IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la  legge  29  novembre  1984,  n.  798,  concernente  «Nuovi
interventi per la salvaguardia di Venezia»; 
  Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (c.d.  «legge  obiettivo»),
che, all'art. 1, ha  stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche  e
private e gli  insediamenti  strategici  e  di  preminente  interesse
nazionale, da realizzare per la modernizzazione  e  lo  sviluppo  del
Paese,  vengano  individuati  dal  Governo  attraverso  un  Programma
formulato secondo i criteri e le  indicazioni  procedurali  contenuti
nello stesso articolo, demandando a questo Comitato di approvare,  in
sede di prima applicazione della legge, il suddetto  Programma  entro
il 31 dicembre 2001; 
  Vista la legge 1° agosto 2002, n. 166, che, all'art. 13, - oltre ad
autorizzare limiti di impegno quindicennali per la progettazione e la
realizzazione delle opere incluse nel Programma approvato  da  questo
Comitato - reca  modifiche  al  menzionato  art.  1  della  legge  n.
443/2001; 
  Visto l'art.  11  della  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante
«Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica  amministrazione»,
secondo il quale, a decorrere dal  1°  gennaio  2003,  ogni  progetto
d'investimento pubblico deve essere dotato  di  un  Codice  Unico  di
Progetto (CUP), e viste le  delibere  attuative  adottate  da  questo
Comitato; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, e s.m.i., concernente «Piano
straordinario contro le mafie, nonche' delega al Governo  in  materia
di normativa antimafia»  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di inosservanza  degli  obblighi  previsti  dalla
legge stessa, tra cui la mancata apposizione del CUP sugli  strumenti
di pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE»  e  s.m.i.,  e
visti in particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi»    e
specificamente  l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica  di  missione»,
alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
    l'art. 256, che ha abrogato  il  decreto  legislativo  20  agosto
2002, n. 190, concernente la «Attuazione della legge n. 443/2001  per
la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi
strategici e di interesse nazionale»,  come  modificato  dal  decreto
legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, e  in  particolare
l'art. 2 che: 
    dispone, a decorrere dall'anno 2011, la riduzione lineare del  10
per  cento  delle  dotazioni  finanziarie  iscritte,  a  legislazione
vigente, nell'ambito delle spese rimodulabili  di  cui  all'art.  21,
comma 5, lettera b), della legge 31  dicembre  2009,  n.  196,  delle
missioni di spesa di ciascun  Ministero,  per  gli  importi  indicati
nell'Allegato 1 allo stesso decreto-legge; 
    prevede che (per compensare gli effetti  finanziari  previsti  al
successivo art. 9 «Contenimento delle spese  in  materia  di  impiego
pubblico», che risultassero,  per  qualsiasi  motivo,  conseguiti  in
misura inferiore  a  quella  prevista)  con  decreto  di  natura  non
regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri,  da  emanare
su proposta  del  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,  previa
deliberazione del Consiglio dei  ministri,  e  con  riferimento  alle
missioni  di  spesa   dei   Ministeri   interessati,   sia   disposta
un'ulteriore riduzione  lineare  delle  dotazioni  finanziarie  sopra
citate,  sino  alla   concorrenza   dello   scostamento   finanziario
riscontrato; 
  Visto il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, e s.m.i.,  convertito,
con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111,  che  all'art.
32, comma 1, istituisce, nello  stato  di  previsione  del  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  il  «Fondo  infrastrutture
ferroviarie, stradali e relativo a opere  di  interesse  strategico»,
con una dotazione di 930 milioni per l'anno 2012 e 1.000  milioni  di
euro per ciascuno degli anni dal 2013 al 2016  e  stabilisce  che  le
risorse del Fondo sono assegnate da questo Comitato, su proposta  del
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,  di  concerto  con  il
Ministro dell'economia e delle finanze; 
  Visti i successivi commi del succitato art. 32, che individuano  le
tipologie di finanziamenti revocabili (commi da  2  a  4)  e  inoltre
stabiliscono: 
    che i finanziamenti per la progettazione e la realizzazione delle
opere  ricomprese  nel  Programma  delle  infrastrutture  strategiche
revocati ai sensi dei commi 2, 3 e 4 sono individuati con decreti, di
natura non regolamentare, del Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle  finanze
(comma 5); 
    che le quote annuali dei  limiti  di  impegno  e  dei  contributi
revocati  e  da  iscrivere   in   bilancio   affluiscono   al   Fondo
appositamente istituito nello stato di previsione del Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti (comma 6) («Fondo revoche»); 
    che, in particolare, le somme relative ai finanziamenti  revocati
iscritte in conto residui dovranno  essere  versate  all'entrata  del
bilancio dello Stato per essere riassegnate, compatibilmente con  gli
equilibri di finanza pubblica, sul medesimo  «Fondo  revoche»  (comma
6-bis); 
    che questo Comitato stabilisce la destinazione delle risorse  che
affluiscono al «Fondo revoche» per  la  realizzazione  del  Programma
delle infrastrutture strategiche di cui alla citata legge 21 dicembre
2001, n. 443, su proposta del Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e delle  finanze
(comma 7); 
  Visto l'art. 1, comma 184 della legge  24  dicembre  2012,  n.  228
(legge di stabilita' 2013), che ha autorizzato, per  la  prosecuzione
del «Progetto per la salvaguardia della  laguna  e  della  citta'  di
Venezia: Sistema Mo.S.E.», la somma complessiva di 1.150  milioni  di
euro per le annualita' dal 2013 al 2016; 
  Visto l'art. 1, comma 185 della legge  24  dicembre  2012,  n.  228
(legge di stabilita' 2013), che ha  destinato  il  5  per  cento  del
valore  delle  annualita'  2014,  2015  e  2016   della   sopracitata
assegnazione alle Amministrazioni comunali  di  Venezia,  Chioggia  e
Cavallino  Treporti,  per  la  prosecuzione   degli   interventi   di
salvaguardia di competenza; 
  Visto l'art. 12 del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito,
con modificazioni, dalla legge 6 giugno 2013, che  prevede  riduzioni
alle  dotazioni  finanziarie  disponibili,  iscritte  a  legislazione
vigente in termini di competenza e  cassa,  nell'ambito  delle  spese
rimodulabili delle missioni di spesa di ciascun Ministero: 
  Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 102 recante «Disposizioni
urgenti in  materia  di  IMU  di  altra  fiscalita'  immobiliare,  di
sostegno alle politiche abitative e di  finanza  locale,  nonche'  di
cassa integrazione e guadagni e  di  trattamenti  pensionistici»  che
all'art. 15, comma 3, lettera d), dispone la riduzione di 100 milioni
di euro a valere sull'autorizzazione di spesa  prevista,  per  l'anno
2014, dall'art. 1, comma 184, della legge 24 dicembre 2012, n. 228; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, (G.U. n. 51/2002 S.O.),
con la quale questo Comitato, ai sensi del piu' volte richiamato art.
1 della legge  n.  443/2001,  ha  approvato  il  1°  Programma  delle
infrastrutture  strategiche,  che  include  il   «Progetto   per   la
salvaguardia  della  laguna  e  della  citta'  di  Venezia:   sistema
Mo.S.E.»; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con  la
quale questo Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di
ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi  nel
Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Viste le delibere 29 novembre 2002, n. 109 (G.U.  n.  58/2003),  29
settembre 2003, n. 72 (G.U. n. 282/2003), 29 settembre  2004,  n.  40
(G.U. n. 21/2005), 20 dicembre 2004, n. 75 (G.U. 92/2005),  29  marzo
2006, n. 74 (G.U. n. 196/2006), 3 agosto 2007, n. 70 (G.U. n. 26/2008
S.O.), 31 gennaio 2008, n. 11 (G.U. n. 176/2008), 18  dicembre  2008,
n. 115  (G.U.  n.  120/2009),  18  novembre  2010,  n.  87  (G.U.  n.
212/2011), 5 maggio 2011, n. 5, e 6 dicembre 2011,  n.  87  (G.U.  n.
100/2012), con le quali questo Comitato ha assunto determinazioni  in
ordine al «Progetto per la salvaguardia della laguna e  della  citta'
di Venezia: sistema Mo.S.E.», assegnando contributi all'opera; 
  Vista la delibera 26 ottobre 2012, n. 97 (G.U. n. 89/2013), con  la
quale questo Comitato ha provveduto  alla  rimodulazione  del  citato
«Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e  relativo  a  opere  di
interesse strategico», riducendo l'assegnazione  di  600  milioni  di
euro disposta con la delibera n. 87/2011 a favore del Mo.S.E  a  euro
47.691.866, da imputare interamente all'annualita' 2016; 
  Vista la delibera 11 dicembre 2012, n. 126 (G.U. n.  89/2013),  con
la quale questo Comitato ha nuovamente rimodulato  il  citato  «Fondo
infrastrutture ferroviarie, stradali e relativo a opere di  interesse
strategico», riducendo l'importo di euro 47.691.866 per  l'anno  2016
destinato al Mo.S.E. dalla delibera n. 97/2012 dell'importo  di  euro
19.122.192,50; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2012, n. 137 (G.U. n. 121/2013),  con
la quale e' stata disposta: 
    l'assegnazione di euro 28.567.250,50, per  l'annualita'  2016,  a
favore del Ministero per i beni e le attivita'  culturali,  a  valere
sulle risorse  del  «Fondo  infrastrutture  ferroviarie,  stradali  e
relativo a opere di interesse strategico» destinate al Mo.S.E.  dalla
citata delibera di questo Comitato n. 126/2012, sicche'  l'originaria
assegnazione al suddetto Mo.S.E. di 600 milioni di euro di  cui  alla
citata delibera n. 87/2011 e' stata ridotta a 2.423 euro; 
    l'assegnazione  al  Mo.S.E.  di  quote  annuali   di   contributi
quindicennali disponibili sul capitolo 7060 dello stato di previsione
del Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  per  l'importo
complessivo di euro 179.776.158,97 e l'assegnazione programmatica  di
euro 68.967.994,61 a valere sulle risorse del Fondo  revoche  di  cui
all'art. 32, comma 6, del decreto-legge n. 98/2011; 
  Vista la delibera 18 febbraio 2013, n. 7 (G.U. n. 120/2013), con al
e' stata aggiornata in euro 28.569.673,50 l'assegnazione disposta con
la richiamata delibera n. 137/2012 a favore del Ministero per i  beni
e  le  attivita'  culturali,  utilizzando  integralmente  le  residue
risorse, pari a 2.423 euro, gia' assegnate al Mo.S.E  con  la  citata
delibera di questo Comitato n. 87/2011, come successivamente  ridotte
con le delibere n. 97/2012, n. 126/2012 e n. 137/2012; 
  Considerato che l'intervento di cui sopra e' ricompreso nell'Intesa
generale quadro tra Governo e  Regione  Veneto,  sottoscritta  il  24
ottobre 2003; 
  Vista la nota del 4 settembre 2013,  n.  27809,  con  la  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e   dei   trasporti   ha   proposto
l'iscrizione all'ordine del giorno  della  prima  riunione  utile  di
questo Comitato della «Mo.S.E.:10° assegnazione e presa d'atto  della
stipula  del  43°  Atto  attuativo  alla  convenzione   generale   n.
7191/1991»; 
  Vista la nota del 5 settembre 2013, n. 28007  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti, con la quale lo stesso  Ministero  ha
trasmesso la relazione istruttoria relativa all'argomento in esame; 
  Vista la nota del 5 settembre  2013,  n.  28036  con  la  quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso  elementi
istruttori aggiuntivi; 
  Ritenuto  opportuno  assicurare  la   destinazione   dei   predetti
finanziamenti indicati nella citata relazione  istruttoria  a  favore
del «sistema Mo.S.E.», al  fine  di  garantire  la  prosecuzione  dei
lavori in corso; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 9 settembre 2013, acquisita  al  protocollo  DIPE  n.
3570, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti
ha proposto una prescrizione di concerto con il Ministero per i  beni
e le attivita' culturali; 
  Vista la nota 9 settembre 2013, n. 3564, predisposta congiuntamente
dal Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento  della
politica economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e  dal
Ministero dell'economia e delle finanze e posta a  base  dell'odierna
seduta del Comitato, contenente le valutazioni e le  prescrizioni  da
riportare nella presente delibera; 
  Considerato che nell'odierna  seduta  il  Ministero  dell'ambiente,
della tutela del territorio e del mare ha sottolineato la  necessita'
di  salvaguardare  la  quota  di  finanziamento  per  le  misure   di
mitigazione, compensazione e monitoraggio  ambientale,  nel  rispetto
delle prescrizioni europee; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze; 
 
                             Prende atto 
 
della documentazione istruttoria trasmessa dal Ministero proponente e
in particolare: 
  che la legge n.  798/1984  indica  le  linee  guida  per  i  «Nuovi
interventi per la salvaguardia di Venezia» e all'art. 4 istituisce un
Comitato per l'indirizzo, coordinamento e controllo per  l'attuazione
degli interventi (Comitatone). Tra gli interventi sono comprese opere
alle bocche di porto con sbarramenti manovrabili per  la  regolazione
delle maree, previsione che ha  trovato  attuazione  con  il  Sistema
Mo.S.E.; 
  che il Sistema Mo.S.E. comprende opere di regolazione  delle  maree
alle bocche di porto della  Laguna  di  Venezia  (Lido,  Malamocco  e
Chioggia), opere complementari (dighe foranee di fronte  alle  bocche
di porto) e interventi strettamente connessi e funzionali alle  opere
alle bocche di porto; 
  che il concessionario del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti  -  Magistrato  alle  Acque  di  Venezia   (MAV)   per   la
realizzazione dei piani di salvaguardia della Laguna di Venezia,  tra
i quali rientra anche il Sistema Mo.S.E.,  e'  il  Consorzio  Venezia
Nuova  (CVN),  unione  di  imprese  e  cooperative  di   costruzione,
nazionali e locali; 
  che il CVN opera secondo un Piano Generale degli  Interventi  (PGI)
formulato sulla base degli indirizzi del Comitatone e  approvato  dal
Comitato Tecnico del MAV e dallo stesso Comitatone (adunanza  del  19
giugno 1991), e indicato dalla legge n. 139/1992 come riferimento per
lo sviluppo e il finanziamento degli interventi; 
  che la legge 3 agosto 1998, n.  295,  stabilisce  le  modalita'  di
finanziamento  del  Sistema  Mo.S.E.  sulla  base  dello   stato   di
attuazione degli interventi e su proposta del citato Comitatone; 
  che in data 4 ottobre 1991 e' stata stipulata, tra il MAV ed il CVN
la  Convenzione  rep.  n.  7191  che,  insieme  ai  successivi   atti
attuativi, definisce la disciplina generale del rapporto  concessorio
per la realizzazione degli interventi di  salvaguardia  previsti  nel
PGI,  da  realizzare  per  lotti  in   funzione   dei   finanziamenti
disponibili; 
  che in particolare, per  poter  perimetrare  l'impegno  finanziario
pubblico per la realizzazione del sistema di regolazione delle maree,
il MAV ed il CVN hanno stipulato  l'atto  rep.  8067/2005,  attuativo
della convenzione rep. 7191/1991, con  il  quale  hanno  previsto  la
realizzazione delle opere sulla base di un «prezzo chiuso» (Contratto
a prezzo chiuso - CPC). 
  che il  «prezzo  chiuso»  si  riferisce  alle  sole  opere  di  cui
all'allegato a) del  contratto,  comprendente  opere  di  regolazione
delle maree, indagini tecniche, sorveglianza, interventi morfologici,
studi,     espropri      e      interferenze,      ad      esclusione
dell'infrastrutturazione dell'area nord dell'arsenale  di  Venezia  e
del monitoraggio ambientale; 
  che l'art. 4 del CPC prevede la compensazione delle variazioni  del
prezzo dei materiali da costruzione, previste all'art. 26 della legge
11 febbraio 1994, n. 109 e s.m.i.; 
  che l'art. 5 del CPC prevede che il CVN dovra'  eseguire  tutte  le
varianti  al  progetto  esecutivo  ordinate  dal  concedente,  dovra'
introdurre  le  varianti  derivanti  da  prescrizioni   dettate   dal
Comitatone con voto n. 116/2002 e dalla Commissione regionale per  la
salvaguardia di Venezia nella seduta del 26 gennaio 2004 che dovranno
essere  considerate  varianti  le  modifiche  derivanti  da  sorpresa
geologica o apportate su richiesta di  autorita'  terze  e  che  tali
varianti possano determinare variazioni in aumento o diminuzione  del
prezzo chiuso; 
  che il CPC prevede che anche le attivita' da realizzarsi «a misura»
(interventi  morfologico-ambientali,  studi,  indagini,  monitoraggi,
ecc.) siano soggette alle clausole della Convenzione Generale rep. n.
7191/1991; 
  che una quota pari a 68.967.994,61 euro di risorse  in  termini  di
contributi, revocata con decreti interministeriali del Ministro delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  di  concerto   con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze 8 maggio 2012, n. 148,  e  16  novembre
2012, n. 405, ai sensi del decreto-legge n. 98/2011, art.  32,  commi
2,  3  e  4,  ad  alcuni  interventi  inseriti  nel  Programma  delle
infrastrutture strategiche, era stata assegnata programmaticamente al
Sistema Mo.S.E. con la citata delibera n. 137/2012; 
  che la relazione istruttoria riporta, quale disponibilita'  attuale
della  predetta  quota  di  risorse,  utile  per   una   assegnazione
definitiva,  l'importo  di  67.687.148,61  euro,  con   la   seguente
articolazione per annualita': 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  che  la  somma  complessiva  delle  quote  annuali  di   contributi
quindicennali disponibili  sul  capitolo  7060  del  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti assegnate al Sistema  Mo.S.E.  con  la
citata delibera n. 137/2012, pari a circa 179,776 milioni di euro,  e
della soprarichiamata disponibilita' attuale  di  risorse  del  Fondo
revoche, pari a circa 67,687 milioni di euro, risulta  pari  a  circa
247,463 milioni di euro; 
  che l'apporto di tali  risorse  per  247,463  milioni  di  euro  al
Sistema Mo.S.E., considerato  il  volume  di  investimento  che  tali
contributi sono suscettibili di sviluppare, risulta ridotto  a  circa
234,4 milioni di euro; 
  che varie disposizioni normative  e  delibere  di  questo  Comitato
hanno assegnato nel tempo al Sistema Mo.S.E. risorse per  un  importo
complessivo di 3.906,289 milioni di euro  (3.893,226  in  termini  di
volume di investimento), a fronte di un costo dell'opera  di  4.271,6
milioni di euro, come risultante dal CPC; 
  che il quadro riepilogativo aggiornato delle citate assegnazioni e'
il seguente: 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  che a seguito di tale assegnazione, tenuto conto di quanto previsto
all'art. 1,  comma  185  della  legge  di  stabilita'  2013,  che  ha
destinato il 5 per cento del valore delle  annualita'  2014,  2015  e
2016 delle  sopracitate  risorse  alle  Amministrazioni  comunali  di
Venezia, Chioggia e Cavallino Treporti, rendendo disponibile  per  il
Mo.S.E. un  importo  effettivo  di  1.094,750  milioni  di  euro,  il
Magistrato alle Acque di Venezia (MAV)  e  il  Consorzio  di  Venezia
Nuova (CVN) hanno stipulato il 43° Atto  Attuativo  alla  Convenzione
rep. n. 7191/1991, avente ad oggetto il 10° stralcio  del  «Piano  di
esecuzione per il completamento  delle  opere  di  regolazione  delle
maree alle bocche di porto», registrato dalla Corte dei conti in data
14 maggio 2013; 
  che il  citato  43°  Atto  Attuativo  disciplina  l'utilizzo  delle
risorse  assegnate  con  la  legge  di  stabilita'   2013,   per   il
completamento delle opere civili alle bocche di porto, della conca di
navigazione, delle opere  elettromeccaniche  e  degli  impianti,  per
monitoraggi e servizi di sicurezza marittima, per studi  e  indagini,
per l'infrastrutturazione dell'area nord  dell'arsenale  di  Venezia,
per il sistema di gestione delle paratoie, per il sistema informativo
e per interventi morfologici; 
  che in merito agli aspetti ambientali, la delibera  n.  5/2011,  al
punto 4, aveva previsto che gli impegni finanziari inclusi nel «Piano
delle  misure   integrative   di   compensazione,   conservazione   e
riqualificazione ambientale richieste dalla Commissione europea»  (in
seguito  Piano   ambientale),   dovessero   essere   contrattualmente
regolarizzati  attraverso  la  definizione  di   un   apposito   atto
negoziale; 
  che la  delibera  n.  87/2011,  al  punto  3,  aveva  previsto  che
l'erogazione  della  quota  delle  assegnazioni  disposte  da  questo
Comitato e non ancora  trasferite  al  CVN,  nel  limite  massimo  di
199,367 milioni di euro, fosse subordinata alla  stipula  del  citato
atto negoziale; 
  che in ottemperanza alle suddette prescrizioni il Comitato  Tecnico
del MAV, con voto 29 gennaio 2013, n. 15, ha favorevolmente esaminato
il quadro aggiornato del Piano ambientale, del costo  complessivo  di
199,367 milioni di euro; 
  che il MAV stesso, nel 43° Atto Attuativo  in  esame,  all'allegato
sub H,  ha  inserito  gli  interventi  previsti  dal  suddetto  Piano
ambientale all'interno del  crono  programma  generale  del  «Sistema
Mo.S.E.»; 
  che il 20 agosto 2013 il CVN ha presentato al  MAV  l'elenco  degli
interventi da attivare entro la fine del  corrente  anno  secondo  le
scadenze del crono programma allegato al 43°  Atto  Attuativo  e  che
queste  opere   trovavano   la   necessaria   copertura   finanziaria
nell'ambito dei fondi, ancora non impegnati, previsti  nell'43°  Atto
Attuativo, compresi quelli della legge di stabilita'  2013  e  quelli
assegnati da questo Comitato con delibera n. 137/2012; 
  che tale 43° Atto Attuativo, essendo antecedente all'emanazione del
decreto-legge  n.  102/2013,  non  ha  tenuto  conto  delle  relative
riduzioni di spesa di cui al decreto-legge n. 102/2013,  pari  a  100
milioni di euro per l'annualita' 2014, apportate ai  fondi  assegnati
dall'art. 1, comma 184, della legge di stabilita' 2013; 
  che nel frattempo sono intervenute  ulteriori  riduzioni  di  spesa
disposte in attuazione di disposizioni  legislative  per  un  importo
complessivo di 27.843.497 euro, cosi' suddivisi per fonte normativa e
annualita': 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  che il crono programma contrattualizzato  del  43°  Atto  Attuativo
prevede il completamento delle opere  alle  bocche  di  porto  e  dei
lavori funzionali alla messa in esercizio  delle  barriere  entro  il
2016, purche' le risorse necessarie siano  disponibili  coerentemente
con le attivita': la relazione  istruttoria  riferisce  che,  venendo
meno parte delle risorse a  causa  delle  sopracitate  riduzioni,  il
termine di ultimazione delle opere alle bocche di porto e dell'intero
Sistema Mo.S.E. sarebbe posticipato di almeno  un  anno  rispetto  al
termine previsto dal citato 43° Atto Attuativo; 
  che, in particolare, a seguito della riduzione di spesa operata dal
decreto-legge n. 102/2013 e delle ulteriori sopracitate riduzioni,  i
seguenti interventi gia' programmati, nelle more dell'assegnazione di
nuove risorse, potranno non essere realizzati  se  non  completamente
coperti finanziariamente: i) completa fornitura delle paratoie mobili
di  Chioggia;  ii)  completa  fornitura  delle  paratoie  mobili   di
Malamocco; iii) fornitura dei mezzi per la rimozione  dei  sedimenti;
iiii)  impianti  e  macchinari   destinati   all'operativita'   delle
barriere; 
  che alla luce del 43°  Atto  Attuativo,  dei  tagli  apportati  dal
decreto-legge n. 102/2013 e delle  ulteriori  sopracitate  riduzioni,
l'attuale situazione economico finanziaria del «Sistema Mo.S.E.» puo'
essere cosi' sintetizzata: 
 
                                                      milioni di euro 
 
       +---------------------------------+-------------------+
       | Costo risultante dal contratto a|                   |
       |prezzo chiuso n. 8067/2005 (1)   |           4.271,63|
       +---------------------------------+-------------------+
       | Risorse assegnate escluse quelle|                   |
       |ex legge di stabilita' 2013 (2)  |           3.893,23|
       +---------------------------------+-------------------+
       | Fabbisogno finanziario relativo |                   |
       |al prezzo chiuso (1-2)           |             378,40|
       +---------------------------------+-------------------+
       | Assegnazione legge di stabilita'|                   |
       |2013 al netto delle riduzioni (3)|             973,30|
       +---------------------------------+-------------------+
       | Somme complessivamente          |                   |
       |disponibili incluse le risorse   |                   |
       |della legge di stabilita' 2013   |                   |
       |(2+3)                            |           4.866,53|
       +---------------------------------+-------------------+
 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  ha  proposto
una prescrizione di concerto  con  il  Ministero  per  i  beni  e  le
attivita' culturali affinche' il Magistrato  alle  acque  di  Venezia
relazioni sullo stato di fatto e tenga  informata  la  Soprintendenza
per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e  laguna  sullo
sviluppo   delle   progettazioni   delle   opere    di    inserimento
architettonico e paesaggistico delle strutture relative alle opere di
spalla alle bocche di porto. 
 
                              Delibera: 
 
  1. E' assegnato in via definitiva al Sistema Mo.S.E.  l'importo  di
euro 67.687.148,61, a valere sulle risorse del Fondo revoche  di  cui
all'art. 32, comma 6, del decreto-legge  n.  98/2011  gia'  assegnate
programmaticamente  con  la  citata  delibera  n.  137/2012,  con  la
seguente articolazione per annualita': 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  2. L'importo di 973.292.680 euro, a valere  sull'autorizzazione  di
spesa di cui all'art. 1, comma 184 della legge n.  228/2012,  ridotta
ai sensi dell'art. 15, comma  3,  lettera  b)  del  decreto-legge  n.
102/2013 e a seguito delle riduzioni di spesa disposte in  attuazione
dei decreti-legge n. 78/2010, n. 98/2011 e n. 35/2013,  tenuto  conto
della destinazione del 5 per cento delle relative risorse  ai  comuni
di Venezia, Chioggia e Cavallino -  Treporti  disposta  dall'art.  1,
comma 185 della stessa legge n. 228/2012, e' destinato a interventi: 
    compresi nella Scheda Allegato C, acclusa al 43° Atto attuativo 8
febbraio 2013, rep. 8062, alla  Convenzione  rep.  n.  7191/1991  tra
Magistrato alle Acque di Venezia e Consorzio Venezia  Nuova,  che  si
riportano nell'allegato 1 alla presente delibera, 
    e strettamente necessari per  la  funzionalita'  delle  opere  di
difesa idraulica. 
  3. In mancanza di completa copertura finanziaria delle opere di cui
al punto 2, nelle more dell'assegnazione  di  nuove  risorse,  potra'
essere  rinviata  la  realizzazione  degli  interventi:  i)  completa
fornitura delle paratoie mobili di Chioggia, ii)  completa  fornitura
delle paratoie mobili di Malamocco, iii) fornitura dei mezzi  per  la
rimozione  dei  sedimenti,  iiii)  impianti  e  macchinari  destinati
all'operativita' delle barriere. 
  4. Entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente delibera,  il
Magistrato alle Acque di Venezia provvedera': 
    a trasmettere al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti
un Atto contrattuale modificativo del citato 43° Atto Attuativo,  che
recepisca le riduzioni di spesa di cui al punto 2, con  l'indicazione
degli interventi da realizzare a  valere  sul  succitato  importo  di
973.292.680 euro, e il conseguente aggiornamento del crono programma; 
    a presentare al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti un
piano lavori dettagliato, in relazione all'impiego dei fondi  residui
ex capitolo 7060 dello stesso Ministero e  delle  risorse  del  Fondo
revoche di cui alla citata delibera n. 137/2012. 
  5. Il Magistrato alle acque di Venezia dovra' fornire una relazione
sullo stato di fatto e tenere informata la Soprintendenza per i  beni
architettonici e paesaggistici di Venezia  e  laguna  sullo  sviluppo
delle progettazioni  delle  opere  di  inserimento  architettonico  e
paesaggistico delle strutture relative  alle  opere  di  spalla  alle
bocche di porto. Nella relazione sullo stato di fatto  il  Magistrato
alle  acque   di   Venezia   rispondera'   puntualmente   in   merito
all'ottemperanza alle prescrizioni e raccomandazioni  proposte  dalla
sopracitata Soprintendenza con nota 13 aprile 2010, n. 4462, fornendo
assicurazione di esecuzione delle stesse nei tempi concordati con  la
stessa Soprintendenza. 
  6. Entro 30 giorni dalla pubblicazione della presente  delibera  il
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  trasmettera'  al
Comitato: 
    l'Atto contrattuale modificativo del citato 43°  Atto  Attuativo,
di cui al punto 4; 
    una relazione dettagliata con  il  crono  programma  annuale  dei
fabbisogni,  tenuto  conto  delle  disponibilita'   annuali,   e   il
cronoprogramma  dei  lavori  con  la  precisazione  delle  opere   da
realizzare comprese  nel  Contratto  a  prezzo  chiuso  e  di  quelle
ulteriori strettamente necessarie per la funzionalita' delle opere di
difesa idraulica; 
    un quadro aggiornato di dettaglio degli interventi di cui al  43°
Atto Attuativo da rinviare a seguito delle sopracitate  riduzioni  di
spesa, con i relativi importi, in  coerenza  con  i  contenuti  della
presente delibera. 
  7. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  procedera'  a
comunicare le annualita' delle altre assegnazioni a valere sul  Fondo
revoche di cui all'art. 32, comma 6, del  decreto-legge  n.  98/2011,
gia' disposte da questo Comitato con  le  delibere  n.  127/2012,  n.
137/2012 e n. 13/2013, e a  fornire  elementi  sulla  differenza  tra
l'importo dell'assegnazione programmatica al Sistema Mo.S.E.  di  cui
alla citata delibera n.  137/2012  a  valere  sul  medesimo  Fondo  e
l'importo dell'assegnazione definitiva di cui al punto 1, al fine  di
consolidare la complessiva programmazione del Fondo stesso. 
  8.  Lo  stesso  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
continuera' a garantire un adeguato meccanismo di  monitoraggio  e  a
svolgere gli adempimenti necessari per consentire a  questo  Comitato
di assolvere ai compiti  di  vigilanza  previsti  dall'art.  163  del
decreto legislativo n. 163/2006, tenendo conto delle  indicazioni  di
cui alla delibera n. 63/2003. 
  9. Ai sensi della delibera n. 24/2004 citata nelle premesse, i  CUP
per  l'opera  all'esame  dovranno  essere  evidenziati  in  tutta  la
documentazione  amministrativa  e   contabile   riguardante   l'opera
medesima. 
    Roma, 9 settembre 2013 
 
                                       Il vice presidente: Saccomanni 
Il segretario delegato: Girlanda 

Registrato alla Corte dei conti il 19 marzo 2014 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, registrazione Economia e finanze foglio n. 804