dell'emigrazione
09127 - CAGLIARI                      Dipartimento regionale
                                      formazione professionale
                                      Servizio programmazione
                                      Via Imperatore Federico, 52
                                      90143 - PALERMO

REGIONE TOSCANA                       PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Direzione Generale Politiche          Dipartimento Politiche Sociali
Formative e Beni Culturali            e del Lavoro
Settore Lavoro                        Ufficio Fondo Sociale Europeo
Piazza Liberta', 16                   Via Giusti, 40
50129- FIRENZE                        38100 - TRENTO

REGIONE UMBRIA                        REGIONE AUTONOMA VALLE D'AOSTA
Centro Direzionale Fontivegge         Assessorato delle Attivita'
Direzione Regionale Cultura,          Produttive e Politiche del
Turismo, Istruzione, Formazione       Lavoro
e Lavoro                              Direzione Agenzia regionale
Servizio Politiche Attive             del Lavoro
del Lavoro                            Via Garin, 1
Via Mario Angeloni, 61                11100 - AOSTA
06128 - PERUGIA

REGIONE VENETO
Giunta Regionale del Veneto
Direzione Lavoro
Dorsoduro 3901
30123 - VENEZIA

9. SOGGETTO DESTINATARIO DEI CONTRIBUTI

   Nell'Azione  1,  il  percettore  del  finanziamento e' il soggetto
referente descritto al precedente paragrafo 8.1.
   Nell'Azione  2: nel caso delle PS costituite secondo le previsioni
del  paragrafo  4.1.1  lett.  a),  e'  la  medesima  PS a ricevere il
finanziamento;  nel  caso  delle  PS  costituite  con  un  accordo di
cooperazione   come   descritto  al  paragrafo  4.1.1  lett.  b),  il
percettore  del  finanziamento  per  conto  di  tutti  i  partner che
compongono  la  PS,  e'  il  soggetto referente indicato nello stesso
accordo di cooperazione. A tale proposito si rammenta che il soggetto
referente, in entrambe le Azioni, anche nel caso di Ente Locale, deve
dimostrare di possedere una struttura organizzativa ed una esperienza
nella  gestione  di Fondi strutturali, tali da assicurare la corretta
ed efficiente realizzazione dell'intervento.

   10. AIUTI DI STATO

   Nella maggioranza dei casi, le attivita' da realizzare nell'ambito
di  EQUAL  non  ricadono  nella sfera di applicazione della normativa
sugli  aiuti  di  Stato,  ai  sensi  dell'art.  87,  paragrafo  1 del
Trattato. Tuttavia, le attivita' che dovessero eventualmente ricadere
in  tale  ambito  saranno  finanziate  unicamente in base ai seguenti
regimi:

a) aiuti  de  minimis,  ai sensi del Regolamento (CE) n. 69/01 del 12
   gennaio  2001  relativo  all'applicazione  degli artt. 87 e 88 del
   trattato  CE  agli  aiuti  di  importanza  minore  ("de minimis"),
   pubblicato sulla Gazzetta ufficiale delle Comunita' europee, serie
   L 10/30 del 13/01/01;
b) aiuti  alla  formazione  (del personale dipendente di imprese), ai
   sensi  del  Regolamento (CE) n. 68/01 del 12 gennaio 2001 relativo
   all'applicazione  degli  artt.  87 e 88 del trattato CE agli aiuti
   alla formazione, pubblicato sulla GUCE serie L 10/30 del 13/01/01,
   modificato  dal  Regolamento  (CE)  n.  363/2004, pubblicato sulla
   Gazzetta   ufficiale   dell'Unione  europea,  serie  L  63/20  del
   28/02/2004.

   La  richiesta  di  beneficiare  dei  predetti aiuti va esplicitata
nell'apposita  sezione  del  Formulario di candidatura, tenendo conto
delle   indicazioni  contenute  nella  Guida  alla  compilazione  del
Formulario.
   Prima  dell'ammissione  all'Azione  2, ogni PS che abbia richiesto
l'attivazione   dei   regimi   sopra   indicati,   dovra'  presentare
all'Amministrazione  di  competenza le informazioni che consentano di
verificare   la  conformita'  degli  interventi  da  realizzare  alle
disposizioni  contenute  nei  predetti  Regolamenti. Sulla base degli
elementi forniti, le Amministrazioni interessate potranno chiedere la
riformulazione  del  preventivo delle spese per garantire il rispetto
della normativa in argomento.
   Il  rimborso  delle spese sostenute a titolo di aiuto de minimis e
di  aiuto alla formazione e' subordinato alla presentazione, da parte
della  PS  interessata,  della documentazione comprovante il rispetto
delle  prescrizioni  comunitarie.  A tale proposito, si evidenzia che
gli  aiuti  alla  formazione prevedono obbligatoriamente una quota di
finanziamento  privato  a carico dell'impresa beneficiaria; l'entita'
della predetta quota varia a seconda della tipologia della formazione
e  dei  destinatari,  della  dimensione  e dell'ubicazione geografica
dell'impresa.
   Le  attivita'  formative a favore di dipendenti di imprese possono
essere  realizzate  anche  nell'ambito della regola de minimis, ma in
questo  caso  l'impresa  beneficiaria  non  avrebbe  alcun obbligo di
cofinanziarie l'intervento con fondi propri.
   Ciascuna   Amministrazione   provvedera'  alla  raccolta  ed  alla
conservazione dei dati relativi alle PS di competenza, fermo restando
che  le  Regioni  e Province Autonome trasmetteranno all'Autorita' di
gestione  un  riepilogo delle informazioni necessarie per ottemperare
alle disposizioni comunitarie e nazionali in materia.
   Al   fine  di  consentire  alle  costituende  PS  di  valutare  se
nell'ambito  del  progetto  da  presentare  in  risposta  al presente
Avviso,  vi  siano  attivita'  configurabili come aiuti di Stato e di
facilitare,  ove  necessario,  la  scelta  del  regime  o  dei regimi
maggiormente   rispondenti  alle  caratteristiche  delle  azioni,  si
rimanda   all'apposita   Nota   tecnica   allegata  alla  Guida  alla
compilazione del Formulario.

   11. ULTERIORI INFORMAZIONI E DOCUMENTI

   Ogni altra informazione relativa all'attuazione dell'Iniziativa e'
contenuta nel DOCUP (Documento Unico di Programmazione), consultabile
sul sito www.equalitalia.it.
   Sono   altresi'   disponibili   allo   stesso   indirizzo  web  le
disposizioni comunitarie e nazionali richiamate nel presente Avviso.
   Il   Formulario   di   candidatura  nella  versione  automatizzata
(procedura   in  Microsoft  Visual  Basic)  sara'  reso  disponibile,
attraverso il predetto sito, appena possibile.
   Eventuali ulteriori informazioni possono essere richieste a:

a) Quesiti di carattere generale e quesiti da parte delle costituende
   PS settoriali.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
UCOFPL - Divisione IV
Palazzina A - I Piano
Via Fornovo, 8
00192 ROMA
Sportello informativo EQUAL:
Numero verde: 800-017933
Fax: 06 36755025 - 06 32697323
Posta elettronica: assistenza@equalitalia.it

b) Quesiti da parte delle costituende PS geografiche:

   Le Regioni e Province Autonome elencate al paragrafo 8.2.1, di cui
si forniscono i recapiti telefonici e di posta elettronica:

REGIONE ABRUZZO                       REGIONE BASILICATA
Fax 085/7672143-7672207               Tel. 0971/668055-668007
Posta elettronica:                    Fax 0971/668085-668107
Dirigente del Servizio                Posta elettronica:
nicola.allegrini@regione.abruzzo.it   urp-fcl@regione.basilicata.it
Tel. 085/7672128
Responsabile dell'Ufficio
ignazio.nucci@regione.abruzzo.it
Tel. 085/7672129

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO         REGIONE CALABRIA
Tel. 0471/413230-31-46                Tel. 0961/858063
Fax 0471/413148                       Fax 0961/795720
Posta elettronica:                    Posta elettronica:
fsebz@provincia.bz.it                 t.bifezzi@regcal.it
esfbz@provinz.bz.it
laura.favaro@provincia.bz.it

REGIONE CAMPANIA                      REGIONE EMILIA-ROMAGNA
Tel. 081/7966363                      Tel. 051/283249-283909-283594
Fax 081/7966302-7966035               Fax 051/283936
Posta elettronica:                    Posta elettronica:
equal@regione.campania.it             emorandi@regione.emilia-
                                      romagna.it
                                      gberti@regione.emilia-
                                      romagna.it
                                      vugolini@regione.emilia-
                                      romagna.it
                                      ssandri@regione.emilia-
                                      romagna.it

REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA         REGIONE LAZIO
Tel. 040/3775247-3775295-3775298      Tel. 06/51683540-51684034
Fax 040/3775092                       Fax 06/51686834
Posta elettronica:                    Posta elettronica:
formazione.prof@regione.fvg.it        bcapriolo@regione.lazio.it
luigina.leonarduzzi@regione.fvg.it

REGIONE LIGURIA                       REGIONE LOMBARDIA
Tel. 010/5485790-376                  Fax 02/67653557
Fax 010/5485932                       Posta elettronica:
Posta elettronica:                    equalombardia@regione.
pal@regione.liguria.it                lombardia.it
                                      Marina Matucci
                                      Tel. 02/67653543
                                      Fabio Squeo Tel. 02/67653373
                                      Assistenza Tecnica:
                                      Luisa Puccioni
                                      Tel. 02/67655590
                                      Tiziana Colasanti
                                      Tel. 02/67656765

REGIONE MARCHE                        REGIONE MOLISE
Dirigente del Servizio:               Tel. 0874/429795
dott. Piero Sunzini                   Fax 0874/429811
Tel. 071/8063739 - Fax 071/8063018    Posta elettronica:
Posta elettronica:                    ciapalucci@regione.molise.it
piero.sunzini@regione.manche.it
Responsabile EQUAL e Membro
del comitato di sorveglianza:
dott.ssa Elisabetta Mattei
Tel.071/8063671 - Fax 0718063018
Posta elettronica:
elisabetta mattei@regione.manche.it
Membro supplente del comitato
di sorveglianza:
Pierluigi Nardella
Tel.071/8063664 - Fax 071/8063018
Posta elettronica:
pierluigi.nardella@regione.manche.it
Collaboratore: dott. Francesco Tassi
Tel.071/8063846 - Fax 071/8063018
Posta elettronica:
francesco.tassi@regione.marche.it

REGIONE PIEMONTE                      REGIONE PUGLIA
Tel. 011/4321458 segreteria settore   Settore Formazione
Politiche per l'occupazione           Professionale:
Fax 011/4324878                       Tel. 080/5407631
Posta elettronica:                    Fax 080/5407601
Direzione15/D15/REGPIE/IT@REGPIE      Posta elettronica:
maugeri@regione.piemonte.it           settoreformazione@regione.
paolo.bonesso@regione.piemonte.it     puglia.it
                                      Servizio EQUAL:
                                      Tel.: 080/5405451 - 5404469
                                      Fax: 080/5404469
                                      Posta elettronica:
                                      montagano.equal@regione.
                                      puglia.it

REGIONE SARDEGNA                      REGIONE SICILIANA
Fax 070/6065675                       Tel. 091/6960413-6960502
Posta elettronica:                    Fax 091/6960580
lavoro.servizio.affari.               Posta elettronica:
generali@regione.sardegna.it          area.dip.formazione@
lavoro.set.aaggpersonale@regione.     virgilio.it
sardegna.it
Dott. Luca Galassi
- Tel.: 070/6065559
Dott. Valeria Loddo
- Tel: 070/6065782
Dott.ssa M. Antonietta Bua
- Tel: 070/6065679

REGIONE TOSCANA                       PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
Direzione Generale Politiche          Tel. 0461/491200
formative e Beni Culturali -          Fax 0461/491201
Settore Lavoro - P.O. Pari            Dott.ssa Gloria E. Rimoldi
Opportunita' e Relazioni              Tel. 0461/491235
Industriali                           Posta elettronica:
Maria Taddei                          gloria.rimoldi@provincia.tn.it
Tel. 055/4382009
Fax 055/4382080
Posta elettronica:
m.taddei@mail.regione.toscana.it
Paola Bobini
Tel.055/4382023
Fax 055/4382080
p.bobini@mail.regione.toscana.it

REGIONE UMBRIA                        REGIONE VALLE D'AOSTA
Dirigente del Servizio Politiche      Tel. 0165/275611-275549
Attive del Lavoro:                    Fax 0165/275686
Dott.ssa Anna Ascani                  Posta elettronica:
Tel. 075/5044541                      m.rey@regione.vda.it
Fax 075/5045568
Posta elettronica:
ascani@regione.umbria.it
Responsabile Sezione Gestione:
M. Assunta Carnevali
Tel.075/5045729
Fax 075/5045568
Posta elettronica:
gestionefp@regione.umbria.it

REGIONE VENETO
Tel. 041/2795331-5318
Fax 041/2795237
Posta elettronica:
equal@regione.veneto.it

c) Assistenza relativa ai contenuti progettuali:

ISFOL - Struttura nazionale di supporto EQUAL
Via G. B. Morgagni, 33 - 00161 ROMA
Tel.: 06 445901 - 44590876
TEMA A: 06 44590867-863-468-873
TEMA B: 06 44590871
TEMA D: 06 44590453-858-859
TEMA E: 06 44590400-461-466-424
TEMA H: 06 44590860-866-868
TEMA I: 06 44590872
Fax: 06 44590875
E-mail: equal@isfol.it

d) Assistenza relativa alle applicazioni informatiche:

RTI Consedin - Siemens - SDI
Lungotevere Michelangelo, 9
00192 ROMA
Numero verde: 800-017933
Tel.: 06 3269731
Fax:  06 32697323
Posta elettronica: assistenza@equalitalia.it
 
(1)  COM(2003)6 del 14.01.2003 "Il futuro della Strategia Europea per
l'Occupazione".  La  nuova  SEO  definisce tre obiettivi generali: a)
piena  occupazione;  b)  qualita'  e  produttivita'  sul  lavoro;  c)
coesione  e  mercato del lavoro inclusivo. A rafforzare e specificare
tali   obiettivi,   la   Commissione  ha  definito  undici  priorita'
trasversali  che sostituiscono la precedente struttura articolata per
Pilastri:  misure  attive  e  preventive per le persone disoccupate e
inattive;    far    si'    che    il    lavoro    paghi;   promuovere
l'imprenditorialita'  per  creare  posti  di  lavoro  migliori e piu'
numerosi;   trasformare  il  lavoro  nero  in  occupazione  regolare;
promuovere    l'invecchiamento   attivo;   immigrazione;   promuovere
l'adattabilita'  sul  mercato  del  lavoro;  investimento in capitale
umano  e  sinergie per l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita;
parita'  fra  i  sessi;  sostenere  l'integrazione  e  combattere  le
discriminazioni  sul  mercato del lavoro per le persone svantaggiate;
affrontare le disparira' regionali in campo occupazionale.
(2) C(2003) 840 del 30.12.2003 par. 4.1
(3) Ibidem, par. 7.1.
(4) Ibidem, par. 7.2.

(5)  Esempi di forme associative ammesse: le associazioni di cui agli
artt.  14  e  36 del Codice Civile, i consorzi di cui all'art. 2602 e
seguenti  del  Codice Civile, i gruppi europei di interesse economico
(GEIE), o figure equivalenti.

(6)  In  ogni caso, l'errata o incompleta compilazione delle voci del
Formulario  puo'  penalizzare  la candidatura in sede di valutazione.
Pertanto  si  raccomanda di compilare il Formulario in ogni sua voce,
secondo le informazioni fornite nell'apposita Guida.

(7)  L'oggetto  sociale dell'organismo, l'attivita' svolta, ovvero la
sua missione istituzionale.
(8) La Commissione europea ha realizzato appositamente una banca dati
con i dati riguardanti i progetti EQUAL presentati a livello europeo,
anche al fine di agevolare la gestione della transnazionalita'.