Con  decreto  26 maggio  2008, al tenente generale Paolo Mearini,
nato  il  15 luglio  1939  a  Firenze,  e'  stata  concessa  la Croce
d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale  generale  in  possesso  di  ammirevoli  doti  umane e
pregevoli  qualita'  intellettuali,  dotato  di  non comuni capacita'
professionali,  sostenute  da  vasta  preparazione tecnica e spiccato
senso   d'iniziativa,   si  prodigava,  in  ogni  circostanza  e  con
incondizionato  impegno,  nell'espletamento di tutti gli onerosissimi
incarichi  a  lui  assegnati.  In  particolare,  quale  direttore  di
amministrazione della regione militare centro, capo ufficio logistico
amministrativo   del   corpo   di   amministrazione,   capo   ufficio
coordinamento   tecnico  di  commiservizi  e,  successivamente,  vice
ispettore   logistico   e  capo  dipartimento  di  amministrazione  e
commissariato, forniva un fondamentale apporto al conseguimento degli
obiettivi della forza armata nello specifico settore.
    Magnifica  figura di Ufficiale generale, profondamente animato da
eccezionale  entusiasmo  e  dalle  eccelse  virtu'  militari,  che ha
servito    ininterrottamente    per    oltre   quarantaquattro   anni
l'istituzione,  contribuendo ad accrescere e a rafforzare il lustro e
il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 15 luglio 2004
    Con  decreto  26 maggio  2008,  al  Generale  di  corpo  d'armata
Maurizio  Cicolin,  nato l'8 settembre 1940 ad Anzio (Roma), e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale  generale  dotato  di  straordinarie qualita' morali e
intellettuali, si prodigava, in ogni circostanza e con incondizionato
impegno,  nell'espletamento  degli  onerosi  incarichi  ricoperti. In
particolare,  quale  comandante  dei  supporti  delle forze operative
terrestri  e, successivamente, con l'incarico di ispettore logistico,
grazie  alla  lucida  visione  delle problematiche e all'approfondita
conoscenza  dello specifico settore, con azione ferma, intelligente e
decisa,   contribuiva   in   maniera   determinante  al  processo  di
rinnovamento   della   branca  connessa  con  l'ammodernamento  degli
equipaggiamenti  e  il  supporto  logistico  alle  unita' della forza
armata.   In   tale   contesto,  consentiva  il  perseguimento  e  il
raggiungimento  di  ambiziosi  obiettivi  che  garantivano  anche  il
successo di delicatissime missioni fuori area.
    Esemplare figura di Ufficiale generale, che animato dalle eccelse
virtu'   militari,   unitamente   alla  straordinaria  motivazione  e
all'instancabile  impegno  profuso,  ha servito ininterrottamente per
oltre  quarantaquattro anni l'istituzione, contribuendo ad accrescere
e  a  rafforzare  il lustro e il prestigio dell'Esercito italiano». -
Roma, 7 novembre 2003
    Con  decreto  26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Guido
Bellini,  nato  il  5 maggio  a  Monteroni di Lecce (Lecce), e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale  generale dotato di pregevoli capacita' professionali,
in  possesso  di  non comuni doti umane e intellettuali, sostenute da
vasta  preparazione  tecnica  e  da spiccato spirito d'iniziativa, si
prodigava,   con   incondizionato   impegno   e  completa  dedizione,
nell'espletamento  di  onerosissimi  incarichi. In particolare, quale
sottocapo  di  stato  maggiore  dell'Esercito  e, successivamente, in
qualita'  di  ispettore logistico, assicurava, attraverso un'incisiva
azione,  un  fondamentale contributo al conseguimento degli obiettivi
della  forza armata, rivelandosi in ogni frangente del suo operato un
prezioso  riferimento  anche  nel  contesto interforze, straordinario
esempio  di validissimo dirigente che, grazie alle sue eccelse virtu'
militari,   unite  all'elevatissima  motivazione  e  all'instancabile
impegno   profuso,   ha   servito   per   oltre  quarantacinque  anni
l'istituzione,  contribuendo ad accrescere e a rafforzare il lustro e
il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 5 maggio 2004
    Con   decreto  26 maggio  2008,  al  Generale  di  corpo  Roberto
Scaranari,  nato  il  10 novembre 1941 a Genova, e' stata concessa la
Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale  generale di primissimo piano, in possesso di notevoli
capacita'  intellettuali, dotato di rare qualita' morali, dimostrava,
in  ogni frangente della sua carriera, competenza, intuito ed eccelsa
abilita'  realizzativa nell'espletamento degli onerosissimi incarichi
a  lui affidati. In particolare, quale comandante delle truppe alpine
e, successivamente, di ispettore per le infrastrutture dell'Esercito,
in  ragione  della  sua non comune professionalita' e determinazione,
operava in maniera brillante e autorevole, evidenziando straordinarie
doti  dirigenziali  e  di  comando,  e imponendosi quale sicura guida
carismatica  per tutto il personale posto alle sue dipendenze. Le sue
spiccate   doti  professionali,  il  tratto  affabile  e  sereno  non
disgiunti  da  ferrea  determinazione  e chiarezza degli obiettivi da
raggiungere,  gli  consentivano  di  conseguire  risultati di assolta
eccellenza.  magnifica  figura  di  Ufficiale  generale, di altissimo
rango  e  dalle  brillanti  virtu' militari, che ha servito per oltre
quarantaquattro  anni  l'istituzione,  contribuendo ad accrescere e a
rafforzare  il lustro e il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma,
18 novembre 2004
    Con decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Antonio
Quintana,  nato  il  10 ottobre  1940  a  Gallipoli (Lecce), e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale   generale   in  possesso  di  straordinarie  qualita'
intellettuali  e pregevole preparazione professionale si prodigava in
ogni  circostanza con indomita abnegazione, incondizionata lealta' ed
elevatissima  competenza. Figura carismatica, previdente ed energica,
evidenziava  ferrea  determinazione,  costante impegno ed eccezionale
serenita',  mettendo in atto in ogni circostanza accurate e capillari
predisposizioni che garantivano alle unita' poste alle sue dipendenze
di   assolvere   a  tutte  le  delicate  e  complesse  attivita'.  In
particolare,  quale  comandante  del  primo  comando  delle  forze di
difesa, successivamente dei supporti delle forze operative terrestri,
nonche'  del  comando  alleato  interforze  del  sud  e  delle  forze
operative  terrestri,  veniva  unanimemente  apprezzato  per  la  sua
costante  e  incisiva  azione di comando sempre tesa a conseguire gli
obiettivi  fondamentali  della  forza  armata.  Magnifica  figura  di
Ufficiale generale dalle preclare virtu' militari, che ha servito per
oltre  quarantasei anni l'istituzione, contribuendo ad accrescere e a
rafforzare  il lustro e il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma,
30 novembre 2005
    Con decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Antonio
Lombardo, nato il 22 marzo 1940 a Tunisi (Tunisia), e' stata concessa
la   Croce   d'argento  al  merito  dell'Esercito,  con  la  seguente
motivazione:
    «Ufficiale  generale  animato  da eccezionale entusiasmo, operava
con estrema serenita' e profondo equilibrio, conseguendo risultati di
assoluto  rilievo.  In possesso di straordinarie qualita' morali e di
impeccabile  stile  militare, in virtu' della sua abnegazione e della
sua  competenza, assolveva brillantemente le molteplici problematiche
connesse  con  gli  alti  incarichi  ricoperti.  In  particolare, con
determinatezza  e ferrea volonta', quale presidente del Working Group
dell'alleanza  «Planning board for european inland surface transport»
e,  successivamente,  in  qualita' di comandante del 2° comando delle
forze  di  difesa,  riscuoteva  l'incondizionato  plauso  per  il suo
operato, raggiungendo ambiziosi obiettivi sia in campo internazionale
sia nel contesto nazionale ove riusciva, attraverso una capace azione
di  comando,  a  elevare il livello di operativita' dei reparti posti
alle  sue  dipendenze. Ufficiale generale di rare virtu' militari, di
radicato  senso  del  dovere  e  della responsabilita', che con oltre
quarantuno  anni  di  incessante  servizio  ha  contribuito in misura
determinante  a  consolidare  l'immagine e il prestigio dell'Esercito
italiano  nel contesto multinazionale e interforze». - Roma, 22 marzo
2003
    Con  decreto  26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Bruno
Viva,  nato il 23 giugno 1942 ad Ugento (Lecce), e' stata concessa la
Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale  generale di elevate qualita' intellettuali, altissimo
esempio  di  soldato  pervaso  da  entusiasmo e da forte attaccamento
all'istituzione,   si   prodigava,   in   ogni   circostanza   e  con
incondizionato  impegno,  nell'espletamento di tutti gli onerosissimi
incarichi  da  lui  ricoperti. In particolare, quale comandante delle
forze operative di proiezione, del corpo d'armata di reazione rapida,
vice  comandante  delle  forze  operative  terrestri e comandante dei
supporti  delle  forze  operative  terrestri,  dedicava  tutte le sue
energie  al  raggiungimento  degli obiettivi fondamentali della forza
armata,  conseguendo  brillanti  risultati unanimemente riconosciuti.
Figura  di  spicco,  che  grazie  alle sue brillanti virtu' militari,
unite  alla  straordinaria  motivazione  e  all'instancabile  impegno
profuso,   ha  servito  per  oltre  quarantatre  anni  l'istituzione,
contribuendo  ad  accrescere  e a rafforzare il lustro e il prestigio
dell'Esercito italiano». - Roma, 23 giugno 2005.
    Con decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Alberto
Ficuciello,   nato   il  26 marzo  1940  a  Cruscivie  di  Crenovizza
(Trieste),   e'   stata   concessa   la  Croce  d'argento  al  merito
dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale   generale   in  possesso  di  straordinarie  qualita'
intellettuali  e pregevole preparazione professionale si prodigava in
ogni  circostanza con indomita abnegazione, incondizionata lealta' ed
elevatissima  competenza. Figura carismatica, previdente ed energica,
evidenziava  ferrea  determinazione,  costante impegno ed eccezionale
serenita',  mettendo in atto in ogni circostanza accurate e capillari
predisposizioni che garantivano alle unita' poste alle sue dipendenze
di  assolvere a tutte le delicate e complesse attivita' operative. In
particolare,   quale   sottocapo  di  stato  maggiore  dell'Esercito,
direttore  del  combined  joint  planning  staff  e, successivamente,
comandante  del  comando  alleato  interforze  del  sud e delle forze
operative  terrestri,  veniva  unanimemente  apprezzato  per  la  sua
costante  e  incisiva  azione di comando sempre tesa a conseguire gli
obiettivi  fondamentali  della  forza  armata.  Magnifica  figura  di
Ufficiale generale dalle preclare virtu' militari, che ha servito per
oltre  quarantaquattro anni l'istituzione, contribuendo ad accrescere
e  a  rafforzare  il lustro e il prestigio dell'Esercito italiano». -
Roma, 26 maggio 2003.
    Con  decreto  26 maggio  2008,  al  Generale  di  corpo  d'armata
Ferruccio  Boriero,  nato  il  22 febbraio  1942  ad  Aosta, e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale  generale  in  possesso di pregevoli qualita' morali e
profonde   conoscenze   culturali,  di  impeccabile  stile  militare,
sostenuto   da  una  eccellente  preparazione  tecnico-professionale,
svolgeva  i  numerosi incarichi a lui assegnati con saggezza, limpida
visione   degli   obiettivi   da  perseguire,  nonche'  equilibrio  e
autorevolezza.   Con   grande  responsabilita',  in  virtu'  del  suo
altissimo  senso  del  dovere  e dello spiccato spirito d'iniziativa,
gestiva  e  risolveva,  con  decisione,  le  molteplici problematiche
connesse con l'operativita' della forza armata. In particolare, quale
comandante  del  secondo  comando di difesa e, successivamente, quale
ispettore  per  la  formazione  e  la specializzazione dell'Esercito,
elevava  gli  enti  posti  alle  sue dipendenze a livelli di assoluto
rilievo, per funzionalita', organizzazione ed efficacia addestrativa,
dimostrando  di  possedere  una  visione  nitida e lungimirante delle
esigenze  connesse  con  l'approntamento  dello  strumento  militare.
Magnifica  figura  di Ufficiale generale, di ammirevoli e rare virtu'
militari,  che  ha servito incessantemente per oltre quarantatre anni
l'istituzione,  contribuendo  con il suo costante e incisivo operato,
ad  accrescere  e a rafforzare il lustro e il prestigio dell'Esercito
italiano». - Roma, 22 febbraio 2005.
    Con  il  decreto  26 maggio  2008,  al generale di corpo d'armata
Fabio  Mini, nato l'11 dicembre 1942 a Manfredonia (Foggia), e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale   Generale   in   possesso   di   pregevoli   qualita'
intellettuali,   dotato   di   non  comuni  capacita'  professionali,
sostenute da una vasta preparazione tecnica e da uno spiccato spirito
d'iniziativa,  si  prodigava,  con  incondizionato impegno e completa
dedizione,    nell'espletamento   di   onerosissimi   incarichi.   In
particolare,  quale comandante delle forze nato in kosovo, dava prova
di   eccezionale   perizia,   guadagnando   la   stima   e  meritando
l'apprezzamento  delle  unita'  nazionali  ed estere presenti in tale
teatro,  contribuendo  con il proprio operato a rafforzare l'immagine
dell'Italia   nel  contesto  internazionale.  Successivamente,  quale
ispettore per il reclutamento e le forze di completamento, conseguiva
risultati  di  assoluto  rilievo,  dando  un  fondamentale apporto al
conseguimento  degli  obiettivi  della  forza  armata nello specifico
settore.  Validissimo dirigente che, grazie alle sue brillanti virtu'
militari,  unite  alla  straordinaria  motivazione e all'instancabile
impegno  profuso,  ha servito ininterrottamente per oltre quarantadue
anni  l'istituzione,  contribuendo  ad  accrescere  e a rafforzare il
lustro  e  il  prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 11 dicembre
2005.
    Con  decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Donato
Berardi,  nato il 13 maggio 1940 a Terlizzi (Bari), e' stata concessa
la   Croce   d'argento  al  merito  dell'Esercito,  con  la  seguente
motivazione:
    «Ufficiale  generale  in  possesso  di  ammirevoli  doti  umane e
pregevoli  qualita'  intellettuali,  dotato  di  non comuni capacita'
professionali,  sostenute  da  vasta  preparazione tecnica e spiccato
senso   d'iniziativa,   si  prodigava,  in  ogni  circostanza  e  con
incondizionato  impegno,  nell'espletamento di tutti gli onerosissimi
incarichi  a  lui  assegnati.  In particolare, quale comandante della
regione militare sud e, successivamente, in qualita' di ispettore per
le infrastrutture, in ragione della sua profonda acutezza d'ingegno e
competenza,  forniva  risultati  d'eccezione,  consentendo alla forza
armata  l'agevole  raggiungimento  di  traguardi difficili, anche nel
complesso settore infrastrutturale.
    Magnifica  figura di Ufficiale generale, profondamente animato da
eccezionale  entusiasmo  e  dalle  eccelse  virtu'  militari,  che ha
servito  ininterrottamente  per oltre quarantadue anni l'istituzione,
contribuendo  ad  accrescere  e a rafforzare il lustro e il prestigio
dell'Esercito italiano». - Roma, 13 maggio 2003.
    Con decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Michele
Corrado,  nato  il  12 dicembre  1941  ad  Adelfia  (Bari),  e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale   generale  di  straordinarie  qualita'  morali  e  di
carattere,  di impeccabile stile militare e di pregevole preparazione
professionale,  assolveva  in  modo  esemplare  numerosi  e  delicati
incarichi,  imponendosi  con  determinazione e indiscussa competenza.
Nettamente  emergente  per  l'altissimo senso del dovere, risolveva e
gestiva  in  ogni circostanza e con spiccato spirito d'iniziativa, le
molteplici,  complesse  e  disparate  problematiche afferenti ai vari
settori   a   lui   assegnati,   cogliendo   costantemente  risultati
elevatissimi,   riconosciuti   e   apprezzati   anche   nel  contesto
interforze. In particolare, quale comandante dell'Istituto geografico
militare  e, successivamente, quale ispettore logistico, grazie a una
azione  di  comando chiara e incisiva, contribuiva con il suo operato
al   perseguimento   e  raggiungimento  di  ambiziosi  obiettivi  che
consentivano di elevare il livello di operativita' della forza armata
e snellire fortemente il processo di rinnovamento e di ammodernamento
degli  equipaggiamenti.  Fulgido  esempio di Ufficiale generale dalle
elevatissime  virtu'  militari,  che ha servito per oltre quarantatre
anni  l'istituzione,  con  grande  autorevolezza e notevoli capacita'
organizzative,  contribuendo  in  maniera  determinante a consolidare
l'immagine e il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 20 gennaio
2005.
    Con decreto 26 maggio 2008, al tenente generale Roberto Di Capua,
nato  il  15 marzo 1940 Roma, e' stata concessa la Croce d'argento al
merito dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale    generale    in   possesso   di   elevate   qualita'
intellettuali,   dotato   di   non  comuni  capacita'  professionali,
sostenute  da  vasta  preparazione  tecnica e da chiara visione degli
obiettivi  da  perseguire,  si  prodigava,  in ogni circostanza e con
incondizionato  impegno, nell'espletamento di onerosissimi incarichi.
In  particolare,  quale  direttore  generale  della  direzione  delle
telecomunicazioni  dell'informatica  e  delle  tecnologie avanzate e,
successivamente,  quale direttore generale degli armamenti terrestri,
adottava  soluzioni  brillanti ed efficaci che contribuivano, in modo
determinante,     al     pieno    raggiungimento    delle    esigenze
approvvigionative  della forza armata, nonche' alla risoluzione delle
complesse  problematiche  di natura tecnico amministrativa. Magnifica
figura  di Ufficiale che, in virtu' della straordinaria motivazione e
dell'instancabile  impegno  profuso, ha servito per oltre quarantasei
anni  l'istituzione,  contribuendo  ad  accrescere  e a rafforzare il
lustro e il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 15 marzo 2005.
    Con  decreto  26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Bruno
Simeone,  nato  il  22 febbraio  1941  a Torino, e' stata concessa la
Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale   generale   in   possesso   di   pregevoli   qualita'
intellettuali  sostenute  da  una vasta preparazione tecnica e da uno
spiccato  spirito  d'iniziativa,  si prodigava, in ogni circostanza e
con   incondizionato   impegno,   nell'espletamento  di  onerosissimi
incarichi.  Le sue straordinarie capacita' professionali, sorrette da
una  singolare  sagacia  organizzativa,  gli consentivano di ottenere
risultati di prestigio anche nel piu' ampio contesto internazionale.
    In particolare, quale direttore generale della direzione generale
per  il  personale  militare e, successivamente, quale comandante del
C4IEW  (comando,  controllo,  comunicazioni, computer, informazioni e
guerra  elettronica)  dell'Esercito,  adottava soluzioni brillanti ed
efficaci tese al sicuro conseguimento degli ambiziosi obiettivi della
forza   armata,   riscuotendo   costantemente   unanimi   consensi  e
apprezzamenti.
    Figura   di   spicco,   autorevole   punto   di   riferimento   e
professionista   di   eminente  valore,  che  ha  servito  per  oltre
quarantatre  anni  l'istituzione,  contribuendo  ad  accrescere  e  a
rafforzare  il lustro e il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma,
30 marzo 2004.
    Con  decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Silvio
Torre,  nato  il  3 ottobre  1940  ad Addis Abeba (Etiopia), e' stata
concessa  la Croce d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente
motivazione:
    «Ufficiale   Generale,   in   possesso  di  non  comuni  qualita'
professionali e di doti umane di primissimo ordine, animato da grande
entusiasmo  e  sorretto  da  immensa  passione, si prodigava, in ogni
circostanza   e  con  incondizionato  impegno,  nell'espletamento  di
onerosissimi    incarichi.    In    particolare,   quale   comandante
dell'aviazione  dell'Esercito  e di comandante della regione militare
nord,   agiva  con  elevatissima  competenza,  conseguendo  risultati
d'eccezione.  sostenuto  da  pregevolissime  capacita'  dirigenziali,
forniva  in  ogni circostanza un rendimento elevatissimo, sviluppando
tematiche  di  notevole  spessore, riuscendo ad individuare soluzioni
lungimiranti  per  la forza armata. Eccellente comandante, riscuoteva
la  stima  incondizionata  dei  dipendenti  manifestata con la totale
disponibilita'  e  il massimo rendimento in servizio. Fulgido esempio
di  validissimo  dirigente  che,  grazie  alle  sue  brillanti virtu'
militari,  unite  alla  straordinaria  motivazione e all'instancabile
impegno   profuso,   ha   servito   per  oltre  quarantaquattro  anni
l'istituzione,  contribuendo ad accrescere e a rafforzare il lustro e
il prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 25 novembre 2004.
    Con  decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Angelo
Lunardo,  nato  il 25 agosto 1940 a Gaeta (Latina), e' stata concessa
la   Croce   d'argento  al  merito  dell'Esercito,  con  la  seguente
motivazione:
    «Ufficiale  generale d'impeccabile stile militare, in possesso di
pregevoli   doti  morali  e  culturali,  di  eccellente  preparazione
tecnico-professionale  e  di  altissimo  senso  del dovere, gestiva e
risolveva   brillantemente,   in   ogni  circostanza,  le  molteplici
problematiche  connesse  con  gli  alti incarichi a lui assegnati. In
particolare,   quale   presidente  della  commissione  valutazione  e
avanzamento  sottufficiali  e, successivamente quale ispettore per le
forze  di  reclutamento e di completamento, in virtu' della sua guida
ferma,  intelligente  e  determinata,  sempre improntata all'esempio,
consentiva  alla  forza  armata di conseguire rilevanti obiettivi nei
fondamentali  settori connessi l'approntamento delle forze. Magnifica
figura  di  Ufficiale  generale  di rara perizia, che con fermezza, e
spirito   di   abnegazione   ha  servito  incessantemente  per  oltre
quarantaquattro  anni l'istituzione, contribuendo con il suo lucido e
incisivo  operato,  ad  accrescere  e  a  rafforzare  il  lustro e il
prestigio dell'Esercito italiano». - Roma, 9 settembre 2003.
    Con  decreto  26 maggio  2008,  al  Generale  di  corpo  d'armata
Giuseppe  Cucchi,  nato il 3 luglio 1940 ad Ancona, e' stata concessa
la   Croce   d'argento  al  merito  dell'Esercito,  con  la  seguente
motivazione:
    «Ufficiale   generale  di  straordinarie  qualita'  morali  e  di
carattere,  di impeccabile stile militare e di pregevole preparazione
professionale,  assolveva  in  modo  esemplare  numerosi  e  delicati
incarichi,  imponendosi  con  determinazione e indiscussa competenza.
Nettamente  emergente  per  l'altissimo senso del dovere, risolveva e
gestiva  in  ogni circostanza e con spiccato spirito d'iniziativa, le
molteplici, complesse e delicatissime problematiche afferenti ai vari
settori  a  lui assegnati. In particolare, quale consigliere militare
del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri, rappresentante militare
del  comitato  militare  nato  e  delegato  militare  presso l'Unione
europea  e,  successivamente,  quale  presidente  del  working  group
dell'alleanza «planning board for european inland surface transport»,
riscuoteva  risultati  elevatissimi,  riconosciuti e apprezzati anche
nel  contesto interforze. Fulgido esempio di Ufficiale generale dalle
elevatissime    virtu'   militari,   che   ha   servito   per   oltre
quarantaquattro   anni  l'istituzione,  con  grande  autorevolezza  e
notevoli    capacita'    organizzative,   contribuendo   in   maniera
determinante  a  consolidare l'immagine e il prestigio dell'Italia in
ambito internazionale». - Roma, 3 luglio 2003.
    Con decreto 26 maggio 2008, al Generale di corpo d'armata Alberto
Zignani,  nato  il  16 luglio  1938 a Roma e' stata concessa la Croce
d'argento al merito dell'Esercito, con la seguente motivazione:
    «Ufficiale  generale  di  indiscusso  valore, dotato di pregevoli
qualita'  etico-militari  e  di  una  preparazione  professionale  di
primissimo   ordine,   si   prodigava   con  tutte  le  sue  energie,
nell'espletamento   degli   onerosi  incarichi  a  lui  affidati.  in
particolare,  quale  direttore  generale  della ex direzione generale
della  motorizzazione e, successivamente, quale segretario generale e
direttore  nazionale  degli  armamenti,  sostenuto  da pregevolissime
capacita'    dirigenziali   e   manageriali,   nonche'   animato   da
straordinaria  motivazione e da fortissima determinazione, forniva un
fondamentale   contributo   al   conseguimento   degli  obiettivi  di
rinnovamento  e  ammodernamento  della  forza armata, evidenziando in
ogni   circostanza   un  rendimento  elevatissimo  e  dimostrando  di
possedere  una  visione nitida e lungimirante delle esigenze connesse
con  l'approntamento  dello  strumento  militare.  Fulgido esempio di
validissimo dirigente che, grazie alle sue brillanti virtu' militari,
unite  alla  straordinaria  motivazione  e  all'instancabile  impegno
profuso,  ha  servito  per  oltre  quarantasette  anni l'istituzione,
contribuendo  ad accrescerne e a rafforzarne il lustro e il prestigio
dell'Esercito italiano». - Roma, 16 ottobre 2003.