IL MINISTRO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e, in particolare, l'art. 30, comma 2, che demanda a un decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, previa consultazione con le confederazioni sindacali rappresentative e previa intesa, ove necessario, in sede di conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, la possibilita' di fissare criteri per realizzare i processi di mobilita'; Vista la legge 23 dicembre 2014, n. 190, art. 1, commi da 421 a 428 e comma 530, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto, in particolare, il comma 423 dell'art. 1 della predetta legge n. 190 del 2014, che prevede l'adozione di piani di riassetto organizzativo, economico, finanziario e patrimoniale degli enti di area vasta in conseguenza dei quali definire procedure di mobilita' del personale interessato, previa definizione di criteri fissati con il decreto di cui all'art. 30, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; Visto l'art. 12 della legge 7 marzo 1986, n. 65; Vista la legge 5 febbraio 1992, n. 104 e, in particolare, gli articoli 21 e 33; Visto l'art. 3, comma 3, del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281; Visti gli articoli 29-bis e 30, comma 2-bis, del decreto legislativo n. 165 del 2001; Visto il decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, recante il codice dell'ordinamento militare, ed in particolare l'art. 2259-ter; Visto l'art. 6 del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178; Visto l'art. 1, comma 94, della legge 27 dicembre 2013, n. 147; Vista la legge 7 aprile 2014, n. 56, recante "Disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni."; Visto l'Accordo, sottoscritto in attuazione dell'art. 1, comma 91, della legge n. 56 del 2014, sancito in sede di Conferenza unificata dell'11 settembre 2014, repertorio atti n. 106/CU; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 26 settembre 2014, emanato in attuazione dell'art. 1, comma 92, della legge n. 56 del 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12 novembre 2014, n. 263; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 dicembre 2014 di definizione dei criteri di utilizzo e modalita' di gestione delle risorse del fondo destinato al miglioramento dell'allocazione del personale presso le pubbliche amministrazioni, adottato ai sensi dell'art. 30, comma 2.3, del decreto legislativo n. 165 del 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 3 aprile 2015, n. 78; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 giugno 2015, recante tabelle di equiparazione tra il personale non dirigenziale delle pubbliche amministrazioni tra i diversi comparti di contrattazione, adottato ai sensi dell'art. 29-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001; Visto il decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, e in particolare l'art. 1, comma 5 e l'art. 7, comma 2-bis; Vista la circolare del 29 gennaio 2015, n. 1 del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione e del Ministro per gli affari regionali e le autonomie, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale 16 marzo 2015, n. 62; Visti gli articoli 4, 5, 15 e 16, comma 1-quinquies, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125; Visto l'art. 21, comma 1, del decreto-legge 27 giugno 2015, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 132; Ritenuto necessario definire i criteri per lo svolgimento delle procedure di mobilita' del personale di cui all'art. 1, comma 423, della legge n. 190 del 2014; Sentito l'Osservatorio nazionale di cui all'accordo previsto dall'art. 1, comma 91, della legge 7 aprile 2014, n. 56; Sentite le confederazioni sindacali rappresentative in data 14 luglio 2015; Considerato che non e' stata acquisita l'intesa in sede di Conferenza unificata sul provvedimento iscritto per la prima volta all'ordine del giorno della seduta del 16 luglio 2015 e riesaminato anche nel corso della seduta del 30 luglio 2015; Vista la nota del 14 settembre 2015, n. 23157, del Segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per il coordinamento amministrativo, che trasmette la copia conforme all'originale della delibera del Consiglio dei Ministri, relativa alla riunione del 4 settembre 2015, concernente l'autorizzazione all'adozione del decreto del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione recante criteri per la mobilita' del personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta, dichiarato in soprannumero, della Croce rossa italiana, nonche' dei corpi e servizi di polizia provinciale per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 febbraio 2014 con cui l'onorevole dottoressa Maria Anna Madia e' stata nominata Ministro senza portafoglio; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 febbraio 2014 con cui al Ministro senza portafoglio onorevole dottoressa Maria Anna Madia e' stato conferito l'incarico per la semplificazione e la pubblica amministrazione; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 23 aprile 2014 recante Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio onorevole dottoressa Maria Anna Madia per la semplificazione e la pubblica amministrazione; Decreta: Art. 1 Oggetto e ambito di applicazione 1. Il presente decreto stabilisce i criteri per l'attuazione delle procedure di mobilita' riservate, ai sensi dell'art. 1, commi 423, 424 e 425, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, al personale dipendente a tempo indeterminato degli enti di area vasta dichiarato in soprannumero (di seguito: "dipendenti in soprannumero"), ai sensi dei commi 421 e 422 del medesimo articolo. Fissa, altresi', le modalita' e le procedure per il transito, ai sensi dell'art. 5 del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, del personale appartenente ai corpi e servizi di polizia provinciale, di cui all'art. 12 della legge 7 marzo 1986, n. 65, che e' dichiarato soprannumerario (di seguito "personale di polizia provinciale"), nei ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale. Al personale di polizia provinciale che non e' ricollocato ai sensi del citato art. 5 del decreto-legge n. 78 del 2015 si applicano le procedure ed i criteri di mobilita' specificamente previsti dal presente decreto. 2. Il presente decreto disciplina altresi', ai sensi dell'art. 7, comma 2-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2015, n. 11, i criteri per lo svolgimento delle procedure di mobilita' del personale dipendente a tempo indeterminato della Croce rossa italiana di cui all'art. 6 del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178 (di seguito: "dipendenti CRI"). 3. Il presente decreto non si applica al personale soprannumerario destinato allo svolgimento di funzioni connesse con il mercato del lavoro e con le politiche attive del lavoro, a cui si applica l'art. 15 del decreto-legge n. 78 del 2015, ne' al personale che sara' collocato a riposo entro il 31 dicembre 2016, fermo restando l'obbligo di inserire entrambe le categorie di personale nel Portale "Mobilita'.gov", disponibile all'indirizzo http://www.mobilita.gov.it/ (di seguito "PMG"), in coerenza con la rideterminazione della spesa della dotazione organica delle citta' metropolitane e delle province. 4. I criteri e le procedure del presente decreto non si applicano al personale ricollocato ai sensi dell'art. 3, comma 1. 5. Nel presente decreto, i riferimenti ai commi 421, 422, 423, 424, 425, 426, 427, 428 e 429 sono da intendersi come relativi ai corrispondenti commi dell'art. 1 della legge 23 dicembre 2014, n. 190.