IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto  il  regio  decreto  18  novembre  1923,  n.  2440,   recante
disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilita'
generale dello Stato; 
  Visto  il  regio  decreto  23  maggio  1924,  n.  827,  recante  il
regolamento di attuazione della predetta legge di contabilita'; 
  Vista la legge 14 gennaio 1994,  n.  20,  recante  disposizioni  in
materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n.
367, recante il regolamento di semplificazione e accelerazione  delle
procedure di spesa e contabili; 
  Visto il decreto-legge 6 settembre 2002, n. 194,  convertito  dalla
legge 31  ottobre  2002,  n.  246,  recante  misure  urgenti  per  il
controllo, la trasparenza ed il contenimento della spesa pubblica; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del  10
marzo 2004 con il quale e' stato previsto il «controllo  a  campione»
per i rendiconti di contabilita' ordinaria; 
  Visto il decreto Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  del  4
agosto 2005 con il quale e' stata estesa la facolta' del «controllo a
campione», di cui al predetto decreto del 10  marzo  2004,  anche  ai
rendiconti di contabilita' speciale dei capitoli concernenti le spese
di funzionamento; 
  Vista la legge 31 dicembre  2009,  n.  196,  recante  la  legge  di
contabilita'  e  finanza  pubblica,  e  successive  modificazioni   e
integrazioni adottate con legge 7 aprile 2011, n. 39; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  27
febbraio 2013, n. 67, recante il regolamento  di  organizzazione  del
Ministero dell'economia e delle finanze, a norma  degli  articoli  2,
comma 10-ter, e 23-quinquies, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; 
  Visto il decreto legislativo 30 giugno 2011,  n.  123,  recante  la
riforma dei controlli di regolarita'  amministrativa  e  contabile  e
potenziamento dell'attivita' di analisi e valutazione della spesa,  a
norma dell'art. 49 della legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  ed  in
particolare l'art. 5, comma 2, lettera d)  in  materia  di  atti  del
personale statale in servizio,  sottoposti  a  controllo  preventivo,
nonche'  il  capo  II  relativo  agli  atti  sottoposti  a  controllo
successivo; 
  Visto l'art. 5 del decreto legislativo 12 maggio 2016, n.  93,  che
ha apportato  modifiche  al  sistema  dei  controlli  di  regolarita'
amministrativa e contabile di cui al decreto  legislativo  30  giugno
2011, n. 123; 
  Visto l'art. 2, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 2018,  n.
29, che, tra l'altro, ha modificato l'art. 11 ed  ha  introdotto  gli
articoli 13-bis e 14-bis del decreto legislativo 30 giugno  2011,  n.
123; 
  Visto l'art. 12 del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123,  il
quale prevede  che  il  controllo  di  regolarita'  amministrativa  e
contabile dei rendiconti di cui all'art. 11, comma 1, lettere a), b),
e c) del medesimo decreto legislativo, nonche' dei pagamenti  di  cui
alla lettera e-bis) dell'art. 11, comma  1,  puo'  essere  esercitato
secondo un programma elaborato sulla base dei  criteri  definiti  con
decreto del Ministro dell'economia e delle finanze; 
  Visto l'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 16 marzo 2018,
n. 29 che ha sostituito l'art. 11, comma 5, del  decreto  legislativo
30 giugno 2011, n. 123,  prevedendo  il  controllo  concomitante  per
particolari tipologie di spese effettuate da  commissari  delegati  o
commissari  straordinari  o  funzionari  delegati,  nonche'   per   i
pagamenti effettuati ai  sensi  del  comma  1,  lettera  e-bis),  del
medesimo art. 11, fermo restando  l'obbligo  di  rendicontazione,  da
svolgersi secondo criteri e modalita' da definirsi  con  decreto  del
Ministro dell'economia e delle finanze; 
  Visto l'art. 2, comma 3, del decreto legislativo 16 marzo 2018,  n.
29, che ha modificato il secondo periodo dell'art. 2, comma 2-octies,
del  decreto-legge  29  dicembre  2010,  n.  225,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011, n. 10,  introducendo  la
nuova tipologia di  «controllo  contabile»  ,  da  svolgersi  con  le
modalita' stabilite con decreto del Ministro  dell'economia  e  delle
finanze, per il successivo inoltro alla Presidenza del Consiglio  dei
ministri, all'ISTAT e alla competente sezione regionale  della  Corte
dei conti; 
  Ravvisata  la  necessita'  di  dare  attuazione  alle   sopracitate
disposizioni, anche al  fine  di  razionalizzare  e  semplificare  le
attivita' e le procedure del controllo di regolarita'  amministrativa
e contabile, assicurando altresi' l'efficacia del controllo,  secondo
quanto previsto dall'art. 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                         Ambito applicativo 
 
  1.  Il  controllo  successivo  di  regolarita'   amministrativa   e
contabile dei rendiconti di cui all'art. 11 del  decreto  legislativo
30 giugno 2011, n. 123, comma 1, lettere a), b),  c),  dei  pagamenti
delle  competenze  fisse  ed  accessorie  al  personale  centrale   e
periferico dello Stato di cui alla lettera e-bis), del medesimo  art.
11, comma  1,  nonche'  dei  rendiconti  di  cui  all'art.  2,  comma
2-octies, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2011,  n.  10,  e'  esercitato
dagli uffici centrali del bilancio e  dalle  ragionerie  territoriali
dello Stato, che costituiscono il sistema delle ragionerie. 
  2. Il  controllo  successivo  puo'  essere  esercitato  secondo  un
programma elaborato dagli uffici di cui al comma 1,  sulla  base  dei
criteri definiti con il presente decreto. 
  3. Nulla e' innovato in materia di controllo preventivo di  cui  al
titolo II, capo I del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123,  in
particolare per le tipologie di atti in materia di personale  di  cui
all'art. 5, comma 2, lettera d), assoggettati al controllo preventivo
come  atti  presupposto  dei  pagamenti  delle  competenze  fisse  ed
accessorie al personale statale in  servizio,  oggetto  del  presente
decreto.