IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visti gli articoli 60 e 61 della legge 27  dicembre  2002,  n.  289
(legge finanziaria 2003) e  successive  modificazioni,  con  i  quali
vengono istituiti, presso il Ministero dell'economia e delle  finanze
e il Ministero delle  attivita'  produttive,  i  Fondi  per  le  aree
sottoutilizzate, coincidenti con  l'ambito  territoriale  delle  aree
depresse di cui alla legge n. 208/1998 e al Fondo istituito dall'art.
19, comma 5, del decreto legislativo n. 96/1993; 
  Visto l'art. 11 della legge 1° gennaio 2003, n. 3, il quale prevede
che ogni progetto d'investimento pubblico debba essere dotato  di  un
codice unico di progetto (CUP); 
  Visto l'art. 1, comma 2, della legge 17 luglio  2006,  n.  233,  di
conversione  del  decreto-legge  8  maggio  2006,  n.  181,  che   ha
trasferito al Ministero dello sviluppo economico il Dipartimento  per
le politiche di sviluppo e di coesione e le funzioni di cui  all'art.
24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio  1999,  n.
300, ivi inclusa la gestione del Fondo per  le  aree  sottoutilizzate
(FAS) di cui al citato art. 61; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno  2008,  n.  112,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  6  agosto   2008,   n.   133,   recante
disposizioni urgenti per lo sviluppo economico,  la  semplificazione,
la competitivita', la stabilizzazione della  finanza  pubblica  e  la
perequazione tributaria; 
  Vista la legge 5 maggio 2009, n. 42, recante la delega  al  Governo
in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell'art. 119  della
Costituzione, ed in particolare l'art. 16 della stessa legge, che, in
relazione agli interventi di cui  all'art.  119  della  Costituzione,
diretti  a  promuovere  lo  sviluppo  economico,  la  coesione  e  la
solidarieta' sociale, a rimuovere gli squilibri economici e sociali e
a favorire  l'effettivo  esercizio  dei  diritti  della  persona,  ne
prevede l'attuazione attraverso interventi  speciali  organizzati  in
piani organici finanziati con risorse  pluriennali,  vincolate  nella
destinazione; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge  30  luglio  2010,  n.
122, che ha attribuito, tra l'altro, al Presidente del Consiglio  dei
Ministri la gestione del FAS, fatta  eccezione  per  le  funzioni  di
programmazione economica e finanziaria non ricomprese nelle politiche
di sviluppo e coesione,  prevedendo  che  lo  stesso  Presidente  del
Consiglio dei Ministri o  il  Ministro  delegato  si  avvalga,  nella
gestione del citato Fondo, del Dipartimento  per  lo  sviluppo  e  la
coesione economica del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136 e in particolare gli articoli
3 e 6  che  per  la  tracciabilita'  dei  flussi  finanziari  a  fini
antimafia, prevedono che gli strumenti di pagamento riportino il  CUP
ove  obbligatorio  ai  sensi  della  sopracitata  legge  n.   3/2003,
sanzionando la mancata apposizione di detto codice; 
  Visto l'art. 10, comma 11 e seguenti, del decreto-legge  13  maggio
2011, n. 70, convertito nella legge 12  luglio  2011,  n.  106,  che,
prevede l'istituzione dell'«Agenzia nazionale per la regolazione e la
vigilanza in materia di acque», deputata, tra l'altro, a  predisporre
il  metodo  tariffario  per  la  determinazione,  con  riferimento  a
ciascuna delle quote in cui tale  corrispettivo  si  articola,  della
tariffa del servizio idrico integrato che tenga conto anche del costo
finanziario della fornitura del servizio e  dei  costi  ambientali  e
delle risorse, nonche' a vigilare sull'applicazione delle  tariffe  e
ad approvare le tariffe predisposte dalle autorita' competenti; 
  Visto l'art. 4 del decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,
recante disposizioni in materia di risorse aggiuntive  ed  interventi
speciali per  la  rimozione  di  squilibri  economici  e  sociali  in
attuazione del sopra richiamato art. 16 della legge  n.  42/2009,  il
quale dispone che il FAS di cui all'art. 61 della legge  n.  289/2002
assuma la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC); 
  Visto l'art. 21, comma 19, del decreto-legge 6  dicembre  2011,  n.
201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214, che trasferisce
all'Autorita'  per  l'energia  elettrica  e  il   gas   le   funzioni
dell'istituenda «Agenzia nazionale per la regolazione e la  vigilanza
in materia di acque», attinenti alla regolazione e al  controllo  dei
servizi idrici,  disponendo  che  le  funzioni  da  trasferire  siano
individuate con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri  su
proposta del Ministro dell'ambiente e della tutela del  territorio  e
del mare; 
  Vista la direttiva della Commissione europea n. 91/271/CEE  del  21
maggio 1991 concernente il trattamento delle acque reflue urbane; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del codice unico  di  progetto
(CUP), che deve essere richiesto dai soggetti responsabili di cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 22 dicembre 2006,  n.  174
(G.U. n. 95/2007), con la quale e' stato approvato il QSN 2007-2013; 
  Vista la delibera di questo Comitato del 21 dicembre 2007,  n.  166
(G.U. n. 123/2008), relativa all'attuazione del QSN 2007-2013 e  alla
programmazione del FSC per lo stesso periodo; 
  Vista la delibera di questo Comitato 6 marzo 2009, n.  1  (G.U.  n.
137/2009), con la quale, a seguito delle riduzioni apportate  al  FSC
da  vari  provvedimenti   legislativi   intervenuti   successivamente
all'adozione della predetta delibera n. 166/2007, e' stata aggiornata
la dotazione del FSC per  il  periodo  di  programmazione  2007-2013,
assegnando, tra l'altro,  nuovi  valori  ai  Programmi  attuativi  di
interesse regionale e  interregionale  rispetto  a  quelli  stabiliti
dalla precedente delibera n. 166/2007; 
  Vista la delibera di questo Comitato 30 luglio 2010, n. 79 (G.U. n.
277/2010) concernente la  ricognizione,  per  il  periodo  2000-2006,
dello stato di attuazione degli interventi finanziati dal FSC e delle
risorse liberate nell'ambito dei programmi comunitari  (ob.  1),  che
individua  le  risorse  allo  stato   disponibili   ai   fini   della
riprogrammazione, rinviando ad un  successivo  atto  deliberativo  la
definizione di  obiettivi,  criteri  e  modalita'  da  seguire  nella
riprogrammazione di tali risorse; 
  Vista la successiva delibera di questo Comitato 11 gennaio 2011, n.
1 (G.U. n. 80/2011), la quale, nell'aggiornare la dotazione  del  FSC
per il periodo di programmazione 2007-2013 a seguito delle  riduzioni
di risorse disposte dall'art. 2 del citato decreto-legge n.  78/2010,
ha definito obiettivi, criteri e modalita'  di  programmazione  delle
risorse per le aree sottoutilizzate e di selezione e attuazione degli
investimenti per i periodi 2000-2006 e 2007-2013; 
  Visto, in particolare, il punto  3  della  suindicata  delibera  n.
1/2011, che prevede il finanziamento di progetti strategici,  sia  di
carattere infrastrutturale sia di carattere immateriale, relativi  ad
interventi di rilievo nazionale, di rilievo  interregionale,  nonche'
di rilevanza strategica regionale; 
  Viste le delibere di questo Comitato n. 62/2011 (G.U. n. 304/2011),
n. 78/2011 (G.U. n. 17/2012), n. 8/2012 (in  corso  di  registrazione
alla Corte dei conti)  con  le  quali,  sulla  base  dei  criteri  di
riprogrammazione stabiliti dalla  citata  delibera  n.  1/2011,  sono
state  disposte  assegnazioni  a  valere  sul  FSC  2007-2013,  quota
regionale, previa  rideterminazione  della  dotazione  dei  Programmi
attuativi interregionali (PAIN)  «Attrattori  culturali,  naturali  e
turismo» e «Energie rinnovabili e risparmio energetico» 2007-2013; 
  Considerato in particolare che, con la citata  delibera  n.  8/2012
sono state accantonate risorse per un importo di 437.000.000 di  euro
da destinare a  interventi  connessi  alle  procedure  di  infrazione
comunitaria in materia ambientale, nella Regione Campania; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 35 (in corso
di formalizzazione) concernente la  ricognizione  delle  obbligazioni
giuridicamente vincolanti assunte a carico delle  risorse  «liberate»
nell'ambito dei Programmi comunitari (ob. 1) 2000-2006 e i criteri  e
le  modalita'  di  programmazione  delle  risorse  «liberate»  ancora
disponibili che sono quantificate, al  punto  1  del  deliberato,  in
2.374.000.000 euro; 
  Vista la delibera di questo Comitato 23 marzo 2012, n. 41 (in corso
di   formalizzazione)   concernente   le   ulteriori   modalita'   di
riprogrammazione delle  risorse  regionali  del  FSC  per  i  periodi
2000-2006 e 2007-2013 che, al punto 1.4, quantifica in  1.549.350.000
euro le risorse disponibili per la riprogrammazione; 
  Considerato che nell'ambito degli obiettivi  prioritari  del  Piano
nazionale per il Sud, approvato dal  Consiglio  dei  Ministri  il  26
novembre 2010 e dei  criteri  di  riprogrammazione  delle  successive
menzionate delibere di questo Comitato n. 1/2011 e n. 41/2012, figura
una  maggiore  efficacia   nell'impiego   delle   risorse   destinate
all'ambiente, con particolare riferimento ad un  piano  straordinario
di  azione  per  la  riduzione   del   dissesto   idrogeologico   nel
Mezzogiorno, al superamento delle procedure di infrazione in atto nel
settore idrico e  alla  bonifica  dei  siti  inquinati  di  interesse
nazionale; 
  Visto il Piano di azione coesione concernente il miglioramento  dei
servizi pubblici collettivi al Sud, concordato  con  le  Regioni  del
Mezzogiorno e inviato alla Commissione europea il 15 novembre 2011; 
  Visto il Documento di economia e finanza 2012 - Piano nazionale  di
riforma, approvato dal Consiglio dei Ministri il 18 aprile 2012,  che
evidenzia l'esigenza di  misure  urgenti  per  la  risoluzione  delle
procedure di infrazione comunitarie in materia di acqua; 
  Vista la  proposta  del  Ministro  per  la  coesione  territoriale,
pervenuta il 13 aprile 2012, concernente l'iscrizione all'ordine  del
giorno di questo  Comitato  dell'argomento  relativo  al  superamento
delle procedure di  infrazione  comunitaria  nel  settore  ambientale
(collettamento-depurazione e  bonifica  di  discariche),  nonche'  la
documentazione allegata alla lettera del Capo di Gabinetto del citato
Ministro n. 957 del 18 aprile  2012  concernente  gli  interventi  da
finanziare  per  il  superamento  delle   richiamate   procedure   di
infrazione; 
  Vista la successiva nota informativa n. 5527  del  30  aprile  2012
trasmessa dal Dipartimento per lo sviluppo e la  coesione  economica,
con allegati l'elenco aggiornato degli interventi e le  note  inviate
dai Presidenti delle Regioni interessate, con la quale viene  fissato
in 223  il  numero  degli  interventi  da  finanziare  per  un  costo
complessivo di 1.819.040.782,46  euro,  di  cui  133.022.471,53  euro
risultano gia' disponibili, mentre per la copertura integrale di tali
interventi si propone di assegnare, a carico delle risorse  del  FSC,
un importo pari a 1.686.018.310,93 euro; 
  Considerato, in particolare, che la copertura di  tale  importo  di
1.686.018.310,93 euro viene posta a carico  dei  Programmi  attuativi
regionali   (PAR)   2007-2013   delle   Regioni   interessate    (per
803.418.310,93   euro),   delle   risorse    disponibili    per    la
riprogrammazione del FSC 2000-2006 (per 532.600.000,00 euro  relativi
alla Regione Siciliana  nell'ambito  delle  risorse  riprogrammabili,
pari a complessivi 1.549.350.000 euro, di cui  al  citato  punto  1.4
della delibera n. 41/2012) e  delle  risorse  «liberate»  rinvenienti
dalla programmazione comunitaria 2000-2006 (per 350.000.000  di  euro
relativi  alla   medesima   Regione,   a   valere   sull'importo   di
2.374.000.000 euro di cui al richiamato punto  1  della  delibera  n.
35/2012); 
  Considerato che il  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare, il Dipartimento per lo sviluppo e la  coesione
economica  e  le  sei  Regioni  interessate  (Basilicata,   Calabria,
Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) hanno condiviso  una  procedura
sulla base  della  quale  l'Unita'  di  verifica  degli  investimenti
pubblici (UVER) del citato Dipartimento ha  svolto  una  ricognizione
atta sia all'accertamento degli interventi in grado di risolvere, per
ciascun agglomerato, la criticita'  che  ha  generato  l'avvio  della
procedura  di  infrazione,  sia   alla   verifica   della   maturita'
progettuale degli interventi proposti; 
  Considerato  che   all'esito   della   predetta   ricognizione   il
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica  ha  individuato
223 interventi idonei a  superare  le  infrazioni  negli  agglomerati
interessati dalle  predette  procedure  e  ad  assicurare  l'ottimale
offerta del servizio; 
  Considerato in particolare che,  dalla  documentazione  presentata,
risulta  che  la  mancata  conformita'  dei  sistemi  di  raccolta  e
depurazione delle acque reflue urbane alle disposizioni della  citata
direttiva n. 91/271/CEE del 21 maggio 1991 comporta gravi  criticita'
sul territorio nazionale con la conseguente attivazione di  procedure
di contenzioso e pre-contenzioso comunitario; 
  Considerato  che   le   relative   procedure   di   contenzioso   e
pre-contenzioso comunitario ancora pendenti sono le seguenti: 
    procedura di  infrazione  2004/2034,  attualmente  sottoposta  al
giudizio  della  Corte  di  giustizia  dell'Unione   europea   (causa
C-565/10; ricorso ex art. 258 TFUE), che contesta il mancato rispetto
della direttiva 91/271/CEE con riguardo agli  agglomerati  con  oltre
15.000  abitanti  equivalenti  che  scaricano  in  aree  cosi'  dette
«normali»; 
    procedura di infrazione 2009/2034, attualmente in fase di  parere
motivato ex art. 258 TFUE, che contesta  il  mancato  rispetto  della
direttiva 91/771/CEE con riguardo agli agglomerati con  oltre  10.000
abitanti equivalenti che scaricano in aree cosi' dette «sensibili»; 
    caso EU Pilot 1976/11/ENVI, in fase  precedente  all'apertura  di
una  formale  procedura  di  infrazione,  riguardante  presunte   non
conformita' rilevate nei  dati  trasmessi  dalle  Autorita'  italiane
nell'ambito del 5° esercizio di reporting ai sensi dell'art. 15 della
direttiva (questionario 2007 relativo allo stato di attuazione  della
direttiva 91/271/CEE al 2005  per  gli  agglomerati  con  oltre  2000
abitanti equivalenti che avrebbero dovuto conformarsi alla  direttiva
entro il 31 dicembre 2005); 
  Considerato che,  per  la  Regione  Calabria,  sussiste  anche  una
procedura  di  infrazione  comunitaria  2003/2077  (causa   C-135/05)
riferita alla bonifica dei siti contaminati dal  cui  esito  negativo
potrebbero derivare sanzioni economiche per il Paese; 
  Considerate  le  particolari  ragioni   d'urgenza   connesse   alla
necessita' da parte dello Stato Italiano di  adottare  le  iniziative
per il  superamento  delle  situazioni  oggetto  delle  procedure  di
infrazione sopra citate, con particolare riguardo a quella  in  causa
C-565/10, sottoposta al giudizio della Corte di giustizia dell'Unione
europea; 
  Considerato che  la  proposta  prevede  inoltre  l'assegnazione  al
Ministro per la coesione territoriale di 5.000.000 di euro, a  valere
sulle risorse del PAIN «Attrattori  culturali,  naturali  e  turismo»
2007-2013,  per  una  specifica  azione  di  sistema  finalizzata  al
supporto degli enti attuatori nella realizzazione  degli  interventi,
nonche' al monitoraggio dell'avanzamento dei medesimi, alla  verifica
della  qualita'  dei  reflui  e  all'adozione  di  eventuali   misure
acceleratorie; 
  Considerato che le risorse oggetto di assegnazione con la  presente
delibera - ai sensi dell'art. 10, comma 4, del decreto-legge 6 luglio
2011, n. 98 come modificato dall'art. 1, comma 2,  del  decreto-legge
13 agosto 2011, n. 138, convertiti  rispettivamente  dalla  legge  15
luglio 2011, n. 111 e 14 settembre 2011, n. 148 - sono state  escluse
dalle riduzioni di spesa disposte a carico dello stesso Fondo da vari
provvedimenti legislativi intervenuti nel corso  dell'anno  2011,  in
quanto riferite alla programmazione regionale; 
  Valutata  la  necessita'  e  l'urgenza  di  superare  le   suddette
situazioni di contenzioso e pre-contenzioso comunitario  nei  settori
della depurazione e delle bonifiche e di assicurare, in alcuni  casi,
anche l'ottimale offerta del servizio, garantendo l'attivazione degli
interventi individuati nella proposta in esame; 
  Valutata altresi' la necessita' di alimentare un efficace ciclo  di
programmazione  e  progettazione  degli  interventi  strategici   per
migliorarne la qualita' e accelerarne la realizzazione,  rafforzando,
anche attraverso la specifica azione di sistema sopra  richiamata,  i
processi  di  collaborazione  istituzionale  fra  le  Amministrazioni
interessate, con particolare riguardo alle modalita' attuative  degli
interventi ed alla relativa gestione; 
  Considerato  che  i  Presidenti  delle  Regioni  interessate  hanno
confermato formalmente gli interventi  individuati,  nonche'  i  loro
costi complessivi e la corrispondente  copertura  finanziaria,  anche
relativamente alle risorse indicate come gia' disponibili; 
  Considerato  in  particolare  che  il  Presidente   della   Regione
Campania, con la nota n. 6524 del 27 aprile 2012,  ha  comunicato  il
numero  aggiornato  degli  interventi  utili   al   superamento   del
contenzioso  che  residua  con  la  Comunita'  europea  nella   causa
C-565/2010, che risultano ridotti  da  17  a  7,  con  corrispondente
riduzione dei relativi costi cui assicurare copertura finanziaria con
la presente delibera; 
  Considerato pertanto che  il  Comitato  e'  chiamato  ad  approvare
l'assegnazione di 1.686.018.310,93 euro per il finanziamento dei  223
interventi nelle  Regioni  Basilicata,  Calabria,  Campania,  Puglia,
Sardegna e Sicilia  individuati  nella  proposta  in  esame,  nonche'
l'assegnazione di 5.000.000 di euro per il finanziamento  dell'azione
di sistema sopra richiamata; 
  Ritenuto pertanto, alla luce delle suesposte motivazioni  e  tenuto
conto degli esiti istruttori gia' ampiamente condivisi con  le  varie
Regioni interessate, di  dover  procedere  con  urgenza  all'adozione
della  presente  delibera  che  sara'   trasmessa   alla   Conferenza
Stato-Regioni per acquisirne il relativo  parere,  tenuto  conto  che
vengono apportate ulteriori riduzioni alla dotazione finanziaria  del
PAIN «Attrattori culturali, naturali e turismo»; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 13 maggio 2010,
n. 58); 
  Vista  la  nota  del  30  aprile   2012,   n.   1793,   predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base dell'odierna seduta del Comitato, contenente le  osservazioni  e
le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro per  la  coesione  territoriale  formulata
congiuntamente in seduta con il Ministro dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare; 
 
                              Delibera: 
 
1. Costo degli interventi di carattere ambientale nel  Mezzogiorno  e
  individuazione del fabbisogno residuo 
  1.1. In esito agli accordi intercorsi con  le  Regioni  Basilicata,
Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, sono individuati  223
interventi prioritari e urgenti a carattere regionale, per  un  costo
complessivo  pari  a  1.819.040.782,46  euro,  riportati  nell'elenco
allegato alla presente delibera di cui costituisce parte  integrante,
che attengono ai settori del collettamento e depurazione delle  acque
e  della  bonifica  dei  siti  contaminati.  Tali   interventi   sono
finalizzati  al  superamento  delle  procedure   di   contenzioso   e
pre-contenzioso comunitario richiamate in premessa, ovvero, in alcuni
casi, anche all'ottimale offerta del servizio idrico. 
  1.2. La copertura finanziaria  gia'  disponibile  per  l'attuazione
degli interventi e' pari a 133.022.471,53 euro. Il fabbisogno residuo
di 1.686.018.310,93 euro viene finanziato con la  presente  delibera,
secondo la ripartizione regionale indicata nella seguente  tavola  1,
nella quale sono specificate anche le diverse fonti di  finanziamento
del richiamato importo di 133.022.471,53 euro. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
2. Assegnazioni complessive disposte a  favore  degli  interventi  di
  depurazione e bonifica e dell'azione di sistema 
  2.1. Con la presente delibera sono assegnate, per il  finanziamento
dei suddetti interventi di cui al precedente punto 1, risorse pari  a
1.686.018.310,93 euro la cui copertura viene assicurata come segue: 
    risorse  ancora  disponibili  derivanti  dai  singoli   Programmi
attuativi  regionali  PAR  FSC   2007/2013,   per   un   importo   di
803.418.310,93 euro; 
    risorse derivanti dalla riprogrammazione del FSC  2000/2006,  per
un importo di 532.600.000,00 euro, a valere sulle  disponibilita'  di
cui al richiamato punto 1.4 della delibera n. 41/2012; 
    risorse liberate  rinvenienti  dalla  programmazione  comunitaria
2000/2006, per un importo di 350.000.000,00 di euro, di cui al citato
punto 1 della delibera n. 35/2012 richiamata in premessa. 
  2.2. Al fine di garantire la copertura finanziaria della  specifica
Azione di sistema richiamata in premessa, vengono  inoltre  assegnate
al Ministro per la coesione territoriale risorse per 5.000.000,00  di
euro, con  onere  posto  a  carico  del  PAIN  Attrattori  culturali,
naturali  e  turismo  2007-2013  la  cui  dotazione  finanziaria   di
360.010.000,00  euro,  come  gia'  rideterminata  con  la  richiamata
delibera n. 8/2012, si riduce conseguentemente a 355.010.000,00 euro. 
  2.3.  Il  quadro  complessivo,  articolato   per   Regione,   delle
assegnazioni disposte con la presente delibera e delle relative fonti
di copertura finanziaria e' riportato nella seguente tavola 2. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
3. Modalita' attuative 
  Gli interventi di competenza regionale finanziati con  la  presente
delibera,  di  cui  all'elenco  allegato  che  ne  costituisce  parte
integrante, saranno attuati  mediante  Accordi  di  programma  quadro
(APQ)  «rafforzati»  nell'ambito  dei  quali  saranno,  fra  l'altro,
individuati i soggetti attuatori, gli indicatori di  risultato  e  di
realizzazione, i cronoprogrammi di  attuazione  e  appaltabilita',  i
sistemi di verifica delle condizioni di sostenibilita' finanziaria  e
gestionale,  i  meccanismi  sanzionatori  a   carico   dei   soggetti
inadempienti, nonche' appropriati sistemi di  gestione  e  controllo,
anche con riferimento all'ammissibilita' e congruita' delle  spese  e
alla qualita'  e  completezza  delle  elaborazioni  progettuali,  nel
rispetto di tutte le norme comunitarie, nazionali e regionali. 
  Gli interventi che saranno completati  entro  il  2015  e  che  non
ricadono nelle fattispecie  previste  dagli  articoli  86  e  87  del
regolamento (CE) n. 1083/2006, potranno essere rendicontati a  valere
sulla dotazione  finanziaria  2007-2013  dei  Fondi  strutturali,  se
ammissibili anche in applicazione della delibera di  questo  Comitato
n. 166/2007, quinto capoverso della  parte  dispositiva,  cui  si  fa
rinvio. 
  Al fine di assicurare un efficiente utilizzo delle  risorse  ed  un
efficace esito degli interventi, la specifica azione  di  sistema  di
cui al  precedente  punto  2.2  e'  finalizzata,  in  particolare,  a
promuovere: il supporto agli enti attuatori nella realizzazione degli
interventi; il monitoraggio dell'avanzamento dei medesimi interventi;
la verifica della qualita' dei  reflui  e,  in  caso  di  necessita',
l'applicazione di opportune misure acceleratorie. 
  Il Ministro per la coesione territoriale, d'intesa con il Ministero
dell'ambiente,  della  tutela  del  territorio  e  del  mare   e   le
Amministrazioni regionali interessate, definisce e attiva il Piano di
attuazione della predetta Azione di sistema  entro  90  giorni  dalla
pubblicazione della presente delibera nella Gazzetta Ufficiale  della
Repubblica italiana. 
4. Tempistica per impegni giuridicamente vincolanti 
  Coerentemente con gli obiettivi di urgenza e di accelerazione della
spesa, le risorse assegnate con la presente  delibera  non  impegnate
entro  il  termine  del  30  giugno  2013,  attraverso   obbligazioni
giuridicamente   vincolanti   da    parte    delle    Amministrazioni
destinatarie, saranno revocate, su proposta del  citato  Dipartimento
per lo sviluppo e la coesione economica, con successiva  delibera  di
questo Comitato. 
5. Trasferimento delle risorse 
  Il Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica provvede ad
attivare il trasferimento  delle  risorse  del  FSC,  secondo  quanto
disposto dal punto 7 della richiamata delibera n. 166/2007. 
  Le risorse assegnate alle Regioni con la presente delibera  saranno
da queste utilizzate nel rispetto dei vincoli del patto di stabilita'
interno. 
6. Regime tariffario 
  Il costo degli interventi di cui all'elenco allegato,  coperto  con
le risorse assegnate con la  presente  delibera,  non  potra'  essere
computato, pena la ripetizione delle medesime risorse  da  parte  dei
soggetti  attuatori,  sulla  tariffa  finale  del   servizio   idrico
integrato  determinata  sulla  base  del  metodo  tariffario  che  il
Regolatore  settoriale  nazionale,  individuato  dall'art.   21   del
decreto-legge 6 dicembre 2011, n.  201,  convertito  nella  legge  22
dicembre 2011, n. 214, e' chiamato a predisporre. 
  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
e il Regolatore nazionale di cui al richiamato art. 21, sono chiamati
a vigilare\, per quanto di rispettiva competenza, sull'osservanza del
divieto di traslazione e sul sostanziale equilibrio delle tariffe per
l'utente finale. 
7. Monitoraggio e pubblicita' 
  Gli interventi oggetto  della  presente  delibera  sono  monitorati
attraverso il sistema unico nazionale di monitoraggio per la politica
regionale  in  ambito  QSN  2007-2013,  costituito  dal  «Sistema  di
gestione dei progetti» presso il Dipartimento per lo  sviluppo  e  la
coesione economica e dalla Banca Dati unitaria  presso  il  Ministero
dell'economia e delle finanze per le politiche  regionali  finanziate
con risorse aggiuntive comunitarie e nazionali. 
  L'inserimento degli aggiornamenti sui singoli interventi avviene  a
ciclo continuo e aperto secondo  le  vigenti  modalita'  e  procedure
concernenti il monitoraggio delle risorse del FSC. 
  A cura del Dipartimento per la programmazione  e  il  coordinamento
della politica economica e del citato Dipartimento per lo sviluppo  e
la coesione economica  sara'  data  adeguata  pubblicita'  all'elenco
degli interventi, nonche' alle informazioni periodiche  sul  relativo
stato  di  avanzamento,  come  risultanti  dal  predetto  sistema  di
monitoraggio. 
8. Assegnazione del codice unico di progetto (CUP) 
  Il CUP assegnato agli interventi di cui alla presente  delibera  va
evidenziato, ai sensi della richiamata  delibera  n.  24/2004,  nella
documentazione  amministrativa  e  contabile  riguardante   i   detti
interventi. 
9. Norma finale 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 30 aprile 2012 
 
                                                 Il Presidente: Monti 
 
 
Il Segretario: Barca 

Registrato alla Corte dei conti il 3 luglio 2012 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registro n. 7 Economie e finanze, foglio n. 66