IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO di concerto con IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto l'art. 13-bis del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2015, n. 125 e successive modificazioni e integrazioni, che ha istituito una zona franca nel territorio dei comuni della regione Sardegna colpiti dall'alluvione del 18 e 19 novembre 2013 per il quale e' stato dichiarato lo stato di emergenza con deliberazione del Consiglio dei ministri del 19 novembre 2013, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 274 del 22 novembre 2013, autorizzando, per il finanziamento della medesima zona franca, la spesa di 5 milioni di euro nell'anno 2016 e demandando a un decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentiti la Regione Sardegna e il CIPE, la definizione della perimetrazione della zona franca e delle agevolazioni da concedere alle imprese localizzate all'interno della medesima; Visto l'ultimo periodo del suddetto art. 13-bis del decreto-legge n. 78 del 2015, che, per la copertura finanziaria dell'intervento, dispone l'incremento di 5 milioni di euro, nell'anno 2016, dell'autorizzazione di spesa di cui all'art. 22-bis, comma 1, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, stabilendo altresi' che al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per interventi strutturali di politica economica, di cui all'art. 10, comma 5, del decreto-legge 29 novembre 2004, n. 282, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 dicembre 2004, n. 307; Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 122 del 20 novembre 2013 recante «Primi interventi urgenti di protezione civile in conseguenza degli eccezionali eventi meteorologici verificatisi nel mese di novembre 2013 nel territorio della Regione Autonoma della Sardegna» e la nomina del direttore generale della protezione civile della Regione Autonoma della Sardegna a Commissario delegato per l'emergenza; Visto, in particolare, l'art. 1, comma 2, della predetta ordinanza, laddove rinvia ad apposito provvedimento del commissario delegato l'individuazione dei comuni interessati dagli eventi alluvionali che hanno colpito la regione Sardegna nel novembre 2013, al fine di consentire «l'attuazione degli interventi necessari ad assicurare l'assistenza alla popolazione colpita dall'evento nonche' il rientro tempestivo della stessa alle proprie abitazioni» e di provvedere «all'esecuzione degli interventi provvisionali urgenti la cui mancata attuazione possa compromettere la pubblica incolumita' ovvero pregiudicare le operazioni di soccorso ed assistenza alla popolazione»; Vista l'ordinanza del commissario delegato per l'emergenza n. 3 del 22 novembre 2013; Vista l'ordinanza del commissario delegato per l'emergenza n. 16 del 10 dicembre 2013, recante modifiche ed integrazioni alla predetta ordinanza n. 3 del 22 novembre 2013 con la quale sono stati individuati i comuni colpiti dagli eventi alluvionali del novembre nella regione Sardegna; Viste le ulteriori ordinanze del commissario delegato per l'emergenza numeri 17 e 18 del 12 dicembre 2013, n. 22 del 23 gennaio 2014 e n. 25 del 25 febbraio 2014, recanti integrazioni dell'elenco dei comuni colpiti dagli eventi alluvionali del novembre 2013 nella Regione Sardegna; Vista la relazione conclusiva di ricognizione dei fabbisogni relativi al patrimonio pubblico, privato e alle attivita' produttive in conseguenza degli eventi metereologici verificatisi nel mese di novembre 2013 nella regione Sardegna, redatta dall'ufficio del commissario delegato in attuazione di quanto previsto dalla citata ordinanza n. 122 del Capo del Dipartimento della Protezione civile del 20 novembre 2013; Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013 della commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013; Vista la definizione di micro e di piccola impresa di cui all'allegato 1 al regolamento (UE) n. 651/2014 della commissione, del 17 giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 187 del 26 giugno 2014 e al decreto del Ministro delle attivita' produttive 18 aprile 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 12 ottobre 2005, n. 238; Considerato che alle agevolazioni di cui al presente decreto non sono applicabili le fattispecie di cui all'art. 1, comma 1, lettera c), punti i. e ii., del richiamato regolamento (UE) n. 1407/2013; Visto il decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, recante norme di semplificazione degli adempimenti dei contribuenti in sede di dichiarazione dei redditi e dell'imposta sul valore aggiunto, nonche' di modernizzazione del sistema di gestione delle dichiarazioni; Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 e successive modificazioni e integrazioni, recante «Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'art. 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59»; Sentita la Regione Sardegna, che ha espresso il proprio assenso con nota in data 29 novembre 2017, prot. n. 0008578; Sentito il comitato interministeriale per la programmazione economica, che ha espresso parere favorevole nella seduta del 22 dicembre 2017; Decreta: Art. 1 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto, sono adottate le seguenti definizioni: a) «Ministero»: il Ministero dello sviluppo economico; b) «Regione»: la Regione Sardegna; c) «Regolamento de minimis: il regolamento (UE) n. 1407/2013 della commissione, del 18 dicembre 2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti «de minimis», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L 352 del 24 dicembre 2013, e successive modifiche e integrazioni.