IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto l'art. 2, comma 109, della legge 23 dicembre 2009, n. 191, ai
sensi del quale, a decorrere dal 1° gennaio 2010, sono  abrogati  gli
articoli 5 e 6 della legge 30 novembre 1989, n. 386;  in  conformita'
con quanto disposto dall'art. 8, comma 1, lettera f), della  legge  5
maggio 2009, n. 42, sono comunque fatti salvi i  contributi  erariali
in  essere  sulle  rate  di  ammortamento   di   mutui   e   prestiti
obbligazionari accesi dalle Province autonome di Trento e di Bolzano,
nonche' i rapporti giuridici gia' definiti; 
  Visto l'art. 9, commi 1 e 2, del decreto-legge 24 aprile  2014,  n.
66, convertito, con modificazioni, con legge 23 giugno 2014,  n.  89,
il quale prevede l'istituzione, nell'ambito dell'Anagrafe unica delle
stazioni appaltanti, operante presso l'Autorita' per la vigilanza sui
contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, di un  elenco  dei
soggetti aggregatori di cui fanno parte Consip S.p.A. e una  centrale
di committenza per ciascuna  regione,  qualora  costituita  ai  sensi
dell'art. 1, comma 455, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nonche'
altri soggetti che svolgono attivita' di centrale di  committenza  in
possesso  degli  specifici  requisiti  definiti   con   decreto   del
Presidente del Consiglio dei ministri; 
  Visto l'art. 9, comma 2, del decreto-legge 24 aprile 2014,  n.  66,
convertito, con modificazioni, con legge 23 giugno 2014,  n.  89,  il
quale  prevede,  altresi',  che,  con  decreto  del  Presidente   del
Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro  dell'economia  e
delle  finanze,  e'  istituito  il  Tavolo   tecnico   dei   soggetti
aggregatori, coordinato dal Ministro dell'economia e delle finanze, e
ne sono stabiliti i compiti, le attivita' e le modalita' operative; 
  Visto l'art. 9, comma 2-bis del decreto-legge 24  aprile  2014,  n.
66, convertito, con modificazioni, con legge 23 giugno 2014,  n.  89,
ai sensi del  quale  nell'ambito  del  Tavolo  tecnico  dei  soggetti
aggregatori opera un Comitato guida,  disciplinato  dal  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma  2,  il  quale,
oltre ai compiti previsti dal medesimo decreto,  fornisce  attraverso
linee guida indicazioni utili per favorire lo sviluppo delle migliori
pratiche con riferimento alle procedure di cui al comma  3  da  parte
dei soggetti aggregatori di cui ai  commi  1  e  2,  ivi  inclusa  la
determinazione delle fasce di valori da porre a base d'asta  e  delle
modalita' per non discriminare o escludere  le  micro  e  le  piccole
imprese. I soggetti aggregatori di cui ai commi 1 e 2 trasmettono  al
Comitato guida, nel caso di non allineamento alle linee guida di  cui
al periodo precedente, una  preventiva  comunicazione  specificamente
motivata  sulla  quale  il  Comitato  guida  puo'  esprimere  proprie
osservazioni; 
  Visto l'art. 9, comma 3, del decreto-legge 24 aprile 2014,  n.  66,
convertito con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n.  89,  il
quale prevede che, con  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri di concerto con il Ministro dell'economia e  delle  finanze,
d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le
regioni  e  le  Province  autonome  di  Trento  e  Bolzano,   sentita
l'Autorita' per  la  vigilanza  sui  contratti  pubblici  di  lavori,
servizi e forniture, entro il 31 dicembre di ogni anno, sulla base di
analisi del Tavolo  dei  soggetti  aggregatori  e  in  ragione  delle
risorse messe a disposizione  ai  sensi  del  comma  9  del  medesimo
articolo, sono individuate le categorie di beni e di servizi  nonche'
le soglie al superamento  delle  quali  le  amministrazioni  statali,
centrali e periferiche, ad esclusione degli istituti e scuole di ogni
ordine e grado,  delle  istituzioni  educative  e  delle  istituzioni
universitarie, nonche' le  regioni,  gli  enti  regionali,  gli  enti
locali di cui all'art. 2 del decreto legislativo 18 agosto  2000,  n.
267, nonche' loro consorzi e associazioni, e gli  enti  del  Servizio
sanitario nazionale ricorrono a Consip S.p.A. o agli  altri  soggetti
aggregatori per lo svolgimento delle relative procedure; 
  Visto l'art. 9, comma 9, del decreto-legge 24 aprile 2014,  n.  66,
convertito, con modificazioni, con legge 23 giugno 2014, n. 89,  che,
al  fine  di  garantire  la   realizzazione   degli   interventi   di
razionalizzazione della spesa mediante aggregazione degli acquisti di
beni e servizi relativi alle categorie e soglie da  individuarsi  con
decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  di  cui   al
precedente comma 3, istituisce  il  Fondo  per  l'aggregazione  degli
acquisti di beni e servizi destinato al finanziamento delle attivita'
svolte dai soggetti aggregatori, con la dotazione di  10  milioni  di
euro per l'anno 2015 e di  20  milioni  di  euro  annui  a  decorrere
dall'anno  2016,  prevedendo   che,   con   decreto   del   Ministero
dell'economia  e  delle  finanze,  sono  stabiliti   i   criteri   di
ripartizione  delle  risorse  del  Fondo,  che  tengono  conto  anche
dell'allineamento, da parte dei soggetti aggregatori di cui ai  commi
1 e 2, delle indicazioni del Comitato  guida  fornite  ai  sensi  del
comma 2-bis del medesimo art. 9; 
  Visto il  decreto  legislativo  18  aprile  2016,  n.  50,  recante
«Attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,  2014/24/UE  e  2014/25/UE
sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua,  dell'energia,  dei  trasporti  e  dei  servizi  postali,
nonche' per il  riordino  della  disciplina  vigente  in  materia  di
contratti pubblici relativi a lavori,  servizi  e  forniture»  e,  in
particolare, l'art. 3, comma 1, lettera n), ai  sensi  del  quale  si
definiscono  «soggetto  aggregatore»  le  centrali   di   committenza
iscritte nell'elenco istituito ai sensi dell'art.  9,  comma  1,  del
decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 23 giugno 2014, n. 89; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  27
febbraio 2013, n. 67, ed in particolare l'art. 15, che disciplina  le
attribuzioni  degli  Uffici  di  livello  dirigenziale  generale  del
Dipartimento  dell'Amministrazione  generale,  del  personale  e  dei
servizi; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  dell'11
novembre 2014, di attuazione dell'art. 9, comma 2, del  decreto-legge
24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni,  con  legge  23
giugno 2014, n.  89,  che  definisce  i  requisiti  per  l'iscrizione
all'elenco dei soggetti aggregatori; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  14
novembre 2014, di attuazione dell'art. 9, comma 2, del  decreto-legge
24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni,  con  legge  23
giugno 2014, n. 89, che istituisce il  Tavolo  tecnico  dei  soggetti
aggregatori, coordinato dal Ministro dell'economia e delle finanze, e
ne stabilisce i compiti, le attivita' e le modalita' operative; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  24
dicembre 2015, di attuazione dell'art. 9, comma 3  del  decreto-legge
24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni,  con  legge  23
giugno 2014, n. 89, con il quale sono state individuate le  categorie
di beni e di servizi nonche' le soglie al superamento delle quali  le
amministrazioni statali, centrali e periferiche, ad esclusione  degli
istituti e scuole di ogni ordine e grado, delle istituzioni educative
e delle istituzioni  universitarie,  nonche'  le  regioni,  gli  enti
regionali, gli enti locali di cui all'art. 2 del decreto  legislativo
18 agosto 2000, n. 267, nonche' loro consorzi e associazioni,  e  gli
enti del servizio sanitario nazionale ricorrono  a  Consip  S.p.A.  o
agli altri soggetti aggregatori per  lo  svolgimento  delle  relative
procedure; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del  16
dicembre 2015 che ha definito i criteri di ripartizione delle risorse
del Fondo  per  l'aggregazione  degli  acquisti  di  beni  e  servizi
esclusivamente per l'anno 2015; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del  20
dicembre 2016 che ha definito i criteri di ripartizione delle risorse
del Fondo  per  l'aggregazione  degli  acquisti  di  beni  e  servizi
esclusivamente per l'anno 2016; 
  Vista la delibera dell'Autorita' nazionale  anticorruzione  del  23
luglio 2015, n. 58, come successivamente  aggiornata  dalla  delibera
del 10 febbraio 2016, n. 125 e, da  ultimo,  dalla  delibera  del  20
luglio  2016,  n.  784,  con  la  quale  l'Autorita'   ha   proceduto
all'iscrizione nell'elenco dei soggetti  in  possesso  dei  requisiti
indicati dal  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri
dell'11 novembre 2014, nonche' dei soggetti facenti parte dell'elenco
ai sensi dell'art. 9, comma 1, del decreto-legge 24 aprile  2014,  n.
66, convertito, con modificazioni, con legge 23 giugno 2014, n. 89; 
  Viste le circolari  dell'Agenzia  delle  entrate  n.  34/E  del  21
novembre 2013 e n. 20/E dell'11 maggio 2015; 
  Considerato che, tra i compiti  del  Tavolo  tecnico  dei  soggetti
aggregatori, come previsti dal decreto del Presidente  del  Consiglio
dei ministri del 14 novembre  2014,  sono  ricompresi,  tra  l'altro,
quelli   di   supporto   tecnico   strategico   ai    programmi    di
razionalizzazione della spesa dei soggetti aggregatori; 
  Considerato che, al fine di proseguire nell'attuazione del  sistema
dei soggetti aggregatori, consentendo lo svolgimento delle  attivita'
dirette alla  realizzazione  degli  interventi  di  razionalizzazione
della  spesa,  occorre  individuare,  per  il  biennio  2017-2018,  i
requisiti di accesso e le modalita' di ripartizione delle risorse del
Fondo per l'aggregazione  degli  acquisti  di  beni  e  servizi,  che
consentano di supportare l'attivazione degli  strumenti  di  spending
review; 
  Ritenuto pertanto opportuno, nella assegnazione del  Fondo  per  il
biennio 2017-2018, tenere conto delle attivita' effettivamente svolte
in qualita'  di  soggetto  aggregatore  e  del  differente  perimetro
d'azione  di  ciascun   soggetto   aggregatore,   in   coerenza   con
l'evoluzione del sistema; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                               Oggetto 
 
  1. Il presente decreto stabilisce,  per  il  biennio  2017-2018,  i
requisiti di accesso e le modalita' di ripartizione delle risorse del
fondo per l'aggregazione degli acquisti di  beni  e  servizi  di  cui
all'art. 9, comma  9,  del  decreto-legge  24  aprile  2014,  n.  66,
convertito, con modificazioni, con  legge  23  giugno  2014,  n.  89,
istituito nello stato di previsione  del  Ministero  dell'economia  e
delle finanze (di seguito «Fondo»). 
  2. Le risorse del Fondo sono destinate, ai sensi dell'art. 9, comma
9,  del  decreto-legge  24  aprile  2014,  n.  66   convertito,   con
modificazioni, con legge 23 giugno  2014,  n.  89,  a  finanziare  le
attivita' svolte dai soggetti aggregatori, nei limiti e nel  rispetto
della normativa vigente. Gli organi  deputati  alla  vigilanza  e  al
controllo sul soggetto aggregatore, secondo  quanto  stabilito  dalle
disposizioni ad esso applicabili,  verificano  il  corretto  utilizzo
delle predette risorse.