IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e lo sviluppo  del  Paese,  vengano
individuati dal Governo attraverso un programma formulato  secondo  i
criteri e le indicazioni procedurali contenuti nello stesso articolo,
demandando  a  questo  Comitato  di  approvare,  in  sede  di   prima
applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Vista la legge 1°  agosto  2002,  n.  166,  che  all'art.  13  reca
modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001; 
  Visti il decreto legislativo del Capo provvisorio  dello  Stato  18
marzo 1947,  n.  281,  concernente  l'istituzione  dell'Ente  per  lo
sviluppo dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in  Puglia  e
in Lucania, e la legge  11  luglio  1952,  n.  1005,  concernente  la
ratifica, con  modificazioni,  del  predetto  decreto  legislativo  e
l'ampliamento del comprensorio di attivita'  dell'ente  medesimo  (da
ora in avanti, indicato come EIPLI) a comuni dell'Irpinia; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica  18  aprile  1979,
recante trasferimento parziale  alle  regioni  Puglia,  Basilicata  e
Campania dei beni e del personale dell'ente sopra richiamato,  che  -
tra le  funzioni  residue  dello  stesso  ente  -  prevede  anche  la
possibilita'  di  «provvedere  ad  interventi,  in  quanto  strumento
tecnico-esecutivo, su incarico o concessione delle  regioni  e  degli
enti  locali   territoriali,   riguardanti   la   realizzazione,   la
manutenzione e l'esercizio di opere pubbliche  irrigue  e  di  quelle
eventualmente connesse di bonifica idraulica»; 
  Vista  legge  16  gennaio  2003,  n.   3,   recante   «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che  a  decorrere  dal  1°  gennaio  2003  ogni  progetto
d'investimento pubblico deve essere dotato  di  un  Codice  unico  di
progetto (CUP); 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e  2004/18/CE»  (da  ora  in
avanti «Codice dei contratti pubblici»), e  successive  modificazioni
ed integrazioni, e visti, in particolare: 
  la parte II, titolo III, capo IV, concernente  «Lavori  relativi  a
infrastrutture   strategiche   e    insediamenti    produttivi»,    e
specificatamente  l'art.  163,  che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica  di  missione»,
alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
  l'art. 256, che ha abrogato il decreto legislativo 20 agosto  2002,
n. 190, concernente l'«Attuazione della  legge  n.  443/2001  per  la
realizzazione delle infrastrutture e  degli  insediamenti  produttivi
strategici e di interesse nazionale», come integrato e modificato dal
decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Vista la legge 24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008)  e
successive modificazioni ed integrazioni, che, all'art. 2, comma 634,
ha previsto il riordino, la trasformazione o la soppressione e  messa
in liquidazione, tra l'altro, di enti ed organismi pubblici  statali,
da disporre con uno o piu' regolamenti da emanare entro la  data  del
31 ottobre 2009; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno 2008,  n.  112,  convertito  dalla
legge  6  agosto  2008,  n.  133,  e  successive   modificazioni   ed
integrazioni, che, all'art. 26, comma 1,  prevede,  tra  l'altro,  la
soppressione di tutti gli enti pubblici non economici  per  i  quali,
alla  scadenza  del  31  ottobre  2009,  non  siano  stati  approvati
preliminarmente dal Consiglio dei ministri gli schemi dei regolamenti
di riordino o per i quali non siano stati emanati  i  regolamenti  di
riordino ai sensi del citato  art.  2,  comma  634,  della  legge  n.
244/2007; 
  Visto il decreto-legge 3 novembre 2008,  n.  171,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 205, che all'art.  3,
comma 3-bis, ha previsto, per il citato EIPLI, la proroga al 31 marzo
2010 del termine di cui al richiamato decreto-legge n. 112/2008, art.
26, comma 1; 
  Visto il decreto-legge 30 dicembre 2009, n. 194,  convertito  dalla
legge 26 febbraio 2010, n. 25, che, all'art. 2, comma 6, ha prorogato
al 31 dicembre 2010 il termine relativo all'adozione del  decreto  di
riordino dell'EIPLI; 
  Visto il decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225,  convertito  dalla
legge  26  febbraio   2011,   n.   10,   che,   all'art.   2,   comma
2-quinquiesdecies,  ha  ulteriormente  prorogato  il  termine   sopra
richiamato, fissandolo al 31 dicembre 2011, e che inoltre, entro tale
ultima scadenza, ha previsto per il suddetto  l'ente  l'adozione,  da
parte del Ministero delle politiche agricole, alimentari e  forestali
e con le procedure di cui all'art. 26 del richiamato decreto-legge n.
112/2008, «del regolamento di  riordino  o  di  soppressione,  previa
liquidazione»; 
  Vista la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, che reca  un  piano  straordinario  contro  la
mafia,  nonche'  una  delega  al  Governo  in  materia  di  normativa
antimafia e che, tra l'altro, definisce le  sanzioni  applicabili  in
caso di inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa,  tra
cui la mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Visto il decreto-legge 6 dicembre 2011,  n.  201,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, e modificato sia
dal decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito dalla legge 24
febbraio 2012, n. 14, sia dalla legge 24 dicembre 2012, n.  228,  che
all'art. 21, commi 10 e 11, ha previsto: 
  la soppressione e messa in  liquidazione  dell'EIPLI,  a  decorrere
dalla data  di  entrata  in  vigore  dello  stesso  decreto-legge  (6
dicembre 2011); 
  il trasferimento, entro il 30 settembre 2012, delle funzioni, delle
risorse umane e strumentali nonche' dei  rapporti  attivi  e  passivi
dell'ente  «al  soggetto  costituito  o  individuato  dalle   regioni
interessate, assicurando  adeguata  rappresentanza  delle  competenti
amministrazioni dello Stato»; 
  l'affidamento della gestione liquidatoria dello stesso ente,  dalla
citata data di soppressione e fino all'adozione delle misure  di  cui
allo stesso comma 11, all'esistente gestione  commissariale,  cui  ha
mantenuto i poteri necessari  ad  assicurare  il  regolare  esercizio
delle funzioni dell'ente, anche nei confronti dei terzi; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 supplemento ordinario), con  la  quale  questo  Comitato,  ai
sensi del richiamato art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato  il
1° Programma delle opere strategiche, che all'allegato 3  include  lo
«schema idrico Basento-Bradano, tronco di  Acerenza  -  distribuzione
III lotto»; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in Gazzetta Ufficiale n.  140/2003),  con  la
quale questo Comitato ha definito il sistema per  l'attribuzione  del
CUP, che deve essere richiesto dai soggetti responsabili  di  cui  al
punto 1.4 della delibera stessa; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (Gazzetta  Ufficiale  n.
276/2004), con la quale questo Comitato ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico,
e  deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari   sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera 29 marzo 2006,  n.  106  (Gazzetta  Ufficiale  n.
274/2006), con la quale questo  Comitato  ha  approvato  il  progetto
preliminare  dello  «schema  idrico  Basento-Bradano  -   tronco   di
Acerenza, distribuzione III lotto», prendendo atto  che  il  soggetto
aggiudicatore e' stato individuato nella regione Basilicata; 
  Vista la delibera 25 gennaio 2008,  n.  3  (Gazzetta  Ufficiale  n.
182/2008), con la quale questo  Comitato  ha  approvato  il  progetto
definitivo dell'intervento «schema idrico Basento-Bradano - tronco di
Acerenza  -  distribuzione   III   lotto»,   individuando   in   euro
101.768.337,02 il relativo limite di spesa aggiornato  ed  assegnando
alla regione Basilicata contributi a completa copertura del  predetto
limite in termini di volume di investimento; 
  Vista la delibera 3 agosto  2011,  n.  59  (Gazzetta  Ufficiale  n.
283/2011), con la quale questo Comitato  ha  individuato  nel  citato
EIPLI il  nuovo  soggetto  aggiudicatore  dell'intervento  in  esame,
prevedendo che, in caso di soppressione dell'ente, il Ministero delle
infrastrutture e dei trasporti dovesse provvedere a proporre a questo
Comitato  l'individuazione  del  nuovo   soggetto   aggiudicatore   e
invitando  lo   stesso   Ministero   a   comunicare   gli   eventuali
aggiornamenti del cronoprogramma dell'intervento e  dello  stato  dei
finanziamenti attribuiti; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2012, n. 136 (Gazzetta  Ufficiale  n.
103/2013), con la quale questo Comitato ha espresso parere favorevole
sull'allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza (DEF)
2012, che, nella tabella 0, «Programma  infrastrutture  strategiche»,
tra gli «Schemi  idrici  Basilicata»,  include  l'intervento  «Schema
Basento-Bradano, tronco di Acerenza, 3° lotto»; 
  Viste le note 7 aprile 2014, n. 13963 e n. 13988, con le  quali  il
Ministero  delle  infrastrutture   e   dei   trasporti   ha   chiesto
l'iscrizione all'ordine del giorno  della  prima  riunione  utile  di
questo Comitato dell'intervento «schemi  idrici  regione  Basilicata:
Basento-Bradano -  tronco  di  Acerenza  -  distribuzione  3°  lotto.
Proposta di variazione del soggetto  aggiudicatore»  e  trasmesso  la
relativa documentazione istruttoria; 
  Viste le note 16 aprile 2014, n. 15351, 9 maggio 2014, n. 18122,  e
18 giugno 2014, consegnata nel corso della riunione  preparatoria  di
questo Comitato e acquisita al protocollo  del  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento  della  politica  economica  al  n.
2682, con le quali il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti
ha  integrato  la  suddetta  documentazione  istruttoria  e   fornito
ulteriori precisazioni; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e  trasmessa  con  le  succitate
note, in particolare: 
  che, a seguito di una richiesta  dell'EIPLI  di  variare  il  piano
delle erogazioni dei contributi assegnati  all'intervento,  l'ufficio
legislativo  del  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze   aveva
rilevato che lo  stesso  ente  non  poteva  piu'  essere  considerato
soggetto  aggiudicatore  dell'intervento  in  esame,  considerata  la
scadenza del termine previsto dal richiamato art. 21, comma  11,  del
decreto-legge n. 201/2011; 
  che anche l'Avvocatura generale dello Stato, nel  parere  trasmesso
con nota 14 gennaio 2014, n.  14194,  si  e'  espressa  negativamente
circa la prosecuzione delle funzioni di soggetto aggiudicatore di una
infrastruttura   strategica   da    parte    dell'attuale    gestione
commissariale dell'EIPLI, non ritenendo che lo  svolgimento  di  tale
ruolo  rientri  tra  le  funzioni  istituzionali   dell'ente   stesso
trasferibili in capo al commissario, ai sensi del suddetto  art.  21,
nel periodo di liquidazione dell'ente; 
  che la regione Basilicata, con  nota  16  gennaio  2014,  n.  6869,
propone  quale  nuovo  soggetto  aggiudicatore   dell'intervento   un
«commissario  ad  hoc»,  indicando  la  persona   dell'ing.   Saverio
Riccardi, attualmente commissario straordinario dello stesso EIPLI, e
che la relativa nomina non e' tuttavia intervenuta; 
  che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, non  potendo
nominare   commissari   straordinari   con   funzioni   di   soggetto
aggiudicatore,   propone   l'individuazione   del   nuovo    soggetto
aggiudicatore  nella  regione  Basilicata,  che  ha   peraltro   gia'
rivestito tale ruolo in sede di approvazione dei progetti preliminare
e  definitivo  dell'intervento  medesimo,  richiedendo  peraltro  che
questo Comitato valuti la possibilita' di attribuire invece  all'ing.
Saverio Riccardi la suddetta funzione; 
  che la suddetta relazione riporta aggiornamenti in merito: 
  ai profili finanziari dell'infrastruttura, precisando, tra l'altro,
che a tutto  il  31  gennaio  2014  sono  stati  emessi  3  stati  di
avanzamento lavori per complessivi 7,595  milioni  di  euro,  cui  si
devono aggiungere i costi di progettazione (0,900 milioni di  euro  +
IVA); 
  al cronoprogramma delle attivita', comunicando che  i  lavori  sono
stati avviati il 21 maggio 2013 e che termineranno presumibilmente il
10 settembre 2016; 
  Visto  il  parere  dell'Avvocatura  generale  dello  Stato,   sopra
sinteticamente riportato, e considerato che non  risulta  allo  stato
nominato un commissario ad hoc per la realizzazione dell'opera; 
  Ritenuto di includere, tra gli obblighi del soggetto aggiudicatore,
quello  di  assicurare  a  questo   Comitato   flussi   costanti   di
informazioni, coerenti per contenuti e modalita' con  il  sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici di cui all'art. 1, comma  5,
della legge 17 maggio 1999, n. 144; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 1° agosto 2014, n. 3327,  predisposta  congiuntamente
dal Dipartimento per la programmazione economica della Presidenza del
Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posta a  base  dell'odierna  seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  1. Il nuovo soggetto aggiudicatore dell'intervento  «schema  idrico
Basento-Bradano - tronco di Aderenza - distribuzione  III  lotto»  di
cui alle delibere di questo Comitato  n.  106/2006  e  n.  3/2008  e'
individuato nella regione Basilicata. 
  2.  La  predetta  regione  subentra  all'Ente   per   lo   sviluppo
dell'irrigazione e la trasformazione fondiaria in Puglia,  Lucania  e
Irpinia (EIPLI), precedente soggetto aggiudicatore, nella titolarita'
dei rapporti attivi e  passivi  relativi  all'intervento  di  cui  al
citato punto 1, inclusa l'assegnazione  dei  contributi  disposta  al
punto 2 della richiamata delibera di questo Comitato n. 3/2008. 
  3. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera'  a
monitorare l'avanzamento dei lavori relativi all'intervento di cui al
suddetto punto 1. 
  4. Il CUP assegnato all'intervento di cui al precedente punto 1, ai
sensi della delibera n. 24/2004, deve essere evidenziato in tutta  la
documentazione amministrativa e  contabile  riguardante  l'intervento
stesso. 
  5. Il soggetto aggiudicatore di cui al punto 1 dovra' assicurare  a
questo  Comitato  flussi  costanti  di  informazioni   coerenti   per
contenuti  e  modalita'  con  il  sistema   di   monitoraggio   degli
investimenti pubblici  di  cui  al  citato  art.  1  della  legge  n.
144/1999. 
    Roma, 1° agosto 2014 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 22 dicembre 2014 
Ammissione al visto parziale (come deliberato  nell'Adunanza  del  18
dicembre 2014) con stralcio dell'art. 5 del provvedimento. 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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