IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                  PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA  
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, concernente «Attribuzioni e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive  modificazioni,
concernente «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della
Presidenza del Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni,
concernente «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo  e
di diritto di accesso ai documenti amministrativi; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n.  50,  e  successive
modificazioni, e visti in particolare: 
    1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    3. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  (MIT)  provvede  alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    4. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    5. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      5.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      5.2.  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le  infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      5.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del decreto legislativo n. 163 del 2006; 
  Vista la  delibera  21  dicembre  2001,  n.  121  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  supplemento  ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge n. 443  del
2001, ha approvato il 1° programma delle infrastrutture  strategiche,
che nell'allegato 1 include, nell'ambito del  «Corridoio  plurimodale
Tirrenico-Nord Europa», alla voce «Sistemi stradali e  autostradali»,
l'infrastruttura «Pontina-A12-Appia»; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015, supplemento ordinario, con la  quale  questo
Comitato  ha  espresso  parere  sull'XI  allegato  infrastrutture  al
Documento di economia  e  finanza  (DEF)  2013,  che  include,  nella
«Tabella 0 Programma delle infrastrutture  strategiche»,  nell'ambito
del «Corridoio plurimodale Tirrenico Nord  Europa»,  l'infrastruttura
«Pontina-A12-Appia e bretella Cisterna»,  comprensiva,  tra  l'altro,
dei  tre  interventi  «Collegamento  A12-Roma   (Tor   de'   Cenci)»,
«Corridoio   intermodale    integrato    Pontino    Roma-Latina»    e
«Cisterna-Valmontone e opere connesse»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327, e successive modificazioni, concernente il  «Testo  unico  delle
disposizioni legislative e regolamentari in materia di espropriazione
per pubblica utilita'»; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il MIT e' chiamato a svolgere ai fini della
vigilanza sull'esecuzione  degli  interventi  inclusi  nel  Programma
delle infrastrutture strategiche; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  Struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e  4  del  medesimo
decreto sono stati trasferiti alle competenti Direzioni generali  del
Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare
la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che, all'art. 1, comma 5, ha
istituito presso questo Comitato il «Sistema  di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. le  delibere  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003  e  la  relativa  errata  corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, e  29  settembre
2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con
le quali questo Comitato ha definito il  sistema  per  l'attribuzione
del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato  su  tutti  i
documenti  amministrativi  e  contabili,  cartacei   ed   informatici
relativi a progetti di investimento pubblico e deve essere utilizzato
nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque  interessati
ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n.  217,  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Vista  la  normativa  vigente  in  tema  di  controllo  dei  flussi
finanziari e visti, in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    2. la delibera 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 155 del 2015, che ai sensi del comma  3  del  menzionato
art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - aggiorna le  modalita'  di
esercizio  del  sistema  di  monitoraggio  finanziario  di  cui  alla
delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
234 del 2011 e con errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale
n. 281 del 2011; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice
Antimafia» e successive modificazioni; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
agli insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis, e
176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n.  163  del
2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2,  del  menzionato
decreto legislativo n. 50 del 2016; 
  Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha  approvato
lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta  del  13
aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto  14  marzo  2003,
emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro  della
giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Visto l'art. n. 194 del citato decreto legislativo n. 50  del  2016
che dispone i controlli antimafia da  mettere  in  atto  in  caso  di
affidamento della realizzazione dell'opera tramite  concessionario  o
contraente generale; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture  e  degli  insediamenti   prioritari   (CCASIIP),   ha
assorbito ed ampliato tutte le competenze del pre-vigente CCASGO; 
  Viste le delibere  29  settembre  2004,  n.  50,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 151 del 2005, 2 aprile 2008, n. 55,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 189 del 2008, 18 novembre  2010,  n.  88,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  195  del  2011,  supplemento
ordinario, 2 agosto 2013, n. 51, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale
n. 2 del 2014, e 26 aprile 2018, n.  41,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 181 del 2018, con le quali questo  Comitato  ha  assunto
decisioni o adottato provvedimenti concernenti l'intervento ed i  cui
contenuti si intendono qui integralmente richiamati; 
  Viste, in particolare: 
    la citata delibera n. 88 del 2010, con la quale  questo  Comitato
ha approvato,  fra  l'altro,  il  progetto  definitivo  della  tratta
autostradale  Roma  (Tor  de'  Cenci)-Latina  nord   (Borgo   Piave),
comprensiva delle  relative  complanari,  della  tratta  autostradale
Cisterna-Valmontone e delle relative opere connesse, e ha  confermato
i contributi complessivamente assegnati con la  delibera  n.  50  del
2004; 
    la citata delibera n. 51 del 2013, con la quale questo  Comitato,
fra le altre decisioni assunte, ha reiterato il  vincolo  preordinato
all'esproprio sulle aree e sugli immobili relativi  al  «Collegamento
A12 (Roma-Civitavecchia)-Roma (Tor de' Cenci), dal km  5+400  a  Roma
(Tor de'  Cenci)»,  apposto  con  la  delibera  n.  50  del  2004,  e
determinato il limite di spesa dell'intero intervento  «Completamento
corridoio tirrenico meridionale  A12-Appia  e  bretella  autostradale
Cisterna-Valmontone» in 2.728,7 milioni di euro (al netto dell'IVA); 
  1. la citata delibera n. 41 del 2018, con la quale questo Comitato: 
    1.1.  ha  disposto  la  proroga  di  due  anni  del  termine  per
l'adozione dei decreti di esproprio  di  cui  alla  dichiarazione  di
pubblica utilita' apposta con la delibera n.  88  del  2010  per  gli
interventi: tratta autostradale  Roma  (Tor  de'  Cenci)-Latina  nord
(Borgo Piave) comprensivo di complanari, tratta Cisterna-Valmontone e
relative opere connesse, indicate in «tangenziale di  Labico»,  «asse
secondario tra la Strada Regionale Ariana  e  la  Strada  Provinciale
Artena-Cori» e «tangenziale di Latina»; 
    1.2.  ha  subordinato  l'efficacia  della  stessa  delibera  alla
condizione che non pervenissero, nei termini di  legge,  osservazioni
da  parte  dei  soggetti  cui  e'  stato   notificato   l'avvio   del
procedimento di proroga della  dichiarazione  di  pubblica  utilita',
valutate ostative dal Ministero delle infrastrutture e trasporti; 
    1.3. ha previsto: 
      1.3.1.  che  eventuali  incrementi  del  costo  degli  espropri
saranno posti a carico del soggetto aggiudicatore dell'intervento; 
      1.3.2. che il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti
dovra' dare comunicazione a questo  Comitato  della  conclusione  del
contenzioso  in  essere  -  aggiornando   il   cronoprogramma   degli
interventi,  il  quadro  economico  e  di  ogni  eventuale  ulteriore
informazione ritenuta utile, fra cui l'esatto  stato  progettuale  di
ogni singolo intervento -  e  dell'avvenuta  stipula  e  approvazione
della  convenzione  di   concessione,   trasmettendone   copia   alla
Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  -  Dipartimento   per   la
programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE); 
  Vista la nota 26 luglio 2018, n. 24066, con la  quale  il  Capo  di
Gabinetto del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
richiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile
di questo Comitato dell'argomento «Corridoio intermodale  Roma-Latina
e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone  -  reiterazione  del
vincolo  preordinato  all'esproprio»  e  ha  trasmesso  la   relativa
documentazione istruttoria; 
  Viste le note 30 luglio 2018, n. 8137, 26 settembre 2018, n.  10422
e n. 10434, e 24 ottobre 2018, n.  12233,  nonche'  la  comunicazione
trasmessa con  posta  elettronica  il  3  ottobre  2018,  assunta  al
protocollo DIPE l'8 ottobre 2018, con il n. 5014,  con  le  quali  il
suddetto Ministero ha trasmesso documentazione integrativa; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal MIT  ed  in
particolare, sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
    1. che l'intervento e' costituito da un sistema autostradale, per
una lunghezza di circa 100 km, e dalle relative opere connesse di una
lunghezza di circa 56 km, suddiviso nelle seguenti opere  principali:
asse   Roma-Latina,   articolato   tra   collegamento    autostradale
interconnessione A12-Roma (Tor de' Cenci) e collegamento autostradale
Roma (Tor de' Cenci)-Latina nord (Borgo Piave), cui  si  aggiunge  il
collegamento autostradale Cisterna-Valmontone; 
    2. che tra i progetti preliminari approvati e per i quali occorre
reiterare il vincolo preordinato all'esproprio  non  rientra  l'opera
«SP Borgo Piave-Foce Verde», per un  refuso  indicata  in  una  mappa
inserita nella suddetta istruttoria, e che tale opera dovra'  essere,
invece, realizzata da parte del concessionario  dell'intervento,  per
assolvere le prescrizioni  da  103  a  105  di  cui  alla  richiamata
delibera n. 88 del 2010; 
    3. che il 3 agosto 2018 era il termine entro  il  quale  andavano
approvati prima  della  scadenza  del  relativo  vincolo  preordinato
all'esproprio i progetti definitivi delle opere connesse «tangenziale
di Latina» e «asse viario  di  collegamento  tra  Velletri  e  la  SP
«Velletri-Cori»,   nonche'   dei   miglioramenti   funzionali   delle
viabilita' esistenti «via dei Giardini (dallo svincolo di Aprilia sud
alla SR Nettunense)», «via Apriliana (tra lo svincolo di Aprilia nord
e la stazione di Campoleone di Latina)» e «la SP  Velletri-Cori  (tra
il nuovo asse di  collegamento  con  Velletri  e  la  tangenziale  di
Lariano)»; 
    4. che la mancata approvazione, entro il suddetto termine  del  3
agosto 2018, dei progetti definitivi  delle  sopra  richiamate  opere
connesse ha comportato la scadenza del relativo  vincolo  preordinato
all'esproprio, apposto con  la  delibera  n.  88  del  2010,  che  ha
approvato i progetti preliminari delle predette opere connesse; 
    5. che con nota 1° marzo 2018, n. 30, integrata con nota 6 aprile
2018, n. 81, il soggetto aggiudicatore Autostrade  del  Lazio  S.p.a.
(ADL) ha trasmesso al MIT un'istanza motivata di proroga dei  termini
della dichiarazione di pubblica utilita' per  gli  interventi  i  cui
progetti definitivi erano stati approvati con la citata  delibera  n.
88 del  2010,  segnalando  anche  la  necessita'  di  procedere  alla
reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio per gli  ulteriori
interventi di cui al precedente punto 3); 
    6. che le motivazioni della richiesta di reiterazione del vincolo
preordinato   all'esproprio   sono   riconducibili   al    perdurante
contenzioso sull'aggiudicazione della concessione  di  progettazione,
realizzazione e gestione dell'opera,  che  preclude  la  stipula  del
contratto di concessione e  il  successivo  sviluppo,  da  parte  del
soggetto affidatario della citata  concessione,  della  progettazione
definitiva  delle  opere  i  cui  progetti  preliminari  sono   stati
approvati con la richiamata delibera n. 88 del 2010; 
    7. che, con nota 23 aprile 2018, n. 94, il soggetto aggiudicatore
ha  comunicato  al  suddetto  Ministero  di  aver   provveduto   alla
pubblicazione dell'avviso di avvio del procedimento  per  la  proroga
dell'efficacia della  dichiarazione  di  pubblica  utilita'  inerente
parte dell'intervento denominato «Corridoio intermodale Roma-Latina e
collegamento autostradale Cisterna-Valmontone» nonche' per il reitero
del  vincolo   preordinato   all'esproprio   inerente   altra   parte
dell'intervento; 
    8. che, in particolare, il suddetto avviso  e'  stato  pubblicato
sui siti Internet della Regione Lazio e di ADL in data 17 aprile 2018
nonche' sul quotidiano a tiratura nazionale Corriere della Sera e sul
quotidiano a tiratura locale Il Messaggero - edizione  di  Latina  in
data 21 aprile 2018; 
    9. che con nota 18 maggio 2018, n. 293250, assunta  a  protocollo
dal MIT nella stessa data,  con  il  n.  5121,  il  Presidente  della
Regione Lazio ha espresso parere  favorevole  alla  reiterazione  del
vincolo preordinato all'esproprio  inerente  i  progetti  preliminari
approvati con la richiamata delibera n. 88 del 2010; 
    10. che, con note 20 luglio 2018, n. 174, e 12 settembre 2018, n.
193, la ADL S.p.a., con riferimento alle osservazioni  pervenute  nei
termini di legge da  parte  dei  soggetti  cui  e'  stato  notificato
l'avvio della procedura espropriativa, ha comunicato di non ritenerle
ostative al  proseguimento  dell'iter  per  il  reitero  del  vincolo
preordinato all'esproprio e per la proroga della pubblica utilita'; 
    11. che alla luce di quanto sopra con la citata nota 26 settembre
2018, n. 10434, il MIT ha comunicato di aver soddisfatto la richiesta
di cui alla delibera n. 41 del 2018, punto 2, relativa alla efficacia
della delibera stessa e meglio richiamata in premessa; 
    12. che il soggetto aggiudicatore ha dichiarato  che  «il  quadro
economico e il dettaglio relativo  alla  voce  espropri  sono  ancora
quelli   a   base   di   gara,    non    essendo    intervenuta    la
contrattualizzazione dell'affidamento» per i motivi sopra esposti; 
    13. che il soggetto aggiudicatore  ha  altresi'  dichiarato,  con
riferimento - tra l'altro - alla reiterazione del vincolo preordinato
all'esproprio, che lo schema di convenzione posto a base  di  gara  e
accettato  dai  concorrenti  prevede  che  «l'espropriazione   e   le
occupazioni di terreni strettamente necessarie per  la  realizzazione
delle opere di competenza del  concessionario  saranno  effettuate  a
cura e spese del  concessionario  stesso»  e  che  le  autorizzazioni
tecnico-ambientali  relative  ai  progetti  preliminari  sono  ancora
efficaci; 
  Preso  atto  delle  risultanze  della  citata   istruttoria   sotto
l'aspetto attuativo e in particolare: 
    1. che il soggetto aggiudicatore e' confermato in Autostrade  del
Lazio S.p.a. (ADL); 
    2. che il 10 aprile 2014 ADL ha inviato la lettera di  invito  ai
concorrenti precedentemente pre-qualificati ai fini  dell'affidamento
della  concessione  di  progettazione,   realizzazione   e   gestione
dell'opera all'esame; 
    3.  che  il  6  luglio  2016  la  gara   si   e'   conclusa   con
l'aggiudicazione in favore del Consorzio stabile SIS  S.c.p.a.,  resa
efficace, a valle delle verifiche di legge, con la  delibera  di  ADL
del 19 dicembre 2016; 
    4. che l'associazione temporanea d'imprese (ATI)  con  capogruppo
Salini-Impregilo  ha  proposto   ricorso   avverso   l'aggiudicazione
definitiva, ricorso respinto dal tribunale  amministrativo  regionale
Lazio con sentenza n. 4001/2017 del 29 marzo 2017; 
    5. che la  suddetta  ATI  ha  promosso  giudizio  di  appello  al
Consiglio di Stato e che con sentenza del 26 luglio 2018,  pubblicata
il 13 settembre 2018 e quindi non ancora  passata  in  giudicato,  il
predetto Consiglio ha  deciso  «l'annullamento  in  parte  qua  della
lettera di invito e l'obbligo per l'Amministrazione di  rinnovare  la
gara a partire da tale segmento risultato illegittimo»; 
    6. che il perdurare del contenzioso concernente  l'aggiudicazione
definitiva della gara per l'affidamento della concessione relativa  a
progettazione, realizzazione e  gestione  delle  opere  non  ha  reso
possibile l'avvio delle progettazioni definitive ne' la realizzazione
degli interventi; 
    7. l'art. 18, comma 4, del decreto-legge 21 giugno 2013,  n.  69,
convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma  1,  della
legge 9 agosto 2013, n. 98 prevede che «le risorse gia' assegnate con
la delibera CIPE n. 88 del 2010 al «Corridoio  tirrenico  meridionale
A12-Appia  e  bretella   autostradale   Cisterna   Valmontone»   sono
indistintamente utilizzabili per i lotti in cui e' articolata l'opera
e che l'opera, interamente messa a gara,  puo'  essere  realizzata  e
finanziata per lotti funzionali, senza alcun obbligo  del  concedente
nei confronti del concessionario al finanziamento  delle  tratte  non
coperte ove nei tre anni successivi  all'aggiudicazione  non  vengano
reperite le risorse necessarie»; 
    8. che l'istruttoria da'  conto  dei  CUP  attribuiti,  chiusi  o
cancellati per le varie tratte in  cui  l'intervento  complessivo  si
articola e che, in particolare, risultano ora attivi i seguenti CUP: 
      8.1. B21B06000520001, assegnato  al  collegamento  autostradale
Cisterna-Valmontone  ed  ai  connessi  assi  stradali  di  viabilita'
secondaria di adduzione; 
      8.2. B51B06000390001, assegnato  al  collegamento  autostradale
Roma (Tor  de'  Cenci)-Latina  (Borgo  Piave)  ed  ai  connessi  assi
stradali di viabilita' secondaria di adduzione; 
      8.3. B91B06000530001, assegnato  al  collegamento  autostradale
A12-Roma (Tor de' Cenci); 
  Preso  atto  delle  risultanze  della  citata   istruttoria   sotto
l'aspetto finanziario ed in particolare: 
    1. che l'importo complessivo del corridoio intermodale A12-  Roma
(Tor  de'  Cenci)-Latina  nord  (Borgo  Piave)  e  del   collegamento
autostradale Cisterna-Valmontone e' stato fissato dalla  delibera  n.
88  del  2010  in  €  2.728.654.821,99  -  IVA  esclusa,  di  cui   €
1.999.220.416,05  per  lavori  e  oneri  per   la   sicurezza   e   €
729.434.405,94 per somme a disposizione; 
    2.  che,  nell'ambito  delle  somme  a  disposizione  del  quadro
economico, la spesa prevista per «acquisizione di  aree  ed  immobili
(espropri), comprese spese tecniche e atti amministrativi», ammonta a
€ 389.347.712,33; 
    3. che il finanziamento del costo del sistema autostradale di cui
sopra, da realizzare  in  regime  di  concessione  di  progettazione,
realizzazione e gestione, sara' assicurato da un contributo  pubblico
fino al limite del 40 per cento dell'importo dell'investimento e  per
la rimanente quota da risorse private apportate dal concessionario; 
    4. che, come specificato nelle delibere n. 51 del 2013  e  n.  41
del 2018, le risorse pubbliche assegnate all'intervento  ammontano  a
complessivi 468,077 milioni di euro, cosi' articolati: 
      4.1. 68,477 milioni di  euro  quale  contributo  derivante  dai
limiti d'impegno quindicennali di 6,267 milioni di euro all'anno, con
decorrenza dall'anno 2005, per i quali la Regione Lazio ha  stipulato
con la Cassa  depositi  e  prestiti,  nel  novembre  2006,  un  mutuo
dell'importo di 68,477 milioni di euro; 
      4.2. 356,325 milioni di euro quale contributo  derivante  dalla
sommatoria dei limiti d'impegno quindicennali di  23,755  milioni  di
euro all'anno, con decorrenza dall'anno  2006,  utilizzo  autorizzato
dal decreto interministeriale del Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze  n.  1004
del 2010; 
      4.3. 43,275 milioni di euro quale  contributo  derivante  dalla
sommatoria dei limiti d'impegno quindicennali  di  2,885  milioni  di
euro all'anno, con decorrenza dall'anno  2006,  utilizzo  autorizzato
dal decreto interministeriale del Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti e del Ministero dell'economia e delle finanze  n.  1003
del 2010; 
    5. che, con riferimento alle suddette risorse, con nota 7  maggio
2018, n. 7339, la Direzione generale per lo sviluppo del  territorio,
la programmazione ed i progetti internazionali del MIT ha fornito  il
quadro delle disponibilita' dei limiti di impegno  sopra  richiamati,
confermandone la validita' con nota 24 ottobre 2018, n. 16795; 
  Ritenuto di dover espressamente prevedere che anche  gli  eventuali
maggiori oneri,  derivanti  dalla  proroga  del  vincolo  preordinato
all'esproprio,  relativo  agli  espropri   e   alle   indennita'   di
occupazione dei terreni necessari per la realizzazione delle opere di
competenza del concessionario, siano  posti  a  carico  del  medesimo
concessionario, e di prevedere inoltre che tali oneri siano  posti  a
carico del soggetto aggiudicatore, nelle more della  nuova  procedura
di individuazione del concessionario; 
  Ritenuto di chiedere al MIT aggiornamenti in merito alle iniziative
che saranno adottate per la prosecuzione dell'opera; 
  Ritenuto, altresi', relativamente alla delibera n. 41 del 2018,  di
dover rettificare la denominazione di  uno  degli  interventi  per  i
quali e' stata disposta la proroga di due anni del  termine  previsto
per l'adozione dei decreti d'esproprio di cui alla  dichiarazione  di
pubblica utilita' apposta con la delibera n. 88 del 2010; 
  Ritenuto, in particolare, al fine  di  correggere  un  mero  errore
materiale, di dover sostituire, tra le opere connesse di cui al punto
1, lettera c), del dispositivo della  suddetta  delibera  n.  41  del
2018, la denominazione «tangenziale  di  Latina»  -  relativa  ad  un
progetto preliminare per il quale e' stata ora  proposta  la  proroga
del  vincolo  preordinato  all'esproprio  -  con   la   denominazione
«tangenziale di Lariano», relativa ad un progetto definitivo  per  il
quale occorreva disporre la proroga della dichiarazione  di  pubblica
utilita', come specificato nella stessa delibera n. 41 del  2018,  al
punto d) della presa d'atto relativa all'aspetto tecnico-procedurale; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota 25 ottobre 2018, n. 5390, predisposta  congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE  e  dal  Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base dell'odierna seduta  del
Comitato, contenente le valutazioni e le  prescrizioni  da  riportare
nella presente delibera; 
  Considerato che nel corso dell'odierna seduta: 
    1. il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del
mare ha reso noto che  il  Dipartimento  tutela  ambientale  di  Roma
Capitale, ente gestore della Riserva naturale del litorale romano, ha
comunicato ad ADL l'esito negativo dell'istruttoria per  il  rilascio
del parere della Commissione di gestione  della  citata  riserva,  il
quale tuttavia, essendo limitato all'ambito  del  progetto  ricadente
nel territorio di competenza dell'Ente medesimo, riguarda tratti  non
oggetto della presente delibera e che questa  osservazione  va  messa
agli atti ma non e' ostativa rispetto all'approvazione della presente
delibera; 
    2. il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha  ricordato
che si e' ancora  in  attesa  dell'esecutivita'  della  sentenza  del
Consiglio di Stato; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi  e  per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214,  comma  11,  e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50  del  2016  e
del decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,
da  cui  deriva  la  sostanziale   applicabilita'   di   quest'ultima
disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative,  avviate  prima
del 19 aprile 2016. 
   1. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio 
    1.1 Ai sensi e per gli effetti dell'art.  165,  comma  7-bis  del
decreto legislativo n. 163 del 2006, e' disposta la reiterazione  per
sette anni a partire  dalla  data  di  registrazione  della  presente
delibera da parte della  Corte  dei  conti  del  vincolo  preordinato
all'esproprio, apposto con la delibera n. 88 del 2010, sulle  aree  e
gli immobili interessati dalla realizzazione dei seguenti interventi,
che costituiscono parte dell'opera denominata «Corridoio  intermodale
Roma-Latina e collegamento autostradale Cisterna-Valmontone»: 
      1.1.1. tangenziale di Latina; 
      1.1.2. asse  viario  di  collegamento  tra  Velletri  e  la  SP
«Velletri-Cori»; 
      1.1.3. miglioramenti funzionali delle viabilita' esistenti: 
        1.1.3.1. via dei Giardini (dallo svincolo di Aprilia sud alla
SR Nettunense); 
        1.1.3.2. via Apriliana (tra lo svincolo di Aprilia nord e  la
stazione di Campoleone di Latina); 
        1.1.3.3.  SP  Velletri  - Cori  (tra   il   nuovo   asse   di
collegamento con Velletri e la tangenziale di Lariano). 
    1.2 Gli eventuali maggiori oneri per espropri e per indennita' di
occupazione dei terreni necessari per la realizzazione delle opere di
competenza del concessionario sono posti a carico del  concessionario
stesso, come previsto nello schema di convenzione posto a base  della
gara. Nelle more dello svolgimento della nuova procedura di gara  per
l'individuazione del predetto concessionario, i suddetti  oneri  sono
temporaneamente a  carico  del  soggetto  concedente  dell'intervento
stesso; 
    1.3 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' dare
comunicazione a questo Comitato dell'impegno del soggetto  concedente
a farsi carico degli eventuali maggiori costi di  cui  al  precedente
punto 1.2, nonche' della conclusione  del  contenzioso  in  essere  e
delle conseguenti iniziative che saranno adottate per la prosecuzione
dell'opera, ivi  incluso  l'aggiornamento  del  cronoprogramma  degli
interventi e il quadro economico degli stessi, da parte del  soggetto
attuatore  tramite  il  sistema  informativo  della  BDAP,  e  dovra'
comunicare ogni eventuale ulteriore informazione ritenuta utile. 
    1.4 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' dare
comunicazione a questo Comitato dell'avvenuta stipula e  approvazione
della  convenzione  di   concessione,   trasmettendone   copia   alla
Presidenza del Consiglio dei ministri -DIPE. 
    1.5.  Il  Ministero  delle   infrastrutture   e   dei   trasporti
provvedera'  ad  assicurare,  per  conto  di  questo   Comitato,   la
conservazione dei documenti relativi al progetto. 
    1.6. Ai sensi della delibera di questo Comitato n. 24 del 2004, i
CUP assegnati ai diversi interventi dovranno  essere  evidenziati  in
tutta la documentazione riguardante gli interventi stessi. 
  2. Rettifica punto 1 della delibera n. 41 del 2018 
  La delibera n. 41 del 2018 richiamata in premessa e' da  intendersi
rettificata, per mero errore materiale, al punto 1, lettera  c),  del
deliberato, nel quale la denominazione  «tangenziale  di  Latina»  e'
sostituita con la denominazione di «tangenziale di Lariano». 
 
    Roma, 25 ottobre 2018 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Giorgetti 
 

Registrata alla Corte dei conti il 21 dicembre 2018 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg. prev. n. 1642