IL MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero dell'ambiente e ne ha definito le funzioni; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300, ed in particolare gli articoli da 35 a 40 relativi alle attribuzioni e all'ordinamento del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 giugno 2019, n. 97, come modificato dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 novembre 2019, n. 138; Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111 convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, ed in particolare l'art. 4, il quale disciplina un programma sperimentale di messa a dimora di alberi, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo, medio e lungo, purche' non oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, di reimpianto e di silvicoltura, e per la creazione di foreste urbane e periurbane, nelle citta' metropolitane, e prevede, al comma 2, che con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, d'intesa con la Conferenza unificata che si pronuncia entro trenta giorni decorso il cui termine il decreto e' emanato anche in mancanza di detta intesa, sulla base dell'istruttoria del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico di cui all'art. 3 della legge 14 gennaio 2013, n. 10, sono definite le modalita' per la progettazione degli interventi e di ogni successiva variazione e il riparto delle risorse di cui al comma 1 tra le citta' metropolitane, tenendo conto, quali criteri di selezione, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilita' dell'area, dei livelli di qualita' dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015; Vista la direttiva 2009/29/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra; Vista la direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa; Visto il decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 di attuazione della direttiva 2008/50/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 maggio 2008 relativa alla qualita' dell'aria ambiente e per un'aria piu' pulita in Europa; Vista la legge 14 gennaio 2013, n. 10, e in specie l'art. 1, che pone l'obiettivo di «perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l'attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1º giugno 2002, n. 120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualita' dell'aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero nella cultura italiana e la vivibilita' degli insediamenti urbani», nonche' l'art. 3, che prevede l'istituzione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonche' l'art. 3 avente ad oggetto «Monitoraggio sull'attuazione della legge 29 gennaio 1992, n. 113 che prevede l'istituzione del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e ne stabilisce i compiti; Visto il decreto legislativo 13 marzo 2013, n. 30 di attuazione della direttiva 2009/29/CE che modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra e, in particolare, l'art. 19 che prevede la messa all'asta delle quote; Vista la proposta di Piano nazionale del verde pubblico (di seguito, Strategia nazionale del verde urbano) presentata dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico nella Relazione annuale alle Camere del 2018; Vista la delibera del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico n. 28 del 19 luglio 2019 con la quale si esprime l'avviso che l'impiego dei proventi delle aste ai fini dell'incremento e della valorizzazione del patrimonio arboreo delle aree urbane realizzino le finalita' della direttiva 2009/29/CE; Vista la COM (2019) 640 final dell'11 dicembre 2019 della Commissione europea relativa a «The European Green Deal», che ha lo scopo di favorire una transizione equa e giusta verso un'economia sostenibile e con impatto ambientale zero in tutti i Paesi membri; Visto il decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare n. 63 del 10 marzo 2020 recante «Criteri ambientali minimi per il servizio di gestione del verde pubblico e la fornitura di prodotti per la cura del verde»; All'esito dell'istruttoria del Comitato per lo sviluppo del verde pubblico svolta ai sensi dell'art. 4, comma 2, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, e conclusa il 15 aprile 2020; Acquisita l'intesa della Conferenza unificata, espressa nella seduta del giorno 8 ottobre 2020; Decreta: Art. 1 Finalita' 1. Il presente decreto definisce le modalita' per la progettazione di messa a dimora di alberi negli ambiti delle citta' metropolitane, in attuazione dell'art. 4, comma 1 del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, ivi compresi gli impianti arborei da legno di ciclo medio e lungo, purche' non oggetto di altro finanziamento o sostegno pubblico, di reimpianto e di selvicoltura e per la creazione di foreste urbane e periurbane, cosi' come definite nella strategia nazionale del verde urbano, in coerenza con quanto previsto dal decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34, tenendo conto, quali criteri di selezione, in particolare, della valenza ambientale e sociale dei progetti, del livello di riqualificazione e di fruibilita' dell'area, dei livelli di qualita' dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria n. 2014/2147 del 10 luglio 2014 e n. 2015/2043 del 28 maggio 2015, di cui si riporta in allegato 1 l'elenco dei comuni interessati.