Con  decreti  del  Ministro  della  difesa  28 ottobre  2005 sono
conferite le seguenti ricompense:
                 Croce d'oro al merito dell'Esercito

    Al  tenente  colonnello  Silvio  Zagli  nato  il 22 agosto 1961 a
Procida (Napoli) con la seguente motivazione:
    «Comandante del battaglione multinazionale del genio Afghanistan,
nell'ambito dell'operazione "International Security Assistance Force"
dal  10 maggio al 9 settembre 2002, presentava in ogni circostanza la
propria  unita'  perfettamente amalgamata, superbamente addestrata ed
in  grado di assolvere in pieno le innumerevoli e delicate incombenze
operative della missione.
    Impiegato   principalmente   in  attivita'  di  ripristino  delle
fatiscenti   infrastrutture   nella  capitale  Kabul,  articolava  il
dispositivo  sul terreno in maniera eccezionalmente efficace e faceva
fronte  a  tutti  i  numerosissimi  impegni  con  rigore  e altissima
professionalita',   evidenziando  spiccata  iniziativa,  preparazione
professionale,  capacita'  di  mediazione e instancabile dedizione al
servizio.  Ha,  inoltre, contribuito all'elaborazione di una serie di
piani   di  contingenza  realizzati  dal  Comando  Isaf  di  indubbia
complessita'  che,  per  la  parte  di  competenza, hanno riscontrato
unanime approvazione e ammirazione nel contesto multinazionale.
    Spronava   i  propri  uomini  con  la  forza  dell'esempio  nelle
situazioni  piu'  pericolose  e  complesse  e  ne  sapeva ottenere un
rendimento   eccezionale   che  suscitava  l'ammirazione  di  quanti,
italiani e stranieri, avevano modo di vedere all'opera la sua unita'.
    Chiaro   esempio   di   comandante  completo  e  carismatico,  ha
contribuito   ad   accrescere  il  prestigio  della  Forza  armata  e
dell'Italia  nel  contesto internazionale». - Kabul (Afghanistan), 10
maggio-9 settembre 2002.
    al  tenente  colonnello  Ignazio Gamba nato il 19 febbraio 1961 a
Chieri (Torino) con la seguente motivazione:
    «Comandante   del   gruppo   tattico   «Italia»,  inquadrato  nel
contingente  nazionale  Italfor  Kabul  2  in Afghanistan nell'ambito
dell'operazione   "International   Security  Assistance  Force",  dal
10 maggio  al  9 settembre  2002,  presentava  in ogni circostanza la
propria  unita'  perfettamente amalgamata, superbamente addestrata ed
in grado di assolvere in pieno le delicate incombenze operative della
missione.
    Impiegato in attivita' di sicurezza nel delicato settore centrale
di   Kabul,   articolava   il  dispositivo  sul  terreno  in  maniera
eccezionalmente  efficace  e  faceva  fronte  a tutti gli impegni con
rigore    e   altissima   professionalita',   evidenziando   spiccata
iniziativa,  preparazione  professionale  e instancabile dedizione al
servizio.  Spronava  i  propri uomini con la forza dell'esempio nelle
situazioni  piu'  pericolose  e  complesse  e  ne  sapeva ottenere un
rendimento   eccezionale,  che  suscitava  l'ammirazione  di  quanti,
italiani  e  stranieri,  avevano  modo  di  vedere  all'opera  il suo
reparto.
    Chiaro   esempio   di   comandante  completo  e  carismatico,  ha
contribuito  in  modo  determinante al buon esito della missione e ad
accrescere il prestigio della Forza armata e dell'Italia nel contesto
internazionale». - Kabul (Afghanistan), 10 maggio-9 settembre 2002.
    Con  decreti  del  Ministro  della  difesa  28 ottobre  2005 sono
conferite le seguenti ricompense:
               Croce di bronzo al merito dell'Esercito

    Al  tenente colonnello Julio Navas Cordoba nato il 16 giugno 1956
a San Roque (Spagna) con la seguente motivazione:
    «Addetto  militare  aggiunto  presso  l'Ambasciata  di  Spagna in
Italia,  nell'assolvimento  dei  propri  compiti,  la  propria azione
attenta,  precisa  e  puntuale  risultava determinante per i positivi
esiti  degli scambi bilaterali tra il Regno di Spagna e la Repubblica
italiana  e poneva solide basi per la sottoscrizione di un accordo di
cooperazione  tra  le  due  nazioni,  volto  ad agevolare l'osmosi di
esperienze  nell'ambito  del  processo di professionalizzazione dello
strumento  militare.  In tali circostanze il tenente colonnello Navas
Cordoba   dimostrava   un   impareggiabile   spirito   multinazionale
proponendosi  quale  fondamentale  tramite con le autorita' spagnole,
rispondendo  con  solerzia  ed  eccezionale  spirito di abnegazione a
tutte le richieste nazionali.
    L'ufficiale,  inoltre,  esercitava  nel  proprio  Paese, a favore
dell'Esercito  italiano,  una  preziosissima  attivita' promozionale,
ponendo  in  rilievo  la  meritoria  azione svolta dalla Forza armata
soprattutto   in   ambito  internazionale  e  manifestando,  in  ogni
circostanza,  chiaro  ed  entusiastico  apprezzamento  peri risultati
conseguiti.
    Eccezionale figura di ufficiale superiore, chiarissimo esempio di
preclare  virtu' militari, di grande apertura mentale e di non comune
perizia  che,  grazie  ad  una  puntuale  ed  inesauribile  opera, ha
contribuito  in  modo significativo a fornire nel proprio Paese e nei
piu'  alti  consessi  internazionali  lustro  e  decoro  all'Esercito
italiano». - Roma, 19 gennaio 2005.
    Al  tenente Stefano Miorotti nato il 2 marzo 1975 a Genova con la
seguente motivazione:
    «Ufficiale  animato  da  straordinario  senso  del  dovere, quale
comandante  del  Plotone  NBC del contingente italiano in Afghanistan
nell'ambito  della  Missione  Isaf, si e' distinto per le eccezionali
capacita'   di   comando  dimostrate  nell'assolvimento  dei  compiti
assegnatigli  in supporto sia ai reparti nazionali sia a quelli della
Forza  Multinazionale.  In  un  contesto  ambientale  particolarmente
difficile,  caratterizzato  dalla indeterminatezza della situazione e
scosso  da  tensioni  politiche  e  sociali,  con coraggio, serenita'
d'animo  e  consapevole  sprezzo  del  pericolo,  operando  spesso in
condizioni   ambientali   difficili,  ha  preso  parte  a  tutti  gli
interventi  dell'ISAF  NBC  GROUP  di  bonifica  svolti  in  ambienti
potenzialmente  contaminati, dimostrando sempre straordinario spirito
di sacrificio ed encomiabile senso di responsabilita'.
    Tali  qualita',  unite  alle  capacita'  di trascinatore e sicuro
punto   di   riferimento   per   i  propri  uomini,  gli  sono  valse
l'ammirazione  ed  il  rispetto  tra  i contingenti dell'ISAF, che ne
hanno   apprezzato   la  grande  preparazione  tecnico-professionale,
l'assoluta disponibilita' e la non comune determinazione.
    Chiarissimo   esempio  di  comandante  e  di  professionista,  ha
contribuito   ad   accrescere  il  prestigio  della  Forza  armata  e
dell'Italia     nel     contesto     internazionale».     -    Kabul,
16 gennaio-8 maggio 2002.
    Al  colonnello  Giovanni  Maria  Clemente  Carlo  Fungo  nato  il
5 luglio 1960 a Torino con la seguente motivazione:
    «Military   assistant   del   comandante   italiano   nell'ambito
dell'operazione  "Joint  Guardian"  in  Kosovo,  ha svolto il proprio
incarico   con  eccezionale  impegno,  altissima  professionalita'  e
spiccato senso del dovere, garantendo in ogni circostanza un costante
flusso  informativo  tra  il  comandante e le unita' dipendenti ed il
necessario collegamento con gli organi nazionali.
    La  sua  azione  e  la  sua  dedizione sono state di fondamentale
importanza  per  l'efficacia  e l'efficienza del sistema di comando e
controllo e per il successo della missione.
    In   particolare,  in  un  ambiente  caratterizzato  da  violenza
interetnica,   degrado   sociale,   attivita'   sovversiva  e  aperta
ostilita',  incurante  dei  rischi  e  dei  disagi, ha contribuito in
maniera  determinante  al successo di varie operazioni multinazionali
antiterrorismo  e  di un'operazione di arresto di criminali di guerra
richiesta  a  KFOR dal tribunale internazionale dell'Aja. Ha altresi'
salvaguardato  la  sicurezza  personale  del  comandante sottoposto a
minacce  terroristiche  ed  estremiste,  coordinando  con efficacia e
grande  competenza  professionale  i  team  di "Close Protection", le
comunicazioni  classificate,  i trasporti aerei e di superficie ed il
collegamento con gli organi di polizia e giustizia internazionali. Si
e'   inoltre   impegnato   nel  mantenimento  di  delicati  e  spesso
problematici  contatti  con  le  altre  organizzazioni internazionali
presenti  in  teatro  e  con  le  Forze  armate  dei  Paesi balcanici
limitrofi,  riuscendo  a guadagnarsi la fiducia degli interlocutori e
agevolando l'azione politico-militare del comandante di KFOR.
    Chiaro  esempio  di  ufficiale  in  possesso  di altissime virtu'
militari   e   di   eccellenti   doti   professionali,  ha  suscitato
l'ammirazione  e l'incondizionato apprezzamento del comandante, dello
staff  multinazionale  e  delle unita' dipendenti e ha contribuito ad
accrescere il prestigio della Forza armata e dell'Italia nel contesto
internazionale».  -  Pristina  (Kosovo),  27 settembre 2002-15 aprile
2003.