IL MINISTRO PER L'INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE
                                  e
                IL MINISTRO PER LA FUNZIONE PUBBLICA

  Visto  l'art.  5  della  legge  23 agosto  1988,  n.  400,  recante
«Disciplina  dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza
del Consiglio dei Ministri»;
  Visto  il  decreto  legislativo  12 febbraio  1993,  n. 39, recante
«Norme   in   materia  di  sistemi  informativi  automatizzati  delle
amministrazioni  pubbliche, a norma dell'art. 2, comma 1, della legge
23 ottobre 1992, n. 421» e successive modificazioni ed integrazioni;
  Visto  il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme
generali   sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze  delle
amministrazioni pubbliche», ed in particolare l'art. 7-bis introdotto
dalla   legge   16 gennaio   2003,   n.   3,   recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
9 agosto  2001,  recante  «Delega  di  funzioni  del  Presidente  del
Consiglio  dei  Ministri  in  materia  di innovazione e tecnologie al
Ministro senza portafoglio, dott. Lucio Stanca»;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
29 novembre  2002,  recante  «Delega  di  funzioni del Presidente del
Consiglio  dei  Ministri  in materia di funzione pubblica al Ministro
senza portafoglio, avv. Luigi Mazzella»;
  Vista  la  direttiva  del Ministro per la funzione pubblica in data
13 dicembre  2001, recante «Formazione e valorizzazione del personale
delle pubbliche amministrazioni»;
  Vista  la  direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie
in  data  21 dicembre  2001,  recante  «Linee  guida  in  materia  di
digitalizzazione dell'amministrazione»;
  Viste  le  «Linee  guida del Governo per lo sviluppo della societa'
dell'informazione nella legislatura», del giugno 2002;
  Vista  la  direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie
in  data  20  dicembre  2002,  recante  «Linee  guida  in  materia di
digitalizzazione dell'amministrazione» per l'anno 2003;
  Vista  la  direttiva del Ministro per l'innovazione e le tecnologie
in  data  18 dicembre  2003,  recante  «Linee  guida  in  materia  di
digitalizzazione dell'amministrazione» per l'anno 2004;

                            E m a n a n o

la  seguente  direttiva in materia di progetti formativi in modalita'
e-learning nelle pubbliche amministrazioni.

  1. Premessa.
  La  presente direttiva e' rivolta alle amministrazioni dello Stato,
ivi  compresi  gli  istituti  e  scuole  di  ogni ordine e grado e le
istituzioni  educative,  le aziende ed amministrazioni dello Stato ad
ordinamento autonomo, le istituzioni universitarie, gli enti pubblici
non  economici  nazionali,  l'Agenzia per la rappresentanza negoziale
delle  pubbliche amministrazioni (ARAN), le agenzie di cui al decreto
legislativo  30 luglio  1999,  n.  300;  resta  ferma,  comunque,  la
competenza  dello  Stato  di cui all'art. 117, secondo comma, lettera
r), della Costituzione.
  La    direttiva    13 dicembre   2001,   recante:   «Formazione   e
valorizzazione  del  personale  delle  pubbliche  amministrazioni»  -
emanata  dal  Ministro  per  la  funzione pubblica di concerto con il
Ministro  per  l'innovazione e le tecnologie - in tema di e-learning,
evidenzia,   tra  l'altro,  che  l'adozione  delle  nuove  tecnologie
informatiche  comporta  notevoli  investimenti  iniziali  e  richiede
un'accurata  pianificazione,  in  modo  da  poter tenere nella debita
considerazione,  oltre  agli  obiettivi  primari della formazione, le
esigenze  dei  destinatari  della  stessa  e  l'opportunita'  di fare
ricorso   alle   tradizionali   metodologie  d'aula  per  un'adeguata
integrazione, ove necessaria.
  La  materia,  come  e' noto, ha anche formato oggetto del documento
con  il quale il Ministro per l'innovazione e le tecnologie, nel mese
di giugno  del  2002, ha impartito le «Linee guida del Governo per lo
sviluppo  della  societa' dell'informazione nella legislatura». Tra i
programmati  interventi  sul  sistema  Paese  e'  compreso,  infatti,
l'e-learning,  il  cui  impiego  pone  l'esigenza  di  affrontare  le
problematiche   connesse   alla   formazione   con  nuove  strategie,
finalizzate,   da   un  lato  a  venire  incontro  alle  esigenze  di
aggiornamento   dei  singoli  destinatari;  dall'altro  a  soddisfare
quelle,  parimenti  rilevanti,  di natura organizzativa. Inoltre, gli
standard  - da definire con il Dipartimento della funzione pubblica -
devono  assicurare  adeguati  livelli  di servizio, il riutilizzo dei
contenuti e l'allineamento ai modelli europei.
  Piu'   recentemente,   il  decreto  del  Ministro  dell'istruzione,
dell'universita'  e  della  ricerca,  di concerto con il Ministro per
l'innovazione   e   le   tecnologie,   in  data  17 aprile  2003,  ha
rappresentato  una  testimonianza  ed  una conferma del significativo
cambiamento  in  atto:  si  fa  qui  riferimento,  in particolare, ai
criteri  e  alle  procedure  di  accreditamento dei corsi di studio a
distanza  delle universita' statali e non statali e delle istituzioni
universitarie  abilitate e allo specifico richiamo alle «prescrizioni
tecniche»  per  l'adozione  di un'architettura di sistema in grado di
gestire e rendere accessibili all'utente i corsi di studio a distanza
(articoli 1 e 2).
  Il Consiglio europeo di Lisbona di marzo 2000 ha invitato i Governi
nazionali   a  favorire  una  rapida  accelerazione  informatica  che
consenta  di adottare i livelli formativi e informativi necessari per
la  Societa'  Europa  del  terzo  millennio,  fissando come ambizioso
obiettivo  strategico  del successivo decennio, quello di trasformare
l'economia europea in quella basata sulla conoscenza piu' competitiva
e  dinamica  del mondo, in grado di realizzare una crescita economica
sostenibile  con  nuovi  e  migliori  posti  di lavoro e una maggiore
coesione  sociale.  Connesso a tale obiettivo, e' stato sviluppato il
piano  di  azione  eEurope  2005, che ha inserito l'e-learning tra le
proprie azioni prioritarie.
  Al  riguardo  si  segnala  che,  in  ambito  europeo,  le pubbliche
amministrazioni  hanno  manifestato  in  maniera  univoca  un elevato
interesse  nei  confronti  delle  nuove  tecnologie  informatiche; le
stesse, infatti, attraverso una rete capillare e pervasiva - quale e'
certamente  la rete Internet - offrono l'opportunita' di accelerare e
di  ottimizzare  la  diffusione delle informazioni e della conoscenza
attraverso soluzioni virtuali, che consentono di abbattere vincoli di
tempo   e   di   spazio,  difficilmente  superabili  facendo  ricorso
unicamente  ai tradizionali processi formativi, e informativi, in uso
fino ad oggi.
  In  molti Paesi, inoltre, e' in corso un processo di armonizzazione
dei  rispettivi sistemi informativi, nella prospettiva di realizzare,
sia   a   livello   nazionale   che   a   livello   intergovernativo,
l'interoperabilita'  sotto  il  duplice  profilo  dei contenuti e dei
servizi  offerti;  cio'  anche  come  risposta  all'invito ai Governi
nazionali, rivolto dal Consiglio europeo di Lisbona, ad imprimere una
rapida  accelerazione al programma di informatizzazione, in vista del
raggiungimento dei livelli formativi e informativi di cui la Societa'
europea necessita nel terzo millennio.
  2. Obiettivi.
  La  direttiva  sulla  formazione del dicembre 2001, precedentemente
citata, indica esplicitamente (punto 6) che i mutamenti organizzativi
in atto, l'introduzione di nuove metodologie, l'esistenza di una rete
nazionale  e il diffondersi del telelavoro devono portare a ripensare
i luoghi e le tecniche della formazione. In particolare, la direttiva
(punto  3)  chiarisce  che  le  metodologie  di formazione a distanza
consentono  di ampliare il numero dei destinatari e di realizzare una
formazione   continua   che   garantisca  livelli  minimi  comuni  di
conoscenze.
  Pertanto,  la  presente  direttiva  intende promuovere una corretta
utilizzazione di dette nuove metodologie e tecnologie nel campo della
formazione   a   distanza,   fornendo  indicazioni  metodologiche  di
carattere  generale  e  rinviando, per il resto, alle allegate «Linee
guida   per  i  progetti  formativi  in  modalita'  e-learning  nelle
pubbliche   amministrazioni»,  elaborate  dal  Centro  nazionale  per
l'informatica  nella  pubblica  amministrazione,  che  formano  parte
integrante della presente direttiva.
  Il sopra richiamato ripensamento delle procedure tecniche attinenti
alla formazione, conseguente alle nuove tecnologie comporta, in primo
luogo,  la necessita' di tener presente che il processo di e-learning
non  consiste  nella  sola  distribuzione  e  diffusione  in  rete di
materiale: esso, per contro, esige che vengano messi a disposizione e
forniti  servizi  didattici on-line. La progettazione delle attivita'
formative deve quindi prestare attenzione anche agli aspetti relativi
alla gestione ed al coordinamento del programma di formazione nel suo
complesso,  oltre  che  alle  metodologie  proprie della formazione a
distanza  (e-learning),  in  modo  che  l'iniziativa venga realizzata
nella  maniera  piu'  soddisfacente  in  termini  di  efficienza e di
efficacia.
  Il  programma  di  formazione nel suo complesso deve infatti essere
esplicitato,  come  indicato  dalla  legge n. 3 del 2003, in un piano
annuale  di formazione del personale, compreso quello in posizione di
comando  o  fuori ruolo, tenendo conto dei fabbisogni rilevati, delle
competenze  necessarie  in  relazione  agli  obiettivi, nonche' della
programmazione  delle  assunzioni  e  delle  innovazioni  normative e
tecnologiche.  Il  piano  di  formazione  indica  gli  obiettivi e le
risorse  finanziarie  necessarie,  nei  limiti di quelle a tale scopo
disponibili,  prevedendo  l'impiego  delle risorse interne, di quelle
statali  e  comunitarie, nonche' le metodologie formative da adottare
in riferimento ai diversi destinatari.
  I progetti formativi in modalita' e-learning pongono, di fatto, una
serie  di  problematiche, alcune delle quali sono strettamente legate
alla  vera  e  propria  formazione, mentre altre riguardano i profili
organizzativi e tecnici connessi alla realizzazione di un progetto di
automazione,  che  non  puo'  essere  affidato  alla  sola competenza
dell'ufficio   preposto   alla   formazione,  ma  deve  prevedere  il
coinvolgimento della dirigenza ai piu' alti livelli, dei responsabili
delle  risorse  umane e dei sistemi informativi, nonche' degli uffici
comunque e a vario titolo interessati.
  3. La gestione ed il coordinamento.
  Il  processo  di  e-learning si inserisce nel piu' ampio quadro del
complesso  degli interventi formativi e, pertanto si avvale di quelle
«strutture [...] che assicurino la pianificazione e la programmazione
delle attivita' formative» richiamate dal punto 3 della direttiva del
2001,  anche  al  fine di curare le varie fasi del processo formativo
descritte al punto 5 della medesima direttiva.
  Pertanto,  anche con specifico riferimento al processo formativo in
modalita' e-learning ed alle sue fasi, l'amministrazione si avvale di
dette  strutture  o,  comunque,  di  una figura di riferimento dotata
della  necessaria  capacita'  professionale  - presente nella propria
organizzazione  interna  e  non  necessariamente  coincidente  con il
responsabile   della   progettazione  -  che  coordini  le  attivita'
didattiche,  garantisca adeguati livelli di servizio, dialoghi con le
parti:   «la   domanda»,  rappresentata  dai  discenti,  «l'offerta»,
costituita, ad esempio, dal tutor e dal team tecnico.
  In  caso  di  affidamento all'esterno, la ditta appaltatrice dovra'
fornire un proprio responsabile di progetto che sara' l'interlocutore
del coordinatore interno. Quest'ultimo, poi, tenuto conto del compito
che  e'  chiamato  a  svolgere, deve necessariamente essere munito di
competenza e autorevolezza tali da poter coinvolgere la dirigenza e i
discenti   in   un   progetto   innovativo  che  presenti  importanti
implicazioni  organizzative  e, nel contempo, controllare l'operato e
l'apporto  del  personale  messo  a  disposizione dalla ditta o dalle
ditte esterne all'organizzazione dell'amministrazione committente.
  4. L'impatto organizzativo.
  I progetti formativi in modalita' e-learning hanno - come accennato
- un impatto rilevante sull'organizzazione del lavoro. Sin dalla fase
della  progettazione e' pertanto auspicabile il coinvolgimento attivo
degli  uffici interessati, con particolare riguardo a quelli preposti
alla   formazione,   e  agli  uffici  dei  responsabili  dei  sistemi
informativi.  L'aggiornamento del personale degli uffici addetti alla
formazione  e  la collaborazione con l'ufficio preposto alla gestione
dei sistemi informativi sono, inoltre, presupposti indispensabili per
il successo del progetto formativo.
  Tenuto conto, poi, della circostanza che la modalita' di formazione
e-learning permette di erogare la prestazione senza che il dipendente
debba  allontanarsi  dal  proprio luogo di lavoro e senza che vengano
posti  vincoli  temporali,  per  tutta  la durata della formazione si
rende necessaria anche una ridistribuzione dei carichi di lavoro e la
predisposizione  di  apposite  postazioni  di  lavoro  o  di  piccoli
laboratori  locali  destinati all'utilizzo del materiale didattico ed
allo svolgimento di eventuali attivita' di supporto; dovra', inoltre,
essere previsto un congruo numero di ore settimanali da dedicare alle
attivita' didattiche programmate.
  Va  altresi'  considerato  che,  in molti casi, il dipendente avra'
anche  bisogno  di  acquisire  la  necessaria  familiarita'  con  uno
strumento  nuovo,  o  che  comunque  non  usa abitualmente, quindi il
percorso    formativo    dovra'   iniziare   con   l'alfabetizzazione
informatica:  per  tutta  la sua durata dovranno essere assicurati un
adeguato   supporto   tecnico   ed  una  sistemazione  logistica  che
consentano  di  utilizzare  a  pieno le potenzialita' della modalita'
e-learning,  oltre  che  un  congruo  numero  di  ore  settimanali da
dedicare alle anzidette attivita' didattiche.
  5. I ruoli.
  Le amministrazioni devono porre particolare attenzione nella scelta
delle  figure  che intervengono in un processo di e-learning, sia che
esse  vengano  individuate nell'ambito della singola amministrazione,
sia  che  le stesse vengano reperite presso i possibili fornitori del
percorso formativo, che rappresentano l'offerta.
  Sul  versante  della  domanda,  e'  importante  la creazione di una
figura   interna   a   una   o   piu'   amministrazioni   (oppure  la
riqualificazione  di una figura gia' presente nell'area delle risorse
umane),   che  abbia  specifica  esperienza  in  materia  e  adeguata
conoscenza delle persone e delle problematiche inerenti il contesto e
sia in grado di coordinare gli interventi da effettuare, di dialogare
con  le  parti  (che  rappresentano,  rispettivamente,  la  domanda e
l'offerta),   nonche'  di  promuovere  un'effettiva  innovazione  nei
processi formativi.
  Il  versante  dell'offerta  presenta,  nell'ambito  delle  funzioni
fondamentali    del    processo    di    e-learning   (progettazione,
realizzazione, erogazione) una serie di fasi complesse, e conseguenti
relativi   ruoli   eventualmente   anche   sovrapposti,   quali:   il
coordinatore   del   progetto   complessivo   (project  manager),  il
progettista   didattico   (instructional   designer),  l'esperto  dei
contenuti,  il  gruppo  (team)  di  sviluppo, il docente (mentor), il
tutor  di  processo/animatore ed il gruppo (team) tecnico. Per quanto
concerne  tutte  le anzidette figure si rinvia a quanto riportato nel
documento,  allegato,  che contiene le «Linee guida» sopra richiamate
(punto 4).
  6. Principi guida per la qualita' dei progetti di e-learning.
  La  formazione,  in tutte le sue modalita', costituisce un processo
articolato  in  piu' fasi che richiede il supporto ed il monitoraggio
delle amministrazioni committenti per tutta la sua durata.
  In previsione di cio', le «Linee guida» forniscono indicazioni - di
ordine  metodologico e sotto il profilo tecnologico - per lo sviluppo
di progetti di qualita' e ad esse pertanto si rinvia.
  In questa sede si ritiene, comunque, opportuno richiamare le fasi e
le  componenti  critiche,  evidenziando  che  la consapevolezza della
dirigenza  ed  il  responsabile  supporto che essa puo' cosi' offrire
sono  sicuramente due elementi indispensabili per il buon esito di un
progetto di formazione in modalita' e-learning.
  In particolare, l'amministrazione deve:
    a) effettuare   una  preliminare  ricognizione  dei  profili  dei
destinatari, delle loro esigenze, del loro fabbisogno formativo;
    b) valutare il relativo impatto organizzativo nel proprio ambito;
    c) individuare,  sempre  nel proprio ambito, il soggetto che deve
promuovere il progetto e successivamente coordinarlo e gestirlo;
    d) effettuare  una  ricognizione  del livello di alfabetizzazione
informatica dei destinatari della formazione;
    e) procedere    ad    una    preliminare    ricognizione    delle
strutture/infrastrutture   tecnologiche   (server,  rete,  postazione
individuale)  disponibili  in funzione degli interventi di formazione
auspicati   e  una  pianificazione  delle  spese  necessarie  per  la
dotazione;
    f)  individuare  i  profili  delle  figure  professionali via via
coinvolte nei vari stadi del progetto;
    g) adottare  la  metodologia didattica del processo di e-learning
il   piu'   possibile   idonea   a  realizzare  l'interattivita',  la
multimedialita'   e   la   collaborazione   tra  i  diversi  soggetti
interessati,   tenendo   conto   del   ruolo   attivo  dell'utente  e
dell'importanza della classe virtuale;
    h) potenziare   le   strutture   tecnologiche   (server,  rete  e
postazioni  di lavoro), in modo da garantire un'adeguata erogazione e
fruizione dei contenuti multimediali;
    i) creare   e   gestire   il   materiale   che   viene  prodotto,
strutturandolo   in  «unita'  autoconsistenti»,  eventualmente  anche
riutilizzabili  in  varie  combinazioni da inserire nella piattaforma
(learning object);
    j) assicurare la piattaforma tecnologica costituita da componenti
software  interoperabili,  in  grado  di registrare il percorso delle
attivita'  del  discente  e  di  permettere  anche  l'interazione tra
discenti (comunita' virtuale);
    k) provvedere   al  continuo  monitoraggio  del  progetto  e  del
processo   di   e-learning,  nonche'  alla  valutazione  del  livello
professionale dei partecipanti.
  Nell'insieme  delle  attivita'  che  caratterizzano  questo tipo di
formazione,   l'interoperabilita'   delle  singole  componenti  e  la
«portabilita»  dei  materiali  didattici  sono requisiti essenziali a
tutela  e  garanzia  degli  investimenti  a  tal fine effettuati, dal
momento  che rendono possibile la cooperazione tra amministrazioni ed
assicurano  l'indipendenza  dal  fornitore.  Proprio in previsione di
cio'  sono  stati  costituiti  gli  enti di standardizzazione, con il
compito  di  fornire  indicazioni  di  dettaglio sugli standard che i
fornitori  di  soluzioni tecnologiche, servizi e contenuti dovrebbero
adottare per la propria offerta.
  A  questo  proposito  non  bisogna  dimenticare che le attivita' di
e-learning  sono rivolte a destinatari eterogenei per quanto concerne
il  ruolo rivestito, le specifiche competenze possedute e il grado di
familiarita'  acquisito  con l'impiego degli strumenti disponibili in
rete. Pertanto puo' rendersi necessaria una corretta integrazione tra
formazione   a  distanza  e  formazione  in  aula,  ovvero  anche  la
realizzazione  di  un  progetto  di formazione misto, per il quale e'
comunque  essenziale  la  presenza  effettiva  (in aula), soprattutto
quando  il  percorso  formativo e' rivolto ad un'utenza che ha scarsa
dimestichezza con le pratiche della formazione on-line.
  Si  sottolinea,  infine,  che  il  monitoraggio  e  la  valutazione
costituiscono le leve per assicurare il livello della formazione e il
raggiungimento  dei  risultati attesi, relativamente ai contenuti, al
grado  di  corrispondenza del progetto e delle azioni intraprese alle
concrete  esigenze  di formazione del personale, nonche' agli aspetti
qualitativi sotto i profili operativo e gestionale.
  7. Componenti di costo di un progetto di e-learning.
  L'amministrazione dovra' provvedere ad un'analisi dei costi tenendo
conto  di tutte le componenti che concorrono a formare un progetto di
e-learning.  Complessivamente  -  come  viene  meglio  indicato nelle
allegate  «Linee  guida»  (punto  6) - si possono individuare quattro
aree principali:
    1) l'organizzazione;
    2)    i    servizi   (progettazione,   erogazione,   gestione   e
monitoraggio);
    3) le tecnologie (piattaforme e infrastrutture);
    4) i contenuti (produzione e manutenzione).
  Per  progettare  e  realizzare  un  sistema  e-learning  si  devono
valutare  le  varie  soluzioni  indicate,  tra  loro integrabili, che
comprendono  offerte  di prodotti differenti o provenienti da diversi
fornitori,  come  indicato  nelle  «Linee guida» alle quali si rinvia
ancora una volta.
  8.  Ruolo  del  Centro  nazionale  per l'informatica nella pubblica
amministrazione (CNIPA) e del Dipartimento della funzione pubblica.
  Il  CNIPA  e  il  Dipartimento della funzione pubblica, nell'ambito
delle  rispettive competenze, assumono un ruolo di coordinamento e di
monitoraggio   dei   progetti   di  formazione  in  e-learning  delle
amministrazioni pubbliche.
  Il  CNIPA ha redatto un vademecum esplicativo delle «Linee guida» e
curera'  la  definizione  di  un  profilo applicativo che consenta di
garantire  la portabilita' e la riusabilita' dei materiali didattici,
nonche'   la   cooperazione   applicativa   tra   i   sistemi   delle
amministrazioni.
  Al  fine  di  agevolare  l'individuazione  e l'organizzazione delle
risorse  pubbliche  disponibili  in  rete  e  di  dare visibilita' ai
progetti  locali  e  alle  migliori  pratiche, e' prevista - entro il
primo  semestre  del  2005  -  la  costruzione di un portale sul tema
dell'e-learning   aperto   a   tutte  le  pubbliche  amministrazioni.
L'iniziativa  si  propone  di  favorire  il  riuso  e  di ottimizzare
l'impiego  delle  risorse  umane  e  finanziarie  prevedendo,  tra  i
contenuti  del  portale,  anche  una  raccolta  digitale  di learning
objects,   realizzati   attraverso   i   progetti   formativi   delle
amministrazioni pubbliche.
  Il  CNIPA,  inoltre,  sviluppera'  attivita'  di sperimentazione di
soluzioni  tecnologiche  innovative  e  mettera' a disposizione delle
amministrazioni una piattaforma per l'e-learning sincrono e asincrono
che  potra'  essere utilizzata per valutare l'efficacia didattica dei
materiali   interattivi   e  per  effettuare  una  sperimentazione  -
dell'e-learning  stesso - senza investimenti iniziali. La piattaforma
sara'  disponibile  anche  per  le  amministrazioni  di medio-piccole
dimensioni  che  intendano  sfruttare  le economie di scala derivanti
dalla soluzione in parola.
  In  attuazione  di  quanto  previsto  dall'art.  7-bis  del decreto
legislativo  30 marzo 2001, n. 165 - come integrato dall'art. 4 della
legge  16 gennaio  2003,  n.  3  -  il  Dipartimento  della  funzione
pubblica,   nell'esercizio   dei   propri   compiti  di  indirizzo  e
coordinamento,  svolgera'  un'azione di supporto alle amministrazioni
per  la  redazione  dei  piani  di formazione del personale, fornendo
indicazioni  specifiche  in  relazione  alla particolare modalita' di
erogazione  (indicatori  di  qualita',  format dedicati, procedure di
elaborazione).
  La  comunicazione,  al  Dipartimento  della  funzione pubblica, dei
piani   formativi   delle   amministrazioni   consentira',   poi,  la
costituzione di una banca dati sulla formazione nel settore pubblico.
Tale  base  informativa,  per  la  quale  e'  previsto  uno specifico
approfondimento  sull'e-learning,  sara'  messa  a disposizione delle
amministrazioni  per  favorire  la  diffusione  di  modelli, progetti
formativi, contenuti.
  Il  Dipartimento  della funzione pubblica fornira' strumenti per la
valutazione  delle  attivita'  formative,  offrendo  i  mezzi  per un
approfondito esame dei risultati conseguiti con le varie modalita' di
erogazione  (aula,  e-learning, sistema integrato) e promuovera', nel
contempo,   «iniziative   di   accompagnamento   e   formazione»  per
l'attuazione   della   citata  direttiva  13 dicembre  2001,  nonche'
iniziative  sperimentali,  finalizzate  all'individuazione  di  nuove
figure professionali.
  Il    Centro    nazionale    per   l'informatica   nella   pubblica
amministrazione  e  il  Dipartimento  della  funzione  pubblica della
Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri,  congiuntamente, cureranno
l'organizzazione  di  seminari  informativi  e  la predisposizione di
materiali formativi/informativi multimediali.
    Roma, 6 agosto 2004

                                               Il Ministro
                                  per l'innovazione e le tecnolologie
                                                Stanca


Il Ministro per la funzione pubblica
             Mazzella


Registrato alla Corte dei conti il 13 settembre 2004

Ministeri  istituzionali,  Presidenza  del  Consiglio  dei  Ministri,
registro n. 9, foglio n. 227