IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 27 dicembre  2019,  n.  160,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2020  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2020-2022», e  successive  modificazioni,
e, in particolare, l'art. 1, comma 86, il  quale  stabilisce  che  «A
valere sulle disponibilita' del fondo di cui al comma 85, il Ministro
dell'economia  e  delle  finanze  e'   autorizzato   ad   intervenire
attraverso la concessione di una o piu' garanzie, a  titolo  oneroso,
anche con riferimento ad un portafoglio collettivo  di  operazioni  e
nella  misura  massima  dell'80  per  cento,  al  fine  di  sostenere
programmi  specifici  di  investimento   e   operazioni,   anche   in
partenariato  pubblico-privato,  finalizzati  a  realizzare  progetti
economicamente  sostenibili  e  che   abbiano   come   obiettivo   la
decarbonizzazione dell'economia, l'economia  circolare,  il  supporto
all'imprenditoria giovanile e femminile, la riduzione dell'uso  della
plastica e la sostituzione della plastica con materiali  alternativi,
la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l'adattamento  e  la
mitigazione dei  rischi  sul  territorio  derivanti  dal  cambiamento
climatico e, in generale, programmi  di  investimento  e  progetti  a
carattere innovativo e ad elevata  sostenibilita'  ambientale  e  che
tengano conto degli impatti sociali»; 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante  «Norme
in  materia  ambientale»,   e   successive   modificazioni,   e,   in
particolare, l'art. 34, comma 3, il quale stabilisce che il  Governo,
con apposita delibera di questo Comitato, su proposta  del  Ministero
dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare,  sentita  la
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le
Province autonome di Trento e di Bolzano e acquisito il parere  delle
associazioni ambientali munite di requisiti sostanziali,  omologhi  a
quelli previsti dall'art. 13 della  legge  8  luglio  1986,  n.  349,
provvede,  con  cadenza  almeno  triennale,  all'aggiornamento  della
Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, di cui alla delibera
di questo Comitato 2 agosto 2002, n. 57; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica, di seguito CIPE, n.  57  del  2002  con  la
quale e' stato approvato il  documento  recante  «Strategia  d'azione
ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia 2002-2010», proposto
dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,
e sono stati individuati i principali obiettivi articolati secondo le
seguenti aree tematiche: clima e atmosfera, natura  e  biodiversita',
qualita' dell'ambiente  e  della  vita  negli  ambienti  urbani,  uso
sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti, nonche'  i
principali strumenti per il loro raggiungimento; 
  Vista la risoluzione adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni
Unite il 25 settembre 2015, recante  «Trasformare  il  nostro  mondo:
l'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile», che determina gli impegni
da realizzare  entro  il  2030,  individuando  17  obiettivi  globali
(Sustainable Development Goals - SDGs), e 169 target, e tocca diversi
ambiti,  tra  loro  interconnessi,  fondamentali  per  assicurare  il
benessere  dell'umanita'  e  del  pianeta:  dalla  lotta  alla   fame
all'eliminazione delle disuguaglianze,  dalla  tutela  delle  risorse
naturali  allo  sviluppo  urbano,  dall'agricoltura  ai  modelli   di
consumo; 
  Visto  il  documento   «Strategia   nazionale   per   lo   sviluppo
sostenibile», trasmesso, con nota n. 18809 del 31  luglio  2017,  dal
Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare  che,
nel prendere  come  riferimento  la  precedente  «Strategia  d'azione
ambientale per lo  sviluppo  sostenibile  in  Italia  2002-2010»,  ne
amplia la prospettiva, facendo proprio il  messaggio  e  i  contenuti
della richiamata agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile; 
  Visto il parere favorevole, espresso  nella  seduta  del  3  agosto
2017, repertorio n.  145  CSR,  dalla  Conferenza  permanente  per  i
rapporti tra lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento  e
di Bolzano, sull'aggiornamento  della  «Strategia  nazionale  per  lo
sviluppo sostenibile» con le  osservazioni,  consegnate  in  sede  di
seduta,  relative  all'esigenza   di   costituire:   a)   un   tavolo
interistituzionale  composto  dalle  regioni  e  dai  Ministeri   che
consenta  nella  fase  dedicata  all'affinamento  dei  contenuti  del
documento presentato, con particolare riferimento ai target e al loro
adattamento alla realta' italiana, la consultazione e la condivisione
delle integrazioni con il sistema delle  regioni,  le  quali  possono
mettere a disposizione una  conoscenza  di  dettaglio  delle  proprie
realta'  territoriali,  nelle  diverse  aree  di   intervento   della
Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, e permetta, inoltre,
nella   fase   attuativa,   l'identificazione   delle    azioni    di
coordinamento,  per  garantire  l'allineamento  degli  strumenti   di
programmazione e attuazione regionale con la Strategia nazionale  per
lo sviluppo sostenibile; b) una  piattaforma  informatica  che  possa
favorire lo scambio e la condivisione di esperienze e costituisca  il
supporto informativo per il monitoraggio  della  Strategia  nazionale
per lo sviluppo sostenibile cosi' da rendere tangibili e  misurabili,
in una fase intermedia o conclusiva, i  macro-obiettivi  di  sviluppo
sostenibile. In tal modo qualunque soggetto coinvolto - sia a livello
nazionale che regionale - potra' concorrere a popolare gli indicatori
e a dare evidenza dell'attuazione della Strategia  nazionale  per  lo
sviluppo sostenibile; 
  Considerato che, in linea con il  dettato  dell'art.  3,  comma  2,
della legge 28 dicembre 2015, n. 221, concernente gli  aspetti  della
crescita blu del contesto  marino,  la  Strategia  nazionale  per  lo
sviluppo  sostenibile  include,  tra  gli  obiettivi  strategici,  il
conseguimento di target finalizzati al mantenimento  della  vitalita'
dei mari e alla prevenzione  degli  impatti  sull'ambiente  marino  e
costiero; 
  Considerato  che  questo  importante  lavoro  istruttorio   si   e'
concretizzato nell'adozione della delibera CIPE 22 dicembre 2017,  n.
108, recante «Approvazione della strategia nazionale per lo  sviluppo
sostenibile»; 
  Considerato quanto stabilito dall'art. 1-bis del  decreto-legge  14
ottobre 2019, n. 111, recante «Misure urgenti per il  rispetto  degli
obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualita' dell'aria
e proroga del termine  di  cui  all'art.  48,  commi  11  e  13,  del
decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni,
dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229», convertito, con modificazioni,
dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141, che, tra  l'altro,  prevede  la
trasformazione   della   denominazione   del   CIPE    in    Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile (CIPESS), a decorrere dal 1º gennaio 2021; 
  Considerato  quanto   disposto   dall'art.   64,   comma   1,   del
decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti  per  la
semplificazione   e   l'innovazione   digitale»,   convertito,    con
modificazioni, dalla legge  11  settembre  2020,  n.  120,  il  quale
stabilisce che il CIPE puo' emanare, entro il 28 febbraio di  ciascun
anno, degli indirizzi in materia; 
  Considerato che l'art. 64, comma 2, del  decreto-legge  n.  76  del
2020,  prevede  che  la  convenzione  stipulata  tra   il   Ministero
dell'economia e delle finanze e SACE S.p.a., approvata  con  delibera
del CIPE  da  adottare  entro  il  30  settembre  2020,  e'  volta  a
disciplinare: 
    lo svolgimento da parte di SACE dell'attivita' istruttoria  delle
operazioni anche con riferimento alla selezione  e  alla  valutazione
delle iniziative in termini di rispondenza agli obiettivi di  cui  al
comma 1 e di efficacia degli  interventi  in  relazione  ai  medesimi
obiettivi; 
    le procedure per il rilascio delle  garanzie  e  delle  coperture
assicurative da parte di SACE anche al fine di escludere che da  tali
garanzie e coperture assicurative possano derivare oneri non previsti
in termini di indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche; 
    la gestione delle fasi successive al  pagamento  dell'indennizzo,
incluse le modalita' di  esercizio  dei  diritti  nei  confronti  del
debitore e l'attivita' di recupero dei crediti; 
    le modalita' con le quali e' richiesto al Ministero dell'economia
e delle finanze il pagamento dell'indennizzo a valere  sul  fondo  di
cui al comma 85, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, e le modalita'
di escussione  della  garanzia  dello  Stato  relativa  agli  impegni
assunti da SACE, nonche' la remunerazione della garanzia stessa; 
    ogni altra modalita' operativa rilevante ai fini  dell'assunzione
e gestione degli impegni; 
    le modalita' con cui  SACE  S.p.a.  riferisce  periodicamente  al
Ministero  dell'economia  e   delle   finanze   degli   esiti   della
rendicontazione cui i soggetti finanziatori sono tenuti nei  riguardi
di SACE  S.p.a.,  ai  fini  della  verifica  della  permanenza  delle
condizioni di validita' ed efficacia della garanzia; 
  Tenuto conto della  direttiva  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri  16  marzo  2018,  recante   «Indirizzi   per   l'attuazione
dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite e della Strategia nazionale  per
lo   sviluppo   sostenibile»   che,   tra   l'altro,   afferma:   «Il
raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile rappresenta un
obiettivo prioritario dell'azione del Governo italiano in virtu'  sia
degli impegni presi all'Assemblea generale delle Nazioni Unite il  25
settembre 2015, sia della necessita' di migliorare il  benessere  dei
cittadini, l'equita' e  la  sostenibilita'  dell'attuale  modello  di
sviluppo. Pertanto, si rende necessaria una decisiva azione  volta  a
dare concretezze agli impegni presi dal Governo  attuando  iniziative
coordinate  ed  efficaci,  in  grado  di  consentire  all'Italia   di
conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030»; 
  Vista  la  nota,  prot.  DIPE  n.  5265  del  29  settembre   2020,
predisposta congiuntamente dal Dipartimento per la  programmazione  e
il  coordinamento  della  politica  economica  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle finanze,
posta a base dell'odierna seduta del CIPE; 
 
                              Delibera: 
 
  1. E' approvato l'allegato documento recante  «Convenzione  tra  il
Ministero dell'economia e delle finanze e  la  SACE  S.p.a.»  per  le
attivita' di cui all'art. 64, comma 2, del  decreto-legge  16  luglio
2020, n. 76, convertito, con modificazioni, dalla legge 11  settembre
2020,  n.  120,  che  costituisce  parte  integrante  della  presente
delibera. 
 
    Roma, 29 settembre 2020 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
Il segretario: Fraccaro