Alla   Presidenza   del  Consiglio  dei
                              Ministri
                              A tutti i Ministeri
                              A tutte le Amministrazioni autonome
                              A   tutti   gli   Uffici  centrali  del
                              bilancio   presso   i  Ministeri  e  le
                              amministrazioni
                              Alle Ragionerie provinciali dello Stato
                              e, per conoscenza
                              Alla Corte dei conti
                              All'Istituto Nazionale di Statistica
   Il  consolidamento finanziario del nostro Paese e' sostanzialmente
proseguito  nel  2004 nonostante la non ancora soddisfacente crescita
dell'economia  e il permanere di significativi elementi di incertezza
sulle  prospettive  future. Il perseguimento dei successivi obiettivi
implica la conferma di una
   situazione  di  stabilita'  e  un  maggiore  impegno  nel  governo
complessivo della politica economica e finanziaria.
   La  crescita  dell'economia  intorno all' 1 per cento; il rapporto
indebitamento  netto  -  prodotto  interno lordo al livello del 3 per
cento,  al  limite  consentito dal Patto di stabilita' e crescita; il
rapporto  debito  -  PIL ormai al 105,8 per cento; un avanzo primario
del  conto  economico  delle  Amministrazioni pubbliche di dimensioni
ancora   significative;   da   un   lato  indicano  il  miglioramento
strutturale  della  finanza  pubblica  in  un  contesto  non  facile,
dall'altro  evidenziano  problemi da avviare a soluzione in vista del
pareggio di bilancio programmato per il 2008.
   La conferma dell'azione rigorosa di contenimento della spesa anche
nel processo di formazione del bilancio a legislazione vigente per il
2006  e  per  il triennio 2006-2008, nelle linee innovative stabilite
con  la legge finanziaria 2005, appare, dunque, una scelta obbligata,
nella  prospettiva  di  ulteriore  stabilizzazione dei conti pubblici
quale  strumento  di  sviluppo,  in  attesa del prossimo Documento di
programmazione economico-finanziaria.

   1. - Gli obiettivi della politica di bilancio.
   Il  bilancio  programmatico  dello Stato per il triennio 2005-2007
approvato  dal Parlamento (allegato E alla legge 30 dicembre 2004, n.
312) indica i seguenti obiettivi per il triennio:
      - un  calo  di  circa  due  punti  percentuali  della pressione
tributaria rispetto al 2003;
      - una  flessione  di  mezzo  punto dell'incidenza sul PIL della
spesa corrente al netto degli interessi;
      - un   consolidamento   dell'incidenza  della  spesa  in  conto
capitale  intorno  al  tre  per  cento, tenuto anche conto dell'avvio
dell'operativita' di Infrastrutture S.p.a.;
      - una lieve riduzione del saldo netto da finanziare rispetto al
2003;
      - un incremento dell'avanzo primario rispetto al 2004.
   Il  perseguimento  di  tali  obiettivi programmatici e' ovviamente
condizionato  dall'applicazione  puntuale  delle  disposizioni  della
citata  legge  finanziaria,  che  introduce la regola dell'incremento
massimo  del  due per cento rispetto all'anno precedente per le spese
del conto consolidato della pubblica Amministrazione.

   2. - La formazione del bilancio a legislazione vigente.
   Le  indicazioni  di  carattere  generale  sopraindicate comportano
alcune  conseguenze  per le categorie di spesa aventi impatto diretto
sul  conto  economico consolidato della pubblica Amministrazione, con
esclusione   degli   oneri  di  personale.  Trattasi  delle  seguenti
categorie economiche:
      - consumi intermedi (cat. 2);
      - trasferimenti  correnti  a  famiglie  e  istituzioni  sociali
private (cat. 5);
      - trasferimenti correnti a imprese (cat. 6);
      - trasferimenti correnti a estero (cat. 7);
      - investimenti fissi lordi e acquisto terreni (cat. 21);
      - contributi agli investimenti a imprese (cat. 23);
      - contributi agli investimenti a famiglie e istituzioni sociali
private (cat. 24);
      - contributi agli investimenti a estero (cat. 25).
   Per   tali  categorie,  esclusi  i  consumi  intermedi,  l'aumento
complessivo  delle dotazioni iniziali di competenza e di cassa per il
2006, per ciascuna Amministrazione, non potra' superare il limite del
due  per  cento  rispetto alle corrispondenti previsioni iniziali del
2005.
   Le  dotazioni  per  consumi  intermedi  (cat. 2), tenuto conto del
comma  295  dell'articolo  1  della  legge finanziaria 2005, dovranno
essere  ridotte  per  il  2006  almeno  del 3 per cento rispetto alle
corrispondenti previsioni iniziali del 2005.
   Gli  indicati  limiti  appaiono piu' agevolmente raggiungibili con
riferimento  agli  oneri  non legislativamente predeterminati, ove si
tenga  conto  delle seguenti precisazioni riassunte separatamente per
le autorizzazioni di competenza e per quelle di cassa.

   2.1.  -  Per  quanto  riguarda le autorizzazioni di competenza, le
Amministrazioni  dovranno  procedere  a  un  riesame  puntuale  delle
effettive   esigenze  dei  singoli  centri  di  responsabilita',  con
particolare  riguardo alle spese per le quali non esistono specifiche
autorizzazioni  legislative. Le previsioni a legislazione vigente non
devono,  in ogni caso, includere ne' nuovi interventi ne' ampliamenti
dell'offerta   di  servizi,  tenendo  conto  delle  nuove  norme  sul
bilancio, che consentono variazioni compensative per spese non aventi
natura  obbligatoria anche tra unita' previsionali di base di diversi
centri di responsabilita' nell'ambito di ciascun Dicastero.
   Per  ciascun  centro o oggetto di spesa, dovra' essere individuata
la  quota riservata al soddisfacimento di obbligazioni giuridicamente
gia' perfezionate, al fine di delimitarne l'area non vincolata, sulla
quale  e'  attivabile  la  procedura  delle  variazioni compensative,
secondo  le  linee  introdotte  con  le  recenti  disposizioni di cui
all'articolo  23,  comma 1, della legge finanziaria n. 289 del 2002 e
all'articolo 18, comma 22, della legge di bilancio n. 312 del 2004.
   Si richiama, in particolare, la rilevanza del predetto adempimento
anche  ai fini dell'eventuale applicazione, nel corso della gestione,
dell'articolo 1, comma 3, della legge n. 246 del 2002, recante misure
urgenti  per  il  controllo,  la  trasparenza e il contenimento della
spesa  pubblica,  nei  termini  previsti  dall'atto  di indirizzo del
Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri,  ai  fini  della  puntuale
definizione delle spese aventi natura obbligatoria.
   Per  le  singole categorie di spese valgano le seguenti specifiche
indicazioni.

   2.1.1.-  Nell'effettuare  le  previsioni  relative  alle  spese di
personale,  le  Amministrazioni  dovranno  tener conto dell'andamento
delle  retribuzioni,  definito dalle norme e dai contratti collettivi
vigenti,  nonche'  della  nuova  disciplina in materia di organici ed
assunzioni  introdotta  con  la  legge n. 311/2004 (legge finanziaria
2005).
   La  normativa citata, ed in particolare l'art. 1, comma 93, impone
anche alle Amministrazioni dello Stato, incluse quelle ad ordinamento
autonomo,   l'obbligo   di   rideterminare   le  dotazioni  organiche
apportando  una riduzione non inferiore al 5% della spesa complessiva
relativa al numero dei posti in organico di ciascuna Amministrazione.
Fanno  eccezione,  nell'ambito  delle  amministrazioni dello Stato, i
settori e le categorie indicati al successivo comma 94 (Forze armate,
Vigili   del   fuoco,   Corpi  di  polizia,  carriera  diplomatica  e
prefettizia,   magistrati   ordinari,   contabili  e  amministrativi,
avvocati e procuratori dello Stato, comparto Scuola ed istituzioni di
alta formazione e specializzazione artistica e musicale).
   E' previsto inoltre, nei confronti delle suddette Amministrazioni,
il   divieto   di  procedere  ad  assunzioni  di  personale  a  tempo
indeterminato  per  il  triennio  2005-2007,  ad  eccezione di quello
appartenente alle categorie protette e del
   comparto  scuola per il quale si applicano le specifiche normative
di settore.
   A  parziale  deroga  del  blocco,  per  fronteggiare indifferibili
esigenze  di  particolare  rilevanza  e  urgenza,  le amministrazioni
soggette  al  blocco  potranno essere autorizzate, ai sensi del comma
95,  secondo le modalita' previste dall'art. 39 della legge 449/97 ad
effettuare,  nel  corso  dell'anno 2006, assunzioni, previo effettivo
svolgimento   delle   procedure   di  mobilita',  nel  limite  di  un
contingente  complessivo  di  personale  corrispondente  ad una spesa
annua lorda pari a 120 milioni di euro a regime.
   Sono    fatte    salve    le    assunzioni    connesse    con   la
professionalizzazione  delle  Forze  armate  e  quelle  derivanti  da
provvedimenti   previsti   da   specifiche   discipline   di  settore
analiticamente indicate nello stesso comma 95.
   Per il comparto Scuola, le previsioni dovranno essere coerenti con
il  processo di razionalizzazione avviato dall'art. 22 della legge n.
448/2001,  e rafforzato con le disposizioni recate dall'art. 35 della
legge  n.  289/2002  e dall'art. 3, commi 88, 89 e 90, della legge n.
350/2003,  che ha comportato la riduzione del fabbisogno di personale
docente ed ATA e della relativa spesa. Inoltre, si dovra' tener conto
delle  ulteriori  misure  di  contenimento  della  spesa di personale
stabilite dall'art. 1, commi 127, 128 e 129, della legge n. 311/2004.
   Si rammenta infine che le disposizioni limitative delle assunzioni
si applicano anche al trattenimento in servizio di cui
   all'art.  1-quater  del  decreto-legge n. 136/2004, convertito con
modificazioni  dalla  legge n. 186/2004. A tali fini per il personale
della  Scuola si applica la specifica disciplina autorizzatoria delle
assunzioni.

   2.1.2.  -  Per  le altre spese correnti diverse dagli oneri per il
personale   e  dalle  spese  legislativamente  predeterminate,  vanno
osservate le seguenti indicazioni:
      - a) per  le  spese  per  trasferimenti,  occorre  innanzitutto
distinguere quelle previste da disposizioni legislative da quelle che
ne  sono  prive. Per le prime, l'iscrizione in bilancio e' consentita
soltanto  se  disposta  da  leggi  organiche  o  particolari  che  si
riferiscono direttamente al settore o ai settori d'intervento. Per le
seconde  (trasferimenti  non determinati da specifiche autorizzazioni
legislative),  gli  stanziamenti gia' iscritti nel bilancio 2005 sono
da  sottoporre  ad  attenta  e rigorosa analisi finalizzata alla loro
eliminazione,  in  particolare  per  quanto  riguarda  le  erogazioni
riferibili  all'esercizio  delle normali funzioni istituzionali delle
Amministrazioni  interessate.  Gli  stanziamenti proposti per il 2006
non devono comunque superare le previsioni iniziali per il 2005;
      - b) per  le  spese per consumi intermedi, di qualsiasi natura,
inclusi   quelli  destinati  alla  difesa  nazionale,  dovra'  essere
assicurato da ciascuna Amministrazione, globalmente, il
   contenimento  almeno  del  3  per cento rispetto agli stanziamenti
iniziali del 2005.
   Nel  loro ambito, le dotazioni per studi e incarichi di consulenza
a soggetti estranei all'Amministrazione non possono superare la spesa
sostenuta nel 2004, intendendosi per spesa sostenuta quella impegnata
nell'indicato  anno; inoltre, le dotazioni per mezzi di trasporto non
possono  eccedere 1'80 per cento delle corrispondenti spese sostenute
(impegnate) nel 2004.
   Gli indicati obiettivi possono ottenersi anche mediante l'utilizzo
delle convenzioni quadro definite da CONSIP S.p.a. per l'acquisizione
di   beni   e  servizi  da  parte  delle  Amministrazioni  pubbliche,
nell'ambito  del  sistema giuridico ridefinito dai commi da 166 a 172
dell'articolo 3 della legge finanziaria per il 2004 (legge n. 350 del
2003),  nonche'  dal  comma  4 dell'articolo 1 della legge n. 191 del
2004,  di  conversione,  con  modifiche, del decreto legge n. 168 del
2004.
   Sara'  cura  di  ciascuna Amministrazione instaurare con la CONSIP
S.p.A.  -  societa'  posseduta  interamente dal Tesoro, alla quale e'
stata   affidata,   tra   l'altro,   la  definizione  delle  indicate
convenzioni quadro - i piu' proficui rapporti di servizio, al fine di
utilizzare appieno le potenzialita' offerte dal nuovo sistema.
   Al  fine di dare uniformita' applicativa a tali indicazioni, anche
con  riferimento alle Amministrazioni pubbliche dotate di particolare
autonomia amministrativo-contabile - le cui dotazioni,
   gestite  in  specifiche  unita'  previsionali  di  base, risultano
generalmente  determinate  con la Tabella C della legge finanziaria -
le    Amministrazioni    vigilanti    segnaleranno   nelle   relative
schede-capitolo  la quota attribuibile a spese per consumi intermedi,
in  tal  modo consentendo una consapevole determinazione del relativo
stanziamento in sede di disegno di legge finanziaria per l'anno 2006.

   2.1.3 - Per le spese di investimento non definite nel loro importo
da specifiche autorizzazioni legislative, le Amministrazioni potranno
proporre   incrementi   nel  limite  del  2  per  cento  rispetto  al
corrispondente  importo  iscritto  nel  bilancio di previsione per il
2005.

   2.2. - Per quanto riguarda le autorizzazioni di cassa, particolare
attenzione   dovra'  essere  posta  per  i  capitoli  che  comportano
trasferimenti  a  enti  tenuti  al  rispetto  della  normativa  sulla
tesoreria  unica.  L'entita'  delle  relative autorizzazioni di cassa
dovra'  essere definita per il 2006 in modo che le disponibilita' sui
rispettivi  conti  di tesoreria si riducano progressivamente rispetto
ai valori rilevati al 31 dicembre 2004.
   Le  autorizzazioni di cassa, escluse quelle per consumi intermedi,
non potranno superare, in via generale, per ciascuna Amministrazione,
le   corrispondenti   autorizzazioni   iniziali   per   l'anno   2005
incrementate del 2 per cento; di norma, inoltre, esse
   dovranno  essere  contenute  entro gli stessi livelli quantitativi
delle previsioni di competenza, al fine di assicurare una sempre piu'
puntuale realizzazione del principio della corrispondenza tendenziale
tra cassa e competenza gia' portato avanti negli ultimi anni.
   I   consumi   intermedi  dovranno,  invece,  scontare  la  cennata
riduzione del 3 per cento, analogamente alle dotazioni di competenza.

   2.3.   -   In   conclusione,  ciascun  centro  di  responsabilita'
amministrativa,  individuato  sulla  base  del bilancio per l'anno in
corso  ovvero  dei provvedimenti di variazione che si prevede possano
essere   emanati   nel   2005,  potra'  concretamente  concorrere  al
contenimento  delle  dotazioni del bilancio 2006 sin dalla fase della
proposta,   attraverso   una   rigorosa   selezione  degli  oneri  di
funzionamento non vincolati, tenendo ben presente che sara' possibile
in  corso  d'anno operare per tali oneri compensazioni amministrative
tra capitoli della stessa Amministrazione.

   2.4.   -   Per   quanto   attiene   agli   oneri  legislativamente
predeterminati,   compresi  nelle  categorie  economiche  di  cui  al
precedente  punto  2,  occorre  considerare  l'esigenza  di  un  loro
contenimento  entro  l'indicato  limite di incremento del 2 per cento
rispetto   alle   previsioni   iniziali   del  2005,  anche  mediante
rimodulazione  temporale  da  proporre  in  sede di legge finanziaria
2006.
   A tal fine, il sistema informativo della Ragioneria generale dello
Stato  predisporra',  per  ciascuna Amministrazione, appositi elenchi
delle autorizzazioni di spesa da modificare, con puntuali riferimenti
alle  unita'  previsionali di base e ai capitoli interessati, elenchi
che   saranno   tempestivamente  sottoposti  alle  valutazioni  delle
rispettive Amministrazioni.

   2.5.  - La previsione per il biennio successivo dovra' tener conto
dell'esigenza  di salvaguardare il tetto incrementale delle spese per
ciascun anno con riferimento all'esercizio precedente.

   2.6.  - Nell'ambito degli adempimenti richiesti per la definizione
del  progetto di bilancio 2006 e triennale 2006-2008, una particolare
rilevanza assume la predisposizione delle note preliminari agli stati
di  previsione  previste dall'articolo 2, comma 4 quater, della legge
n. 468 del 1978, introdotto dalla legge n. 94 del 1997.
   Nel  rimandare  alle specifiche indicazioni che vengono fornite al
riguardo   nell'allegata   nota  tecnica  numero  1,  si  ritiene  di
evidenziare l'importanza che assumono le note preliminari e quindi si
rappresenta  l'esigenza  che le medesime, gia' trasmesse al Ministero
dell'economia  e  delle finanze per la predisposizione del bilancio a
legislazione   vigente,   vengano   aggiornate  a  cura  di  ciascuna
Amministrazione,  una  volta  definito il documento di programmazione
economico   finanziaria   (anche   mediante   l'eventuale   nota   di
aggiornamento) e approntato il disegno di legge finanziaria.
   L'adempimento    di   cui   sopra   costituisce   il   presupposto
indispensabile   -  ai  sensi  della  direttiva  del  Presidente  del
Consiglio  dei  Ministri del 23 dicembre 2004, concernente "Indirizzi
per  garantire  la  coerenza  programmatica  dell'azione di Governo",
pubblicata  sulla  Gazzetta Ufficiale n. 22 del 28 gennaio 2005 - per
la definizione degli obiettivi concretamente perseguibili in coerenza
con  le  risorse  disponibili,  onde  dar luogo, a manovra di finanza
pubblica  approvata,  alla prevista ripartizione fra i diversi centri
di   responsabilita'   investiti  del  concreto  perseguimento  degli
obiettivi  programmatici  di  competenza, in sede di emanazione della
direttiva generale sull'azione amministrativa e la gestione.
   Al  fine  di  consentire  alle  Amministrazioni  una  piu' agevole
predisposizione  delle  Note  preliminari  di  competenza  e dei loro
aggiornamenti,  particolare rilievo sara' dato, nelle elaborazioni di
supporto  fornite  dal  Sistema informativo della Ragioneria Generale
dello  Stato,  alla  ripartizione  della spesa per funzioni-obiettivo
(fino   al   livello   delle  missioni  istituzionali),  che  possono
individuare sostanzialmente programmi e progetti di spesa.

   2.7.  -  Per  la  formazione  del bilancio 2006 le Amministrazioni
centrali  dello Stato potranno utilmente avvalersi, analogamente agli
anni   precedenti,   delle   informazioni   fornite  dal  sistema  di
contabilita' economica.
   Tale sistema, previsto dall'articolo 5, comma 1, lettera h), della
legge  n.  94/1997, e attuato con il decreto legislativo n. 279/1997,
costituisce  strumento di "supporto alla formulazione dei progetti di
bilancio,   alla   migliore   allocazione   delle   risorse   e  alla
programmazione  dell'attivita'  finanziaria"  , in quanto consente di
evidenziare le esigenze funzionali e gli obiettivi perseguibili dalle
Amministrazioni sulla base dei costi sostenuti.
   Le   citate  informazioni  economiche,  derivanti  dai  consuntivi
economici  2003,  2004 e dal budget economico 2005, sono contenute in
apposite   tabelle   utili   alle  Amministrazioni  centrali  per  la
formazione  del  bilancio  finanziario  2006:  in  altri  termini, la
conoscenza   della   gestione   economica   e  della  sua  evoluzione
costituiscono,  infatti,  il  trend cui riferirsi per la formulazione
delle previsioni di spesa.
   Per  quanto sopra e per i criteri di formulazione delle previsioni
e  il  calendario degli adempimenti, si rinvia all'unita Nota tecnica
n. 1.

   3. - Budget economico.

   3.1  -  Le  Amministrazioni  centrali dello Stato sono tenute alla
formulazione   delle   previsioni  economiche  per  l'anno  2006  che
analogamente   all'anno   precedente,  sono  richieste  per  missioni
istituzionali,   ossia  secondo  le  funzioni  svolte  dalle  diverse
strutture   organizzative,  e  per  natura  di  costo  delle  risorse
utilizzate con riferimento al piano unico dei conti.
   Per   procedere   alla   formulazione  delle  suddette  previsioni
economiche,   le   singole   strutture   organizzative   devono  fare
riferimento  al  Manuale dei "Principi e delle regole contabili ". Il
piano  dei  conti  e  il manuale sono consultabili sul portale web di
contabilita' economica.
   Nell'unita  Nota  Tecnica  n.  2 sono fornite ulteriori specifiche
indicazioni  per  la  formulazione  del Budget 2006, che da tale anno
richiede  le previsioni economiche con riferimento al 3 ° livello del
piano dei conti; la stessa nota riporta, inoltre, l'illustrazione dei
report    contenenti   i   dati   economici   di   consuntivo   delle
Amministrazioni  centrali  dello  Stato - Rilevazione dei costi degli
anni 2003, 2004 - e i dati relativi al Budget 2005.
   In  relazione  a  quanto  precede,  si richiama l'attenzione delle
Amministrazioni  centrali  dello Stato sulla necessita' peraltro gia'
segnalata  nella  circolare di indirizzo n. 6/2000 e nelle successive
circolari  operative  di  dotarsi  di  idonee  ed  adeguate risorse e
strutture informatiche, anche in relazione al previsto incremento del
flusso  dei  dati  che  derivera'  dal  maggior numero di transazioni
connesse  all'applicazione  del  piano  dei  conti  al 3 ° livello di
dettaglio.
   Alla  suddetta  Nota Tecnica n. 2 si rinvia per quanto riguarda il
calendario degli adempimenti.
   Si  ringrazia per la collaborazione che le Amministrazioni daranno
e  si  resta  in  attesa  di  un  cortese  cenno  di assicurazione al
riguardo.
            Roma, 7 aprile 2005
                                        Il Ministro: Siniscalco