IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO 
 
  Visto il comma 1 dell'art. 1 del decreto-legge 8  aprile  2013,  n.
35, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, n.  64,
che prevede l'esclusione dai vincoli del patto di stabilita' interno,
per un importo complessivo di 5.000 milioni di  euro,  dei  pagamenti
sostenuti nel corso del 2013 dagli enti locali per  debiti  di  parte
capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 o
per i quali sia stata  emessa  fattura  o  richiesta  equivalente  di
pagamento entro il predetto termine, ivi inclusi  i  pagamenti  delle
province in favore dei comuni, nonche' dei pagamenti  dei  debiti  in
conto capitale riconosciuti alla data del 31 dicembre 2012 ovvero che
presentavano i requisiti per il riconoscimento entro la medesima data
ai sensi dell'art. 194 del decreto legislativo  18  agosto  2000,  n.
267; 
  Visto il comma 2 dell'art. 1 del citato  decreto-legge  n.  35  del
2013 che prevede che, ai  fini  della  distribuzione  della  predetta
esclusione tra  i  singoli  enti  locali,  i  comuni  e  le  province
comunicano, mediante il sistema web della Ragioneria  Generale  dello
Stato, entro il termine del 30 aprile 2013, gli spazi  finanziari  di
cui necessitano per sostenere i pagamenti  di  cui  al  comma  1  del
medesimo art. 1 e che, ai fini del riparto, si  considerano  solo  le
comunicazioni pervenute entro il predetto termine; 
  Visto il primo periodo del comma 3 dell'art. 1 del decreto-legge n.
35 del 2013 che dispone che, con decreto del Ministero  dell'economia
e delle finanze sono  individuati,  entro  il  15  maggio  2013,  per
ciascun ente locale, gli importi dei pagamenti da escludere dal patto
di stabilita' interno per il 90 per  cento  dell'importo  di  cui  al
comma 1 del medesimo art. 1, sulla base delle  modalita'  di  riparto
individuate dalla Conferenza Stato-citta' ed autonomie  locali  entro
il 10 maggio 2013 ovvero, in mancanza, su base proporzionale; 
  Visto il secondo periodo del comma  3  dell'art.  1  del  precitato
decreto-legge che dispone che  con  successivo  decreto  da  emanarsi
entro il 15 luglio 2013 in relazione alle richieste pervenute, sino a
dieci giorni prima rispetto a tale data, si procede al riparto  della
quota residua del 10 per cento, unitamente  alle  disponibilita'  non
assegnate con il primo decreto,  secondo  quanto  previsto  al  primo
periodo del medesimo comma 3; 
  Visto il comma 3 dell'art. 1 del decreto-legge n. 35 del 2013,  che
al terzo, quarto e quinto periodo, dispone, rispettivamente, che:  a)
gli eventuali spazi finanziari non distribuiti per  l'esclusione  dei
pagamenti dei debiti di cui al  comma  1  del  medesimo  art.  1  dai
vincoli   del   patto   di   stabilita'   interno   sono   attribuiti
proporzionalmente agli enti locali  per  escludere  dai  vincoli  del
patto i pagamenti effettuati prima del 9  aprile  2013  in  relazione
alla medesima tipologia di debiti; b) gli  spazi  finanziari  che  si
liberano a valere sul patto di stabilita' interno per  effetto  della
precedente  lettera  a)  sono  utilizzati,  nel   corso   del   2013,
esclusivamente per sostenere pagamenti in conto  capitale;  c)  nella
liquidazione dei pagamenti si osserva  il  criterio  cronologico  per
singolo comune; 
  Visto  l'Accordo  tra  Governo,  Province  e  Comuni   sancito   in
Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali nella seduta del 9 maggio
2013 con il quale sono state definite le modalita' di riparto tra gli
enti locali degli importi dei pagamenti da  escludere  dal  patto  di
stabilita' interno 2013; 
  Considerato che il richiamato Accordo prevede che la  distribuzione
tra i singoli enti locali degli importi dei  pagamenti  da  escludere
dal patto di stabilita' interno 2013 avviene,  prioritariamente,  con
riferimento ai debiti per appalti di lavori pubblici  certi,  liquidi
ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 e ai debiti  per  appalti
di lavori pubblici per i quali sia stata emessa fattura  o  richiesta
equivalente  di  pagamento  o  sia  stato  trasmesso  lo   stato   di
avanzamento lavori entro il predetto termine, non estinti  alla  data
dell'8 aprile 2013 e, successivamente, con riferimento ai  debiti  di
parte capitale certi, liquidi ed esigibili alla data del 31  dicembre
2012 e ai debiti di parte capitale  per  i  quali  sia  stata  emessa
fattura o  richiesta  equivalente  di  pagamento  entro  il  predetto
termine non estinti alla data dell'8 aprile 2013, diversi  da  quelli
per appalti di lavori pubblici; 
  Visto il decreto del Ministero dell'economia  e  delle  finanze  n.
41843 del 14 maggio 2013 con il quale  sono  stati  individuati,  per
ciascun ente locale, gli importi dei pagamenti da escludere dal patto
di stabilita' interno per un ammontare complessivo  pari  al  90  per
cento dell'importo di cui al comma 1 dell'art. 1 del decreto-legge n.
35 del 2013, sulla base delle modalita' di  riparto  individuate  nel
richiamato  Accordo  tra  Governo,  Province  e  Comuni  sancito   in
Conferenza Stato-citta' ed autonomie locali nella seduta del 9 maggio
2013; 
  Considerato che, con il predetto  decreto  ministeriale  n.  41843,
agli enti locali che hanno effettuato richiesta di  spazi  finanziari
entro il termine del 30 aprile 2013 ai sensi del comma 2 dell'art.  1
del richiamato decreto-legge n. 35 del 2013,  sono  stati  attribuiti
spazi finanziari per un ammontare pari a 3.248.000 euro, a fronte  di
richieste pervenute di  pari  importo  per  effettuare  pagamenti  di
debiti, non estinti alla data dell'8 aprile 2013, certi,  liquidi  ed
esigibili alla data del 31 dicembre 2012 o  per  i  quali  sia  stata
emessa fattura o richiesta  equivalente  di  pagamento  o  sia  stato
trasmesso lo stato di avanzamento lavori entro il predetto termine; 
  Considerato, altresi', che, con lo stesso decreto  ministeriale  n.
41843, agli enti locali  che  hanno  effettuato  richiesta  di  spazi
finanziari entro il termine del 30 aprile 2013 ai sensi del  comma  2
dell'art. 1 del decreto-legge  8  aprile  2013,  n.  35,  sono  stati
attribuiti spazi finanziari per un ammontare pari a 1.252.000 euro, a
fronte di richieste pervenute pari a 2.010.000  euro,  per  escludere
dal patto di stabilita' interno 2013 i pagamenti  in  conto  capitale
effettuati prima del  9  aprile  2013  relativi  agli  stessi  debiti
richiamati al capoverso precedente,  in  proporzione  alle  richieste
effettuate a valere sui medesimi pagamenti; 
  Considerato che il  comma  4  dell'articolo  unico  del  richiamato
decreto ministeriale dispone che gli enti locali hanno la facolta' di
effettuare, in sede di riparto del restante 10 per cento, riduzioni o
incrementi delle richieste operate entro il 30 aprile 2013 e che  gli
eventuali spazi finanziari che si liberano a fronte  delle  riduzioni
delle richieste sono aggiunti al predetto 10 per  cento  e  ripartiti
con il presente decreto del Ministero dell'economia e delle finanze; 
  Considerato che l'ultimo periodo del comma  4  dell'articolo  unico
del citato decreto  ministeriale  n.  41843  dispone  che  agli  enti
locali, che non hanno effettuato richieste di spazi finanziari  entro
il 30 aprile 2013, e' attribuito,  con  priorita',  ove  possibile  e
ferme restando  le  modalita'  di  distribuzione  previste,  l'intero
ammontare della richiesta relativa ai debiti in  conto  capitale  non
estinti alla data dell'8 aprile 2013; 
  Considerato che le  richieste  di  spazi  finanziari  pervenute  in
seconda istanza entro il termine del 5  luglio  2013,  ai  sensi  del
secondo periodo del comma 3 dell'art. 1 del decreto-legge n.  35  del
2013, per i pagamenti di debiti di parte capitale di cui al  comma  1
del medesimo art. 1, non estinti alla data dell'8 aprile  2013,  sono
pari a 279.512.000 euro e che quelle relative  agli  analoghi  debiti
pagati dal 1 gennaio 2013 all'8 aprile 2013 sono pari  a  560.822.000
euro; 
  Considerato che gli spazi finanziari che si sono liberati a  fronte
delle richieste, effettuate in seconda istanza,  di  riduzione  degli
spazi finanziari acquisiti con il predetto  decreto  ministeriale  n.
41843 del 14 maggio 2013 sono pari a 209.454.000 euro; 
  Considerato che, sulla base  dei  dati  ISTAT  relativi  all'ultimo
censimento, i comuni di  Ossuccio,  San  Martino  sulla  Marrucina  e
Pellio Intelvi risultano avere una popolazione al  31  dicembre  2011
inferiore a 1.001 abitanti e che, pertanto, non essendo  soggetti  al
patto di stabilita'  interno  2013,  gli  spazi  finanziari  ad  essi
concessi con il decreto ministeriale n. 41843 del 14 maggio 2013, per
un ammontare complessivo pari  a  415.000  euro,  sono  recuperati  e
redistribuiti con il presente decreto; 
  Considerato che non vi sono spazi finanziari non assegnati  con  il
primo decreto ministeriale; 
  Tenuto  conto,  altresi',  che  il  comma   1   dell'art.   6   del
decreto-legge n. 35 del 2013 dispone che i pagamenti delle  pubbliche
amministrazioni  sono  effettuati  dando  priorita',  ai   fini   del
pagamento, ai crediti non oggetto di cessione pro soluto e  che,  tra
piu' crediti non oggetto di cessione pro soluto,  il  pagamento  deve
essere imputato al credito piu' antico, come risultante dalla fattura
o dalla richiesta equivalente di pagamento, ovvero da contratti o  da
accordi transattivi eventualmente intervenuti fra le parti; 
  Ravvisata l'opportunita' di procedere, al fine di  dare  attuazione
alle disposizioni di cui al secondo periodo del comma 3  dell'art.  1
del decreto-legge n. 35 del 2013, alla ripartizione del  restante  10
per cento dell'importo di cui al comma 1 del medesimo art. 1, pari  a
500.000.000 euro, nonche' degli spazi finanziari che si sono liberati
a  fronte  delle  richieste  di  riduzione  degli  spazi   finanziari
precedentemente acquisiti, pari a 209.454.000 euro,  ivi  inclusi  di
quelli recuperati a seguito  del  non  assoggettamento  al  patto  di
stabilita'  interno  dei  comuni  di  Ossuccio,  San  Martino   sulla
Marrucina e Pellio Intelvi, pari  a  415.000  euro,  per  un  importo
complessivo di 709.454.000 euro; 
 
                              Decreta: 
 
                           Articolo unico 
 
  1. Sono attribuiti gli spazi finanziari per sostenere pagamenti  di
debiti in conto capitale non estinti alla  data  dell'8  aprile  2013
certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012  o  per  i
quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento o
sia stato trasmesso lo stato di avanzamento lavori entro il  predetto
termine ovvero di debiti in conto capitale riconosciuti alla data del
31 dicembre 2012 o che presentavano i requisiti per il riconoscimento
entro la medesima data ai sensi dell'art. 194 del decreto legislativo
n. 267 del 2000 oppure per escludere dal patto di stabilita'  interno
i pagamenti effettuati prima del 9 aprile 2013 relativi  ai  suddetti
debiti. Gli spazi sono attribuiti  prioritariamente  a  valere  sulle
richieste effettuate per sostenere pagamenti di  debiti  non  estinti
alla data dell'8 aprile 2013. L'importo dei suddetti spazi finanziari
attribuiti a ciascun ente locale e' indicato nelle  allegate  tabelle
che sono parte integrante del presente decreto. 
  2. Agli enti locali che non hanno  effettuato  richieste  di  spazi
finanziari entro il 30 aprile  2013  e'  attribuito,  con  priorita',
l'intero ammontare della richiesta relativa ai debiti di cui al comma
1 non estinti alla data dell'8 aprile 2013. 
  3. Agli enti locali che hanno  effettuato  richiesta  di  ulteriori
spazi  finanziari,  rispetto  a  quelli  concessi  con   il   decreto
ministeriale n. 41483 del 14 maggio 2013, per sostenere pagamenti dei
debiti di cui al comma 1 non estinti alla data  dell'8  aprile  2013,
sono attribuiti spazi finanziari per un importo pari  alla  richiesta
effettuata. 
  4. Agli  enti  locali  che  hanno  effettuato  richiesta  di  spazi
finanziari per escludere dal patto di stabilita' interno i  pagamenti
effettuati prima del 9 aprile 2013 relativi ai suddetti debiti,  sono
attribuiti spazi finanziari in misura  proporzionale  alla  richiesta
effettuata. 
  5. Agli enti locali che hanno  effettuato  richiesta  di  riduzione
degli spazi finanziari concessi con il decreto ministeriale n.  41843
del 14  maggio  2013,  e'  stata  operata  una  riduzione  pari  alla
richiesta effettuata. 
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana. 
    Roma, 12 luglio 2013 
 
                           Il Ragioniere Generale dello Stato: Franco