IL DIRETTORE GENERALE 
        per l'incentivazione delle attivita' imprenditoriali 
 
  Vista la legge 27 dicembre 2006, n. 296 e successive  modificazioni
e integrazioni, recante «Disposizioni per la formazione del  bilancio
annuale e pluriennale dello Stato» (legge  finanziaria  2007)  e,  in
particolare, il comma 340 dell'art. 1 con il quale sono istituite  le
Zone franche urbane; 
  Visti i commi da 341 a 341-ter del citato art. 1 della legge n. 296
del 2006 con i quali sono disposte  agevolazioni  fiscali  in  favore
delle piccole e micro imprese operanti nelle Zone franche urbane; 
  Vista la delibera CIPE 30 gennaio  2008,  n.  5,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 6  giugno  2008,  n.
131, che ha fissato i «Criteri e indicatori per l'individuazione e la
delimitazione delle  Zone  Franche  Urbane»,  nonche'  la  successiva
delibera CIPE  8  maggio  2009,  n.  14,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana dell'11 luglio 2009, n. 159,  che
ha operato la «Selezione e perimetrazione delle Zone franche urbane e
ripartizione delle risorse»; 
  Visto  l'art.  37  del  decreto-legge  18  ottobre  2012,  n.  179,
convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n.  221,
che prevede che la riprogrammazione dei  programmi  cofinanziati  dai
Fondi Strutturali 2007-2013 oggetto del Piano di  Azione  e  Coesione
nonche'  la  destinazione  di  risorse  proprie   regionali   possono
prevedere il finanziamento delle tipologie  di  agevolazioni  di  cui
dalla lettera a) alla d) del comma 341 dell'art. 1 della citata legge
n. 296 del 2006 in favore delle imprese di micro e piccola dimensione
localizzate o che si localizzano nelle Zone urbane individuate  nella
delibera CIPE 8 maggio  2009,  n.  14,  nonche'  in  quelle  valutate
ammissibili nella relazione istruttoria  ad  essa  allegata  e  nelle
ulteriori, rivenienti da altra procedura di  cui  all'art.  1,  comma
342, della  medesima  legge  n.  296/2006,  ricadenti  nelle  Regioni
ammissibili all'obiettivo Convergenza; 
  Visto il comma 4-bis del citato art. 37 del  decreto-legge  n.  179
del 2012, che stabilisce che le agevolazioni  previste  dallo  stesso
art. 37 si applicano, altresi', in via sperimentale, ai comuni  della
provincia di Carbonia-Iglesias, nell'ambito dei programmi di sviluppo
e degli interventi compresi nell'accordo di programma «Piano  Sulcis»
e che  la  relativa  copertura  e'  disposta  a  valere  sulle  somme
destinate all'attuazione del «Piano Sulcis»  dalla  delibera  CIPE  3
agosto 2012, n. 93, come integrate dallo stesso decreto-legge n.  179
del 2012; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con il Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,  10  aprile  2013,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana dell'11
luglio 2013, n. 161, che individua, in attuazione di quanto  previsto
dal comma 4 dell'art. 37  del  decreto-legge  n.  179  del  2012,  le
condizioni, i limiti, le modalita' e i termini  di  decorrenza  delle
agevolazioni previste dal medesimo art. 37; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con il Ministro dell'economia e  delle  finanze,  2  settembre  2013,
registrato alla Corte dei conti il 30 settembre 2013, registro n.  9,
foglio n. 280, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  della  Repubblica
italiana del 16 ottobre  2013,  n.  243,  che  ha  individuato  nelle
risorse rivenienti, ai sensi dell'art. 34, comma 2, del decreto-legge
n. 179 del 2012,  dai  recuperi  comunitari  in  favore  della  Cassa
conguaglio per il settore  elettrico,  per  la  quota  riferita  alle
attivita'   produttive   ubicate   nella   regione    Sardegna,    le
disponibilita' per il finanziamento delle agevolazioni da  concedere,
nell'ambito dei programmi di sviluppo  e  degli  interventi  compresi
nell'accordo di  programma  «Piano  Sulcis»,  alle  micro  e  piccole
imprese localizzate nei comuni della provincia di  Carbonia-Iglesias,
per un importo complessivo di euro 124.469.136,48 ; 
  Vista  la  circolare  esplicativa  del  Ministero  dello   sviluppo
economico 30 settembre 2013, n. 32024, che stabilisce le modalita' di
funzionamento   degli   interventi   di   cui   al   citato   decreto
interministeriale 10 aprile 2013; 
  Vista la nota n. 1728/Gab del 14 novembre  2013  con  la  quale  la
Regione Sardegna, a rettifica della precedente nota n.  22250  del  4
settembre 2013 con la quale era stata comunicata l'intenzione di  non
procedere alla  istituzione  di  riserve  finanziarie  di  scopo,  ha
comunicato al Ministero  dello  sviluppo  economico  la  volonta'  di
prevedere una riserva di scopo in favore delle  imprese  di  nuova  o
recente costituzione,  disponendo  un'allocazione  di  risorse  sulla
predetta riserva pari al 20 per cento dello stanziamento complessivo; 
  Visto l'art. 8, comma 2, del succitato decreto interministeriale 10
aprile 2013, che stabilisce che il Ministero dello sviluppo economico
adotta,  con  apposito   bando,   le   disposizioni   di   attuazione
dell'intervento, che includono il modello di istanza per la richiesta
delle agevolazioni e le indicazioni circa le modalita'  e  i  termini
per la presentazione della medesima istanza; 
  Visto il comma 7 dello stesso art. 8 del decreto  interministeriale
10  aprile  2013,  che  subordina  l'adozione  del  bando   attuativo
all'avvenuto versamento delle risorse finanziarie disponibili per  il
finanziamento delle agevolazioni sulla contabilita'  speciale  numero
1778 intestata «Agenzia delle Entrate - fondi di bilancio»; 
  Visti i versamenti all'entrata del bilancio dello Stato effettuati,
in attuazione del citato art. 34, comma 2, del decreto-legge  n.  179
del 2012, dalla Cassa conguaglio per il settore elettrico in data  10
aprile 2013, per un importo di euro 1.132.000,00, in  data  3  maggio
2013, per un importo di euro 50.109.241,67 e  in  data  23  settembre
2013 per  il  medesimo  importo  di  euro  50.109.241,67,  nonche'  i
versamenti  all'entrata   del   bilancio   dello   Stato   effettuati
dall'Agenzia delle entrate, a seguito di compensazioni intercorse con
la Cassa conguaglio per il settore elettrico, per gli importi di euro
4.314.577,65, con ordini di accreditamento del 3 giugno  2013,  e  di
euro 4.548.756,17, con ordine di accreditamento dell'8 agosto 2013; 
  Viste le note n. 18277 del 26 settembre  2013  e  n.  19071  del  7
ottobre 2013 con le quali il Ministero dello  sviluppo  economico  ha
richiesto   al   Ministero   dell'economia   e   delle   finanze   la
riassegnazione delle predette somme versate all'entrata del  bilancio
dello Stato, per  un  importo  complessivo  di  euro  110.213.817,16,
all'apposito capitolo dello  stato  di  previsione  della  spesa  del
Ministero dello sviluppo economico; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  25
ottobre  2013,  n.  79732,  con  il  quale  e'  stata   disposta   la
riassegnazione al capitolo n. 7335 dello stato  di  previsione  della
spesa del Ministero dello sviluppo economico del predetto importo  di
euro 110.213.817,16; 
  Visto il decreto del Direttore generale per l'incentivazione  delle
attivita' imprenditoriali 28 novembre 2013 con il quale  e'  disposto
il trasferimento delle somme, per l'importo di  euro  110.213.817,16,
dal predetto capitolo n. 7335  alla  contabilita'  speciale  n.  1778
intestata all'Agenzia delle entrate; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  marzo  1998,  n.  123,  recante
«Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi  di  sostegno
pubblico alle imprese, a norma dell'art.  4,  comma  4,  lettera  c),
della legge 15 marzo 1997, n. 59»; 
  Visto  l'art.  5-bis,  comma  1,  del  Codice  dell'amministrazione
digitale di cui  al  decreto  legislativo  7  marzo  2005,  n.  82  e
successive  modificazioni  e  integrazioni,  che  stabilisce  che  la
presentazione  di  istanze,  dichiarazioni,  dati  e  lo  scambio  di
informazioni e documenti, anche a fini statistici, tra le  imprese  e
le amministrazioni pubbliche avviene  esclusivamente  utilizzando  le
tecnologie dell'informazione e  della  comunicazione  e  che  con  le
medesime modalita' le amministrazioni pubbliche adottano e comunicano
atti e provvedimenti amministrativi nei confronti delle imprese; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  22
luglio 2011, che stabilisce, in attuazione  della  norma  del  Codice
dell'amministrazione digitale dianzi citata, che a decorrere  dal  1°
luglio 2013 le suddette comunicazioni avvengono esclusivamente in via
telematica ovvero, in tutti i casi in cui non e' prevista una diversa
modalita' di  comunicazione  telematica,  mediante  l'utilizzo  della
posta elettronica certificata e che le amministrazioni  pubbliche,  a
decorrere dalla stessa data, non possono accettare  o  effettuare  le
medesime comunicazioni in forma cartacea; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
 
                          Modello d'istanza 
 
  1. Le istanze per l'accesso alle agevolazioni di  cui  all'art.  37
del  decreto-legge  18  ottobre  2012,  n.   179,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, in favore  delle
micro e piccole imprese localizzate nel territorio dei  comuni  della
provincia  di  Carbonia-Iglesias  devono  essere  compilate,  con  le
modalita' telematiche di cui all'art. 2, sulla base  del  modello  di
istanza di cui e' riportato, in allegato, il facsimile.