IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Vista la legge 30 dicembre  2018,  n.  145,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021» e, in particolare,  l'art.  1,
comma 228, che, al fine di sostenere  i  processi  di  trasformazione
tecnologica e digitale e i processi di ammodernamento  degli  assetti
gestionali e organizzativi delle micro, piccole e medie imprese, come
definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione,  del  6
maggio 2003, ha disposto l'introduzione, per i due periodi  d'imposta
successivi a quello in corso al 31 dicembre 2018, di  un  contributo,
nella forma di voucher, per l'acquisto di  consulenze  specialistiche
relative a tali processi; 
  Visti il  secondo  e  terzo  periodo  del  citato  comma  228,  che
diversificano in base  alla  dimensione  dell'impresa  l'importo  del
contributo attribuibile in  ciascun  periodo  d'imposta,  fissandolo,
rispettivamente, in misura pari al 50 per cento dei  costi  sostenuti
ed entro il limite massimo di 40.000 euro nei confronti delle micro e
piccole imprese e in misura pari al 30 per cento dei costi  sostenuti
ed entro il limite massimo di 25.000 euro nei confronti  delle  medie
imprese; 
  Visto il quarto periodo dello stesso comma 228 che  stabilisce  che
in caso di adesione a un  contratto  di  rete  avente  nel  programma
comune  lo  sviluppo   di   processi   innovativi   in   materia   di
trasformazione  tecnologica  e  digitale  attraverso  le   tecnologie
abilitanti  previste  dal  Piano   nazionale   impresa   4.0   e   di
organizzazione, pianificazione e gestione delle  attivita',  compreso
l'accesso ai mercati finanziari e dei  capitali,  il  contributo  per
l'acquisto delle consulenze specialistiche e' riconosciuto alla  rete
in misura pari al 50 per cento dei costi sostenuti ed entro il limite
massimo complessivo di 80.000 euro; 
  Visto inoltre il  quinto  periodo  del  comma  228,  che  subordina
l'attribuzione del  contributo  alla  condizione  che  le  consulenze
specialistiche relative  ai  processi  d'innovazione  siano  rese  da
societa' e manager qualificati iscritti in un  elenco  istituito  con
decreto del Ministro  dello  sviluppo  economico  da  adottare  entro
novanta giorni dalla data di entrata in vigore della citata legge  n.
145 del 2018; 
  Visto il comma  230  dello  stesso  art.  1,  che  prevede  che  la
concessione  del  contributo  deve   avvenire   in   conformita'   al
regolamento (UE) n. 1407/2013  della  Commissione,  del  18  dicembre
2013, relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108 del Trattato
sul  funzionamento  dell'Unione  europea  agli  aiuti  «de  minimis»,
pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea L.  352  del  24
dicembre 2013; 
  Visto il comma 231 che ha istituito nello stato di  previsione  del
Ministero dello sviluppo economico, per le finalita' di cui al  comma
228, un fondo con una dotazione complessiva pari a 75 milioni di euro
ripartita equamente per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021; 
  Visto il decreto legislativo 31 marzo 1998,  n.  123  e  successive
modificazioni  e   integrazioni,   recante   «Disposizioni   per   la
razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese,
a norma dell'art. 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo  1997,
n. 59»; 
  Visto il comma 2 dell'art. 2 del decreto del Ministro dell'economia
e delle finanze e del Ministro dello sviluppo economico  20  febbraio
2014, n. 57, il quale prevede che le  pubbliche  amministrazioni,  in
sede di concessione di finanziamenti, tengano  conto  del  rating  di
legalita' delle  imprese  secondo  quanto  previsto  all'art.  3  del
medesimo decreto; 
  Visto il sesto periodo del citato comma 228, il quale  prevede  che
con il suddetto decreto del Ministro dello sviluppo economico,  oltre
all'istituzione  dell'elenco  dei   soggetti   qualificati   per   le
consulenze in materia  di  processi  d'innovazione,  siano  stabiliti
anche  i  criteri,  le  modalita'  e  gli  adempimenti  formali   per
l'erogazione del voucher e per l'eventuale riserva di una quota delle
risorse da destinare prioritariamente alle micro e piccole imprese  e
alle reti d'impresa; 
  Visto l'art. 19, comma 5, del decreto-legge 1° luglio 2009, n.  78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009,  n.  102  e
dell'art. 3 del decreto  legislativo  31  marzo  1998,  n.  123,  che
prevedono la possibilita'  per  le  amministrazioni  dello  Stato  di
avvalersi, per la gestione di  interventi  pubblici,  di  societa'  a
capitale interamente pubblico  su  cui  le  predette  amministrazioni
esercitano un controllo analogo a quello esercitato su propri servizi
e  che  svolgono  la  propria  attivita'  quasi  esclusivamente   nei
confronti dell'amministrazione dello Stato; 
  Visto l'art. 33, comma 12, del decreto-legge 12 settembre 2014,  n.
133, come modificato dall'art. 11, comma 16-quater, lettera  b),  del
decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 6 agosto 2015, n. 125, che qualifica l'Agenzia  nazionale
per l'attrazione degli investimenti S.p.a. societa'  in  house  dello
Stato; 
  Ritenuta  la  necessita'  di  demandare  ad  un  ente   strumentale
dell'Amministrazione centrale l'adozione delle procedure informatiche
per la presentazione delle domande di ammissione al  contributo,  per
la valutazione e gestione delle stesse, per la comunicazione del loro
esito e per la successiva erogazione del voucher; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                               Oggetto 
 
  1.  Il  presente  decreto  reca  le  disposizioni  applicative  del
contributo a fondo perduto introdotto dall'art. 1, commi 228,  230  e
231 della legge 30 dicembre 2018, n. 145,  in  forma  di  voucher,  a
beneficio delle micro, piccole e medie imprese, come  definite  dalla
raccomandazione 2003/361/CE della commissione,  del  6  maggio  2003,
recepita dal decreto  del  Ministro  delle  attivita'  produttive  18
aprile 2005, per l'acquisto di consulenze specialistiche  in  materia
di processi di trasformazione tecnologica e digitale,  attraverso  le
tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0, e  di
processi di ammodernamento degli assetti gestionali  e  organizzativi
dell'impresa,  compreso  l'accesso  ai  mercati  finanziari   e   dei
capitali.