IL DIRETTORE GENERALE per il coordinamento, la promozione e la valorizzazione della ricerca Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche» e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 11 febbraio 2014, n. 98 «Regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca» e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto ministeriale del 26 settembre 2014, n. 753 «Individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale dell'Amministrazione centrale del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca»; Visto il decreto legislativo del 14 marzo 2013, n. 33 «Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni» e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la comunicazione COM(2008) 652 def. della Commissione al consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni recante «Verso Cluster competitivi di livello mondiale nell'Unione europea: attuazione di un'ampia strategia dell'innovazione» e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la comunicazione COM(2011) 808 def. della Commissione al consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni recante «Programma quadro di ricerca e innovazione orizzonte 2020», nella quale viene illustrato il quadro strategico comune in materia di ricerca e innovazione per il periodo 2014-2020, e che prevede tre priorita' che si rafforzano reciprocamente di: 1) generare una scienza di alto livello finalizzata a rafforzare l'eccellenza scientifica dell'UE a livello internazionale; 2) promuovere la leadership industriale mirata a sostenere l'attivita' economica, comprese le PMI; 3) innovare per affrontare le sfide sociali, in modo da rispondere direttamente alle priorita' identificate nella strategia Europa 2020 per mezzo di attivita' ausiliari che coprono l'intero spettro delle iniziative, dalla ricerca al mercato, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la comunicazione 2014/C 198/01 della Commissione pubblicata in Gazzetta Ufficiale della Comunita' Europea il 27 giugno 2014 recante «Disciplina degli aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione»; Visto il regolamento UE n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, recante le categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato UE e in particolare l'art. 25 e seguenti di cui al capo III, sezione 4, aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione; Vista la comunicazione della Commissione europea - Direzione generale politica regionale e urbana, ref. Ares(2016)1730825 del 12 aprile 2016, recante positiva «Valutazione del soddisfacimento della condizionalita' ex ante 1.1 (Ricerca e innovazione: esistenza di una Strategia nazionale di specializzazione intelligente («SNSI») in linea con il Programma di riforma nazionale), relativamente ai programmi operativi nazionali "Ricerca e innovazione" 2014-2020»; Visto il Programma nazionale per la ricerca (PNR) 2011-2013 che assegna all'obiettivo del rilancio del capitale umano specifici strumenti di sostegno, tra i quali la definizione e attuazione di un sistema per la valutazione di Progetti individuali e la promozione dell'eccellenza degli addetti alla ricerca; Vista la delibera CIPE n. 2 del 23 marzo 2011, come pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 195/2011, recante l'approvazione del Programma nazionale di ricerca (PNR) 2011-2013, nel quale vengono analizzate e descritte ragioni, strutture, operativita' e rilevanza dei Cluster di ricerca e dei poli di eccellenza per il rilancio dell'economia basata sul sapere; Visto il decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204 «Disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione della politica nazionale relativa alla ricerca scientifica e tecnologica, a norma dell'art. 11, comma 1, lettera d), della legge 15 marzo 1997, n. 59» e successive modificazioni ed integrazioni, e in particolare l'art. 2; Visto il decreto direttoriale n. 257/Ric. del 30 maggio 2012, recante l'«Avviso per lo sviluppo e potenziamento di cluster tecnologici nazionali», nelle aree Chimica verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della vita, Tecnologie per le smart communities, Mezzi e sistemi per la mobilita' di superficie terrestre e marina, Aerospazio, Energia, Fabbrica intelligente e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto direttoriale n. 18 del 14 dicembre 2012 con il quale, all'esito delle previste attivita' istruttorie, sono stati approvati i Piani strategici e i Progetti di Cluster tecnologici nazionali riferiti alle aree Chimica verde, Agrifood, Tecnologie per gli ambienti di vita, Scienze della vita, Tecnologie per le smart communities, Mezzi e sistemi per la mobilita' di superficie terrestre e marina, Aerospazio, Fabbrica intelligente; Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, coordinato con la legge di conversione 7 agosto 2012, n. 134 «Misure urgenti per la crescita del Paese» e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il decreto ministeriale dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca del 26 luglio 2016, n. 593, Disposizioni per la concessione delle agevolazioni finanziarie, a norma degli articoli 60, 61, 62 e 63 di cui al titolo III, capo IX «Misure per la ricerca scientifica e tecnologica» del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, in corso di registrazione; Visto il decreto legislativo 31 maggio 2011, n. 88, mediante il quale il FAS (Fondi per le aree sottoutilizzate), istituito con la legge finanziaria per il 2003 (legge 27 dicembre 2002, n. 289, articoli 60 e 61) ha assunto la denominazione di Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC); Vista la delibera CIPE n. 36/2015, come pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 17 giugno 2015, n. 138, recante l'assegnazione di risorse del Fondo integrativo speciale per la ricerca (FISR) per il finanziamento (per un totale pari a 3 milioni di euro) di Nuovi cluster tecnologici nazionali a completamento della copertura delle aree di interesse strategico, allo scopo di finanziare Progetti di ricerca nei settori Energia - Economia del mare - Patrimonio culturale - Design, creativita' e made in Italy; Visto il Programma nazionale per la ricerca 2015-2020 («PNR» 2015-2020), approvato dal CIPE con delibera del 1° maggio 2016, che individua gli obiettivi, le azioni e i Progetti finalizzati a migliorare l'efficienza e l'efficacia del sistema nazionale della ricerca nonche' l'assegnazione di risorse al Piano-stralcio «Ricerca e innovazione» di integrazione del PNR a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2014-2020; Visti tutti i documenti programmatico-strategico, relativi alla Politica nazionale della ricerca, approvati (Programma operativo nazionale ricerca e innovazione 2014/2020, Strategia nazionale di specializzazione intelligente («SNSI») e Programma nazionale per la ricerca 2015-2020) che hanno individuato le seguenti dodici specifiche aree scientifico-tecnologiche cui orientare gli interventi: Aerospazio, Agrifood, Cultural heritage, Blue growth, Chimica verde, Design creativita' e made in Italy, Energia, Fabbrica intelligente, Mobilita' sostenibile, Salute, Smart secure and inclusive communities e Tecnologie per gli ambienti di vita; Considerato il quadro normativo sin qui richiamato in premessa che assegna ai Cluster tecnologici nazionali un ruolo di particolare rilevanza a supporto dell'attivita' di programmazione ministeriale; Tenuto conto che l'obiettivo di realizzare nelle aree di interesse strategico lo sviluppo e il potenziamento di nuovi 4 Cluster tecnologici nazionali nei settori dell'Energia, dell'Economia del mare, della Tecnologia per il patrimonio culturale e del Design, creativita' e made in Italy e' considerato di rilevanza strategica; Decreta: Art. 1 Finalita' dell'intervento 1. Le dinamiche del cambiamento tecnologico, la rapida evoluzione e convergenza delle tecnologie abilitanti dischiudono nuove opportunita' per il mercato e la societa', in termini di prodotti, servizi, mercati, settori produttivi, diverse modalita' di organizzazione della produzione, delle istituzioni, dei servizi sociali ed in particolare della Pubblica amministrazione. In tale ottica diventa fondamentale perseguire una linea di azioni ed interventi coerente con le agende strategiche comunitarie e nazionali. 2. Per valorizzare questi spazi di opportunita' e quindi il loro impatto sul mutamento strutturale dei sistemi economici regionali, assumono rilevanza le operazioni strategiche tra le istituzioni (universita', enti pubblici di ricerca) e le imprese con valenza interdisciplinare ed internazionale, finalizzate ad integrare ricerca e innovazione. 3. In tale quadro, il MIUR attribuisce particolare rilievo strategico alla nascita e allo sviluppo di Cluster tecnologici nazionali («Cluster»), identificabili come propulsori della crescita economica sostenibile dei territori e dell'intero sistema economico nazionale. 4. I Cluster si configurano come un'architettura intermedia e leggera di coordinamento tra ricerca pubblica e ricerca privata e tra governance e politiche territoriali, condivisa con le principali rappresentanze industriali.