IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Visto l'art. 1, comma 845, della legge 27  dicembre  2006,  n.  296
(legge finanziaria 2007) e successive modificazioni  e  integrazioni,
che prevede che il Ministro dello sviluppo economico puo'  istituire,
con proprio decreto, specifici regimi di aiuto  in  conformita'  alla
normativa comunitaria; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della  Commissione,  del  18
dicembre  2013,  recante  la  disciplina  per  l'applicazione   degli
articoli 107 e 108 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea
agli  aiuti  «de  minimis»,  pubblicato  nella   Gazzetta   Ufficiale
dell'Unione europea n. L 352/1 del 24 dicembre 2013; 
  Visto il regolamento (UE) n. 651/2014  della  Commissione,  del  17
giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti  compatibili  con
il mercato interno in applicazione  degli  articoli  107  e  108  del
Trattato, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea  n.
L 187 del 26 giugno 2014, e successive modifiche e integrazioni; 
  Vista  la  direttiva  2012/27/UE  del  Parlamento  europeo  e   del
Consiglio  del  25  ottobre  2012  sull'efficienza  energetica,   che
modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le  direttive
2004/8/CE e 2006/32/CE; 
  Visto  il  decreto  legislativo  3  marzo  2011,  n.   28   recante
"Attuazione della  direttiva  2009/28/CE  sulla  promozione  dell'uso
dell'energia da fonti  rinnovabili,  recante  modifica  e  successiva
abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE",  integrato  dal
decreto legislativo 4 luglio 2014, n. 102 recante  "Attuazione  della
direttiva 2012/27/UE sull'efficienza  energetica",  che  modifica  le
direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE  e
2006/32/CE; 
  Vista la delibera n. 166 del 21 dicembre 2007 con cui  il  CIPE  ha
approvato  l'attuazione  del  Quadro   strategico   nazionale   (QSN)
2007-2013 e la programmazione del Fondo per le aree sottoutilizzate; 
  Visto il Programma Operativo Interregionale "Energie rinnovabili  e
risparmio energetico" FESR 2007-2013  (nel  seguito  "POI  Energia"),
approvato dalla Commissione europea con decisione del 20 luglio 2007,
n. C(2007)6820, come modificata dalla decisione del 19 dicembre 2012,
n. C(2012)9719 final; 
  Viste, in particolare, le linee di  attivita'  1.1  "Interventi  di
attivazione di filiere produttive che integrino obiettivi  energetici
ed  obiettivi  di   salvaguardia   dell'ambiente   e   sviluppo   del
territorio",   1.2   "Interventi   a    sostegno    dello    sviluppo
dell'imprenditoria collegata  alla  ricerca  ed  all'applicazione  di
tecnologie innovative  nel  settore  delle  fonti  rinnovabili",  2.1
"Interventi a sostegno dell'imprenditorialita' collegata al risparmio
energetico con particolare riferimento alla creazione  di  imprese  e
alle reti" del suddetto  POI  Energia,  che  prevedono  interventi  a
sostegno dello sviluppo delle energie da fonti rinnovabili e dell'uso
efficiente dell'energia; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con il Ministro dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del
mare,  28  dicembre  2012  recante  "Determinazione  degli  obiettivi
quantitativi nazionali di  risparmio  energetico  che  devono  essere
perseguiti dalle imprese di distribuzione dell'energia elettrica e il
gas per gli anni  dal  2013  al  2016  e  per  il  potenziamento  del
meccanismo  dei  certificati  bianchi",  pubblicato  nella   Gazzetta
Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n.  1  del  2  gennaio  2013,
supplemento ordinario, come  modificato  dal  decreto  legislativo  4
luglio 2014, n. 102; 
  Visto il decreto-legge 24  giugno  2014,  n.  91,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 11 agosto  2014,  n.  116,  che,  all'art.
25-bis, prevede la revisione, a partire dal 1°  gennaio  2015,  della
disciplina dello scambio sul posto; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico  5  dicembre
2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
n. 54 del 6  marzo  2014,  recante  i  termini,  le  modalita'  e  le
procedure per la concessione ed erogazione  di  agevolazioni  per  il
rafforzamento della competitivita' complessiva di imprese localizzate
nelle regioni dell'Obiettivo Convergenza (Calabria, Campania,  Puglia
e Sicilia), attraverso la realizzazione  di  programmi  integrati  di
investimento finalizzati alla  riduzione  ed  alla  razionalizzazione
dell'uso dell'energia primaria utilizzata nei  cicli  di  lavorazione
e/o  di  erogazione  dei  servizi  svolti  all'interno  di  un'unita'
produttiva e le successive disposizioni attuative della misura; 
  Considerata l'esigenza di promuovere ulteriormente gli investimenti
diretti al miglioramento competitivo delle  imprese  localizzate  nei
territori  eleggibili  alle  azioni  del  POI  Energia,  mediante  un
intervento complementare con  le  altre  programmazioni  nazionali  e
regionali e con il  predetto  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico 5 dicembre 2013, i cui risultati attesi siano conformi  con
le priorita' indicate dalla delibera CIPE  n.  166  del  21  dicembre
2007; 
  Verificata la disponibilita' di risorse residue di competenza della
Direzione generale per gli incentivi alle imprese del Ministero dello
sviluppo   economico   a   valere   sul   POI   Energia,   ammontanti
complessivamente a euro 120.000.000,00; 
  Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998,  n.  123  e  successive
modificazioni  e   integrazioni,   recante   "Disposizioni   per   la
razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese,
a norma dell'art. 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo  1997,
n. 59"; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                             Definizioni 
 
  1.  Ai  fini  del  presente  decreto,  sono  adottate  le  seguenti
definizioni: 
    a) "Ministero": il Ministero dello sviluppo economico; 
    b) "DGIAI": la Direzione generale per gli incentivi alle  imprese
del Ministero; 
    c) "territori eleggibili alle azioni del POI Energia": le regioni
Calabria, Campania, Puglia e Sicilia; 
    d) "Regolamento de minimis": il  regolamento  (UE)  n.  1407/2013
della Commissione, del 18 dicembre 2013, recante  la  disciplina  per
l'applicazione  degli  articoli  107   e   108   del   trattato   sul
funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis», pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale  dell'Unione  europea  n.  L  352/1  del  24
dicembre 2013; 
    e) "Regolamento GBER": il  regolamento  (UE)  n.  651/2014  della
Commissione, del 17 giugno 2014, che  dichiara  alcune  categorie  di
aiuti compatibili  con  il  mercato  interno  in  applicazione  degli
articoli 107 e 108 del trattato, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione europea n.  L  187  del  26  giugno  2014,  e  successive
modifiche e integrazioni; 
    f) "unita'  produttiva":  una  struttura  produttiva,  dotata  di
autonomia   tecnica,   organizzativa,   gestionale   e    funzionale,
eventualmente  articolata  su  piu'  immobili  e/o  impianti,   anche
fisicamente   separati,   ma   collegati   funzionalmente,   la   cui
disponibilita' sia dell'impresa proponente; 
    g) "energia primaria": l'energia prodotta da fonti rinnovabili  e
non rinnovabili che non ha subito alcun  processo  di  conversione  o
trasformazione. Rientra in tale  definizione  l'energia  prodotta  da
carbone, petrolio, gas ed altre materie prime assimilabili; 
    h) "risparmio energetico": la quantita' di  energia  risparmiata,
determinata mediante una misurazione e/o una stima del consumo  prima
e dopo l'attuazione di una misura  di  miglioramento  dell'efficienza
energetica,  assicurando  nel  contempo  la   normalizzazione   delle
condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico; 
    i) "impresa unica": l'insieme delle imprese fra le  quali  esiste
almeno  una  delle  relazioni  elencate  all'art.  2,  comma  2,  del
Regolamento de minimis.