IL MINISTRO DELL'AMBIENTE 
              E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 
 
                           di concerto con 
 
                IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
                                  e 
 
                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto  il  decreto  legislativo  30  maggio  2008  n.  117  recante
"attuazione della direttiva 2006/21/CE  relativa  alla  gestione  dei
rifiuti delle industrie e che modifica la direttiva 2004/35/CE"; 
  Visto in particolare l'art. 20 del citato  decreto  legislativo  30
maggio  2008  n.  117  che  prevede  che  con  decreto  del  Ministro
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,  di  concerto
con  il  Ministro  dello  sviluppo  economico  e  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, sono  definite,  tenendo  conto  delle
metodologie  eventualmente  elaborate   a   livello   comunitario   e
avvalendosi del  supporto  tecnico  dell'Agenzia  per  la  protezione
dell'ambiente e per i servizi tecnici, di seguito APAT  (ora  ISPRA),
le modalita' per la realizzazione dell'inventario delle strutture  di
deposito dei rifiuti  di  estrazione  chiuse,  incluse  le  strutture
abbandonate, che hanno gravi ripercussioni negative  sull'ambiente  o
che, a  breve  o  medio  termine,  possono  rappresentare  una  grave
minaccia per la salute umana o l'ambiente; 
  Visto  l'art.  28  del  decreto-legge  25  giugno  2008,  n.   112,
convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133,  ai
sensi  del  quale  le  funzioni  dell'Agenzia   per   la   protezione
dell'ambiente e per i servizi tecnici (APAT)  sono  state  trasferite
all'Istituto superiore per la  protezione  e  la  ricerca  ambientale
(ISPRA); 
  Considerati gli approfondimenti avvenuti nelle riunioni del  gruppo
di lavoro  ad  hoc  del  Comitato  tecnico  per  l'adattamento  della
normativa comunitaria al progresso scientifico  e  tecnologico  (TAC)
della Commissione europea relativo  ai  criteri  per  la  metodologia
dell'inventario; 
  Considerato  che  l'Ispra,  nell'anno  2006,   ha   realizzato   il
censimento dei siti minerari abbandonati italiani; 
  Sentito il parere della Conferenza unificata Stato, regioni, citta'
e autonomie locali, espresso nella seduta del 7 febbraio 2013; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                  Finalita' e campo di applicazione 
 
  1. Il presente decreto definisce,  ai  sensi  di  quanto  stabilito
nell'art. 20 comma 1 del decreto legislativo 30 maggio 2008  n.  117,
le modalita' per la realizzazione dell'inventario delle strutture  di
deposito dei rifiuti  di  estrazione  chiuse,  incluse  le  strutture
abbandonate, che hanno gravi ripercussioni negative  sull'ambiente  o
che, a  breve  o  lungo  termine,  possono  rappresentare  una  grave
minaccia per la salute umana o l'ambiente. 
  2. Le strutture di deposito chiuse o abbandonate di cui al comma  1
comprendono tutte le strutture di deposito dei rifiuti di  estrazione
che hanno avuto origine dalle attivita' estrattive, includendo  anche
quelle derivanti dalla coltivazione dei minerali di seconda categoria
e quelle derivanti dalle attivita' di prospezione o di  ricerca,  con
l'esclusione dei rifiuti di  cui  all'art.  2  comma  2  del  decreto
legislativo 117/2008.