IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre  2001,  n.  443,  che,  all'art.  1,  ha
stabilito  che  le  infrastrutture  pubbliche   e   private   e   gli
insediamenti strategici  e  di  preminente  interesse  nazionale,  da
realizzare per la modernizzazione e  lo  sviluppo  del  Paese,  siano
individuati dal Governo attraverso un programma  (da  ora  in  avanti
anche «Programma delle infrastrutture strategiche») formulato secondo
i  criteri  e  le  indicazioni  procedurali  contenuti  nello  stesso
articolo, demandando a questo Comitato di approvare, in sede di prima
applicazione della legge, il suddetto programma entro il 31  dicembre
2001; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  Testo  Unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
s.m.i.; 
  Vista la legge 1°  agosto  2002,  n.  166,  che  all'art.  13  reca
modifiche al menzionato art. 1 della legge n. 443/2001; 
  Vista la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che a decorrere dal 1° gennaio  2003,  ogni  progetto  di
investimento pubblico deve  essere  dotato  di  un  Codice  Unico  di
Progetto (CUP); 
  Visto il decreto  legislativo  12  aprile  2006,  n.  163,  recante
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  s.m.i.,  e
visti in particolare: 
    la parte II, titolo III, capo IV, concernente «Lavori relativi  a
infrastrutture   strategiche    e    insediamenti    produttivi»    e
specificamente  l'art.   163,   che   conferma   la   responsabilita'
dell'istruttoria e la funzione di supporto alle attivita'  di  questo
Comitato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che  puo'
in proposito avvalersi di apposita «Struttura tecnica  di  missione»,
alla quale e' demandata la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione a supporto; 
    l'art. 165, comma 7-bis, che prevede che  per  le  infrastrutture
strategiche il vincolo preordinato all'esproprio ha durata  di  sette
anni, decorrenti dalla data in cui diventa efficace  la  delibera  di
questo Comitato che approva il progetto preliminare dell'opera. Entro
tale termine,  puo'  essere  approvato  il  progetto  definitivo  che
comporta la dichiarazione di pubblica utilita' dell'opera. In caso di
mancata approvazione del progetto definitivo nel predetto termine, il
vincolo preordinato all'esproprio  decade  e  trova  applicazione  la
disciplina dettata dall'art. 9 del testo unico  in  materia  edilizia
approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno  2001,
n.  380.  Ove  sia  necessario  reiterare  il   vincolo   preordinato
all'esproprio, la proposta e' formulata a questo  Comitato  da  parte
del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti,  su  istanza  del
soggetto aggiudicatore. La reiterazione del vincolo e'  disposta  con
deliberazione motivata di questo  Comitato  secondo  quanto  previsto
dall'art. 165, comma 5, terzo e quarto periodo,  del  citato  decreto
legislativo n. 163/2006. La disposizione del comma 7-bis deroga  alle
disposizioni dell'art. 9, commi 2, 3 e  4,  del  citato  decreto  del
Presidente della Repubblica n. 327/2001; 
    l'art. 256, che ha abrogato  il  decreto  legislativo  20  agosto
2002, n. 190, concernente l'«Attuazione della legge n.  443/2001  per
la realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti produttivi
strategici e di interesse nazionale», come integrato e modificato dal
decreto legislativo 17 agosto 2005, n. 189; 
  Visto il decreto-legge 25 giugno 2008,  n.  112,  convertito  dalla
legge 6 agosto 2008, n. 133, che all'art. 12, comma  1,  tra  l'altro
sostituisce il comma 8-sexiesdecies dell'art. 13 del decreto-legge 31
gennaio 2007, n. 7, convertito in  legge,  con  modificazioni,  dalla
legge 2 aprile 2007, n. 40, prevedendo che, per effetto delle revoche
di cui al comma 8-quinquiesdecies del medesimo art.  13,  i  rapporti
convenzionali stipulati da Treno Alta Velocita'  S.p.A.  (da  ora  in
avanti «TAV S.p.A.») con i contraenti generali  in  data  15  ottobre
1991  e  in  data  16  marzo  1992  continuano,  senza  soluzione  di
continuita', con Rete ferroviaria italiana S.p.A. (da ora  in  avanti
«RFI S.p.A.»); 
  Visto l'art.  2  della  legge  23  dicembre  2009,  n.  191  (legge
finanziaria 2010), che ha previsto la possibilita'  che  con  decreti
del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta  del  Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze, siano individuati  specifici  progetti
prioritari la  cui  realizzazione  possa  essere  avviata  per  lotti
costruttivi non funzionali, e visti in particolare: 
    il comma 232, che: 
      individua i requisiti per i progetti da  realizzare  per  lotti
costruttivi; 
      individua le condizioni per le relative autorizzazioni da parte
di questo Comitato; 
    precisa che dalle determinazioni assunte dal Comitato non  devono
derivare, in ogni caso, nuovi obblighi contrattuali nei confronti  di
terzi a carico del soggetto aggiudicatore dell'opera per i quali  non
sussista l'integrale copertura finanziaria; 
    il comma 233, il quale stabilisce che, con  l'autorizzazione  del
primo lotto costruttivo, il Comitato assume l'impegno programmatico a
finanziare l'intera opera; 
    il comma 234, il quale stabilisce che  l'Allegato  infrastrutture
al Documento di programmazione economico-finanziaria  (ora  Documento
di economia e finanza) dia distinta evidenza degli interventi di  cui
ai commi 232 e 233; 
  Vista la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n. 217, concernente  «Piano  straordinario  contro  le
mafie, nonche' delega al Governo in materia di normativa  antimafia»,
che, tra l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di
inosservanza degli obblighi previsti dalla legge stessa, tra  cui  la
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, che all'art. 1, comma  76,
dispone che, tra le altre, la tratta Brescia - Verona - Padova  della
linea  ferroviaria  AV/AC  Milano-Venezia,  sono  realizzate  con  le
modalita' previste dalle lettere b) e c) del comma 232  e  dai  commi
233 e 234 dell'art. 2 della citata legge n.  191/2009  e  che  questo
Comitato puo' approvare i relativi progetti preliminari  anche  nelle
more del finanziamento della fase realizzativa e i relativi  progetti
definitivi a condizione  che  sussistano  disponibilita'  finanziarie
sufficienti per il finanziamento di un  primo  lotto  costruttivo  di
valore non inferiore al 10 per  cento  del  costo  complessivo  delle
opere, autorizzando a tal fine la spesa, mediante erogazione diretta,
di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2015 al 2029,  per
un totale di 1.800 milioni di euro; 
  Visto il decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in  legge,
con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 11,  che,  all'art.
36, individua le modalita' di  monitoraggio  finanziario  dei  lavori
relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di
cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3,  lettera  e),  del
citato decreto legislativo n. 163/2006; 
  Visto l'art. 3 del decreto-legge 12  settembre  2014,  n.  133  che
prevede: 
    al comma 1 che, per consentire nell'anno 2014 la continuita'  dei
cantieri in corso ovvero il perfezionamento degli  atti  contrattuali
finalizzati all'avvio dei lavori, sia incrementato il Fondo istituito
nello stato di previsione del Ministero delle  infrastrutture  e  dei
trasporti ai sensi dell'articolo 18, comma 1,  del  decreto-legge  21
giugno 2013, n. 69, convertito con modificazioni dalla legge 9 agosto
2013, n. 98, per complessivi 3.890 milioni di euro; 
    al comma 2 che, con decreti del Ministro delle  infrastrutture  e
dei trasporti, di concerto con  il  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze, sia finanziato, a valere sulle risorse di cui  al  comma  1,
tra  altri  interventi  appaltabili  entro  il  31  dicembre  2014  e
cantierabili entro il 30 giugno 2015, un ulteriore lotto  costruttivo
dell'asse Asse AV/AC Verona Padova; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (G.U. n. 51/2002  S.O.),
con la quale questo Comitato, ai sensi del richiamato  art.  1  della
legge n. 443/2001, ha  approvato  il  «Primo  Programma  delle  opere
strategiche», nonche' il relativo allegato 1, che include nell'ambito
dei  sistemi  ferroviari  l'«Asse  ferroviario  sull'itinerario   del
Corridoio 5 Lione - Kiev (Torino-Trieste)»; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del CUP; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63 (G.U. n. 248/2003), con  la
quale questo Comitato  ha  formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di
ordine  procedurale  riguardo  alle  attivita'  di  supporto  che  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e' chiamato a svolgere
ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi  nel
Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti d'investimento pubblico,  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 94 (G.U. n. 219/2006),  con  la
quale questo  Comitato  ha  approvato  il  progetto  preliminare  del
«Collegamento ferroviario AV/AC Verona - Padova», limitatamente  alle
tratte di 1^ fase tra Verona e Montebello e tra Grisignano di Zocco e
Padova, con un limite di spesa di 3.333 milioni di euro; 
  Vista la delibera 21 dicembre 2012, n. 136 (G.U. n. 103/2013),  con
la  quale  questo   Comitato   ha   espresso   parere   sull'Allegato
infrastrutture  al  documento  di  economia  e  finanza  (DEF)  2012,
contenente  l'aggiornamento  del   Programma   delle   infrastrutture
strategiche,  che,  alla  voce   «infrastruttura   asse   ferroviario
Corridoio  5  LYON-K»,  include  l'intervento  «Tratta  AV/AC  Verona
Padova»; 
  Vista  la  delibera  1°  agosto  2014,   n.   26,   in   corso   di
formalizzazione, con la quale  questo  Comitato  ha  espresso  parere
favorevole in ordine al Programma delle infrastrutture strategiche di
cui al 11° Allegato infrastrutture al Documento di economia e finanza
(DEF) 2013, che conferma, nella tabella 0  «Programma  infrastrutture
strategiche», alla voce «Infrastruttura Asse Ferroviario Corridoio  5
LYON-K», l'intervento «Tratta AV/AC Verona Padova», con un  costo  di
5.130 milioni di euro; 
  Vista la nota 6 ottobre 2014, n. 38733, con la quale  il  Ministero
delle infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  trasmesso  la  relazione
istruttoria relativa proposta di reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio  sugli   immobili   interessati   dalla   realizzazione
dell'intervento «Collegamento ferroviario  AV/AC  Verona  -  Padova»,
limitatamente alle tratte di 1^ fase tra Verona e  Montebello  e  tra
Grisignano di Zocco e Padova; 
  Vista la nota 7 ottobre 2014, n. 38953, con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha  chiesto   l'inserimento
all'ordine del giorno della prima seduta  utile  di  questo  Comitato
dell'argomento «Tratta AV/AC Verona Padova. Reiterazione del  vincolo
preordinato all'esproprio»; 
  Vista la nota 8 ottobre 2014, n. 39141, con la quale  il  Ministero
delle  infrastrutture  e   dei   trasporti   ha   inviato   ulteriore
documentazione istruttoria; 
  Vista la nota 22 ottobre 2014 n. 41483, con la quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti ha trasmesso  la  documentazione
richiesta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri -  Dipartimento
per la programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica
(DIPE) con nota del 16 ottobre 2014, n. 4385, ad  integrazione  della
succitata relazione istruttoria; 
  Vista la nota  di  sintesi  consegnata  nel  corso  della  riunione
preparatoria del 6 novembre 2014, e assunta al protocollo del DIPE al
n. 4690, con  la  quale  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti rinnova la proposta di reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio  sugli   immobili   interessati   dalla   realizzazione
dell'intervento in esame; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, e in particolare: 
    che  l'intervento  «Collegamento  ferroviario  AV/AC   Verona   -
Padova», rientra tra i sistemi ferroviari del  Corridoio  plurimodale
padano, che include l'«Asse ferroviario sull'itinerario del Corridoio
5 Lione - Kiev (Torino-Trieste)»; 
    che tale corridoio infrastrutturale include i progetti ferroviari
relativi al «nodo di Verona», alla tratta «AV/AC Venezia - Trieste» e
alla «tratta veneta dell'asse AV/AC Milano - Venezia  -  Trieste»  in
cui e' compreso il «Collegamento ferroviario AV/AC Verona -  Padova»,
e in particolare le tratte di prima  fase  tra  Verona  e  Montebello
Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova, oggetto di esame; 
    che questo  Comitato,  con  la  citata  delibera  n.  94/2006  ha
approvato, anche ai fini  dell'apposizione  del  vincolo  preordinato
all'esproprio, il progetto preliminare del «Collegamento  ferroviario
AV/AC Verona - Padova» limitatamente alle tratte di  prima  fase  tra
Verona e Montebello Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova; 
    che tale approvazione non ha compreso la tratta di  seconda  fase
«Variante di Vicenza» (tratta tra Montebello Vicentino  e  Grisignano
di Zocco); 
    che il soggetto aggiudicatore dell'intervento e' Rete Ferroviaria
Italiana (RFI) S.p.A.; 
    che il contraente generale e' il Consorzio Iricav Due; 
    che con  l'emanazione  del  decreto-legge  n.  7/2007,  ai  sensi
dell'art. 13  comma  8-quienquiesdecies,  le  concessioni  rilasciate
dall'Ente Ferrovie dello Stato in favore della TAV in data  7  agosto
1991 per la progettazione e costruzione delle tratte Verona -  Padova
e Milano - Genova (c.d. asse orizzontale) sono state revocate; 
    che la stessa norma, per effetto  della  revoca,  ha  determinato
anche  lo  scioglimento  della  Convenzione  -  e   successivi   atti
aggiuntivi - stipulati negli anni 1991 e 1992 tra TAV  S.p.A.  ed  il
General Contractor Iricav Due per la tratta  di  interesse  Verona  -
Padova; 
    che tale Convenzione tra TAV ed Iricav Due e'  stata  in  seguito
ripristinata con l'entrata in  vigore  del  citato  decreto-legge  n.
112/2008; 
    che   la    tratta    veneta    dell'asse    ferroviario    AV/AC
Milano-Venezia-Trieste e' stata inclusa nel secondo  atto  aggiuntivo
del 6 novembre 2009 all'Intesa Generale Quadro  tra  lo  Stato  e  la
Regione Veneto, ed e' stata confermata nell'Intesa Generale Quadro in
data 16 giugno 2011; 
    che, oltre alla carenza di risorse destinate alla  progettazione,
un ulteriore motivo di ritardo  della  contrattualizzazione  tra  RFI
S.p.A. e il contraente generale della tratta Verona  -  Padova,  dopo
l'approvazione da parte di questo Comitato della prima fase, e' stato
l'instaurazione da parte di Iricav Due di vari contenziosi,  l'ultimo
dei quali, iniziato a febbraio 2007, si e' concluso con lodo in  data
26 marzo 2012; 
    che a maggio 2012 il consorzio Iricav  Due  ha  chiesto  che  RFI
S.p.A. desse  esecuzione  alla  Convenzione  originaria  del  1991  e
trasmettesse alla stessa Iricav Due il progetto preliminare approvato
da questo Comitato per consentire al medesimo contraente generale  la
redazione del progetto definitivo; 
    che, con note del 20 gennaio, 13 maggio,  12  e  16  giugno  e  7
luglio 2014, il Consorzio Iricav Due ha sottolineato che il  progetto
preliminare della tratta AV/AC Verona-Padova (opere  di  prima  fase)
approvato  con  la  citata  delibera  n.   94/2006   assicura   piena
funzionalita'  nel  suo  insieme  all'intera  linea,  e  ha  chiesto,
considerato che l'art. 1, comma 76, della legge n. 147/2013, oltre  a
consentire l'attuazione di alcune opere, tra cui quella in esame, per
lotti costruttivi, destina a tal fine un  finanziamento  annuale  dal
2015  al  2029,  l'autorizzazione  alla  elaborazione  del   progetto
definitivo delle tratte gia' approvate da  questo  Comitato,  per  il
quale ha dichiarato essere disponibili sufficienti risorse; 
    che il  29  luglio  2014  e'  stato  sottoscritto  il  protocollo
d'intesa tra il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  la
Regione Veneto, RFI S.p.A., il Comune  di  Vicenza  e  la  Camera  di
Commercio di Vicenza, con il quale sono stati concordati gli sviluppi
progettuali  relativi  anche   all'attraversamento   del   territorio
vicentino da parte della linea AV/AC Verona Padova; 
    che il vincolo preordinato all'esproprio apposto  con  la  citata
delibera n. 94/2006 sugli  immobili  interessati  alla  realizzazione
dell'intervento «Collegamento ferroviario  AV/AC  Verona  -  Padova»,
limitatamente alle tratte di prima fase tra Verona e Montebello e tra
Grisignano di Zocco e Padova, e' scaduto in data 7 novembre  2013,  a
distanza di 7 anni dalla registrazione  della  suddetta  delibera  da
parte della Corte dei conti; 
    che il soggetto aggiudicatone RFI S.p.A., con nota 31 marzo 2014,
ha: 
      richiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  di
procedere con  urgenza  alla  reiterazione  del  vincolo  preordinato
all'esproprio per le predette tratte ferroviarie; 
      evidenziato che l'importo di euro 762.450, quale indennita' per
il risarcimento del  danno  eventualmente  cagionato  in  conseguenza
della reiterazione del vincolo espropriativo, indicato  dalla  stessa
RFI nella «Istruttoria  sulle  indennita'  da  corrispondere  per  la
reiterazione del vincolo espropriativo» inoltrata al Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti il 23 settembre 2013 e quantificato ai
sensi dell'art. 39 del decreto del  Presidente  della  Repubblica  n.
327/2001,  e'  ricompreso  nel  quadro  economico  del  primo   lotto
costruttivo della Tratta AV/AC Verona Padova; 
    che  il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti   ha
dichiarato che sussistono i presupposti, ai sensi degli articoli 10 e
39 del citato decreto del Presidente della Repubblica n.  327/2001  e
dell'art. 165 comma 7-bis del decreto legislativo n. 163/2006, per la
reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio  anche  alla  luce
delle seguenti motivazioni: 
      l'opera  e'  stata  annoverata  dal  Governo  tra   quelle   da
realizzare per lotti costruttivi, ai  sensi  dell'art.  1,  comma  76
della citata legge n.  147/2013,  con  le  modalita'  previste  dalle
lettere b) e c) del comma 232 e dai commi 233 e 234 dell'art. 2 della
citata legge n. 191/2009, in modo da consentirne la celere attuazione
anche nelle more del completo reperimento delle risorse necessarie; 
      il progetto preliminare, approvato con la  citata  delibera  n.
94/2004, mantiene inalterata la sua validita'; 
      si tratta della prima reiterazione, resasi  necessaria  per  le
circostanze su indicate; 
      la  reiterazione  dei  vincolo  preordinato  all'esproprio   e'
indispensabile e urgente poiche', qualora non si procedesse, le  aree
interessate dall'intervento  potrebbero  essere  destinate  ad  altri
fini, con la conseguenza  che  risulterebbe  precluso  o  molto  piu'
oneroso realizzare l'opera in questione; 
  Considerato anche che l'art.  3,  comma  2,  lett.  b)  del  citato
decreto-legge n.  133/2014  prevede  il  finanziamento  di  un  lotto
costruttivo dell'asse AV/AC  Verona  Padova,  in  quanto  considerato
appaltabile entro il 31 dicembre 2014  e  cantierabile  entro  il  30
giugno 2015; 
  Considerato  che  il  Contratto  di  programma  2012-2016  -  parte
investimenti tra RFI S.p.A. e il Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti, trasmesso dallo stesso Ministero con  la  citata  nota  22
ottobre 2014, n. 41483, include l'intervento «Linea  AV/AC  Milano  -
Venezia: sub tratta Verona Vicenza», con  una  copertura  finanziaria
destinata al primo lotto costruttivo pari a 369 milioni di euro; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 10 novembre 2014, n. 4749, predisposta congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Considerato  che  il  Presidente  della  Regione  del   Veneto   ha
confermato, nel corso della odierna seduta, l'assenso  della  Regione
ai  fini  dell'intesa  sulla  localizzazione  dell'opera,  ai   sensi
dell'art. 165, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006, e si  e'
impegnato a fornire assenso formale sentiti i Comuni interessati; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
1. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio apposto con  la
delibera n. 94/2006 
  1.1 Ai sensi degli articoli 10 e  39  del  decreto  del  Presidente
della Repubblica n.  327/2001  e  dell'art.  165,  comma  7-bis,  del
decreto legislativo n. 163/2006,  e'  disposta  la  reiterazione  del
vincolo preordinato all'esproprio, apposto con la delibera di  questo
Comitato n. 94/2006, sugli immobili interessati  dalla  realizzazione
dell'intervento «Collegamento ferroviario  AV/AC  Verona  -  Padova»,
limitatamente alle tratte di prima  fase,  tra  Verona  e  Montebello
Vicentino e tra Grisignano di Zocco e Padova. 
  1.2 Qualora gli oneri  per  gli  indennizzi  dovuti  a  favore  dei
proprietari  degli   immobili   gravati   dal   vincolo   preordinato
all'esproprio dovessero risultare superiori  all'importo  attualmente
stimato, pari a 762.450,00 euro, e finanziato a carico delle  risorse
disponibili per l'intervento nell'ambito del Contratto  di  programma
2012-2016 - parte investimenti tra RFI S.p.A. e  il  Ministero  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  gli   stessi   saranno   comunque
fronteggiati dal soggetto aggiudicatore con mezzi propri. 
  1.3  L'efficacia  della  presente  delibera  e'  subordinata   alla
trasmissione  alla  Presidenza   del   Consiglio   dei   Ministri   -
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica, del formale  assenso  del  Presidente  della  Regione  del
Veneto ai  fini  dell'intesa  sulla  localizzazione  dell'intervento,
sentiti i comuni nel cui territorio si  realizza  l'opera,  ai  sensi
dell'art. 165, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006. 
  1.4 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' a
svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a  consentire  a  questo
Comitato di espletare i  compiti  di  vigilanza  sulla  realizzazione
delle opere ad esso assegnati dalla  normativa  citata  in  premessa,
tenendo conto delle indicazioni di cui alla delibera n. 63/2003 sopra
richiamata. 
  1.5 Il soggetto aggiudicatore dell'opera dovra' assicurare a questo
Comitato flussi costanti di informazioni  coerenti  per  contenuti  e
modalita' con il sistema di monitoraggio degli investimenti  pubblici
di cui al citato art. 1 della legge n. 144/1999. 
  1.6 Nelle more dell'adozione  della  delibera  di  questo  Comitato
prevista all'art. 36, comma  3,  del  decreto-legge  n.  90/2014,  le
modalita' di controllo  dei  flussi  finanziari  sono  adeguate  come
previsto al comma 2 del medesimo articolo. 
  1.7 Ai sensi della delibera n. 24/2004, il CUP assegnato  all'opera
dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione amministrativa e
contabile riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 10 novembre 2014 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il segretario: Lotti 
 

Registrato alla Corte dei conti il 25 febbraio 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze Reg.ne  Prev.  n.
400