IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il nuovo «Piano generale dei trasporti  e  della  logistica»,
sul quale questo  Comitato  si  e'  definitivamente  pronunciato  con
delibera 1° febbraio 2001, n. 1, pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana n. 54 del 2001, e che  e'  stato  approvato
con decreto del Presidente della Repubblica 14 marzo 2001; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni; 
  Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale  della  Repubblica  italiana  n.  51  del  2002  -
Supplemento  ordinario,  con  la  quale  questo  Comitato,  ai  sensi
dell'allora vigente legge 21 dicembre 2001, n. 443,  recante  «Delega
al Governo in materia di infrastrutture  ed  insediamenti  produttivi
strategici ed  altri  interventi  per  il  rilancio  delle  attivita'
produttive»,  ha  approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche, che include nell'Allegato 1, nell'ambito del  «Corridoio
plurimodale    padano»,    l'infrastruttura     «Asse     ferroviario
sull'itinerario del Corridoio 5 Lione-Kiev (Torino-Trieste)»; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto -
CUP e, in particolare: 
    1) la  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 87  del  2003,  e  la
relativa errata corrige pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 140 del 2003, nonche' la delibera 29 settembre
2004, n. 24, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il
sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito  che  il  CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei  ed  informatici,  relativi  a  progetti   di   investimento
pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2)  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    3)  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dalla  legge  17  dicembre  2010,  n.  217,  che,  tra
l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di  mancata
apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 248 del  2003,  con  la  quale
questo Comitato ha formulato,  tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine
procedurale riguardo alle attivita'  di  supporto  che  il  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) e' chiamato a svolgere  ai
fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel  1°
Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la sentenza del 25 settembre 2003, n. 303, con  la  quale  la
Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla  legge  n.
443 del  2001  ed  ai  decreti  legislativi  attuativi,  si  richiama
all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato  e  singola  regione  ai
fini dell'attuabilita' del Programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa  anche  essere  successiva  ad   un'individuazione   effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera sono da considerare  inefficaci  finche'  l'intesa  non  si
perfezioni; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni e visti in particolare gli articoli 165 e 183; 
  Visto il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, c.d. «Codice
antimafia» e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g) della legge 31
dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio  sullo
stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica  dell'utilizzo
dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e
del Fondo progetti»; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo
sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e  che  abroga
la decisione n. 661/2010/UE; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013  che  istituisce  il  meccanismo  per
collegare l'Europa e che modifica il regolamento (UE) n.  913/2010  e
che abroga i regolamenti (CE) n. 680/2007 e (CE) n. 67/2010; 
  Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e,
in particolare: 
    1) l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176,  comma  3,  lettera  e)  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2 del decreto legislativo 18 aprile 2016,  n.  50  «Codice
dei contratti pubblici»; 
    2) la delibera  di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  155
del 2015, che aggiorna - ai sensi del comma 3 del menzionato art.  36
del decreto-legge n. 90 del 2014 -  le  modalita'  di  esercizio  del
sistema di monitoraggio finanziario di cui  alla  delibera  5  maggio
2011, n. 45, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 234 del 2011 e  la  relativa  errata  corrige  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 281 del 2011; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana  n.  3  del  2015  -  Supplemento
ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso  parere  sull'11°
Allegato infrastrutture al Documento  di  economia  e  finanza  (DEF)
2013,  che  include,  nella  tabella  0   -   avanzamento   Programma
infrastrutture strategiche - nell'ambito del  «Corridoio  plurimodale
padano»,  nella  infrastruttura   «Asse   ferroviario   Corridoio   5
Lyon-Kiev», l'intervento  del  «Nodo  Alta  Velocita'/Alta  Capacita'
(AV/AC) di Verona»; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e sono stati trasferiti i compiti di cui agli articoli
3 e 4 del medesimo decreto alle  competenti  direzioni  generali  del
Ministero, alle  quali  e'  stata  demandata  la  responsabilita'  di
assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria  e
la relativa documentazione a supporto; 
  Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 271 del  2015,  con  la  quale
questo Comitato ha approvato lo schema  di  Protocollo  di  legalita'
licenziato  nella  seduta  del  13  aprile  2015  dal   Comitato   di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle  grandi  opere  (CCASGO),
costituito  con  decreto  14  marzo  2003,   emanato   dal   Ministro
dell'interno, di concerto con  il  Ministro  della  giustizia  ed  il
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016,  n.  50,  e  visti  in
particolare: 
    1) l'art. 59, comma 1-bis, che prevede che le stazioni appaltanti
possano «ricorrere all'affidamento della  progettazione  esecutiva  e
dell'esecuzione  di  lavori  sulla  base  del   progetto   definitivo
dell'amministrazione  aggiudicatrice  nei  casi  in  cui   l'elemento
tecnologico  o  innovativo  delle  opere  oggetto  dell'appalto   sia
nettamente prevalente rispetto all'importo complessivo dei lavori»; 
    2) l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    3) l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    4) l'art. 203 che, istituendo il Comitato  di  coordinamento  per
l'alta  sorveglianza  delle  infrastrutture  e   degli   insediamenti
prioritari - CCASIIP, ha assorbito ed ampliato  tutte  le  competenze
del previgente CCASGO; 
    5) l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il  MIT
provvede  alle  attivita'  di  supporto  a  questo  Comitato  per  la
vigilanza sulle  attivita'  di  affidamento  da  parte  dei  soggetti
aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e
degli insediamenti prioritari  per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura
l'istruttoria sui progetti di fattibilita'  e  definitivi,  anche  ai
fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo  Comitato
in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per  lo  sviluppo
del Paese, proponendo  allo  stesso  le  eventuali  prescrizioni  per
l'approvazione del progetto; 
    6) l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  ed  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    7) l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      7.1) lo stesso si applica alle procedure e ai contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      7.2) per gli interventi ricompresi tra  le  grandi  opere  gia'
inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per  i  quali
la procedura di valutazione di  impatto  ambientale  sia  gia'  stata
avviata  alla  data  di  entrata  in  vigore  del  suddetto   decreto
legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina
previgente; 
      7.3) le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle
infrastrutture strategiche, avviate alla data di  entrata  in  vigore
del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Vista la  delibera  28  novembre  2018,  n.  82,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 79 del 2019,  con  la
quale e'  stato  modificato  il  «regolamento  interno  del  Comitato
interministeriale  per  la  programmazione  economica»  di  cui  alla
delibera 30 aprile 2012, n. 62, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana n. 122 del 2012; 
  Viste le  delibere  5  dicembre  2003,  n.  120,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  n.  132  del  2004,  18
marzo  2005,  n.  1,  pubblicata  nella  Gazzetta   Ufficiale   della
Repubblica italiana n. 150 del 2005, 5 aprile 2007, n. 13, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 164 del 2007, 8
maggio  2009,  n.  21,  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 130  del  2009,  22  settembre  2009,  n.  81,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  n.  51
del  2010,  18  novembre  2010,  n.  85,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 95 del 2011, 6 dicembre  2011,
n. 83, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana
n. 53 del 2012, errata corrige n. 59 del 10 marzo  2012,  6  dicembre
2011, n. 85, pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 79 del 2012, 20 gennaio  2012,  n.  6,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale della Repubblica  italiana  n.  88  del  2012,  11
gennaio 2012, n.  126,  pubblicata  nella  Gazzella  Ufficiale  della
Repubblica italiana n. 89 del 2013, 2 agosto 2013, n. 52,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 53 del 2014, 1°
maggio  2016,  n.  22,  pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica  italiana  n.  188  del  2016,  10  luglio  2017,  n.  42,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana  n.  70
del 2018, nonche' la delibera in data odierna, n.  68,  in  corso  di
perfezionamento, con le quali questo Comitato ha approvato  progetti,
assegnato  risorse,  o  ha  assunto   altre   decisioni   concernenti
l'infrastruttura «Linea ferroviaria AV/AC Milano-Verona»; 
  Vista la nota 22 ottobre 2019, n. 40581, con la quale  il  Capo  di
Gabinetto del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile
di  questo   Comitato   dell'argomento   «Linea   ferroviaria   AV/AC
Torino-Venezia.  Tratta  Brescia-Verona  -  Nodo  AV/AC  di   Verona:
ingresso  Ovest»  ed  ha   trasmesso   la   relativa   documentazione
istruttoria; 
  Vista la nota 6 novembre 2019, n. 477283, con la quale  la  Regione
del Veneto, Direzione infrastrutture  e  trasporti  ha  trasmesso  la
deliberazione della Giunta regionale 5 novembre 2019, n. 1634, con la
quale si esprime -  tra  l'altro  -  il  parere  favorevole  ai  fini
dell'intesa sulla localizzazione dell'intervento in esame; 
  Vista la nota 15 novembre 2019, n.  7126,  con  la  quale  il  MIT,
Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture  ferroviarie,
ha trasmesso la documentazione istruttoria integrativa; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal  MIT  e  in
particolare che: 
sotto l'aspetto tecnico e procedurale 
  1) l'art. 12 del decreto-legge 25 giugno 2008, n.  112,  convertito
dalla legge 6 agosto 2008,  n.  133,  ha  abrogato  la  revoca  delle
convenzioni, tra  Treno  Alta  Velocita'  S.p.A.  (TAV  S.p.A.)  e  i
contraenti generali, disposta con il decreto-legge 31  gennaio  2007,
n. 7, convertito dalla legge 2 aprile 2007,  n.  40,  trasferendo  la
titolarita' delle convenzioni, originariamente prevista in capo a TAV
S.p.A., a RFI S.p.A. e al General contractor «Consorzio Cepav  Due  -
Consorzio Eni per l'Alta Velocita'»; 
  2)  ai  sensi  del  medesimo  art.  12  il  General  contractor  e'
nuovamente  divenuto   il   titolare   della   Convenzione   per   la
progettazione  e  la  realizzazione  della  Linea  ferroviaria  AV/AC
Milano-Verona del 15 ottobre 1991,  mentre  RFI  S.p.A.  mantiene  il
ruolo di soggetto aggiudicatore; 
  3) questo Comitato, con la delibera n. 120 del 2003,  ha  approvato
il progetto preliminare della Linea ferroviaria AV/AC  Milano-Verona,
parte  del  sistema  ferroviario  italiano  ad  alta   velocita'/alta
capacita', incluso nel corridoio TEN-T Mediterraneo e in  particolare
nella  sezione  italiana   Torino-Milano-Venezia-Trieste   di   detto
corridoio; 
  4) questo Comitato, con la delibera 31  gennaio  2008,  n.  10,  ha
approvato il progetto preliminare dell'intero Nodo AV/AC  di  Verona,
tuttavia la delibera non e' stata registrata dalla  Corte  dei  conti
che ha ricusato il visto con la deliberazione n. 18 del  13  novembre
2008, sostanzialmente per la mancanza di coperture finanziarie; 
  5) questo Comitato, con la delibera n. 81 del 2009, ha approvato il
progetto definitivo della Tratta funzionale  Treviglio-Brescia  della
Linea  ferroviaria  AV/AC   Milano-Verona   ed   ha   successivamente
autorizzato, previo  finanziamento,  la  realizzazione  dei  relativi
lotti costruttivi non funzionali, ai sensi dell'art. 2, commi  232  e
seguenti della legge 23 dicembre  2009,  n.  191  (legge  finanziaria
2010), c.d. norma sui lotti costruttivi, con le delibere  n.  85  del
2010 (Primo lotto costruttivo)  e  n.  83  del  2011  (Secondo  lotto
costruttivo); 
  6) questo Comitato, con la delibera n. 42 del 2017, ha approvato il
progetto  definitivo  della  Tratta   AV/AC   Brescia-Verona:   lotto
funzionale Brescia Est-Verona  con  un  costo  complessivo  di  2.499
milioni di euro ed ha autorizzato, ai sensi della  citata  norma  sui
lotti costruttivi, la realizzazione dell'opera per lotti  costruttivi
non funzionali, autorizzando l'avvio della  realizzazione  del  Primo
lotto costruttivo, di importo pari  a  1.892  milioni  di  euro,  con
l'impegno programmatico a finanziare l'intera opera; 
  7)  con   l'emanazione   della   legge   che   ha   introdotto   la
Brescia-Verona-Padova  tra  quelle  opere  da  realizzare  per  lotti
costruttivi, il progetto complessivo del  Nodo  AV/AC  di  Verona  e'
stato articolato in due progetti funzionali, e cioe' il progetto  del
«Nodo di Verona Est», che consente l'ingresso a Verona  della  Tratta
AV/AC Verona-Vicenza-Padova,  e  il  progetto  del  «Nodo  di  Verona
Ovest», che consente l'ingresso a Verona della Tratta  Brescia-Verona
della Linea AV/AC Milano-Verona; 
  8) e'  ora  sottoposto  alla  valutazione  di  questo  Comitato  il
progetto preliminare del Nodo di Verona Ovest, rinviando la parte del
Nodo di Verona Est, funzionalmente indipendente, alle  decisioni  che
saranno assunte sulla Tratta AV/AC Verona-Vicenza-Padova; 
  9) l'intervento in esame ricade nel Corridoio della  rete  centrale
della TEN-T denominato «Mediterraneo» e si colloca  sull'allineamento
Tarragona-Barcellona-Perpignan-Marsiglia/Lione-Torino-Novara-Milano-V
erona-Padova-Venezia-Ravenna/Trieste/Capodistria-Lubiana-Budapest; 
  10) il progetto si sviluppa in prevalente affiancamento all'attuale
linea storica Milano-Venezia, ha inizio alla progressiva chilometrica
140+779 della Tratta AV/AC Brescia-Verona, circa centocinquanta metri
ad ovest dell'intersezione  con  l'Autostrada  A22,  e  termina  alla
progressiva    chilometrica    148+580    della    linea    esistente
Milano-Venezia; 
  11) i principali interventi presenti nel  progetto  preliminare  in
esame sono i seguenti: 
    11.1) rilocazione su nuova sede dei binari  della  linea  storica
Milano-Venezia,   dalla   progressiva   chilometrica   141+548   alla
progressiva chilometrica 145+800,  finalizzata  a  creare  gli  spazi
necessari alla costruzione dei binari AV/AC; 
    11.2) realizzazione di due nuovi binari AV/AC nel tratto compreso
tra l'Autostrada A22 e la «radice» ovest di Verona Porta Nuova, dalla
progressiva  chilometrica  140+541  alla   progressiva   chilometrica
144+142 della nuova linea  AV/AC  Milano-Venezia,  sul  sedime  della
linea storica Milano-Venezia; 
    11.3)   realizzazione   di   due   nuovi    binari    concernenti
l'Interconnessione  merci  di  Verona,  nel   tratto   compreso   tra
l'Autostrada A22 e  l'innesto  sulla  linea  del  Brennero,  per  una
lunghezza di circa 3,3 km, esclusa  la  realizzazione  del  bivio  di
interconnessione, compresa nel progetto di «linea AC»; 
    11.4) razionalizzazione e potenziamento della stazione di  Verona
Porta Nuova; 
    11.5) realizzazione di una nuova sottostazione  elettrica  (SSE),
con dismissione dell'attuale sottostazione localizzata nel  quartiere
Santa Lucia, e costruzione di nuovi tratti di elettrodotto  di  linea
primaria funzionali alla nuova sottostazione; 
    11.6) conseguenti adeguamenti/potenziamenti  tecnologici  per  la
gestione e le modifiche agli impianti di segnalamento esistenti e per
la gestione degli impianti di nuova realizzazione; 
  12) in particolare la nuova linea storica Milano-Venezia lascia  il
sedime  dell'attuale  linea   storica   poco   dopo   il   cavalcavia
dell'Autostrada A22, si posiziona a nord  dell'attuale  sedime  e  si
sviluppa parallelamente ad esso con alcuni sovrappassi  (collegamento
tra la linea indipendente merci e il Quadrante Europa e raccordo  tra
l'Indipendente merci e Verona Scalo), per confluire poi sugli attuali
binari della linea Verona-Brennero e proseguire fino alla stazione di
Verona Porta Nuova dove entra sui binari 1  e  3,  gli  stessi  della
linea Verona-Brennero; 
  13) la nuova linea  AV/AC  inizia  in  prossimita'  del  cavalcavia
dell'Autostrada A22, prosegue verso est  in  prossimita'  del  sedime
dell'attuale  linea  storica  per  confluire  sulla   medesima   alla
progressiva chilometrica 145 della stessa; 
  14) la linea indipendente merci inizia come le altre in prossimita'
del cavalcavia dell'Autostrada A22, e' posizionata a nord della linea
storica  e  della  linea  AV/AC   e   confluisce   alla   progressiva
chilometrica   5+296   sull'attuale   raccordo   merci   bivio    San
Massimo-bivio Fenilone; 
  15) il raccordo tra linea indipendente merci e Verona  Porta  Nuova
parte  dalla  progressiva  chilometrica  4+360  circa   della   linea
indipendente merci, sottopassa la linea storica e la linea AV/AC  per
confluire al nuovo bivio Fenilone, da cui  si  allaccia  al  raccordo
esistente tra bivio Fenilone e Verona Scalo Porta Nuova; 
  16) il progetto prevede la sostituzione del  sovrappasso  esistente
della linea Bologna-Verona sulle linee  Brennero-Verona  e  Quadrante
Europa-Verona, mediante costruzione di un  nuovo  viadotto  (viadotto
Bologna); 
  17) il progetto prevede la realizzazione di cinque nuovi fabbricati
tecnologici (una sottostazione elettrica, quattro  apparati  centrali
computerizzati, una cabina «TE»), opere di mitigazione  acustica  per
un'estensione pari a 5.238 metri e impianti tecnologici; 
  18) gli elaborati del progetto preliminare includono  un  piano  di
utilizzo dei materiali di scavo (PUT) redatto secondo le  indicazioni
del decreto ministeriale del 10 agosto  2012,  n.  161,  «Regolamento
recante la disciplina  dell'utilizzazione  delle  terre  e  rocce  da
scavo»; 
  19) l'intervento e' articolato in quattro macrofasi realizzative: 
    19.1) la prima fase prevede  la  realizzazione  del  collegamento
merci verso San Massimo (linea  indipendente  merci)  e  la  variante
provvisoria della linea storica sulla nuova sede rilocata; 
    19.2) la seconda prevede l'attivazione  completa  della  suddetta
variante alla linea storica; 
    19.3) la  terza  e'  finalizzata  al  completamento  delle  opere
relative  alla  nuova  linea  AV/AC  fino  all'inserimento,  peraltro
provvisorio in attesa della completa realizzazione del Nodo AV/AC  di
Verona, sui binari IV e VI della stazione di Porta Nuova; 
    19.4) la quarta fase prevede la realizzazione degli interventi in
stazione di Verona Porta Nuova e risulta slegata funzionalmente dalle
tre precedenti; 
  20) la realizzazione delle opere e' basata su un'organizzazione dei
lavori che prevede  l'impiego  di  un'area  con  funzioni  logistiche
(campo base), sei macrocantieri operativi  con  compiti  industriali,
vari cantieri ausiliari (aree tecniche); 
  21) il soggetto aggiudicatore, con nota 11 maggio 2016, n. 945,  ai
sensi dell'art. 165 del decreto  legislativo  n.  163  del  2006,  in
ragione del periodo transitorio previsto dall'art.  216  del  decreto
legislativo n. 50 del 2016, ha trasmesso il progetto  preliminare  al
MIT ed alle amministrazioni interessate, ai  soggetti  gestori  delle
interferenze nonche' alle  amministrazioni  competenti  a  rilasciare
permessi e autorizzazioni; 
  22) in data 18  ottobre  2016  sono  stati  pubblicati  gli  avvisi
dell'avvenuto   deposito   della   documentazione   progettuale   sui
quotidiani «La Repubblica», a diffusione nazionale,  e  «L'Arena»,  a
diffusione locale; 
  23) la Conferenza di servizi e' stata convocata per  il  giorno  21
dicembre 2016; 
  24) in data  17  maggio  2017  sono  stati  pubblicati  gli  avvisi
relativi al deposito della documentazione integrativa richiesta dalla
Commissione tecnica di verifica dell'impatto ambientale - VIA  e  VAS
(CTVIA) sui quotidiani «La Repubblica» e «L'Arena»; 
  25) la Regione del Veneto, con delibera di Giunta 14 novembre 2017,
n. 1835, ha espresso parere favorevole,  con  prescrizioni,  ai  fini
della compatibilita' ambientale  sul  progetto  preliminare  per  gli
interventi ivi previsti; 
  26) la  CTVIA  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare, con il parere n. 2543 del 27 ottobre 2017: 
    26.1) si e' espressa in riferimento al Piano  di  utilizzo  delle
terre affinche' il proponente provveda ad  una  revisione  del  Piano
stesso secondo quanto indicato in apposite prescrizioni; 
    26.2) ha espresso parere positivo ai  fini  della  compatibilita'
ambientale, tenuto conto del parere favorevole con prescrizioni della
Regione del  Veneto,  fatte  salve  tutte  le  autorizzazioni  e  gli
adempimenti previsti dalla normativa vigente, anche in sede  europea,
all'atto della nuova fase progettuale, condizionato  all'ottemperanza
delle prescrizioni indicate, con la  precisazione  che,  qualora  gli
esiti  degli   approfondimenti   prescritti   dovessero   evidenziare
significative modifiche del  quadro  conoscitivo  posto  a  base  del
parere stesso, si dovra' procedere alla ripubblicazione  delle  parti
del progetto interessate dalle variazioni; 
  27) il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio  e  del
mare con nota 21 novembre 2017, n. 27459, ha  trasmesso  il  suddetto
parere n. 2543 della CTVIA al Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti; 
  28) la Soprintendenza archeologia, belle arti e  paesaggio  per  le
Province di Verona, Rovigo e Vicenza, nell'ambito della procedura per
la definizione del parere tecnico-istruttorio del Ministero dei  beni
e delle attivita' culturali, sulla base degli elementi disponibili  e
alla luce dello studio  eseguito  ai  sensi  dell'art.  25  «Verifica
preventiva dell'interesse archeologico» del decreto legislativo n. 50
del 2016 e al fine di acquisire maggiori elementi di valutazione,  ha
ritenuto  necessaria  la  realizzazione  di  alcuni   interventi   di
approfondimento sul terreno secondo i commi 8 e seguenti dello stesso
art. 25 del decreto legislativo n. 50 del 2016; 
  29)  la  stessa  Soprintendenza,  a   seguito   del   completamento
dell'istrutttoria  sulla  documentazione  integrativa   prodotta   su
richiesta della CTVIA, ha espresso parere favorevole sull'intervento,
subordinato all'ottemperanza delle seguenti prescrizioni in  fase  di
ante operam: 
    29.1) sulla base degli elementi disponibili, considerato  che  lo
studio eseguito ex art. 25, comma 1 del decreto legislativo n. 50 del
2016, non ha apportato elementi utili alla  valutazione  del  rischio
archeologico, onde acquisire maggiori  elementi  di  valutazione,  ha
ritenuto    necessaria,    nelle    successive    fasi    progettuali
(definitiva/esecutiva),  l'esecuzione  di  un'ulteriore  campagna  di
ricognizione  di  superficie,  seguita  da  una  serie  di  attivita'
geologiche, secondo i commi 8 e seguenti del menzionato articolo; 
    29.2)   ha    ritenuto    necessaria    la    realizzazione    di
sondaggi/trincee,  da  effettuare  con  l'assistenza  di   archeologi
professionisti, secondo  un  piano  da  elaborare  sulla  base  delle
indicazioni  concordate  con  la   Soprintendenza;   ritenendo   gia'
possibile  sin  d'ora  prescrivere  che  alcuni   sondaggi   dovranno
certamente essere posizionati in prossimita' della via Postumia e del
Forte Fenilone; in ogni caso la rimozione del terreno arativo  dovra'
avvenire tramite ruspa  con  benna  liscia  e  procedendo  per  tagli
orizzontali; 
    29.3)  carotaggi  archeologici,  da  eseguirsi  in  aggiunta   ai
carotaggi gia' realizzati o che si  prevede  di  realizzare  a  scopo
geognostico e ambientale, il piu' vicino  possibile  alla  linea  del
tracciato, secondo campionature e frequenza da stabilire con un piano
concordato con questa Soprintendenza; 
    29.4) all'esito dei risultati della fase di indagini sul progetto
preliminare la Soprintendenza ha manifestato, come di regola effettua
in fase di preliminare, la necessita' di ulteriori approfondimenti da
svolgere nelle successive fasi progettuali; 
  30) il Ministero per i beni e le attivita' culturali, con  nota  22
gennaio  2018,  n.  1909,  ha  formulato  parere   favorevole   sulla
compatibilita' ambientale del  progetto  preliminare  in  esame,  con
prescrizioni; 
  31) la Regione del Veneto, con la deliberazione di Giunta regionale
n. 1634 del 5 novembre 2019, ha espresso parere  favorevole  ai  fini
dell'intesa  sulla  localizzazione   dell'intervento   «Linea   AV/AC
Torino-Venezia  -  Tratta  Brescia-Verona.  Nodo  AV/AC  di   Verona:
Ingresso Ovest»; 
  32) hanno  espresso  pareri  il  MIT,  direzione  generale  per  la
vigilanza  sulle  concessionarie  autostradali,  il  Ministero  della
difesa, i Comuni di Verona e di Sona; 
  33) con riferimento alla interferenza dell'intervento in esame  con
l'Autostrada del Brennero A22  il  MIT,  direzione  generale  per  la
vigilanza  sulle  concessionarie  autostradali,  ha  evidenziato   la
necessita' di  stipulare,  preventivamente  rispetto  all'inizio  dei
lavori, un atto convenzionale con la societa' concessionaria  teso  a
disciplinare  gli  aspetti  economici,  patrimoniali   e   gestionali
derivanti dall'interferenza in argomento; 
  34) il Consiglio superiore dei lavori pubblici, nell'adunanza del 9
marzo 2018, ha espresso il proprio parere n. 72 del 2017 sul progetto
all'esame,  precisando  che  il  progetto  «debba   essere   rivisto,
modificato e integrato  nello  sviluppo  progettuale  previsto  dalla
normativa vigente, sulla  base  delle  prescrizioni,  osservazioni  e
raccomandazioni di cui ai considerato che precedono»; 
  35) il MIT ha esposto le proprie valutazioni, in apposito  allegato
alla relazione istruttoria, in  merito  alle  prescrizioni  richieste
dagli enti istituzionali e proposto le prescrizioni e raccomandazioni
da formulare in sede di approvazione del progetto  preliminare  e  da
allegare alla  delibera,  esponendo  i  motivi  in  caso  di  mancato
recepimento o di recepimento  parziale  di  osservazioni  come  sopra
avanzate, 
sotto l'aspetto attuativo: 
  1) il soggetto  aggiudicatore  dell'opera,  ai  sensi  del  decreto
legislativo n. 163 del  2006,  e'  individuato  nella  societa'  Rete
Ferroviaria Italiana S.p.A. (RFI S.p.A); 
  2) il CUP indicato per l'intervento e' F81H91000000008, CUP che per
altro  si  riferisce  alla  «realizzazione  tratta  Brescia-Verona  e
interventi relativi all'ingresso urbano a Verona»  ed  e'  unico  per
entrambi  gli  interventi   «Tratta   AV/AC   Brescia-Verona.   Lotto
funzionale Brescia Est-Verona», di cui alla delibera n. 68 del  2019,
adottata in data odierna, e «Nodo AV/AC di Verona Ovest», di cui alla
presente delibera; 
  3) il cronoprogramma di realizzazione dell'intervento allegato alla
documentazione istruttoria e' limitato alla sola fase di esecuzione e
riporta la durata  delle  singole  sotto-fasi.  In  particolare  sono
previsti trecentosettantotto giorni  per  la  fase  uno,  centottanta
giorni per la fase due, trecentoventisei  giorni  per  la  fase  tre,
mentre la fase quattro, funzionalmente indipendente dalle  prime  tre
fasi ha una durata di novecentoventinove giorni; 
  4) la durata complessiva delle fasi esecutive, compresa la consegna
dei lavori e le attivita' propedeutiche alla costruzione, e'  pari  a
millesessantadue giorni (circa tre anni), 
sotto l'aspetto finanziario: 
  1) il costo a vita intera stimato nel progetto preliminare del Nodo
di Verona: ingresso Ovest e' pari a 375,85 milioni di euro; 
  2) l'articolazione del costo riportata nella relazione  istruttoria
del MIT e' la seguente: 
 
                                                            Tabella 1 
 
         ===================================================
         |                                 |  Importo (in  |
         |                                 |  milioni di   |
         |              Voce               |     euro)     |
         +=================================+===============+
         |Opere civile                     |         168,85|
         +---------------------------------+---------------+
         |Sovrastruttura ferroviaria       |          21,75|
         +---------------------------------+---------------+
         |Impianti tecnologici             |          85,91|
         +---------------------------------+---------------+
         |Sub-totale lavorazioni           |         276,51|
         +---------------------------------+---------------+
         |Oneri per la sicurezza           |           4,21|
         +---------------------------------+---------------+
         |Progettazione                    |           9,91|
         +---------------------------------+---------------+
         |Opere di ristoro socio-ambientali|           4,92|
         +---------------------------------+---------------+
         |Contributi di legge              |           1,14|
         +---------------------------------+---------------+
         |Direzione lavori                 |          14,60|
         +---------------------------------+---------------+
         |Costi interni RFI fino alla      |               |
         |consegna dell'opera              |           5,00|
         +---------------------------------+---------------+
         |Acquisizione aree                |          24,99|
         +---------------------------------+---------------+
         |Imprevisti                       |          27,20|
         +---------------------------------+---------------+
         |Spese generali del committente   |           7,37|
         +---------------------------------+---------------+
         |Sub-totale somme a disposizione  |          95,13|
         +---------------------------------+---------------+
         |Totale                           |         375,85|
         +---------------------------------+---------------+
 
  2)  il  costo  stimato  per  l'accoglimento   delle   prescrizioni,
scaturito dalla disamina dei pareri operata dal MIT, e' pari a  24,93
milioni di euro, di cui 14,01 milioni  di  euro  per  la  risoluzione
dell'interferenza con l'Autostrada A22; 
  3)  il  costo  del  progetto  preliminare  in  esame   include   la
realizzazione   del   «nuovo   impianto   ACC   [Apparato    centrale
computerizzato]   di   Verona   Porta   Nuova»,    in    sostituzione
dell'esistente «impianto ACEI»; 
  4) in considerazione del prolungamento  dell'iter  di  approvazione
del progetto preliminare in esame, RFI S.p.A, ha ritenuto  necessario
avviare  un  nuovo  progetto  di   investimento   per   l'attivazione
anticipata del suddetto «ACC», al fine di migliorare gli standard  di
sicurezza, le potenzialita' e l'efficienza della stazione  di  Verona
Porta Nuova, anche in considerazione dell'introduzione  del  «sistema
ERTMS [European railway traffic management system]»; 
  5) la realizzazione del «nuovo impianto ACC di Verona Porta  Nuova»
e' stata inclusa  nel  progetto  di  investimento  del  Contratto  di
programma 2017-2021 «P057A Adeguamento prestazionale Corridoio  TEN-T
Mediterraneo  1°  fase»,  finanziato  con  le  risorse  del  medesimo
Contratto; 
  6) di conseguenza  nel  progetto  preliminare  in  esame  e'  stato
stralciato  l'impianto  dell'«ACC»  di  Verona   Porta   Nuova,   con
contestuale riduzione del costo complessivo dell'intervento di  circa
26 milioni di euro; 
  7)   pertanto,   tenuto   conto   del   maggiore    costo    dovuto
all'accoglimento delle prescrizioni (24,93 milioni di euro)  e  della
riduzione di costo  dovuta  allo  stralcio  dell'impianto  «ACC»  (26
milioni di euro circa), il costo complessivo stimato  dell'intervento
resta confermato in 375,85 milioni di euro, con un residuo  di  circa
1,07 milioni di euro, rispetto al costo iniziale; 
  8)  il  costo  stimato  per  le  opere  e  le  misure  compensative
dell'impatto territoriale e sociale dell'intervento e' stato  stimato
inizialmente in 4,92 milioni di euro; 
  9) il MIT, al fine di dare  parziale  accoglimento  alle  richieste
degli enti locali per la realizzazione delle  opere  compensative  ha
ritenuto di destinare a queste ultime il sopra citato importo di 1,07
milioni di euro, portando il limite di spesa  di  cui  all'art.  165,
comma 3 del decreto legislativo n. 163 del 2006, a  5,99  milioni  di
euro, pari all'1,59 per cento del costo dell'intervento  e  rinviando
alla fase della  progettazione  definitiva  la  definizione  compiuta
delle stesse opere e misure compensative dell'impatto territoriale  e
sociale; 
  10) la copertura finanziaria dell'intervento e' prevista  a  carico
delle  risorse  del  Contratto  di  programma  -  parte  investimenti
2017-2021 tra MIT e RFI S.p.A., dove, nel  progetto  di  investimento
ID0361  «Linea  AV/AC  Milano-Verona:  tratta   Brescia-Verona»,   e'
riportato il sottoprogetto Nodo di Verona Ovest con il costo  di  376
milioni di euro, interamente finanziati; 
  11) con  riferimento  all'intera  Tratta  AV/AC  Brescia-Verona  il
citato Contratto di programma - parte  investimenti 2017-2021,  nella
Tabella 2 - Investimenti realizzati per lotti costruttivi - Classe  f
- Interventi da realizzare per lotti costruttivi, riporta i  seguenti
dati: 
 
                                                            Tabella 2 
 
=====================================================================
|       Linea AV/AC       |Costo (in|                 |             |
|  Milano-Verona: Tratta  | milioni |                 |             |
|     Brescia-Verona      |di euro) | Disponibilita'  | Fabbisogno  |
+=========================+=========+=================+=============+
|1º lotto funzionale      |         |                 |             |
|Brescia-Est-Verona - 1º  |         |                 |             |
|lotto costruttivo        |    1.892|            1.892|            0|
+-------------------------+---------+-----------------+-------------+
|1º lotto funzionale      |         |                 |             |
|Brescia-Est-Verona - 2º  |         |                 |             |
|lotto cotruttivo         |      607|              607|            0|
+-------------------------+---------+-----------------+-------------+
|Nodo di Verona Ovest     |      376|              376|            0|
+-------------------------+---------+-----------------+-------------+
|2º lotto funzionale      |         |                 |             |
|Quadruplicamento in      |         |                 |             |
|uscita da Brescia        |      555|                0|          555|
+-------------------------+---------+-----------------+-------------+
|Totale                   |    3.430|            2.875|          555|
+-------------------------+---------+-----------------+-------------+
 
  Considerato che con la deliberazione della Giunta regionale n. 1634
del 5 novembre 2019, la Regione del Veneto ha chiesto  che  la  somma
destinata alle «opere compensative»,  cioe'  le  opere  e  le  misure
compensative  dell'impatto  territoriale   e   sociale   strettamente
correlate alla funzionalita'  dell'opera  principale,  sia  garantita
nella misura massima prevista dalla specifica normativa  di  settore,
cioe' pari al 2 per cento del costo complessivo dell'intervento; 
  Considerato che il MIT, con la citata nota n. 7126 del 15  novembre
2019, ha aderito alla  richiesta  della  Regione  del  Veneto  ed  ha
trasmesso il «quadro economico sintetico  aggiornato»  nel  quale  e'
stato rideterminato in 7,37 milioni di euro l'importo  per  opere  di
«ristoro socio-ambientali», come segue: 
 
                                                            Tabella 3 
 
     ===========================================================
     |                                         |  Importo (in  |
     |                                         |  milioni di   |
     |                  Voce                   |     euro)     |
     +=========================================+===============+
     |Opere civili                             |         166,02|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Sovrastruttura ferroviaria               |          21,75|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Impianti tecnologici                     |          62,67|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Prescrizioni enti/amministrazioni in     |               |
     |Conferenza di servizi                    |          24,56|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Sub-totale lavorazioni                   |         275,00|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Oneri per la sicurezza                   |           4,19|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Progettazione                            |           9,91|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Opere di ristoro socio-ambientali        |           7,37|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Contributi di legge                      |           1,14|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Direzione lavori                         |          14,60|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Costi interni RFI fino alla consegna     |               |
     |dell'opera                               |           5,00|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Acquisizione aree                        |          24,99|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Imprevisti                               |          26,28|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Spese generali del committente           |           7,37|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Sub-totale somme a disposizione          |          96,66|
     +-----------------------------------------+---------------+
     |Totale                                   |         375,85|
     +-----------------------------------------+---------------+
 
  Considerato che la prescrizione n. 31 dell'allegato «Prescrizioni e
raccomandazioni»  prevede  che,  con  riferimento  alla   risoluzione
dell'interferenza  con  l'Autostrada  A22  «si   dovra'   provvedere,
preventivamente all'inizio dei lavori, a stipulare tra RFI, Ministero
delle infrastrutture e  dei  trasporti,  direzioni  generali  per  la
vigilanza  sulle  concessionarie   autostradali,   e   concessionaria
autostradale  un  apposito  atto  convenzionale  (...)»  cosi'   come
previsto in casi analoghi; 
  Ritenuto di anticipare la stipula della prevista  convenzione  alla
fase della progettazione definitiva al fine di contenere al massimo i
tempi di realizzazione dell'opera; 
  Ritenuto quindi di sostituire le parole «preventivamente all'inizio
dei lavori» con  le  parole  «prima  dell'approvazione  del  progetto
definitivo»; 
  Considerato che, con riferimento alla prescrizione n. 11 del parere
della CTVIA del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio
e del mare, contrassegnata dal n. 6 nell'allegato  foglio  condizioni
del MIT, nella disamina dei pareri lo stesso MIT specifica che potra'
essere recepita nel progetto esecutivo mentre nel  foglio  condizioni
la  inserisce  tra  le  prescrizioni  concernenti  la   progettazione
definitiva, come peraltro indicato anche dalla CTVIA medesima  e  che
la delibera dovra' chiarire in quale  sede  andra'  ottemperata  tale
prescrizione; 
  Considerato che nel merito della verifica preventiva dell'interesse
archeologico il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e  del
turismo, nel parere n. 1909 del 22 gennaio 2018,  ritiene  che  sulla
base degli elementi disponibili non  vi  siano  elementi  utili  alla
valutazione del rischio archeologico e rinvia la conclusione di detta
procedura agli esiti  della  esecuzione  «in  fase  di  progettazione
definitiva/esecutiva» di una ulteriore campagna  di  ricognizione  di
superficie, seguita da una serie di attivita' archeologiche; 
  Considerato che la prescrizione n. 5 del Ministero dei beni e delle
attivita'  culturali   e   del   turismo,   pure   se   controdedotta
positivamente dal MIT nella «Scheda di sintesi - esame  dei  pareri»,
non e' stata riportata nel «foglio condizioni»; 
  Considerato che il CUP indicato  nella  relazione  istruttoria  per
l'intervento    (F81H91000000008)    e'    relativo    all'intervento
«Realizzazione   Tratta   Brescia-Verona   e   interventi    relativi
all'ingresso urbano a Verona»; 
  Considerato  che  il  suddetto  CUP  e'  unico  per  entrambi   gli
interventi «Tratta AV/AC  Brescia-Verona.  Lotto  funzionale  Brescia
Est-Verona» e «Nodo AV/AC di Verona  Ovest»,  entrambi  sottoposti  a
questo Comitato nell'odierna seduta; 
  Considerato  che,  pur  trattandosi  di  due  fasi  funzionali  del
progetto  di  investimento  unitario  relativo   alla   Linea   AV/AC
Milano-Verona: tratta  Brescia-Verona,  i  singoli  interventi  hanno
modalita' di affidamento diverse, quadri  economi  distinti,  e  fasi
realizzative non coincidenti e che dunque e' necessario  in  sede  di
deliberazione distinguere i  CUP  dei  due  interventi,  Linea  AV/AC
Milano-Verona: tratta  Brescia-Verona  e  Nodo  di  Verona:  ingresso
Ovest; 
  Considerato che l'infrastruttura di cui sopra e'  ricompresa  nella
intesa generale quadro tra Governo e Regione del Veneto, sottoscritta
il 24 ottobre 2003; 
  Considerato che con la delibera 6 agosto 2017,  n.  66,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.  83  del  2018,
questo Comitato ha espresso parere  sullo  schema  di  «Contratto  di
programma 2017-2021 - parte investimenti» tra il MIT e RFI  S.p.A.  e
che,  nella  "Tabella  B  -   Investimenti   realizzati   per   lotti
costruttivi» del «Corridoio Mediterraneo», il medesimo  Contratto  di
programma include l'intervento  «Linea  AV/AC  Milano-Verona:  tratta
Brescia-Verona» articolato nei due lotti funzionali, «Tratta  Brescia
Est-Verona» e «Quadruplicamento in uscita da Brescia», e nel Nodo  di
Verona Ovest, con un costo complessivo di 3.430 milioni  di  euro,  e
con copertura finanziaria complessiva di 2.875 milioni di euro; 
  Considerato  che  il  suddetto  Contratto  di  programma  e'  stato
approvato con «decreto interministeriale MIT/MEF» 7  marzo  2019,  n.
87, registrato alla Corte dei conti  il  9  maggio  2019  con  il  n.
1-1078; 
  Considerato che, con la delibera 24 luglio 2019, n. 37, attualmente
all'esame della Corte  dei  conti  per  il  controllo  preventivo  di
legittimita', questo Comitato ha espresso  parere  sull'Aggiornamento
2018  e  2019  del  «Contratto  di  programma   2017-2021   -   parte
investimenti» tra il MIT e RFI S.p.A.  e  che,  nella  «Tabella  B  -
Investimenti  realizzati  per  lotti  costruttivi»   del   «Corridoio
Mediterraneo»,   il   medesimo   Contratto   di   programma   include
l'intervento  «Linea  AV/AC  Milano-Verona:  tratta  Brescia-Verona»,
articolato nei due lotti funzionali  «Tratta  Brescia  Est-Verona»  e
«Quadruplicamento in uscita  da  Brescia»,  e  nel  «Nodo  di  Verona
Ovest», con un costo complessivo di 3.430  milioni  di  euro,  e  con
copertura finanziaria complessiva di 2.875 milioni di euro; 
  Considerato che il suddetto Aggiornamento 2018-2019  del  Contratto
di programma 2017-2021 riporta il costo arrotondato  dell'intervento,
indicando il costo di 376  milioni  di  euro  anziche'  l'importo  di
375,85  milioni  di  euro  riportato  nei  documenti  della  presente
istruttoria; 
  Considerato che la procedura di Valutazione di  impatto  ambientale
e' stata avviata il 1°  febbraio  2016  con  la  presentazione  della
domanda del proponente RFI S.p.A. e che pertanto ai sensi e  per  gli
effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11,  e  216,
commi 1, 1-bis e 27 del decreto legislativo n. 50  del  2016,  e  del
decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,  da
cui deriva la sostanziale applicabilita' della previgente  disciplina
di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, a tutte le  procedure,
anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016, al progetto in
esame e' applicata la disciplina del decreto legislativo n.  163  del
2006; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della citata  delibera  n.  82
del 2018); 
  Vista la nota protocollo n. 5982 del 21 novembre 2019,  predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica (DIPE)  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posta a  base  dell'odierna  seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Considerato il dibattito svolto in seduta e in particolare  che  la
Regione del Veneto ha concordato  con  la  proposta  riformulata  dal
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti,  sull'innalzamento  al
due per cento del valore delle opere compensative; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le presenti disposizioni sono adottate ai sensi e per  gli  effetti
del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi  1,
1-bis e 27 del decreto legislativo n. 50  del  2016,  e  del  decreto
legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, da cui deriva
la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina, di cui  al
decreto legislativo in ultimo citato, a  tutte  le  procedure,  anche
autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 
 
1. Approvazione del Progetto preliminare. 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli 165 e  183,  comma  6
del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive  modificazioni,
nonche' ai sensi  dell'art.  10  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 327 del 2001, e successive modificazioni, e' approvato,
con le prescrizioni e le raccomandazioni di cui al  successivo  punto
1.7, anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale,
della  localizzazione  urbanistica  e  dell'apposizione  del  vincolo
preordinato  all'esproprio,  il  progetto  preliminare  della  «Linea
ferroviaria AV/AC Torino-Venezia. Tratta Brescia-Verona - Nodo  AV/AC
di Verona: ingresso Ovest». 
  1.2 E' conseguentemente perfezionata, ad ogni  fine  urbanistico  e
edilizio, l'intesa sulla localizzazione dell'opera. 
  1.3 Ai sensi dell'art. 165, comma 3 del decreto legislativo n.  163
del 2006 e successive modificazioni, l'importo di 375,85  milioni  di
euro (al netto  di  IVA),  come  riportato  nella  precedente  «presa
d'atto», costituisce il limite di spesa dell'opera «Linea ferroviaria
AV/AC Torino-Venezia. Tratta Brescia-Verona - Nodo AV/AC  di  Verona:
ingresso Ovest». 
  1.4 La copertura finanziaria del progetto  preliminare  di  cui  al
punto 1.1 e' assicurata dalle risorse del Contratto  di  programma  -
parte investimenti 2017-2021 tra Ministero delle infrastrutture e dei
trasporti e RFI S.p.A., dove, nel  progetto  di  investimento  codice
ID0361  «Linea  AV/AC  Milano-Verona:  tratta   Brescia-Verona»,   e'
riportato il sottoprogetto Nodo di Verona Ovest con il costo  di  376
milioni di euro, interamente finanziati. 
  1.5 L'importo per  le  opere  e  misure  compensative  dell'impatto
territoriale e  sociale  strettamente  correlate  alla  funzionalita'
dell'opera nonche' gli oneri di  mitigazione  di  impatto  ambientale
individuati nell'ambito della procedura  di  Valutazione  di  impatto
ambientale, e' fissato in 7,37 milioni di euro. 
  1.6 Le procedure di affidamento dell'intervento di cui al punto 1.1
seguiranno le disposizioni del decreto legislativo n. 50 del 2016. 
  1.7 Le prescrizioni citate  al  precedente  punto  1.1,  cui  resta
subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate  nella  prima
parte dell'Allegato 1, che  forma  parte  integrante  della  presente
delibera, mentre le  raccomandazioni  sono  riportate  nella  seconda
parte del  medesimo  allegato.  Il  soggetto  aggiudicatore,  qualora
ritenga  di  non   poter   dare   seguito   a   qualcuna   di   dette
raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione,  in  modo
da consentire al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  di
esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato,  se
del caso, misure alternative. 
 
2. Altre disposizioni. 
  2.1 Nella fase  di  progettazione  definitiva  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti dovra'  elencare  le  opere  e  misure
compensative  dell'impatto  territoriale   e   sociale   strettamente
correlate alla funzionalita' dell'opera. 
  2.2 Il prossimo aggiornamento contrattuale tra il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.A. dovra' riportare il costo
aggiornato dell'intervento (375,85 milioni di euro). 
  2.3 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
presentare a questo Comitato la proposta di approvazione del progetto
preliminare  del   nodo   AV/AC   di   Verona   Est,   corrispondente
all'ingresso/uscita est, entro il 31 dicembre 2020. 
  2.4 II  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
rendere   coerente   la   controdeduzione   del    Ministero    delle
infrastrutture  e  dei  trasporti  alla  prescrizione  n.  11   della
Commissione  tecnica  VIA/VAS,   controdeduzione   che   prevede   il
recepimento della richiesta di presentazione di tutte le  istanze  di
concessione  nel  progetto  esecutivo,   con   il   contenuto   della
prescrizione n. 6 dell'Allegato  1  alla  presente  delibera  che  ne
prevede invece il recepimento in sede di progettazione definitiva. 
  2.5 In sede di progettazione definitiva dovra' essere osservata  la
seguente prescrizione n. 5 del Ministero dei beni e  delle  attivita'
culturali: «All'esito dei risultati di  questa  fase  di  indagini  e
dell'emersione di eventuali elementi archeologicamente significativi,
questo  ufficio  valutera'  possibili  ulteriori  approfondimenti  da
svolgere  nelle   successive   fasi   progettuali»,   come   inserita
nell'Allegato 1 alla presente delibera. 
  2.6  La  verifica  preventiva  dell'interesse  archeologico  dovra'
essere conclusa in fase di progettazione esecutiva. 
  2.7 RFI S.p.A., per tutte le fasi successive  all'approvazione  del
progetto preliminare, dovra' richiedere ed aprire uno  specifico  CUP
per il «Nodo AV/AC di Verona:  Ingresso  Ovest»,  da  richiamare,  ai
sensi della delibera n. 24  del  2004,  in  tutta  la  documentazione
amministrativa e contabile riguardante l'intervento,  aggiornando  la
relativa banca dati. 
  2.8  Nell'ambito  delle  disposizioni  contrattuali   vigenti,   il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiedera' a RFI S.p.A.
di valutare l'applicazione di eventuali penali  relative  ai  ritardi
maturati nel corso della procedura. 
  2.9 Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e RFI  S.p.A.
dovranno inoltre verificare la coerenza del  cronoprogramma  con  gli
impegni europei gia' assunti e con quelli  delle  prescrizioni  delle
commissioni parlamentari. 
  2.10  Nella  prescrizione  n.  31   dell'Allegato   1   le   parole
«preventivamente all'inizio dei lavori» sono sostituite con le parole
«prima dell'approvazione del progetto definitivo». 
  2.11 Prima dell'avvio dei lavori per la realizzazione del  progetto
in esame, dovra' essere stipulato apposito  Protocollo  di  legalita'
tra   la   prefettura   territorialmente   competente   e   l'impresa
appaltatrice, ai sensi della normativa vigente. 
 
3. Disposizioni finali. 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti  componenti  il  progetto  preliminare  approvato  con   la
presente delibera. 
  3.2  Il  suddetto  Ministero,  in  sede   di   approvazione   della
progettazione definitiva, provvedera' alla verifica  di  ottemperanza
alle prescrizioni che debbono essere recepite  in  tale  fase,  ferme
restando le verifiche di competenza della Commissione tecnica VIA/VAS
e del Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo. 
  3.3 Il medesimo Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
provvedera' altresi' a svolgere le attivita'  di  supporto  intese  a
consentire a questo Comitato di  espletare  i  compiti  di  vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad  esso  assegnati  dalla  normativa
citata in premessa, tenendo  conto  delle  indicazioni  di  cui  alla
delibera n. 63 del 2003 sopra richiamata. 
  3.4 Il soggetto aggiudicatore dell'opera assicura  il  monitoraggio
ai sensi del decreto legislativo del 29 dicembre  2011,  n.  229.  In
osservanza del  principio  che  le  informazioni  comuni  ai  sistemi
debbano essere inviate una sola volta,  nonche'  per  minimizzare  le
procedure e i  connessi  adempimenti,  vengono  assicurati  a  questo
Comitato flussi costanti di informazioni, coerenti per contenuti  con
il  Sistema  di  monitoraggio  degli  investimenti  pubblici  di  cui
all'art. 1 della legge  n.  144  del  1999.  A  regime,  tracciato  e
modalita' di scambio dei dati saranno definiti con protocollo tecnico
tra Ragioneria generale dello Stato e  DIPE  da  redigersi  ai  sensi
dello stesso decreto legislativo, articoli 6 e 7. 
  3.5 Il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  dovra'
richiedere a RFI S.p.A. l'aggiornamento costante dei dati  finanziari
della banca dati delle amministrazioni pubbliche. 
 
    Roma, 21 novembre 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
Il Segretario: Fraccaro 

Registrato alla Corte dei conti il 17 marzo 2020 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg.ne n. 246