IL SOTTOSEGRETARIO DI STATO 
                       ALLE POLITICHE AGRICOLE 
                       ALIMENTARI E FORESTALI 
 
  Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004,  n.  154,  recante  la
modernizzazione  del  settore  pesca  e  dell'acquacoltura,  a  norma
dell'art. 1, comma 2, della legge 7 marzo 2003, n. 38; 
  Visto il decreto legislativo 9 gennaio 2012, n. 4,  recante  misure
per il riassetto della normativa in materia di pesca e  acquacoltura,
a norma dell'art. 28 della legge 4 giugno 2010, n. 96; 
  Vista la legge 28 luglio 2016, n. 154, recante deleghe al Governo e
ulteriori    disposizioni    in    materia    di     semplificazione,
razionalizzazione   e   competitivita'   dei   settori   agricolo   e
agroalimentare, nonche' sanzioni in materia di pesca illegale; 
  Visto il regolamento (CE) del Consiglio del 21  dicembre  2006,  n.
1967,  relativo  alle  misure  di  gestione   per   lo   sfruttamento
sostenibile delle risorse della pesca nel Mar Mediterraneo e  recante
modifica  del  regolamento  (CEE)  n.  2847/1993  e  che  abroga   il
regolamento (CE) n. 1626/1994; 
  Visto il regolamento (CE) del Consiglio del 20  novembre  2009,  n.
1224, che istituisce un regime di controllo comunitario per garantire
il rispetto delle  norme  della  politica  comune  della  pesca,  che
modifica i regolamenti (CE) n. 847/96, (CE)  n.  2371/2002,  (CE)  n.
811/2004, (CE) n. 768/2005, (CE) n.  2115/2005,  (CE)  n.  2166/2005,
(CE) n. 388/2006,  (CE)  n.  509/2007,  (CE)  n.  676/2007,  (CE)  n.
1098/2007, (CE) n. 1300/2008,  (CE)  n.  1342/2008  e  che  abroga  i
regolamenti (CEE) n. 2847/93, (CE) n. 1627/94 e (CE) n. 1966/2006, ed
in particolare l'art. 102; 
  Visto il regolamento di esecuzione (UE)  della  Commissione  dell'8
aprile 2011,  n.  404,  recante  le  modalita'  di  applicazione  del
richiamato regolamento (CE) n. 1224/2009 del Consiglio che istituisce
un regime di controllo comunitario per garantire  il  rispetto  delle
norme della politica comune della pesca; 
  Visto il regolamento (UE) del Parlamento europeo  e  del  Consiglio
dell'11 dicembre 2013, n. 1380, relativo alla politica  comune  della
pesca, che modifica  i  regolamenti  (CE)  n.  1954/2003  e  (CE)  n.
1224/2009 del Consiglio e che abroga i regolamenti (CE) n.  2371/2002
e (CE) n. 639/2004 del Consiglio, nonche' la decisione n. 2004/585/CE
del Consiglio; 
  Vista   la   raccomandazione   ICCAT   n.   16-05   (di    seguito,
raccomandazione), recante l'istituzione di un  Piano  pluriennale  di
ricostituzione per il pesce spada nel Mediterraneo; 
  Visto il decreto ministeriale  13  aprile  2015,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  124  del  30  maggio
2015, recante liberalizzazione  degli  apparati  di  controllo  sulla
flotta peschereccia nazionale; 
  Visto il decreto ministeriale 3 giugno 2015 (di seguito,  decreto),
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  162
del 15 luglio 2015, recante attuazione delle misure 14, 15 e  16  del
«Piano di azione», in materia di gestione della pesca del pesce spada
nel Mediterraneo; 
  Visto il  decreto  direttoriale  n.  3992  del  29  febbraio  2016,
pubblicato  sul  sito  web  istituzionale  del   Ministero,   recante
l'istituzione (ai sensi e per gli effetti dell'art. 3, comma  1,  del
decreto) dell'elenco nazionale delle  imbarcazioni  autorizzate  alla
pesca del pesce spada nel Mediterraneo; 
  Visto il decreto ministeriale  28  luglio  2016,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 209 del  7  settembre
2016, recante misure tecniche per prevenire, scoraggiare ed eliminare
la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata; 
  Viste le circolari n. 8664 del 26  marzo  2012  e  n.  423  del  28
febbraio  2013,  recanti  la  disciplina  delle  attivita'  di  pesca
sportiva/ricreativa del pesce spada; 
  Vista la  circolare  n.  12584  del  22  luglio  2016,  recante  le
modalita' attuative del richiamato  decreto  ministeriale  13  aprile
2015; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  27
febbraio  2013,  n.  105,  recante  «regolamento  organizzazione  del
Ministero delle politiche agricole alimentari e  forestali,  a  norma
dell'art. 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio  2012,  n.  95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135»; 
  Visto il decreto ministeriale 17  gennaio  2017,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 41  del  18  febbraio
2017,  recante  la  delega  di  attribuzioni,  per  taluni  atti   di
competenza  del  Ministro  delle  politiche  agricole  alimentari   e
forestali, al Sottosegretario di Stato on.le Giuseppe Castiglione; 
  Viste le risultanze dei  lavori  svolti  dal  Comitato  interno  di
supporto  tecnico-giuridico-amministrativo  istituito   con   decreto
direttoriale n. 1883 del 23 gennaio 2017; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 1,  paragrafo
1, lettera a), del citato regolamento (UE) n. 1380/2013, la  politica
comune della pesca riguarda, tra l'altro, la gestione delle attivita'
di pesca e delle flotte che sfruttano le risorse biologiche marine; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti dell'art. 24, comma  2,
del citato decreto legislativo n. 4/2012, l'amministrazione, puo' con
proprio decreto, disporre limitazioni alle  attivita'  di  pesca,  al
fine di conservare e gestire le risorse ittiche; 
  Considerato che, ai sensi e per gli effetti  degli  articoli  33  e
seguenti del richiamato regolamento (CE) n. 1224/2009, in  capo  agli
Stati membri, ricadono gli obblighi  e  le  responsabilita'  connesse
all'esatta registrazione delle catture, con particolare riguardo agli
stock  ittici  soggetti  a  piani   pluriennali   di   gestione   e/o
conservazione; 
  Ritenuto, pertanto, di  dover  procedere,  ad  un  riassetto  delle
richiamate norme nazionali, finalizzato  all'adozione  di  specifiche
disposizioni che assicurino la corretta  implementazione,  a  livello
nazionale, delle citate previsioni internazionali; 
  Ritenuto, altresi',  necessario  procedere  all'implementazione  di
misure tecniche che, nell'assicurare la  puntuale  registrazione  dei
dati  relativi  alle  catture  di  pesce  spada   nel   Mediterraneo,
consentano,  anche  e  soprattutto,  il   contestuale   e   constante
monitoraggio del progressivo raggiungimento dei quantitativi  massimi
catturabili; 
  Sentite le rappresentanze di settore; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
Elenco delle unita' autorizzate alla pesca  professionale  del  pesce
                                spada 
 
  1.  Le  imbarcazioni  tradizionalmente  denominate  «feluche»  gia'
inserite nell'elenco di cui al decreto direttoriale n.  3992  del  29
febbraio  2016,  in  premessa   citato,   (come   successivamente   e
costantemente aggiornato, ai sensi e per  gli  effetti  dell'art.  3,
comma  2,  del  decreto)  mantengono  detta   iscrizione   a   titolo
definitivo.