Il Ministero delle  politiche  agricole  alimentari  e  forestali
esaminata  la  domanda  intesa  ad  ottenere  la   protezione   della
denominazione «Pescabivona» come indicazione geografica  protetta  ai
sensi del Regolamento (CE) n. 1151/12 del Parlamento  Europeo  e  del
Consiglio del 21 novembre 2012, presentata dalla Societa'  Consortile
Pescabivona S.r.l. -  via  Piazza  n.  51  -  92010  Bivona  (AG),  e
acquisito inoltre il parere della Regione Siciliana,  esprime  parere
favorevole  sulla  stessa  e  sulla  proposta  di   disciplinare   di
produzione nel testo di seguito riportato. 
    Le eventuali osservazioni, adeguatamente motivate, relative  alla
presente proposta, dovranno essere  presentate,  al  Ministero  delle
politiche  agricole  alimentari  e  forestali  -  Dipartimento  delle
politiche competitive  della  qualita'  e  della  pesca  -  Direzione
generale per la promozione della qualita' agroalimentare - PQA III  -
via XX Settembre n. 20 - 00187 Roma - entro 30 giorni dalla  data  di
pubblicazione nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica  Italiana
della presente proposta, dai  soggetti  interessati  e  costituiranno
oggetto di opportuna valutazione da  parte  del  predetto  Ministero,
prima della trasmissione della suddetta  proposta  di  riconoscimento
alla Commissione Europea. 
    Decorso tale termine, in assenza delle  suddette  osservazioni  o
dopo la loro valutazione ove pervenute, la  predetta  proposta  sara'
notificata, per la registrazione ai sensi dell'art. 49,  paragrafo  3
del regolamento (UE) n. 1151/2012, ai competenti organi comunitari. 
 
                               Art. 1. 
 
 
                            Denominazione 
 
    L'indicazione geografica protetta "Pescabivona" e'  riservata  ai
frutti di pesco  (Prunus  persica  L.  Batsch)  a  polpa  bianca  che
soddisfano  le  condizioni  e  i  requisiti  definiti  nel   presente
disciplinare di produzione. 
 
                               Art. 2. 
 
 
                    Caratteristiche del prodotto 
 
    La denominazione "Pescabivona" indica i frutti di quattro ecotipi
di pesco originati ed evoluti  nella  zona  geografica  descritta  al
successivo art. 3 ed indicati e suddivisi per epoca di maturazione in
tabella 1. 
 
    

       Ecotipo                    Epoca di maturazione
         _                                 _
Murtiddara o Primizia Bianca    Dal 15 giugno al 15 luglio
Bianca                          Dal 16 luglio al 15 agosto
Agostina                        Dal 16 agosto al 15 settembre
Settembrina                     Dal 16 settembre al 20 ottobre

    
 
    Tabella  1.  Ecotipi  IGP  "Pescabivona"  e  relativa  epoca   di
maturazione 
    All'atto dell'immissione al consumo i  frutti  IGP  "Pescabivona"
devono  rispettare  le  cogenti  norme   di   commercializzazione   e
presentare le seguenti caratteristiche qualitative: 
    Pesche duracine a polpa bianca non fondente di  forma  sferoidale
con colore di fondo della buccia bianco-giallo-verde e sovracolore di
tonalita'  rosso  (l'ecotipo  Settembrina  presenta  frutti  con  una
striscia rossa lungo la linea di sutura). 
    Caratteristica  peculiare   e'   la   limitata   estensione   del
sovracolore rosso dell'epidermide che deve essere inferiore al 50%. 
    L'elevata dolcezza dell'IGP "Pescabivona" accompagna una notevole
consistenza della polpa. I valori minimi dei parametri chimico-fisici
d'interesse devono essere quelli indicati in tabella  2  per  ciascun
ecotipo. 
 
    

 Ecotipo   Solidi    Rapporto solidi solubili/     Consistenza
          solubili      acidita' titolabile        della polpa
    _         _                  _                      _
Murtiddara
o Primizia   > 10             > 1,20                   > 3
Bianca

Bianca       > 10             > 1,20                   > 3

Agostina     > 10             > 1,20                   > 3

Settembrina  > 10             > 1,20                  > 3,5

    
 
    Tabella 2. Valori minimi di parametri relativi ai frutti di  ogni
ecotipo.  Solidi  solubili   espressi   in   °Bx;   Rapporto   solidi
solubili/acidita'  titolabile  espresso  in  °Bx/meq   in   100   ml;
Consistenza della polpa misurata con puntale da 8 mm ed  espressa  in
Kg/0,5cm². 
    possono essere commercializzate, con riferimento  alla  normativa
cogente applicabile alla commercializzazione di  pesche  e  nettarine
Reg. (CE ) n. 1221/08, parte 5. 
 
                               Art. 3. 
 
 
                         Zona di produzione 
 
    La zona di produzione dell'IGP "Pescabivona"  ricade  all'interno
del bacino idrografico del fiume  Magazzolo  a  sud-ovest  dei  Monti
Sicani e comprende porzioni del comune di  Bivona  (AG)  e  di  altri
limitrofi quali Alessandria della Rocca (AG),  S.  Stefano  Quisquina
(AG), S. Biagio Platani (AG) e Palazzo Adriano (PA). 
    Partendo dal centro abitato del comune di S.  Stefano  Quisquina,
la linea di delimitazione e' rappresentata dalla  S.S.  118  fino  ad
arrivare in c/da S.  Pietro,  dove  si  incrocia  la  omonima  strada
vicinale che congiunge la S.S. 118 con l'ex  strada  ferrata  Lercara
Bassa-Magazzolo,  che  diventa  il  nuovo  confine   dell'areale   di
produzione. In c/da Canfuto, all'incrocio con la strada  che  conduce
alle sorgenti S. Rosalia, il limite diventa detta strada per un primo
tratto; successivamente, seguendo il confine con la  zona  forestata,
il confine punta  verso  ovest  fino  ad  incrociare  il  vallone  S.
Margherita in c/da Cava. Proseguendo verso Sud-Ovest il confine corre
lungo le pendici del Pizzo Scavarrante, fino a raggiungere il vallone
di  Gebbia,  per  poi  proseguire  lungo  detto  vallone  fino   alla
confluenza con il fiume Magazzolo. Si risale il  Fiume  Magazzolo  in
direzione Nord-Est fino  a  superare  la  fascia  forestata  di  c/da
Mailla. Da questo  punto,  volgendo  verso  est  in  direzione  Pizzo
Ferraria, si va ad incrociare la S.S. 118; il  confine  segue  questa
strada fino all'incrocio con la strada provinciale Alessandria  della
Rocca-S. Biagio Platani e segue questa ultima  fino  ad  arrivare  al
Vallone Fratta, in c/da Pietranera. Inglobando tutta  l'isola  Mulino
Nuovo,  si  sale  lungo  il  Fiume  Turboli  fino  all'incrocio   con
l'acquedotto del Voltano e la strada vicinale Molinazzo.  Proseguendo
verso Nord lungo quest'ultima strada si arriva alle sorgenti Gragotta
da dove, proseguendo  lungo  le  pendici  delle  Liste  Sibettine  in
direzione Nord-Ovest, si arriva alla strada vicinale  Misita-Voltano.
All'incrocio  con  la  Regia  trazzera  Noro,   si   prosegue   lungo
quest'ultima fino alla strada vicinale  S.  Vito.  Da  questo  punto,
passando lungo il confine del centro abitato di S. Stefano  Quisquina
si va ad allacciare alla  S.S.  118  nonche'  l'inizio  del  percorso
descritto. 
 
                               Art. 4. 
 
 
                         Prova dell'Origine 
 
    Ogni  fase  del  processo  produttivo  deve   essere   monitorata
documentando per ognuna gli input e gli output.  In  questo  modo,  e
attraverso l'iscrizione in appositi elenchi, gestiti dalla  struttura
di controllo, delle  particelle  catastali  sulle  quali  avviene  la
coltivazione,  dei  produttori,   e   dei   condizionatori,   nonche'
attraverso la denuncia tempestiva alla  struttura  di  controllo  dei
quantitativi prodotti e' garantita la  tracciabilita'  del  prodotto.
Tutte  le  persone,  fisiche  o  giuridiche,  iscritte  nei  relativi
elenchi, saranno assoggettate al controllo da parte  della  struttura
di controllo, secondo quanto disposto dal disciplinare di  produzione
e dal relativo piano di controllo. 
 
                               Art. 5. 
 
 
                        Metodo di ottenimento 
 
    Gli operatori, che ben conoscono l'habitat di  produzione,  hanno
definito nel tempo il metodo di ottenimento della  "Pescabivona".  Il
sistema di produzione deve essere praticato secondo le norme di buona
prassi  agricola,  attraverso  le  tradizionali  tecniche   colturali
seguite dalle fasi di raccolta e post-raccolta. 
    Tecniche colturali 
    Gli impianti hanno una densita' che varia da 400  a  1250  piante
per ettaro. I portainnesti da impiegare sono il Franco,  il  GF  677,
l'MRS 2/5 e il Cadaman. Le forme  d'allevamento  da  adottare  devono
essere il vaso, il vaso ritardato ed il fusetto. 
    La concimazione organica e/o minerale puo' essere effettuata  sia
durante la stagione invernale sia durante la  fase  vegetativa  anche
attraverso la tecnica  della  fertirrigazione  e  della  concimazione
fogliare. 
    I  trattamenti  fitosanitari  possono   essere   effettuati   con
finalita' preventive e curative sempre  secondo  le  norme  di  buona
prassi agricola. 
    Al fine di ottenere produzioni di qualita' puo' essere  praticata
l'irrigazione. 
    La produzione massima consentita dell'IGP "Pescabivona" non  deve
superare 350 ql/ha. 
    Raccolta e post-raccolta 
    La raccolta deve essere effettuata manualmente con piu'  passaggi
in campo per ogni ecotipo. Il  momento  della  raccolta  deve  essere
scelta in considerazione della necessita'  di  mantenere  frutti  con
caratteristiche qualitative tipiche,  di  cui  all'art.  2,  fino  al
consumo allo stato fresco. 
    Puo' essere effettuata la tecnica della frigoconservazione per un
periodo non superiore a 20 giorni. 
 
                               Art. 6. 
 
 
                    Legame con la zona geografica 
 
    L'IGP "Pescabivona" identifica i frutti di varieta' autoctone  di
pesco che appartengono al comprensorio  di  cui  all'art.  3  e  sono
l'espressione fenotipica  dell'interazione  tra  genotipo,  selezione
umana ed ambiente. 
    L'identita' della  "Pescabivona"  e'  spiegata  scientificamente,
attribuendo  a  possibili  mutazioni  genetiche   la   sua   origine.
L'autenticita' genetica e  la  selezione  operata  dagli  agricoltori
hanno determinato un adattamento del pesco all'habitat e la  comparsa
di caratteri fenotipici peculiari. La "Pescabivona" si distingue  per
la limitata estensione del sovracolore rosso dell'epidermide e per la
persistenza della  consistenza  della  polpa  a  livelli  elevati  di
rapporto zuccheri/acidi. La limitata estensione del sovracolore rosso
dell'epidermide e' legata al genotipo e al relativo adattamento  alla
zona geografica di provenienza. Le  condizioni  pedoclimatiche  e  le
risorse idriche, influenzando la fisiologia delle piante, determinano
risvolti positivi sulle caratteristiche indicate nell'art. 2. 
    L'areale di produzione della "Pescabivona" e' adatto alla coltura
del pesco, tanto da ottenere produzioni di ottima qualita'  anche  in
periodi dell'anno (fine settembre  primi  di  ottobre)  in  cui,  per
ragioni essenzialmente di ordine climatico, diminuisce l'offerta e la
qualita' dei frutti di pesco. Il clima e' mite con  minime  invernali
che assicurano il giusto fabbisogno in freddo ed i suoli sono porosi,
permeabili e provvisti di sostanza organica. La  zona  geografica  e'
protetta dal massiccio dei Monti  Sicani  e  ricade  all'interno  del
bacino idrografico del  fiume  Magazzolo.  L'ambiente  biologico  del
corso   d'acqua    influenza    notevolmente    le    caratteristiche
pedoclimatiche del territorio con risvolti sulla peschicoltura. 
    Oltre a queste considerazioni, molto importanti  sono  quelle  di
natura storica. La  coltivazione  del  pesco  nella  zona  geografica
d'interesse  risale  ai  primi  anni  '50   ed   i   primi   pescheti
specializzati  furono  impiantati  a  Nord  del  paese   di   Bivona,
utilizzando come materiale di propagazione le migliori  linee  locali
nate da seme. Tra le diverse piante una si dimostro'  particolarmente
pregiata e, data l'epoca di maturazione, venne chiamata Agostina. Nel
tempo, grazie alla vocazione della zona geografica alla  coltura  del
pesco,  gli  agricoltori  hanno  selezionato   altri   tre   ecotipi:
Murtiddara  e  Bianca  a  maturazione  intermedia  e  Settembrina   a
maturazione tardiva. 
    Anche  da  un  punto  di  vista   culturale,   possiamo   trovare
riferimenti utili a comprendere il legame della "Pescabivona" con  la
zona geografica. La storia, la  tradizione  e  l'economia,  dell'area
geografica   d'interesse,   risentono   della    reputazione    della
"Pescabivona". Ne sono prova il riscontro positivo dei consumatori in
occasione della Sagra, i riconoscimenti  presenti  nella  letteratura
scientifica e  nell'editoria  divulgativa,  la  pubblicizzazione  del
prodotto anche attraverso il noto slogan  "Pescabivona,  si  dice  in
giro che e' la piu' buona", la  realizzazione  di  strutture  per  la
gestione delle fasi post-raccolta, l'impegno economico  pubblico  per
la  valorizzazione  del  prodotto,  i  tentativi   di   distribuzione
attraverso i  sistemi  della  grande  distribuzione.  E'  importante,
inoltre, ricordare che il  panorama  peschicolo  siciliano  comprende
numerose varieta' autoctone che, a  differenza  della  "Pescabivona",
sono state abbandonate e progressivamente  sostituite  dalle  moderne
cultivar di origine alloctona. D'altronde, i consumatori  riconoscono
ed  apprezzano  la  "Pescabivona",  sicuri  di  gustare  un  prodotto
autentico e con una reputazione che il nome stesso evoca. 
 
                               Art. 7. 
 
 
                              Controlli 
 
    Il controllo sulla conformita' del prodotto  al  disciplinare  e'
svolto,  da  una  struttura  di  controllo,  conformemente  a  quanto
stabilito dall'art. 37 del Reg. (UE) n. 1151/2012. Tale struttura  e'
l'Autorita' pubblica designata Istituto Zooprofilattico  Sperimentale
della Sicilia "A. Mirri" via G. Marinuzzi n. 3 - 90129 Palermo - tel.
091       6565328,       fax:       091        6565437        e-mail:
serviziocertificazioni@izssicilia.it 
 
                               Art. 8. 
 
 
                            Etichettatura 
 
    I criteri da rispettare  sono  quelli  indicati  dalla  normativa
cogente in materia di commercializzazione  di  pesche.  In  etichetta
devono figurare, nello stesso campo visivo, la dicitura  "indicazione
geografica protetta", il simbolo comunitario dell'IGP ed il logo  che
identifica il prodotto costituito dalla dicitura  "pescabivona"  come
riportato in figura. 
 

              Parte di provvedimento in formato grafico

 
    Logotipo IGP "Pescabivona". Le due parole sono  scritte  in  modo
continuo ed in minuscolo. Dimensione:  mm  60  ×  mm  147.  Stile  di
carattere: Catanio bt stilizzato a mano con bordino di  colore  nero.
Indici colorimetrici: riempimento sfumato, rappresentato da un colore
arancio (17% magenta e 27% giallo) nella parte inferiore che sfuma in
un colore giallo al 25% nella parte  superiore.  La  lettera  "o"  e'
sostituita da una pesca stilizzata a mano in  cui  sono  evidenti  il
nocciolo ed il picciolo in  nero,  una  fetta  di  pesca  tagliata  a
spicchio ed una foglia di colore verde. Il  colore  della  foglia  e'
costituito dal 10% di giallo con gradazione del colore ciano fino  al
90%. 
    E' ammesso l'utilizzo di indicazioni che facciano  riferimento  a
marchi privati, purche' questi siano di dimensioni  ridotte  rispetto
al marchio "pescabivona" e non abbiano significato laudativo o  siano
tali da trarre in inganno il consumatore.