IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 23 agosto  1988,  n.  400,  concernente  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, concernente «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi», e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 15 luglio 2015,  n.  112,  «Attuazione
della direttiva 2012/34/UE del Parlamento europeo  e  del  Consiglio,
del 21 novembre 2012, che istituisce uno spazio  ferroviario  europeo
unico (rifusione)»,  che  prevede,  nel  quadro  di  una  piu'  ampia
regolazione   dei   rapporti   tra   lo   Stato    e    il    gestore
dell'infrastruttura ferroviaria, che tali rapporti siano regolati  da
un atto di concessione e da uno o piu' «contratti di programma»; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo
sviluppo della rete trans-europea  dei  trasporti  e  che  abroga  la
decisione n. 661/2010/UE; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013  che  istituisce  il  meccanismo  per
collegare l'Europa e che modifica il regolamento (UE) n.  913/2010  e
che abroga i regolamenti (CE) n. 680/2007 e (CE) n. 67/2010; 
  Viste le delibere n. 68 del 2010, n. 57 del 2011, n. 23  del  2012,
n. 29 del 2013, n. 91 del 2013, n. 62 del 2016 e n. 67 del  2017,  e,
in particolare, la delibera 20 febbraio 2015, n. 19, pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 181 del 6 agosto  2015,  con  le  quali  questo
Comitato ha approvato  fra  l'altro  i  progetti  dell'infrastruttura
strategica relativa alla linea ferroviaria Torino-Lione; 
  Viste le delibere n. 63 del 2007, n. 6 del 2008, n. 27 del 2010, n.
4 del 2012, n. 33 del 2012, n. 22 del 2013, n. 112 del 2015 e  n.  13
del 2017 con le quali questo Comitato ha fornito parere sui contratti
di programma tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RFI
S.p.A., e, in particolare,  i  relativi  investimenti  relativi  alla
linea ferroviaria Torino-Lione; 
  Viste le delibere n. 86 del 2010, n. 57 del 2011, n. 23  del  2012,
n. 29 del 2013, n. 91 del 2013, n. 19 del 2015, n. 62 del 2016  e  n.
67 del 2017, con le quali questo Comitato ha approvato, fra  l'altro,
i  progetti  della   linea   ferroviaria   Torino-Lione,   le   opere
compensative e fornito autorizzazione alla  realizzazione  per  lotti
costruttivi e all'avvio del 1° e del 2° lotto costruttivo; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile  2016,  n.  50  (c.d.  nuovo
Codice dei contratti pubblici), e successive modificazioni  che,  con
riferimento alla programmazione infrastrutturale,  ha  individuato  i
seguenti strumenti di pianificazione e programmazione: 
    a) Il Piano generale dei trasporti e della logistica  (PGTL)  che
contiene le linee strategiche delle politiche per la mobilita'  delle
persone e delle merci nonche'  dello  sviluppo  infrastrutturale  del
Paese; 
    b) Il Documento pluriennale di pianificazione (DPP) che, oltre  a
quanto stabilito all'art. 2, comma  2,  del  decreto  legislativo  29
dicembre  2011,  n.  228,  e  seguenti  modificazioni,  contiene  gli
interventi relativi al settore dei trasporti e della logistica la cui
progettazione di fattibilita'  e'  meritevole  di  finanziamento,  da
realizzarsi in coerenza con il PGTL; 
  Vista la delibera 1° dicembre 2016, n.  68,  con  la  quale  questo
Comitato ha preso atto del contenuto delle «Linee guida del Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  per  la  valutazione  degli
investimenti in opere pubbliche» (Linee guida), che definiscono - tra
l'altro - la procedura semplificata da adottare per la gestione della
«fase transitoria» fino al primo DPP; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    a) la delibera del 27 dicembre 2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera del 29 settembre 2004,  n.  24,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
    b)  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    c)  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge   12   novembre   2010,   n.   187,   convertito,   con
modificazioni, dalla  legge  17  dicembre  2010,  n.  217,  che,  tra
l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di  mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e, in particolare: 
    a) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del citato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    b) la delibera di questo Comitato del 28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera del 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Vista la delibera dell'8  agosto  2015,  n.  62,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo  Comitato  ha
approvato  lo  schema  di  Protocollo  di  legalita'  precedentemente
licenziato  nella  seduta  del  13  aprile  2015  dal   Comitato   di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle  grandi  opere  (CCASGO),
costituito  con  decreto  14  marzo  2003,  adottato   dal   Ministro
dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il MIT; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo 50  del  2016  che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture  e  degli  insediamenti   prioritari   (CCASIIP),   ha
assorbito  ed  ampliato  -  all'interno  di  quest'ultimo   Organismo
inter-istituzionale dello Stato - tutte le competenze del  previgente
CCASGO; 
  Vista la proposta di cui alla nota 19 marzo 2018, n. 9392,  con  la
quale il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  ha  chiesto
l'inserimento all'ordine del  giorno  della  prima  seduta  utile  di
questo Comitato del  «progetto  di  variante;  in  ottemperanza  alla
prescrizione 235 della delibera CIPE 19/2015»; 
  Considerato che, nel corso della seduta preparatoria al CIPE  dello
scorso 20 marzo 2018, la Vice-Capo di Gabinetto  del  Ministro  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  ha  rappresentato  l'esigenza  di
esaminare la proposta di deliberazione, non iscritta  all'ordine  del
giorno della medesima seduta preparatoria, in quanto la richiesta del
medesimo Ministero e' pervenuta solo successivamente alla diramazione
della convocazione e dell'ordine del  giorno  per  la  stessa  seduta
preparatoria del CIPE; 
  Vista la documentazione  allegata  alla  citata  nota  n.  9392  di
chiarimenti  fornita  dal  Ministero  delle  infrastrutture   e   dei
trasporti: 
    a) relazione istruttoria del Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti; 
    b) allegato A  -  Verbale  della  riunione  della  Conferenza  di
servizi del 23 marzo 2016; 
    c) allegato B - Documento conclusivo della Conferenza di servizi,
ex art. 168, comma 4, del decreto legislativo n. 163 del 2006; 
    d) allegato C - Risoluzione delle interferenze; 
    e)  allegato  D  -   Relazione   istruttoria   sull'esito   della
pubblicazione; 
    f) allegato E - Pareri MATTM, MIBACT e Regione Piemonte; 
    g) allegato F - Atti citati nella relazione; 
    h) allegato G - Studio sicurezza; 
    i) allegato H - Elenco elaborati facenti parte del progetto; 
    j) allegato I - Relazione generale allegata al progetto; 
  Considerato che l'intera opera e' articolata nei seguenti  5  lotti
non funzionali, in aggiunta a studi opere geognostiche preliminari  e
a ulteriori opere compensative: 
    a) primo lotto costruttivo - Lotto 1 - Tunnel di base; 
    b) secondo  lotto  costruttivo  -  Lotto  2  -  Opere  all'aperto
Francia; 
    c)  terzo  lotto  costruttivo  -  Lotto  3  -  Tunnel   di   base
(completamento); 
    d) quarto lotto costruttivo - Lotto 4 - Opere all'aperto Italia; 
    e) quinto lotto costruttivo - Lotto 5 - Attrezzaggio tecnologico; 
  Considerato  che  l'approvazione  del  progetto  di   variante   in
ottemperanza alla prescrizione 235 della citata delibera  n.  19  del
2015 non modifica il limite di spesa, fissato dalla  citata  delibera
n. 67 del 2017 per  la  parte  di  competenza  italiana,  a  5.631,47
milioni di euro in valuta corrente, di cui 5.574,21 milioni  di  euro
per il costo rivalutato fino a completa  realizzazione  dell'opera  e
57,26 per misure di accompagnamento ulteriori rispetto a quelle  gia'
contenute nel costo complessivo dell'opera; 
  Considerato che la richiesta  di  approvazione  della  variante  di
cantierizzazione dell'opera da parte del Comitato non comporta alcuna
variazione   economica   del   progetto,   del   limite   di   spesa,
dell'articolazione  in  5   lotti   costruttivi   dell'opera,   degli
interventi previsti, del cronoprogramma dei  lavori  e  dei  connessi
fabbisogni finanziari; 
  Valutato  che  la  medesima  approvazione  costituisce   condizione
essenziale per il rispetto del cronoprogramma di realizzazione  delle
opere, sottoscritto nel programma CEF 2015-2019 e con la  Commissione
europea, come per altro evidenziato ed affermato nella  nota  n.  205
del 20 marzo 2018  del  Commissario  straordinario  del  Governo  per
l'asse ferroviario Torino-Lione; 
  Preso atto che eventuali ritardi potrebbero causare la  perdita  di
finanziamenti gia' erogati da parte della Commissione europea; 
  Considerato che il Comitato e' chiamato  ad  esprimere  il  proprio
parere, con  osservazioni  e  raccomandazioni,  di  cui  ai  seguenti
documenti, in allegato alla relazione istruttoria: 
    a) allegato 1 - Prescrizioni e raccomandazioni; 
    b) allegato 2 - Tabella riepilogativa - disamina dei pareri; 
  Visto il verbale della Conferenza di servizi del 26 settembre 2017; 
  Vista la nota della Regione Piemonte prot.  DIPE  n.  1627  del  21
marzo 2018 con la quale il  Presidente  di  Regione  da  sostegno  al
perfezionamento  della  «cantierizzazione  dell'opera»  ed  evidenzia
anche   il   parere   favorevole   della   giunta   regionale    alla
localizzazione, emanato  con  provvedimento  n.  DGR  17-6445  del  2
febbraio 2018; 
  Considerato  che,  nel  corso  dell'odierna  seduta  del  CIPE,  il
Ministro delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,  ha  rappresentato
l'esigenza di esaminare la proposta di  deliberazione,  non  iscritta
all'ordine del giorno della medesima seduta del Comitato; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  1.1 E' approvato, in  considerazione  degli  esiti  favorevoli  dei
pareri   emessi   dalle   amministrazioni    competenti    (Ministero
dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare,  Regione
Piemonte, Ministero dei  beni  e  delle  attivita'  culturali  e  del
turismo, enti locali), il procedimento autorizzativo  della  variante
di cantierizzazione dell'opera in oggetto, ed in particolare: 
    a) approva (ai sensi e per gli effetti dell'art. 169 del  decreto
legislativo n. 163 del 2006, con le modalita' previste dall'art.  166
del medesimo decreto legislativo n. 163 del 2006 come richiamato  dal
comma 5 del citato art. 169) il progetto di variante in  ottemperanza
alla  prescrizione  235  della  delibera  CIPE  n.   19   del   2015,
subordinatamente  all'ottemperanza   delle   prescrizioni   e   delle
raccomandazioni   riportate   nell'allegato   1,   anche   ai    fini
dell'apposizione  del  vincolo   preordinato   all'esproprio,   della
dichiarazione di pubblica utilita' e della compatibilita'  ambientale
dell'opera; 
    b) prende atto che con  la  variante  in  questione,  rispetto  a
quanto disposto con la delibera n. 67 del 2017, restano confermati il
limite di spesa,  l'articolazione  in  5  lotti  costruttivi,  con  i
medesimi interventi ed importi, il  cronoprogramma  dei  lavori  e  i
connessi fabbisogni finanziari. 
  1.2 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi al contratto. 
  1.3 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  trasmettera'
a questo Comitato una relazione sul recepimento delle raccomandazioni
contenute  nella   presente   delibera   e   con   un   aggiornamento
sull'andamento del progetto nel suo insieme, impegnandosi,  altresi',
ad  inoltrare  d'ora  in   avanti,   ogni   ulteriore   proposta   di
deliberazione  nel  rispetto  del  vigente  regolamento   di   questo
Comitato, e di permettere quanto previsto, in particolare,  dall'art.
3 della delibera 30 aprile 2012, n. 62. 
  1.4 Ai sensi della delibera  n.  24  del  2004,  il  CUP  assegnato
all'opera  dovra'  essere  evidenziato  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'opera stessa. 
 
    Roma, 21 marzo 2018 
 
                                     Il Presidente: Gentiloni Silveri 
 
Il segretario: Lotti 
 
 
Avvertenza: 
 
    L'allegato alla delibera  n.  30/2018  non  viene  pubblicato  in
quanto  integralmente  sostituito  dall'allegato  alla  delibera   n.
39/2018 pubblicata in questa stessa Gazzetta Ufficiale. 
 

Registrato alla Corte dei conti il 19 luglio 2018 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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