IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Vista la legge 17  febbraio  1982,  n.  46  che,  all'art.  14,  ha
istituito il Fondo speciale rotativo per l'innovazione tecnologica; 
  Visto il decreto-legge 22  giugno  2012,  n.  83,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012,  n.  134,  recante  «Misure
urgenti per la crescita del Paese», e, in particolare, l'art. 23, che
stabilisce che il Fondo speciale rotativo di cui  all'art.  14  della
legge 17 febbraio 1982, n. 46, istituito presso  il  Ministero  dello
sviluppo economico, assume la denominazione di «Fondo per la crescita
sostenibile» ed e' destinato, sulla base  di  obiettivi  e  priorita'
periodicamente  stabiliti  e  nel  rispetto  dei  vincoli   derivanti
dall'appartenenza all'ordinamento comunitario,  al  finanziamento  di
programmi  e  interventi  con  un  impatto  significativo  in  ambito
nazionale  sulla   competitivita'   dell'apparato   produttivo,   con
particolare riguardo alla promozione di progetti di ricerca, sviluppo
e  innovazione  di  rilevanza  strategica  per  il   rilancio   della
competitivita'   del   sistema   produttivo,   anche    tramite    il
consolidamento dei centri e delle strutture  di  ricerca  e  sviluppo
delle imprese; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto
con  il  Ministro  dell'economia  e  delle  finanze,  8  marzo  2013,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del  16
maggio 2013, n. 113, con il  quale,  in  applicazione  dell'art.  23,
comma 3, del predetto  decreto-legge  n.  83  del  2012,  sono  state
individuate le priorita', le forme e le intensita' massime  di  aiuto
concedibili nell'ambito del Fondo per la crescita sostenibile; 
  Visto, in particolare, l'art. 15 del citato decreto 8  marzo  2013,
che prevede che gli interventi del Fondo per la crescita  sostenibile
sono attuati con bandi ovvero direttive del Ministro  dello  sviluppo
economico, che individuano, tra l'altro,  l'ammontare  delle  risorse
disponibili, i requisiti di  accesso  dei  soggetti  beneficiari,  le
condizioni di ammissibilita' dei programmi e/o dei progetti, le spese
ammissibili, la forma e l'intensita' delle  agevolazioni,  nonche'  i
termini e le modalita' per la presentazione delle domande, i  criteri
di valutazione dei  programmi  o  progetti  e  le  modalita'  per  la
concessione ed erogazione degli aiuti; 
  Visto, altresi', l'art. 18 dello stesso decreto 8 marzo  2013  che,
al comma 2, prevede che il Fondo per la  crescita  sostenibile  opera
attraverso le contabilita' speciali, gia' intestate al Fondo rotativo
per l'innovazione tecnologica, ora denominato Fondo per  la  crescita
sostenibile, n. 1201 per l'erogazione dei finanziamenti agevolati, n.
1726 per gli interventi  cofinanziati  dall'Unione  europea  e  dalle
regioni e attraverso l'apposito capitolo di bilancio per la  gestione
delle altre forme di intervento quali i contributi alle spese; 
  Visto il regolamento (UE) n. 651/2014  della  Commissione,  del  17
giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione  europea
L 187 del 26 giugno 2014, che  dichiara  alcune  categorie  di  aiuti
compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107
e 108 del trattato e, in particolare, l'art.  25  che  stabilisce  le
condizioni per ritenere compatibili con il mercato interno ed  esenti
dall'obbligo di notifica gli aiuti a progetti di ricerca e sviluppo; 
  Visto il documento recante «Strategia nazionale di specializzazione
intelligente dell'Italia»; 
  Vista la nota Ares (2016)1730825 - 12 aprile 2016 della Commissione
europea che formalizza, con riferimento al documento della «Strategia
nazionale   di   specializzazione   intelligente   dell'Italia»,   il
soddisfacimento, a livello nazionale, della condizionalita'  ex  ante
1.1:  «Ricerca  e  innovazione:  esistenza  di   una   strategia   di
specializzazione intelligente nazionale» in linea con il Programma di
riforma nazionale, relativamente  ai  programmi  Operativi  nazionali
«Ricerca  e  innovazione»  2014-2020  e  «Imprese  e  competitivita'»
2014-2020; 
  Vista la direttiva del Ministro per la coesione territoriale  e  il
Mezzogiorno in materia di attuazione della  «Strategia  nazionale  di
specializzazione intelligente» adottata il 10 maggio 2017; 
  Vista la delibera CIPE n. 52 del 1° dicembre 2016  che  approva  il
Piano operativo imprese e competitivita' FSC 2014-2020,  assegnandone
la competenza al Ministero dello sviluppo economico; 
  Considerato che il suddetto Piano ricomprende  al  suo  interno  il
Piano a stralcio Space Economy, quale prima realizzazione  del  piano
strategico   per   l'attuazione   della   Strategia   nazionale    di
specializzazione intelligente  relativamente  alla  sub  area  «Space
Economy» della tematica nazionale «Aerospazio e Difesa»,  attribuendo
cosi'  al  Ministero   dello   sviluppo   economico   il   ruolo   di
Amministrazione centrale capofila per questa sub-area tematica; 
  Visto il «Piano  a  stralcio  Space  Economy»,  allegato  al  Piano
imprese e competitivita' FSC, approvato con delibera CIPE n.  52/2016
del  1°  dicembre   2016,   che,   nell'ambito   della   cooperazione
multiregionale, individua iniziative comuni di  sviluppo  tecnologico
relativamente agli ambiti di osservazione della terra, navigazione  e
telecomunicazioni ed esplorazione spaziale e tecnologie connesse; 
  Visto l'Accordo quadro di collaborazione  nell'ambito  dell'Asse  I
Space Economy del Piano  operativo  «Imprese  e  competitivita'»  FSC
2014-2020 tra la Direzione generale per la politica  industriale,  la
competitivita' e le piccole  e  medie  imprese  del  Ministero  dello
sviluppo economico e l'Agenzia  spaziale  italiana,  sottoscritto  in
data 6 febbraio 2018; 
  Vista la decisione della  Commissione  attivita'  produttive  della
Conferenza delle regioni e delle province autonome  del  20  dicembre
2017  relativa  al  riparto  del  cofinanziamento   regionale   sulle
iniziative del Piano strategico Space Economy cosi' come integrata  a
seguito della Comunicazione della Regione Basilicata per le quote  di
propria competenza del 6 febbraio 2018 (prot. n. 023400/15A1) e della
Comunicazione della Regione Puglia per le quote di propria competenza
del 14 febbraio 2018 (prot. n. 0000032); 
  Visto  il  Protocollo   d'intesa   per   l'attuazione   del   Piano
multiregionale di aiuti alla ricerca e sviluppo del Programma «Mirror
GovSatCom», approvato dalla Conferenza delle regioni e delle province
autonome in data 15 febbraio 2018, sottoscritto in data  21  febbraio
2018  dal  Ministero  dello  sviluppo   economico   e   in   via   di
sottoscrizione da parte delle Regioni Abruzzo, Basilicata,  Campania,
Emilia  Romagna,  Lazio,  Lombardia,  Piemonte,   Puglia,   Sardegna,
Toscana, Umbria, Valle D'Aosta e della Provincia autonoma di Trento; 
  Considerato che il «Piano a stralcio Space  Economy»,  allegato  al
Piano imprese e competitivita' FSC, approvato con  delibera  CIPE  n.
52/2016 del 1° dicembre 2016, prevede la realizzazione  di  specifici
progetti attraverso appalti innovativi, in  particolare  nella  forma
del Partenariato per l'innovazione, cosi' come definito  all'art.  65
del decreto legislativo n. 50/2016; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  24  maggio
2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
del 18 agosto 2017, n. 192, che provvede a  ridefinire  le  procedure
per la concessione ed erogazione  delle  agevolazioni,  previste  dal
decreto del Ministro dello  sviluppo  economico  1°  aprile  2015,  a
favore dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati  nell'ambito  di
accordi sottoscritti  dal  Ministero  con  le  regioni,  le  province
autonome,   le   altre   amministrazioni   pubbliche    eventualmente
interessate e i soggetti proponenti; 
  Visto il decreto del direttore  generale  per  gli  incentivi  alle
imprese 25 ottobre 2017, pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 255 del  31  ottobre  2017,  che  definisce  i
termini e  le  modalita'  per  la  concessione  ed  erogazione  delle
agevolazioni  previste  dal  decreto  del  Ministro  dello   sviluppo
economico 24 maggio 2017; 
  Ritenuto di dover  definire  uno  specifico  regime  di  aiuto  per
sostenere  la  realizzazione  di  progetti  di  ricerca  e   sviluppo
nell'ambito dello spazio e delle comunicazioni satellitari attraverso
la definizione di specifici accordi tra il Ministero  dello  sviluppo
economico  e  le  regioni  o  province   autonome   coinvolte   nella
definizione del piano strategico «Space Economy»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive  modificazioni  e
integrazioni,  che   detta   norme   in   materia   di   procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; 
  Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998,  n.  123  e  successive
modificazioni  e   integrazioni,   recante   «Disposizioni   per   la
razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese,
a norma dell'art. 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo  1997,
n. 59»; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                             Definizioni 
 
  1.  Ai  fini  del  presente  decreto,  sono  adottate  le  seguenti
definizioni: 
    a) «Ministero»: il Ministero dello sviluppo economico; 
    b) «Fondo per la crescita sostenibile»: il Fondo di cui  all'art.
23  del  decreto-legge  22  giugno  2012,  n.  83,  convertito,   con
modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134; 
    c) «Fondo di sviluppo e coesione»: il Fondo istituito dal decreto
legislativo n. 88 del 2011, che ha cosi' ridenominato il Fondo per le
aree sottoutilizzate  (FAS),  nel  quale  sono  iscritte  le  risorse
nazionali  destinate  al  riequilibrio  economico  e  sociale  e   ad
incentivi e investimenti pubblici; 
    d) «decreto 24  maggio  2017»:  il  decreto  del  Ministro  dello
sviluppo  economico  24  maggio  2017,  pubblicato   nella   Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana del 18 agosto 2017, n.  192,  che
ridefinisce le procedure  per  la  concessione  ed  erogazione  delle
agevolazioni,  previste  dal  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico 1° aprile 2015, a favore dei progetti di ricerca e sviluppo
realizzati nell'ambito di accordi sottoscritti dal Ministero  con  le
regioni, le province autonome,  le  altre  amministrazioni  pubbliche
eventualmente interessate e i soggetti proponenti; 
    e) «ASI»: Agenzia spaziale italiana; 
    f) «Programma Mirror  GovSatCom»:  Programma  nazionale  volto  a
sostenere   la   realizzazione   del    sistema    satellitare    per
telecomunicazioni  istituzionali  Ital-GovSatCom,  e  a  favorire  la
ricaduta  ed  i  benefici  dei  relativi  sviluppi  tecnologici   sui
territori delle regioni e  delle  province  autonome  firmatarie  del
«Protocollo  d'intesa   per   l'attuazione   del   Programma   Mirror
GovSatCom»; 
    g) «PMR»:  Programma  multiregionale  di  aiuti  alla  ricerca  e
sviluppo del Programma «Mirror Govsatcom»; 
    h) «Protocollo d'intesa per  l'attuazione  del  Programma  Mirror
GovSatCom»:  Protocollo   d'intesa   per   l'attuazione   del   Piano
multiregionale di aiuti alla ricerca e sviluppo del Programma «Mirror
GovSatCom»; 
    i) «Soggetto gestore»:  il  soggetto  a  cui  sono  affidati  gli
adempimenti tecnici ed amministrativi riguardanti l'istruttoria delle
proposte progettuali, l'erogazione delle  agevolazioni,  l'esecuzione
di monitoraggi, ispezioni e controlli; 
    j) «Regolamento GBER»: il  regolamento  (UE)  n.  651/2014  della
Commissione del 17 giugno 2014, pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione europea L 187 del 26 giugno  2014,  che  dichiara  alcune
categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione
degli articoli 107 e 108 del trattato sul  funzionamento  dell'Unione
europea; 
    k) «ricerca industriale»: la ricerca pianificata  o  le  indagini
critiche  miranti  ad  acquisire  nuove  conoscenze  e  capacita'  da
utilizzare per sviluppare nuovi prodotti, processi o  servizi  o  per
apportare un notevole miglioramento ai prodotti, processi  o  servizi
esistenti. Essa comprende  la  creazione  di  componenti  di  sistemi
complessi e puo' includere la costruzione di prototipi in ambiente di
laboratorio o in un ambiente  dotato  di  interfacce  di  simulazione
verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota,  se  cio'
e' necessario ai fini della ricerca industriale,  in  particolare  ai
fini della convalida di tecnologie generiche; 
    l) «sviluppo sperimentale»: l'acquisizione, la  combinazione,  la
strutturazione e l'utilizzo delle conoscenze e capacita' esistenti di
natura scientifica, tecnologica, commerciale e  di  altro  tipo  allo
scopo di sviluppare prodotti, processi o servizi nuovi o  migliorati.
Rientrano in questa definizione anche altre attivita' destinate  alla
definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione di
nuovi  prodotti,  processi  o  servizi.  Rientrano   nello   sviluppo
sperimentale  la  costruzione  di  prototipi,  la  dimostrazione,  la
realizzazione di prodotti  pilota,  test  e  convalida  di  prodotti,
processi o servizi nuovi o migliorati, effettuate in un ambiente  che
riproduce le condizioni operative reali laddove l'obiettivo  primario
e' l'apporto di ulteriori miglioramenti tecnici a prodotti,  processi
e servizi  che  non  sono  sostanzialmente  definitivi.  Lo  sviluppo
sperimentale puo' quindi comprendere lo sviluppo di un prototipo o di
un  prodotto  pilota  utilizzabile  per  scopi  commerciali  che   e'
necessariamente il prodotto commerciale finale  e  il  cui  costo  di
fabbricazione e' troppo elevato per essere utilizzato soltanto a fini
di  dimostrazione  e  di  convalida.  Lo  sviluppo  sperimentale  non
comprende tuttavia le modifiche di routine o le modifiche  periodiche
apportate a prodotti, linee di produzione, processi di  fabbricazione
e servizi esistenti e ad altre operazioni in corso, anche quando tali
modifiche rappresentino miglioramenti; 
    m) «contratto di rete»: il contratto di  cui  all'art.  3,  comma
4-ter, del decreto-legge 10 febbraio  2009,  n.  5,  convertito,  con
modificazioni, dalla  legge  9  aprile  2009,  n.  33,  e  successive
modifiche e integrazioni.