IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144 e, in particolare, l'art.  1,
comma 5,  che  istituisce  presso  questo  Comitato  il  «Sistema  di
monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con  il  compito  di
fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle  politiche
di sviluppo,  con  riferimento  all'avanzamento  tecnico-procedurale,
finanziario e fisico dei singoli interventi, stabilendo che il MIP e'
funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito  di
questo stesso Comitato; 
  Visto l'art. 11 della legge n. 3 del  16  gennaio  2003,  il  quale
stabilisce che, per le finalita' di cui all'art.  1,  commi  5  e  6,
della  succitata  legge  n.  144/1999,  e  in  particolare   per   la
funzionalita' della rete di monitoraggio degli investimenti  pubblici
istituita presso  questo  Comitato  (MIP),  ogni  nuovo  progetto  di
investimento pubblico sia dotato  di  un  Codice  unico  di  progetto
(CUP); 
  Visti gli articoli 3 e 6 della legge 13  agosto  2010,  n.  136,  e
s.m., concernenti rispettivamente  l'utilizzo  del  Codice  unico  di
progetto  (CUP),  per  assicurare  la   tracciabilita'   dei   flussi
finanziari finalizzata a  prevenire  infiltrazioni  criminali,  e  la
sanzione per il suo mancato utilizzo; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n.  229  «Attuazione
dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge  31  dicembre
2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato  di
attuazione delle  opere  pubbliche,  di  verifica  dell'utilizzo  dei
finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del
Fondo progetti», ed in particolare gli articoli 5, 6 e 7; 
  Visto il decreto-legge  12  settembre  2014,  n.  133,  concernente
«Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la  realizzazione  delle
opere pubbliche, la digitalizzazione del  Paese,  la  semplificazione
burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la  ripresa
delle attivita' produttive», convertito dalla legge 11 novembre 2014,
n. 164, ed in particolare: 
    l'art.  3,  comma  1,  che,  per  consentire  nell'anno  2014  la
continuita' dei cantieri in corso  ovvero  il  perfezionamento  degli
atti contrattuali finalizzati all'avvio  dei  lavori,  incrementa  il
Fondo di cui all'art. 18, comma 1, del decreto-legge 21 giugno  2013,
n. 69, convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,  per  complessivi
3.851 milioni di euro, di cui 26 milioni per l'anno 2014, 231 milioni
per l'anno 2015, 159 milioni  per  l'anno  2016,  1.073  milioni  per
l'anno 2017, 2.066 milioni per l'anno 2018 e 148 milioni per ciascuno
degli anni 2019 e 2020; 
    l'art. 3, comma 1-bis, che incrementa ulteriormente il  fondo  di
cui al comma 1 per un importo pari a 39  milioni  di  euro,  mediante
utilizzo delle disponibilita', iscritte in conto  residui,  derivanti
dalle revoche disposte dall'art. 13, comma 1,  del  decreto-legge  23
dicembre 2013, n. 145, convertito dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9,
e confluite nel fondo di cui all'art. 32, comma 6, del  decreto-legge
6 luglio 2011, n. 98, convertito dalla legge 15 luglio 2011,  n.  111
(c.d. fondo revoche); 
    l'art. 3, comma 2, lettera c), ultimo capoverso, che prevede  tra
gli  interventi  da  finanziare  con  decreto  del   Ministro   delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, a  valere  sulle  risorse  di  cui  ai
sopracitati commi 1 e 1-bis,  le  opere  segnalate  dai  Comuni  alla
Presidenza del Consiglio dei ministri dal 2 al 15 giugno  2014  o  le
richieste inviate ai sensi dell'art. 18,  comma  9,  del  sopracitato
decreto-legge n. 69/2013; 
    l'art. 3, comma 3, in base al quale le richieste di finanziamento
inoltrate dagli enti  locali  relative  agli  interventi  di  cui  al
sopracitato comma 2, lettera c), sono istruite dalla  Presidenza  del
Consiglio   dei   ministri,   di   concerto   con   Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti, e finalizzate, nei limite massimo  di
100 milioni di euro a valere sulle risorse di  cui'  al  comma  1,  a
nuovi progetti di  interventi,  secondo  le  modalita'  indicate  con
decreto del Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  e  che
assegna alcuni criteri di priorita' al riguardo; 
  Vista la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 (G.U. n. 87/2003, errata
corrige in G.U.  n.  140/2003),  con  la  quale  questo  Comitato  ha
definito il sistema per l'attribuzione del CUP; 
  Vista la delibera 29 settembre 2004, n. 24 (G.U. n. 276/2004),  con
la quale  questo  Comitato  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei e
informatici, relativi a  progetti  d'investimento  pubblico,  e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
  Considerato che, con propria delibera n. 124 del  26  ottobre  2012
(G.U. n. 50/2013) questo Comitato ha  tra  l'altro  disposto  che  il
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica  della  Presidenza  del  Consiglio  dei   ministri   (DIPE)
procedesse  all'istituzione  di  un   tavolo   di   lavoro   fra   le
Amministrazioni, sia centrali sia regionali, titolari di  sistemi  di
monitoraggio, per la razionalizzazione del complesso di tali  sistemi
da perseguire con l'individuazione e la condivisione  di  criteri  di
impostazione  e   di   funzionamento,   con   gli   obiettivi   della
semplificazione  amministrativa,  del  contenimento  dei   costi   di
progettazione e di gestione dei sistemi  e  della  facilitazione  nel
confronto  delle  varie  elaborazioni,   nonche'   per   ridurre   le
possibilita' di errore; 
  Considerato che, con propria delibera n.  38  del  1°  agosto  2014
(G.U. n. 256/2014), questo Comitato ha tra l'altro preso atto che: 
    il DIPE, in ottemperanza della delibera CIPE  n.  124/2014  e  in
continuita' con  le  attivita'  svolte  nei  periodi  precedenti,  ha
provveduto a coordinare le attivita' del Tavolo  di  lavoro  previsto
dalla stessa delibera, coinvolgendo nuovi soggetti, a diverso  titolo
coinvolti in attivita' di monitoraggio degli investimenti pubblici; 
    le attivita' svolte in  occasione  delle  riunioni  del  suddetto
Tavolo hanno portato alla condivisione dei primi risultati per quanto
riguarda il monitoraggio dei «lavori pubblici»; 
    sono stati individuati in particolare  il  CUP  quale  unita'  di
rilevazione univoca e i'  dati  di  interesse  comune  ai  principali
sistemi di monitoraggio; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,
di concerto con il Ministro dell'economia  e  delle  finanze  del  28
gennaio 2015, adottato ai sensi dell'art.  3,  comma  2,  del  citato
decreto-legge n. 133/2014, che destina alle opere di cui allo  stesso
comma 2, lettera c), ultimo capoverso, nonche' a  quelle  di  cui  al
comma 3, un ammontare complessivo di 500 milioni di  euro,  definisce
le modalita' di erogazione dei contributi e di revoca e statuisce che
il monitoraggio  degli  interventi  sara'  effettuato  ai  sensi  del
summenzionato decreto legislativo n. 229/2011; 
  Considerato che il decreto-legge n. 133/2014, cosi' come convertito
dalla legge n. 164/2014, finalizza il fondo di cui all'art. 3,  comma
1, alla continuita' dei cantieri in corso, ovvero al  perfezionamento
degli atti contrattuali  finalizzati  all'avvio  dei  lavori  e  che,
quindi, le opere segnalate dagli enti  locali  di  cui  al  comma  2,
lettera  c),  ultimo  capoverso,  dello  stesso  art.   3   sono   da
interpretarsi  come  completamenti,  eleggibili  a  finanziamento  se
appaltabili entro il 30 aprile 2015 e cantierabili entro il 31 agosto
2015, essendo invece le  nuove  opere  finanziate  esplicitamente  ai
sensi del successivo comma 3; 
  Considerato che, con il  succitato  decreto  28  gennaio  2015,  il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,  di  concerto  con  il
Ministro dell'economia e delle finanze, ha assegnato  alle  opere  di
completamento segnalate dai Comuni 200 milioni di euro, articolati in
20 milioni per il 2015, 15 milioni per il 2016, 100  milioni  per  il
2017 e 65 milioni per il 2018; 
  Vista la nota consegnata in seduta, con la quale il Presidente  del
Consiglio dei ministri chiede l'inserimento all'ordine del giorno del
Comitato dell'argomento «Assegnazione finanziamenti ex art. 3,  comma
2, lettera c), ultimo capoverso (Cantieri in Comune)», con  specifico
riferimento alle «opere segnalate  dai  Comuni  alla  Presidenza  del
Consiglio  dei  ministri»  e  trasmesso  la  relativa  documentazione
istruttoria; 
  Preso atto dei risultati dell'istruttoria svolta  dalla  Presidenza
del Consiglio dei ministri - DIPE d'intesa  con  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e in particolare che: 
    in occasione della Festa della Repubblica 2014, il Presidente del
Consiglio ha invitato i Comuni italiani a segnalare progetti pubblici
i cui procedimenti e cantieri fossero a diverso titolo bloccati; 
    oltre 1650 Sindaci hanno risposto con una e-mail alla  lettera  e
sono stati in questo modo segnalati circa 3300 interventi di  diversa
natura; 
    le e-mail che chiedevano l'esclusione  dal  patto  di  stabilita'
interno per il 2014 sono state  esaminate  dal  Dipartimento  per  il
coordinamento  amministrativo  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri (DICA) e, con  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
Ministri 28 ottobre 2014, sono stati individuati i Comuni che avevano
diritto a beneficiare di detta  esclusione,  ai  sensi  dell'art.  4,
commi 3 e 4, del decreto-legge n. 133/2014; 
    il DIPE ha analizzato tutte le altre  segnalazioni  inviate  che,
non essendo vincolate a un «format» specifico, contenevano  in  molti
casi una pluralita' di indicazioni incomplete, e ne  ha  estratto  un
archivio; 
    al fine di dare attuazione  alla  norma,  il  DIPE  ha  elaborato
un'applicazione  informatica,  accessibile  attraverso  il  sito  web
www.programmazioneeconomica.gov,  e,  con  lettera  n.  748  del   17
febbraio 2015, ha invitato i Sindaci a trasmettere,  direttamente  on
line, i dati relativi a  un  solo  intervento  per  Comune,  ritenuto
prioritario o di interesse strategico, specificandone,  tra  l'altro,
la natura di nuova opera  o  completamento,  le  caratteristiche,  il
rispetto di  entrambi  o  di  almeno  uno  i  requisiti  relativi  ad
appaltabilita' e cantierabilita' e  le  relative  date  previste,  il
costo stimato, le risorse gia' disponibili e  l'ulteriore  fabbisogno
la cui copertura si chiedeva al Governo; 
    la compilazione on line e' avvenuta tra il 17  febbraio  e  il  6
marzo 2015. Hanno risposto complessivamente 700  Comuni.  Sono  state
escluse le richieste plurime, adottando come valida - in coerenza con
le indicazioni pubblicate sul suddetto sito -  l'ultima  inserita  in
ordine di tempo; 
    sono stati individuati tre gruppi di richieste: 
      a. attenuazione dei vincoli del  Patto  di  Stabilita'  interno
2015 e interventi amministrativi di impulso e/o coordinamento; 
      b. finanziamento per nuovi interventi; 
      c. finanziamento per interventi di completamento; 
    le segnalazioni sub a. di cui all'alinea  precedente  sono  state
trasmessi al DICA per competenza con lettera n. 1432 del 20 marzo; 
    le segnalazioni sub b. sono state trasmesse  al  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti per competenza con nota n. 1431 del 20
marzo; 
    le istanze di finanziamento per interventi da completare  sub  c.
risultano essere 199, per  un  ammontare  complessivo  pari  a  299,8
milioni di euro; di questi interventi, i Comuni ne hanno  certificato
137  come  appaltabili  e  cantierabili  nei   tempi   previsti   dal
decreto-legge  n.  133/2014,  per  un  ammontare   di   finanziamento
richiesto pari a 198,6 milioni di euro circa; 
    da  una  classificazione  per  settori   CUP   degli   interventi
eleggibili  a  finanziamento  ai  sensi   del   piu'   volte   citato
decreto-legge n. 133/2014,  art.  3,  comma  2,  lettera  c),  ultimo
capoverso con specifico riferimento alle «opere segnalate dai  Comuni
alla Presidenza del Consiglio dei ministri dal 2 al 15 giugno  2014»,
risulta la seguente ripartizione: 
 
                                                          numero/euro 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Considerato che l'ammontare complessivo di richieste  eleggibili  a
finanziamento ai sensi della sopra citata norma  rientra  nel  limite
dei  200  milioni   di   euro   disponibili   di   cui   al   decreto
interministeriale 28 gennaio 2015; 
  Considerato che non si  rende  necessaria  una  selezione,  essendo
disponibili fondi sufficienti al finanziamento di tutte le  richieste
eleggibili; 
  Ritenuto  urgente   provvedere   al   finanziamento   delle   opere
eleggibili, dato lo  scadere  al  30  aprile  2015  del  termine  per
l'appaltabilita'  delle  opere  stesse,  che  menzionato  decreto  28
gennaio 2015 identifica con la data, quanto meno, della  determina  a
contrarre; 
  Ritenuto altresi' che, al fine di accelerare le procedure e  per  i
motivi di urgenza di cui sopra, questa delibera  valga  quale  titolo
per iscrivere in bilancio il finanziamento concesso; 
  Considerato che, ai sensi della sopracitata normativa  in  tema  di
monitoraggio delle opere  pubbliche,  legge  n.  144/1999  e  decreto
legislativo n. 229/2011, e coerentemente con l'attivita' gia'  svolta
presso questo  Comitato  per  la  razionalizzazione  dei  sistemi  di
monitoraggio, la semplificazione amministrativa e il contenimento dei
costi, le informazioni comuni ai sistemi devono  essere  inviate  una
sola volta; 
  Ritenuto, a fini di accelerazione  e  quindi  in  coerenza  con  lo
spirito della norma, di modulare le annualita' di finanziamento  come
segue: 
 
                                                                 euro 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  Ritenuto opportuno definire il disciplinare da sottoscrivere fra la
competente Direzione generale del Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti e i soggetti beneficiari  dei  finanziamenti,  previsto
dall'art. 2 del decreto interministeriale 28 gennaio 2015; 
  Vista la nota predisposta dal Dipartimento per la programmazione  e
il  coordinamento  della  politica  economica  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri del 10 aprile prot. n. 1697,  sulla  quale  la
Ragioneria generale dello Stato ha formulato  osservazioni  che  sono
state parzialmente accolte; 
  Su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri; 
  Acquisito in seduta il concerto del Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
1. Assegnazione finanziamenti. 
  1.1 Per gli interventi di completamento di cui all'allegato 1,  che
forma parte integrante della presente delibera, vengono assegnate  ai
relativi Comuni finanziamenti per  complessivi  198.589.859  euro,  a
valere sulle risorse  di  cui  all'art.  3,  commi  1  e  1-bis,  del
decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito  dalla  legge  11
novembre 2014, n. 164. 
  1.2 Le risorse di cui al punto 1.1 sono articolate annualmente come
segue: 
 
                                                                 euro 
 
              Parte di provvedimento in formato grafico
 
  1.3 Entro 30 giorni dalla data di efficacia della presente delibera
il Ministero dell'economia e delle  finanze  effettua  le  necessarie
variazioni di bilancio. 
2. Prescrizioni. 
  2.1 L'erogazione dei finanziamenti  di  cui  al  punto  1  avverra'
previa verifica da parte  della  competente  Direzione  generale  del
Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dello  stato  di
avanzamento  dei  lavori,  conformemente  al  disciplinare   di   cui
all'allegato 2, che forma parte integrante della presente delibera ed
e' da sottoscrivere con il Sindaco del Comune. 
  2.2 L'erogazione suddetta potra' inoltre avvenire a condizione che: 
    i Comuni beneficiari dei finanziamenti di cui al punto 1  abbiano
effettuato la richiesta del codice unico di progetto (CUP) e  aderito
alle modalita' di monitoraggio  di  cui  al  decreto  legislativo  29
dicembre 2011, n. 229; 
    i Comuni attestino che sulle opere finanziate di cui al  punto  1
non siano stati ottenuti, per i medesimi completamenti, finanziamenti
ad altro titolo. 
3. Clausole finali. 
  3.1 Le condizioni e modalita' di revoca dei finanziamenti di cui al
punto 1 sono quelle disposte con decreto 28 gennaio 2015 del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle finanze, art. 3. 
  3.2 Ai sensi del decreto legislativo  29  dicembre  2011,  n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del  succitato  principio  che  le
informazioni comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta,
nonche' per minimizzare le procedure e  i  connessi  adempimenti,  la
condizione di cui al punto 2.2, primo alinea, deve essere  adempiuta,
una volta ottenuto il Codice unico di progetto, tramite accesso  alla
procedura  informatica  semplificata  di  monitoraggio  nello  stesso
sistema CUP; 
  3.3 II DIPE, la Ragioneria generale  dello  Stato  e  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti provvedono, ai  sensi  dell'art.
7, comma 1, del decreto legislativo n. 229/2011, alla stipula  di  un
apposito  protocollo  tecnico  per  la  condivisione  dei   dati   di
monitoraggio di cui al 3.2. 
  3.4 Ai sensi della richiamata delibera n. 24/2004, il CUP assegnato
agli interventi di cui al punto  1.1  dovra'  essere  evidenziato  in
tutta la documentazione amministrativa  e  contabile  riguardante  il
progetto stesso. 
    Roma, 10 aprile 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
Il Segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti l'8 giugno 2015 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze reg.ne  prev.  n.
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