IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO 
 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre  2003,
n. 398, recante il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative  e
regolamentari in materia di debito pubblico, e in particolare  l'art.
3, ove si prevede che il Ministro dell'economia e  delle  finanze  e'
autorizzato, in ogni anno finanziario, ad emanare decreti cornice che
consentano al  Tesoro,  fra  l'altro,  di  effettuare  operazioni  di
indebitamento sul mercato interno o estero nelle forme di prodotti  e
strumenti finanziari a breve,  medio  e  lungo  termine,  indicandone
l'ammontare nominale, il tasso di interesse o i criteri  per  la  sua
determinazione,  la  durata,  l'importo  minimo  sottoscrivibile,  il
sistema di collocamento ed ogni altra caratteristica e modalita'; 
  Visto il decreto  ministeriale  n.  97587  del  23  dicembre  2014,
emanato in attuazione dell'art. 3 del citato decreto  del  Presidente
della Repubblica n. 398 del  2003,  ove  si  definiscono  per  l'anno
finanziario 2015 gli obiettivi,  i  limiti  e  le  modalita'  cui  il
Dipartimento  del  Tesoro   dovra'   attenersi   nell'effettuare   le
operazioni finanziarie di cui al medesimo articolo prevedendo che  le
operazioni stesse vengano disposte dal Direttore generale del  Tesoro
o,  per  sua  delega,  dal  Direttore  della  Direzione  seconda  del
Dipartimento medesimo e che, in caso  di  assenza  o  impedimento  di
quest'ultimo, le operazioni  predette  possano  essere  disposte  dal
medesimo Direttore generale del Tesoro, anche in presenza  di  delega
continuativa; 
  Vista la determinazione n. 100215 del  20  dicembre  2012,  con  la
quale il Direttore generale del Tesoro ha delegato il Direttore della
Direzione seconda del Dipartimento del Tesoro a firmare i  decreti  e
gli atti relativi alle operazioni suddette; 
  Visto il decreto n. 44223  del  5  giugno  2013,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  n.  133  dell'8  giugno
2013, con il quale sono state stabilite in  maniera  continuativa  le
caratteristiche e la modalita' di emissione dei  titoli  di  Stato  a
medio e lungo termine, da emettersi tramite asta; 
  Visto  il  decreto  ministeriale  n.  43044  del  5  maggio   2004,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  111
del 13 maggio 2004, recante  disposizioni  in  caso  di  ritardo  nel
regolamento delle operazioni di emissione, concambio e riacquisto  di
titoli di Stato; 
  Visto il  decreto  ministeriale  n.  96718  del  7  dicembre  2012,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  293
del 17 dicembre  2012  recante  disposizioni  per  le  operazioni  di
separazione, negoziazione e ricostituzione delle componenti cedolari,
della componente indicizzata all'inflazione e del valore nominale  di
rimborso dei titoli di Stato; 
  Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 191, recante l'approvazione del
bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2015, ed in
particolare il terzo comma dell'art. 2, con cui si  e'  stabilito  il
limite massimo di emissione dei prestiti pubblici per l'anno stesso; 
  Considerato che l'importo delle emissioni disposte a  tutto  il  22
giugno 2015 ammonta, al netto dei rimborsi di prestiti pubblici  gia'
effettuati, a 82.257 milioni di euro  e  tenuto  conto  dei  rimborsi
ancora da effettuare; 
  Visti i propri decreti in data 26  ottobre  2009,  22  gennaio,  24
marzo, 24 maggio, 22 luglio e 22 ottobre 2010, nonche'  23  settembre
2014 e 23 gennaio 2015, con i quali  e'  stata  disposta  l'emissione
delle prime quindici tranche dei buoni del  Tesoro  poliennali  2,55%
con godimento  15  settembre  2009  e  scadenza  15  settembre  2041,
indicizzati,  nel   capitale   e   negli   interessi,   all'andamento
dell'Indice armonizzato dei prezzi  al  consumo  nell'area  dell'euro
(IAPC), con esclusione dei prodotti a base di tabacco  d'ora  innanzi
indicato, ai fini del presente decreto, come "Indice Eurostat"; 
  Ritenuto  opportuno,  in  relazione  alle  condizioni  di  mercato,
disporre l'emissione di una sedicesima tranche dei predetti buoni del
Tesoro poliennali; 
  Considerato che, in  concomitanza  con  l'emissione  della  tranche
predetta, viene disposta l'emissione  della  quattordicesima  tranche
dei  buoni  del  Tesoro  poliennali  2,35%,  indicizzati   all'Indice
Eurostat, con godimento 15 marzo 2014 e scadenza 15 settembre 2024; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Ai sensi e per gli effetti dell'art. 3 del decreto  del  Presidente
della Repubblica 30  dicembre  2003,  n.  398,  nonche'  del  decreto
ministeriale del 23 dicembre 2014, entrambi citati nelle premesse, e'
disposta l'emissione di una sedicesima tranche dei buoni  del  Tesoro
poliennali  2,55%  indicizzati  all'Indice  Eurostat  ("BTP€i"),  con
godimento 15 settembre 2009 e scadenza 15 settembre 2041. I  predetti
titoli vengono emessi congiuntamente ai BTP€i con godimento 15  marzo
2014 e scadenza 15 settembre 2024  indicizzati  all'Indice  Eurostat,
citati nelle premesse, per un ammontare nominale complessivo compreso
fra un importo minimo di 500 milioni di euro e un importo massimo  di
1.000 milioni di euro. 
  I buoni fruttano l'interesse annuo lordo del 2,55%, pagabile in due
semestralita' posticipate, il 15 marzo ed il  15  settembre  di  ogni
anno di durata del prestito. 
  Le prime undici cedole dei buoni emessi con  il  presente  decreto,
essendo pervenute a scadenza, non verranno corrisposte. 
  Sui buoni  medesimi,  come  previsto  dal  decreto  ministeriale  7
dicembre 2012 pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  293  del  17
dicembre  2012,  possono  essere  effettuate  operazioni  di  "coupon
stripping ". 
  Le caratteristiche e le modalita' di emissione dei predetti  titoli
sono quelle definite nel decreto n. 44223 del 5 giugno  2013,  citato
nelle premesse, che qui si intende interamente richiamato, ed  a  cui
si rinvia per quanto non espressamente disposto dal presente decreto;
in particolare, si rinvia agli  articoli  da  14  a  17  del  decreto
medesimo.