IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge n. 181 del 15 maggio 1989, di conversione in  legge,
con modificazioni, del decreto-legge  n.  120  del  1°  aprile  1989,
recante misure di sostegno e di reindustrializzazione  in  attuazione
del piano di risanamento della siderurgia; 
  Visto il decreto legislativo del 31 maggio  2011,  n.  88,  recante
disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici  e  sociali,  il  quale,  tra
l'altro, dispone che il  FAS  di  cui  all'art.  61  della  legge  27
dicembre 2002, n. 289 (finanziaria 2003) assume la  denominazione  di
Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC); 
  Visto il decreto-legge n. 83 del 22 giugno 2012,  convertito  dalla
legge n. 134 del 7  agosto  2012,  recante  «misure  urgenti  per  la
crescita del  Paese»  e  in  particolare  l'art.  27  concernente  il
riordino   della   disciplina   in   materia   di   riconversione   e
riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa; 
  Visto il decreto del Ministero  dello  sviluppo  economico  del  31
gennaio 2013, di attuazione  dell'art.  27,  comma  8,  del  suddetto
decreto-legge n. 83/2012 che detta i criteri  per  la  individuazione
delle situazioni  di  crisi  industriali  e  per  la  definizione  di
progetti di riconversione industriale e, a  tal  fine  definisce,  in
particolare, le modalita' di adozione di progetti di riconversione  e
riqualificazione (PRRI) mediante appositi Accordi  di  programma  che
disciplinano gli  interventi  agevolativi,  l'attivita'  integrata  e
coordinata delle Amministrazioni centrali, della Regione, degli  Enti
locali e dei soggetti pubblici e privati,  nonche'  le  modalita'  di
esecuzione degli interventi e la verifica dello stato di attuazione e
del rispetto delle condizioni fissate; 
  Visto il decreto-legge  26  aprile  2013,  n.  43,  convertito  con
modificazioni dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, recante tra  l'altro
le disposizioni urgenti  per  il rilancio  dell'area  industriale  di
Piombino; 
  Visto in particolare l'art. 1 del suddetto decreto, con  il  quale,
tra l'altro, viene riconosciuta l'area industriale di Piombino  quale
area  in  situazione  di  crisi   industriale   complessa   ai   fini
dell'applicazione  delle  disposizioni  di  cui   all'art.   27   del
decreto-legge n. 83/2012, nonche' viene  individuato,  nella  persona
del Presidente della Regione Toscana,  il  Commissario  straordinario
per l'attuazione  degli  interventi  e  viene  altresi'  prevista  la
stipula di apposito Accordo di programma quadro quale  strumento  per
assicurare l'attuazione degli  interventi  e  l'individuazione  delle
relative risorse finanziarie; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  27
giugno 2013, con cui, ai sensi del citato art. 1 del decreto-legge n.
43/2013, il  Presidente  della  Regione  Toscana  e'  stato  nominato
Commissario straordinario per lo svolgimento delle attivita' connesse
alla    realizzazione    degli    interventi    di    implementazione
infrastrutturale  del  Porto  di  Piombino,  per  il  mantenimento  e
potenziamento dei livelli  occupazionali  dell'area  siderurgica  del
Comune medesimo e per superare  le  gravi  situazioni  di  criticita'
ambientale dell'area, al fine di garantirne lo sviluppo sostenibile; 
  Visto  l'art.  4  del  decreto-legge  23  dicembre  2013,  n.  145,
convertito con modificazioni dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, e in
particolare il comma 1 che ha sostituito l'art. 252-bis  del  decreto
legislativo n. 152 del 2006 recante disposizioni in materia di  «Siti
inquinati  nazionali  di  preminente  interesse   pubblico   per   la
riconversione industriale»; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico adottato  di
concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali del  19
novembre 2013, di  attuazione  dell'art.  27,  comma  8,  del  citato
decreto n. 83/2012, che detta  i  criteri  per  la  disciplina  degli
interventi per le politiche attive del lavoro per  le  situazioni  di
crisi industriale complessa; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  23
aprile 2014 (Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio  2014),  con  il
quale e' stata conferita al Sottosegretario di Stato alla  Presidenza
del Consiglio dei ministri, Segretario del Consiglio dei ministri, la
delega ad esercitare le funzioni di cui all'art. 7, commi  26  e  27,
del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito  dalla  legge  30
luglio 2010, n. 122, relative tra l'altro alla gestione del Fondo per
lo sviluppo e la coesione (FSC); 
  Visto l'Accordo di Programma (AP) «Disciplina degli interventi  per
la riqualificazione  e  la  riconversione  del  polo  industriale  di
Piombino», sottoscritto in data 24 aprile 2014 tra la Presidenza  del
Consiglio  dei  ministri,  i  Ministeri  dello  sviluppo   economico,
dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della difesa,
delle infrastrutture e dei trasporti, del lavoro  e  delle  politiche
sociali, l'Agenzia del demanio, la Regione Toscana, la  Provincia  di
Livorno, il Comune di Piombino,  l'Autorita'  Portuale  di  Piombino,
l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo
di impresa S.p.A., registrato alla Corte dei conti in data 29  luglio
2014, protocollo n. 2994, ed avente ad oggetto la definizione di  una
complessiva ed unitaria manovra  di  intervento  sull'area  di  crisi
industriale complessa di Piombino tramite l'attuazione di un Progetto
di messa in sicurezza,  riconversione  e  riqualificazione  dell'area
industriale medesima; 
  Considerato  che  tale  Accordo  e'  articolato  in  tre  ASSI   di
intervento,  il  secondo  dei  quali,  «ASSE  II  -   Intervento   di
riconversione  e  riqualificazione  produttiva  dell'area  di   crisi
industriale  complessa  di  Piombino»,  prevede  la   «Azione   2   -
Potenziamento produttivo delle attivita' industriali  portuali  volte
allo smantellamento, alle manutenzioni e refitting navale»; 
  Considerato in particolare che nelle premesse  del  citato  Accordo
viene   indicato   che   una   delle   potenziali    direttrici    di
reindustrializzazione dell'area e' costituita dal potenziamento delle
attivita' portuali  attraverso  la  creazione  delle  condizioni  per
l'avvio delle previste attivita' di smantellamento, di manutenzioni e
refitting navale; 
  Considerato che alla nota della Regione Toscana  n.  AOOGRT-0210077
del 27 agosto 2014 indirizzata  anche  al  Segretario  del  CIPE,  e'
allegata, tra l'altro, la nota informativa predisposta dall'Autorita'
portuale di Piombino, nella quale sono  indicati  gli  interventi  da
realizzare con risorse pubbliche al fine di assicurare la  condizione
minima efficiente per la costruzione della piattaforma dedicata  alle
attivita' di smantellamento, manutenzione e refitting navale,  tra  i
quali la costruzione del banchinamento alla radice della banchina Est
del molo di sottoflutto, il prolungamento del molo di  sottoflutto  a
protezione dello specchio acqueo e la realizzazione degli impianti  e
delle operazioni che assicurino la funzionalita'  dell'infrastruttura
di base propedeutica all'attuazione della piattaforma; 
  Tenuto  conto  che  la  realizzazione   dei   suddetti   interventi
costituisce un effetto  di  incentivazione  all'afflusso  di  risorse
private, consentendo all'Amministrazione pubblica di intraprendere un
progetto di investimento che, in assenza del sostegno  pubblico,  non
sarebbe stato possibile realizzare con le sole forze di mercato; 
  Vista la propria delibera del  30  giugno  2014,  n.  21  (Gazzetta
Ufficiale n. 220/2014) con  la  quale  sono  state  riprogrammate  le
risorse del Fondo per lo sviluppo e la  coesione  2007-2013  in  base
agli esiti della ricognizione di cui alla delibera di questo Comitato
del 17 dicembre 2013, n. 94 (Gazzetta Ufficiale n. 75/2014); 
  Vista la  proposta  n.  3353  del  7  agosto  2014  del  competente
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio  dei  ministri
con  delega  alla  coesione  territoriale,   corredata   dalla   nota
informativa per il CIPE predisposta dal Dipartimento per lo  sviluppo
e la coesione economica e  (DPS)  concernente  il  finanziamento  del
richiamato Accordo di programma per lo sviluppo  delle  attivita'  di
smantellamento,   manutenzione,   restauro   e   trasformazione    di
imbarcazioni; 
  Considerato in particolare che nella richiamata nota informativa il
Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica ha  indicato  in
20.000.000 di euro il fabbisogno finanziario per  lo  sviluppo  delle
attivita' soprarichiamate, a valere sulle risorse residue rinvenienti
dalla ricognizione del Fondo sviluppo e  coesione  2007-2013  di  cui
alla delibera CIPE n. 21 del 30 giugno 2014; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62) ed in particolare dell'esigenza, emersa in  sede  di  riunioni
preparatorie del Comitato dell'8 agosto e 17 ottobre 2014,  di  dover
disporre l'assegnazione della somma di 20.000.000 di euro  in  favore
della   Regione   Toscana,   onde   evitare   un   impatto   negativo
sull'indebitamento  netto  nazionale  trattandosi  di  risorse  della
programmazione regionale; 
  Vista la nota della Regione Toscana n. AOOOGRT/262178/  A.  030.110
del 24 ottobre 2014, con la quale il Presidente  esprime  il  formale
assenso all'assegnazione dell'importo  di  20.000.000  di  euro  alla
Regione medesima, per il finanziamento degli interventi  di  sviluppo
delle  attivita'  di   smantellamento,   manutenzione,   restauro   e
trasformazione  di  imbarcazioni,  nell'ambito  di  quanto   previsto
dall'Accordo di programma citato, con decorrenza dal gennaio 2015 per
evitare effetti negativi sul patto di stabilita' interno  per  l'anno
2014; 
  Vista  l'odierna  nota  n.  4749,  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base  della  presente  seduta
del  Comitato,  contenente  le  osservazioni  e  le  prescrizioni  da
recepire nella presente delibera; 
  Sulla  proposta  del  competente  Sottosegretario  di  Stato   alla
Presidenza del Consiglio  dei  ministri,  con  delega  alla  coesione
territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1. Assegnazione delle risorse. 
  Con  la  presente  delibera  e'  assegnato  alla  Regione   Toscana
l'importo di 20.000.000 di euro, a valere sulle residue  risorse  del
Fondo sviluppo e coesione 2007-2013 di cui alla  delibera  di  questo
Comitato  n.   21/2014   richiamata   in   premessa,   destinato   al
finanziamento di interventi volti  a  realizzare  le  condizioni  per
l'avvio delle attivita' di smantellamento delle navi, di manutenzione
e di refitting navale, tra cui la costruzione del banchinamento  alla
radice della banchina Est del molo di sottoflutto,  il  prolungamento
del molo di sottoflutto a  protezione  dello  specchio  acqueo  e  la
realizzazione degli impianti e delle operazioni volte  ad  assicurare
la   funzionalita'   dell'infrastruttura   di    base    propedeutica
all'attuazione della piattaforma; 
2. Modalita' di attuazione. 
  2.1 Le suddette risorse saranno messe a disposizione della  Regione
Toscana che in merito, ha espresso il suo formale assenso con lettera
del Presidente  pervenuta  in  data  24  ottobre  2014  di  cui  alle
premesse. 
  La stessa Regione provvedera' successivamente a trasferire le dette
risorse all'Autorita' portuale di Piombino, in qualita'  di  stazione
appaltante della gara pubblica per la realizzazione degli  interventi
di cui al punto 1 della presente delibera; 
  2.2 La Regione Toscana, destinataria della presente assegnazione di
20.000.000  di  euro  provvedera'   alla   relativa   notifica   alla
Commissione  europea  per  le  verifiche  di  compatibilita'  con  la
normativa europea in materia  di  aiuti  di  Stato.  Conseguentemente
l'effettiva erogazione  delle  risorse  resta  subordinata  all'esito
favorevole della detta procedura di notifica. 
3. Norme finali. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 10 novembre 2014 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il Segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 19 febbraio 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, Reg.ne Prev.  n.
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