IL DIRETTORE GENERALE PER IL COORDINAMENTO E LO SVILUPPO DELLA RICERCA DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA e IL DIRETTORE GENERALE PER L'INCENTIVAZIONE DELLE ATTIVITA' IMPRENDITORIALI DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO Visto l'art. 19, comma 1, lettera f) del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, recante il codice dei contratti pubblici, che esclude dal proprio campo di applicazione i contratti pubblici concernenti «servizi di ricerca e sviluppo diversi da quelli i cui risultati appartengono esclusivamente alla stazione appaltante, perche' li usi nell'esercizio della sua attivita', a condizione che la prestazione del servizio sia interamente retribuita da tale amministrazione»; Vista la comunicazione COM(2007) 799 in data 14 dicembre 2007 della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni intitolata «Appalti pre-commerciali: promuovere l'innovazione per garantire servizi pubblici sostenibili e di elevata qualita' in Europa», nella quale e' proposto un approccio innovativo basato sull'integrazione degli strumenti per l'innovazione con gli appalti pre-commerciali, caratterizzati da tre elementi concomitanti: 1. oggetto (prevalente) costituito dai servizi di R & S e non dalla fornitura di beni o servizi gia' presenti sul mercato, ne' da attivita' di industrializzazione e sviluppo commerciale, ne' da attivita' di integrazione, personalizzazione, adattamento e miglioramento incrementale di prodotti e/o servizi e/o processi esistenti; 2. condivisione dei rischi e dei benefici, a prezzi di mercato, tra acquirente pubblico e operatori economici, in modo che i risultati delle attivita' di R & S siano nelle disponibilita' non solo dell'amministrazione aggiudicatrice, che ne mantiene un uso interno, ma anche dei soggetti aggiudicatari, ai quali e' assegnato il diritto di sfruttamento commerciale; 3. procedura dell'appalto che, garantendo il massimo di concorrenza, trasparenza, apertura, correttezza e fissazione dei prezzi alle condizioni di mercato, consente all'acquirente pubblico di individuare le soluzioni migliori che il mercato puo' offrire ed evita il ricorso ad aiuti di Stato a favore delle imprese; Visto il secondo aggiornamento al «Piano di Azione Coesione», di cui il CIPE ha preso atto con delibera 3 agosto 2012, n. 96/2012, con il quale e' promossa una nuova azione di sostegno all'innovazione attraverso la domanda pubblica, prevedendo, relativamente alle quattro Regioni Convergenza, interventi per l'acquisto da parte dei soggetti pubblici, tramite gli appalti pre-commerciali, di beni e servizi innovativi per fornire alla collettivita' servizi pubblici di elevata qualita', e allocando a tal fine risorse pari a 150 milioni di euro, di cui 100 milioni messi a disposizione dal Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e 50 milioni dal Ministero dello sviluppo economico; Sentite le quattro Regioni Convergenza (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) in merito all'intento di attivare un'azione di sperimentazione di appalti pre-commerciali in un ampio spettro di settori tecnologici e domini applicativi, da selezionare in coerenza con le vocazioni industriali e le priorita' di sviluppo dei territori, nonche' con le indicazioni tematiche del Programma quadro di ricerca e innovazione «Horizon 2020», di cui alla comunicazione della Commissione europea al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni COM(2011) 808 del 30 novembre 2011; Ritenuto pertanto di avviare una ricognizione preliminare all'esecuzione di tale azione di sperimentazione di appalti pre-commerciali, al fine di individuare un elenco di precisi fabbisogni di innovazione nei servizi di interesse generale, aventi un elevato grado di fattibilita' industriale, attraverso il meccanismo della «chiamata di idee», riservata alle sole pubbliche amministrazioni elencate all'art. 1 del presente Avviso; Sottolineato il carattere aperto ed esplorativo della presente chiamata di idee, i cui risultati potranno essere finalizzati al successivo esperimento di gare d'appalto pre-commerciale e, conseguentemente, di appalti di fornitura commerciale relativi ai beni e servizi elaborati nella fase pre-commerciale, al fine di sostanziare una risposta effettiva alle istanze della domanda pubblica e di migliorare la qualita' e sostenibilita' dei servizi pubblici; Viste le indicazioni fornite, con nota n. 8196 del 18 giugno 2012, dal Ministero dello sviluppo economico, Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, Direzione generale per la politica regionale unitaria comunitaria, alle Amministrazioni aderenti al Piano di Azione Coesione; Decretano: Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Avviso, sono adottate le seguenti definizioni: a) «Chiamata di idee»: il presente Avviso; b) «Manifestazioni di interesse»: le risposte alla Chiamata di idee, redatte secondo lo schema riportato nell'allegato n. 1 al presente Avviso; c) «Ministeri»: il Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca e il Ministero dello sviluppo economico; d) «Territori o Regioni Convergenza»: le aree rientranti nei confini amministrativi di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; e) «Pubbliche amministrazioni»: tutti i soggetti aventi sede operativa nei Territori Convergenza che erogano servizi di interesse generale e che rientrano nella definizione di amministrazioni aggiudicatrici ai sensi dell'art. 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e successive modifiche e integrazioni, ovvero rappresentano potenziali stazioni appaltanti dei prodotti e servizi risultanti dalle attivita' di ricerca e sviluppo pre-commerciale; f) «Fabbisogni di innovazione»: specifici temi, problemi, esigenze ed emergenze riferibili al soddisfacimento di precise sfide sociali e/o ambientali individuate in ambito urbano, metropolitano e piu' generalmente territoriale, e che richiedano lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche e/o organizzative, eccedenti lo stato dell'arte, per essere positivamente fronteggiate o gestite; g) «Servizi di R & S»: servizi comprendenti la ricerca ed elaborazione di soluzioni, la messa a punto di prototipi, lo sviluppo iniziale di quantita' limitate di primi prodotti o servizi in forma di serie sperimentali, e la sperimentazione degli stessi in un contesto operativo reale; da tali servizi sono escluse le attivita' di integrazione, personalizzazione, adattamento o miglioramento incrementale di prodotti, servizi e/o processi esistenti, nonche' la loro industrializzazione e/o sviluppo commerciale; h) «Appalto pre-commerciale»: procedura avente ad oggetto l'acquisto di servizi di ricerca, sviluppo, innovazione, ai sensi della comunicazione COM(2007) 799 della Commissione europea citata in premessa; i) «Appalto di fornitura commerciale»: procedura avente ad oggetto l'acquisto di beni o servizi disponibili sul mercato, soggetta al campo d'applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163; l) «Dialogo tecnico con il mercato»: strumento non proceduralizzato menzionato al considerando 8 della direttiva 2004/18/CE e al considerando 15 della direttiva 2004/17/CE, direttive comunitarie relative al coordinamento delle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici, finalizzato a realizzare un confronto informale fra la pubblica amministrazione e il settore privato e della ricerca, industriale e accademica, al fine di accertare lo stato dell'arte e l'eventuale esistenza di soluzioni tecnologiche e/o organizzative potenzialmente in grado di soddisfare i fabbisogni di innovazione individuati in una Manifestazione di interesse, senza che cio' comporti l'aggiudicazione, o maturi un diritto all'aggiudicazione, di alcun contratto; m) «Servizi di interesse generale»: a titolo esemplificativo e non esaustivo, servizi erogati da amministrazioni pubbliche e loro enti derivati in ambito sanitario, dei trasporti, dell'energia, dell'ambiente, dell'istruzione, del sociale, della sicurezza, prevenzione e protezione civile, ecc.; n) «Contesto operativo pilota»: lo spazio fisico normalmente adibito all'erogazione dei servizi di interesse generale e/o l'insieme delle condizioni strutturali, organizzative, normative che giustificano e rendono possibile la sperimentazione di una o piu' soluzioni prototipali o di prodotti in forma di prima serie sperimentale con il coinvolgimento dei destinatari e degli utenti finali, prima della loro industrializzazione e commercializzazione.