IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista  la  legge  n.  426  del  9  dicembre  1998,  recante  «Nuovi
interventi in campo ambientale» ed in particolare l'art. 1, commi 3 e
4, che prevedono, tra  l'altro,  l'adozione  da  parte  del  Ministro
dell'ambiente  del  Programma  nazionale  di  bonifica  e  ripristino
ambientale dei siti inquinati e l'identificazione di un primo  elenco
di interventi di bonifica di interesse nazionale, i cui  ambiti  sono
perimetrati, sentiti i comuni  interessati,  da  parte  del  medesimo
Ministro; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare n.  468  del  18  settembre  2001  «Regolamento
recante: Programma nazionale di bonifica e ripristino ambientale» che
individua, tra gli altri, il sito di «Trieste »  come  intervento  di
bonifica di interesse nazionale (SIN); 
  Visto il decreto del  Ministero  dell'ambiente,  della  tutela  del
territorio e del mare  del  24  febbraio  2003  che  ha  definito  il
perimetro di detto sito; 
  Vista  la  direttiva  2004/35/CE  del  Parlamento  europeo  e   del
Consiglio del 21 aprile  2004  sulla  responsabilita'  ambientale  in
materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale; 
  Visto il decreto legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 e  successive
modificazioni ed integrazioni «Norme in materia ambientale», articoli
299 e seguenti, che recepiscono la suddetta direttiva; 
  Visto in particolare l'art. 252,  comma  4,  del  suddetto  decreto
legislativo che attribuisce al Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare la  titolarita'  del  procedimento  per  la
bonifica dei siti di interesse nazionale, sentito il Ministero  delle
attivita' produttive; 
  Vista la disciplina comunitaria degli aiuti di Stato per la  tutela
ambientale (GUE C82 del 1° aprile 2008); 
  Visto il decreto-legge n. 83 del 22 giugno 2012,  convertito  dalla
legge n. 134 del 7  agosto  2012,  recante  «Misure  urgenti  per  la
crescita del  Paese»  e  in  particolare  l'art.  27  concernente  il
riordino   della   disciplina   in   materia   di   riconversione   e
riqualificazione produttiva di aree di crisi industriale complessa; 
  Visto il decreto del  Ministro  dello  sviluppo  economico  del  31
gennaio 2013, di attuazione  dell'art.  27,  comma  8,  del  suddetto
decreto-legge,  che  detta  i  criteri  per  l'individuazione   delle
situazioni di crisi industriali e per la definizione di  progetti  di
riconversione industriale, e a tal fine definisce, in particolare, le
modalita' di adozione di Progetti di riconversione e riqualificazione
industriale  (PRRI)  mediante  appositi  accordi  di  programma   che
disciplinano gli  interventi  agevolativi,  l'attivita'  integrata  e
coordinata delle Amministrazioni centrali, della regione, degli  enti
locali e dei soggetti pubblici e privati,  nonche'  le  modalita'  di
esecuzione degli interventi e la verifica dello stato di attuazione e
del rispetto delle condizioni fissate; 
  Tenuto conto che, ai sensi dei richiamati art. 27 del decreto-legge
n. 83/2012 e decreto ministeriale 31 gennaio 2013, il Ministero dello
sviluppo economico si avvale dell'Agenzia nazionale per  l'attrazione
degli  investimenti  e  lo  sviluppo  d'impresa  S.p.a.  (di  seguito
Invitalia) per la definizione e  l'attuazione  degli  interventi  del
progetto di riconversione e riqualificazione industriale (PRRI); 
  Visto il decreto-legge 26  aprile  2013,  n.  43,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 24 giugno 2013, n. 71, con il quale l'area
industriale di Trieste e' stata  riconosciuta  quale  area  di  crisi
industriale complessa ai sensi dell'art. 27 del citato  decreto-legge
n. 83/2012, in relazione alle tematiche della produzione siderurgica,
della riqualificazione delle attivita' industriali e portuali  e  del
recupero ambientale; 
  Visto  l'art.  4  del  decreto-legge  23  dicembre  2013,  n.  145,
convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9,  e
in particolare il comma 1,  che  ha  sostituito  l'art.  252-bis  del
decreto legislativo n. 152 del 2006 e reca disposizioni in materia di
«Siti inquinati nazionali di preminente  interesse  pubblico  per  la
riconversione industriale», ed i commi 11 e 12, che disciplinano, tra
l'altro, la nomina e le attribuzioni  del  presidente  della  regione
Friuli-Venezia Giulia quale commissario straordinario, autorizzato ad
esercitare i poteri di cui all'art. 13  del  decreto-legge  25  marzo
1997, n. 67, convertito dalla legge n. 135 del  23  maggio  1997,  al
fine di assicurare l'attuazione dell'Accordo di programma quadro; 
  Tenuto conto che il Programma attuativo regionale del Fondo per  lo
sviluppo e la coesione (PAR FSC) della regione Friuli-Venezia  Giulia
per il periodo 2007-2013, approvato in via  definitiva  dalla  giunta
regionale con delibera n. 847 del 17 maggio 2012, prevede all'Asse  2
- Ambiente, l'obiettivo 2.1 «Riduzione della  pressione  del  sistema
degli insediamenti sull'alto Adriatico», nell'ambito del quale  viene
finanziata per un  ammontare  di  26.100.000,00  euro,  a  valere  su
risorse del  FSC  2007/2013,  la  Linea  d'azione  2.1.1,  denominata
«Ripristino ambientale del sito inquinato di interesse  nazionale  di
Trieste ai fini di riconversione e sviluppo produttivo»; 
  Vista la delibera n. 10 del 20 gennaio 2012 (Gazzetta Ufficiale  n.
82 del 6 aprile 2012) con la quale questo Comitato ha preso atto  del
Programma  attuativo   regionale   (PAR)   della   regione   autonoma
Friuli-Venezia Giulia finanziato con le  risorse  del  Fondo  per  lo
sviluppo e coesione 2007-2013; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, e in particolare l'art. 1,
comma 6, che prevede la destinazione del complesso delle risorse  del
Fondo per lo sviluppo e la coesione per il periodo di  programmazione
2014-2020 a sostenere  esclusivamente  interventi  per  lo  sviluppo,
anche di natura ambientale, e il comma 7, come  modificato  dall'art.
13, comma 9, decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, in base al quale il
Ministro per  la  coesione  territoriale,  d'intesa  con  i  Ministri
interessati, destina, ai sensi del decreto legislativo n. 88  del  31
maggio 2011, quota parte delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la
coesione per il periodo di programmazione 2014-2020 al  finanziamento
degli interventi di messa in sicurezza del territorio, di bonifica di
siti d'interesse nazionale, di bonifica di beni contenenti amianto  e
di altri interventi in materia di politiche ambientali; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  23
aprile 2014 (Gazzetta Ufficiale n. 122 del 28 maggio  2014),  con  il
quale e' stata conferita al Sottosegretario di Stato alla  Presidenza
del Consiglio dei ministri, Segretario del Consiglio dei ministri, la
delega ad esercitare le funzioni di cui all'art. 7 del  decreto-legge
31 maggio 2010, n. 78, convertito dalla legge 30 luglio 2010, n. 122,
relative tra l'altro alla gestione del Fondo per  lo  sviluppo  e  la
coesione (FSC); 
  Visto l'Accordo di programma (A.P.) sottoscritto in data 30 gennaio
2014, registrato dalla Corte dei conti in data 20 maggio 2014 «Reg.ne
Prev.  n.  2083»,  tra   i   Ministri   dello   sviluppo   economico,
dell'ambiente e  della  tutela  del  territorio  e  del  mare,  delle
infrastrutture e dei trasporti, per  la  coesione  territoriale,  del
lavoro e delle politiche sociali, la regione  Friuli-Venezia  Giulia,
la provincia di Trieste, il comune di Trieste,  l'Autorita'  portuale
di Trieste, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e
lo sviluppo di impresa S.p.a., e che ha per oggetto la definizione di
una complessiva ed unitaria manovra di intervento sull'area di  crisi
industriale complessa di Trieste tramite l'attuazione di un  Progetto
di messa in sicurezza del sito di bonifica  di  interesse  nazionale,
nonche' di riconversione e riqualificazione dell'area industriale; 
  Considerato  che  tale  Accordo   e'   articolato   in   due   ASSI
d'intervento, il primo dei quali (ASSE I) consistente  nel  «Progetto
integrato di messa in sicurezza e di reindustrializzazione  del  sito
della Ferriera di Servola, ai sensi  dell'art.  252-bis  del  decreto
legislativo n. 152 del 2006»; 
  Considerato in particolare che, nell'ambito del richiamato ASSE  I,
e' prevista l'Azione II  «Programma  degli  ulteriori  interventi  di
messa  in  sicurezza  dell'area  da  realizzare   con   finanziamento
pubblico» (art. 8 del citato A.P.), articolata  negli  interventi  di
marginamento  fisico  fronte  mare  dell'intera  area  demaniale   in
concessione, con  annessa  barriera  idraulica,  e  di  realizzazione
dell'impianto di depurazione per il trattamento delle acque di  falda
contaminate emunte; 
  Vista la nota informativa per il CIPE, n. 9854 del 22 ottobre 2014,
predisposta dal Dipartimento per lo sviluppo e la coesione  economica
(DPS), nella quale, in relazione al programma di  cui  al  richiamato
ASSE  I  -  Azione  II,  sono  indicati  il  fabbisogno   finanziario
complessivo, determinato in 41.500.000  euro,  le  opere  in  cui  si
articola il programma  degli  interventi,  l'importo  finanziario  di
ciascuna delle dette opere, l'articolazione pluriennale della  spesa,
nonche'  il  soggetto  competente  ad  assicurare  l'attuazione   del
programma   degli   interventi,    individuato    nel    «Commissario
straordinario per l'attuazione degli interventi  nell'area  di  crisi
industriale  complessa  di  Trieste»  da  nominarsi  ai   sensi   del
menzionato art. 4, comma 11, del decreto-legge n. 145/2013; 
  Considerato  che  nella  suddetta  nota  la  copertura  del  citato
fabbisogno di  41.500.000  euro  per  il  Programma  degli  ulteriori
interventi di messa in sicurezza dell'area di competenza pubblica  e'
individuata, per un importo pari a 26.100.000  euro  a  valere  sulla
disponibilita' del PAR FSC  2007-2013  a  titolarita'  della  regione
Friuli-Venezia Giulia, e per l'importo di 15.400.000  euro  a  carico
della  programmazione  del  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
2014-2020; 
  Preso atto che nella richiamata nota informativa e' indicato che lo
studio di  fattibilita'  concernente  gli  interventi  di  competenza
pubblica da realizzare, sviluppato da Invitalia attivita'  produttive
S.p.a. - Societa' in house del Ministero dello sviluppo economico, e'
stato approvato in sede di Conferenza di servizi del 17 ottobre  2014
tenutasi presso il detto Ministero; 
  Preso  atto  inoltre   che   nella   medesima   nota   informativa,
conformemente a quanto approvato nella sopra richiamata Conferenza di
servizi del 17 ottobre 2014, viene posto in evidenza che l'esecuzione
del marginamento fisico, da  attuarsi  nell'ambito  della  richiamata
Azione II, ricade anche in una parte di perimetro a  terra  dell'area
della piattaforma logistica - secondo stralcio,  non  ricompresa  nel
perimetro dell'area di crisi e che tale intervento  risulta  tuttavia
tecnicamente indispensabile al fine di  garantire  l'efficacia  delle
opere di messa in sicurezza e bonifica, fermo restando  che  le  aree
interessate sono di natura demaniale e rientrano nel SIN di Trieste; 
  Vista la nota n. 22294 GAB  del  27  ottobre  2014,  consegnata  in
seduta e acquisita agli atti, con la quale il Ministro  dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare ha inoltrato  al  competente
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio  dei  ministri
con  delega  alla  coesione  territoriale  la  proposta   concernente
l'assegnazione  delle  risorse  per   l'attuazione   del   richiamato
«Programma degli ulteriori interventi di messa in sicurezza dell'area
da  realizzare  con  finanziamento   pubblico»,   consistente   negli
interventi  di  marginamento  fisico  fronte  mare  dell'intera  area
demaniale in  concessione,  con  annessa  barriera  idraulica,  e  di
realizzazione dell'impianto di depurazione per il  trattamento  delle
acque di falda contaminate; 
  Tenuto  conto  che  detta  proposta   scaturisce   dall'istruttoria
tecnico-amministrativa svolta  dal  competente  Dipartimento  per  lo
sviluppo e la coesione economica (DPS) in raccordo con  il  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio  e  del  mare  e  risulta
corredata  del  richiesto  elenco  degli  interventi  da  finanziare,
analiticamente  descritti,  e   dei   correlati   cronoprogrammi   di
attuazione degli interventi e di utilizzo dei finanziamenti; 
  Vista l'odierna nota n. 4590-P del  30  ottobre  2014,  predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio
dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze e posta  a
base della presente seduta del Comitato, contenente le osservazioni e
le  prescrizioni  da  recepire  nella  presente  delibera  unitamente
all'indicazione,  formulata  nell'oggetto  della  decisione,  che  le
risorse sono poste a carico della  dotazione  finanziaria  del  Fondo
sviluppo e  coesione,  programmazione  2014-2020,  per  l'importo  di
15.400.000 euro per l'anno 2015 nell'ambito della quota regionale del
Fondo medesimo; 
  Udita  l'illustrazione  della  proposta   in   esame   svolta   dal
Presidente, sulla quale viene  acquisito  l'assenso  dei  Ministri  e
Sottosegretari di Stato presenti; 
 
                              Delibera: 
 
1. Assegnazione di risorse. 
  Nell'ambito del complessivo fabbisogno  finanziario  di  41.500.000
euro per la realizzazione del «Programma degli  ulteriori  interventi
di messa in  sicurezza  dell'area  da  realizzare  con  finanziamento
pubblico» (ASSE I  -  Azione  II),  articolato  negli  interventi  di
marginamento  fisico  fronte  mare  dell'intera  area  demaniale   in
concessione, con  annessa  barriera  idraulica,  e  di  realizzazione
dell'impianto di depurazione per il trattamento delle acque di  falda
contaminate emunte,  con  la  presente  delibera  e'  assegnato  alla
regione  Friuli-Venezia  Giulia,  per  l'anno  2015,   l'importo   di
15.400.000 euro a valere sulle risorse del Fondo sviluppo e  coesione
2014-2020, nell'ambito della quota regionale del Fondo medesimo. 
2. Copertura finanziaria complessiva del Programma. 
  2.1. La copertura finanziaria complessiva del Programma di  cui  al
precedente  punto  1  e'  imputata  a  carico  delle  seguenti  fonti
finanziarie, secondo i relativi importi: 
  euro 15.400.000 a  carico  del  Fondo  sviluppo  e  coesione  (FSC)
2014-2020, ai sensi dell'art. 1, comma 7,  della  legge  27  dicembre
2013, n. 147,  per  la  realizzazione  degli  interventi  strutturali
previsti nell'art. 8 - ASSE I - Azione II dell'Accordo  di  programma
di cui alle premesse; 
  euro 26.100.000 a valere sulle risorse FSC 2007-2013, a titolarita'
regionale, stanziate nel PAR FSC della regione Friuli-Venezia Giulia,
ASSE 2 «Ambiente», del quale questo Comitato ha  preso  atto  con  la
propria delibera n. 10 del 20 gennaio 2012. 
3. Modalita' di attuazione. 
  3.1. Per entrambe le tipologie di fonti finanziarie di cui al punto
2.1, l'utilizzazione delle risorse e' prevista tramite la stipula  di
un apposito Accordo di programma quadro quale modalita' attuativa. 
  3.2.  Il  soggetto  competente  ad  assicurare   l'attuazione   del
programma di interventi e' il commissario straordinario,  individuato
nel presidente della regione Friuli-Venezia Giulia dall'art. 4, comma
11, del decreto-legge n. 145 del 23 dicembre 2013. 
4. Tempistica per impegni giuridicamente vincolanti. 
  Con  riferimento   all'impegno   delle   risorse   FSC   2007-2013,
programmazione  regionale,  di   cui   al   precedente   punto   2.1,
l'assunzione dell'obbligazione giuridicamente vincolante verso  terzi
deve intervenire, ai sensi della delibera  del  CIPE  n.  21  del  30
giugno 2014, entro  il  31  dicembre  2015.  Tale  condizione  e'  da
considerarsi rispettata  all'atto  della  stipula,  con  il  soggetto
privato non responsabile, dell'Accordo di programma di  cui  all'art.
252-bis del decreto legislativo n. 152/2006, richiamato al punto  3.1
della presente delibera, che dovra'  pertanto  intervenire  entro  il
suddetto termine del 31 dicembre 2015. 
5. Norme finali. 
  Per quanto non espressamente previsto dalla  presente  delibera  si
applicano  le  disposizioni  normative   e   le   procedure   vigenti
nell'ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. 
    Roma, 30 ottobre 2014 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti il 5 marzo 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze Reg.ne  Prev.  n.
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