IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE 
 
                           di concerto con 
 
                       IL MINISTRO DEL LAVORO 
                      E DELLE POLITICHE SOCIALI 
 
  Visto l'art. 117, secondo comma, lettere m) ed n), e  terzo  comma,
della Costituzione; 
  Visto il  decreto  legislativo  13  aprile  2017,  n.  61,  recante
«Revisione dei percorsi dell'istruzione  professionale  nel  rispetto
dell'art. 117 della Costituzione, nonche'  raccordo  con  i  percorsi
dell'istruzione e formazione  professionale,  a  norma  dell'art.  1,
commi 180 e 181, lettera d) della legge 13 luglio 2015, n.  107»,  e,
in particolare, l'art. 7, comma 3, che  prevede  l'istituzione  della
Rete nazionale delle scuole professionali; 
  Visto il decreto  legislativo  16  aprile  1994,  n.  297,  recante
«Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative  vigenti
in materia di istruzione, relative  alle  scuole  di  ogni  ordine  e
grado», e successive modificazioni; 
  Visto l'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59,  recante  «Delega
al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni  ed
enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e  per  la
semplificazione amministrativa»; 
  Vista la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante «Norme per la  parita'
scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione»; 
  Vista la legge del 28 marzo 2003, n. 53, recante «Delega al Governo
per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di  istruzione  e  formazione
professionale»; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  76,  recante
«Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e
alla formazione, a norma dell'art. 2, comma 1, lett. c), della  legge
28 marzo 2003, n. 53»; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  aprile  2005,  n.  77,  recante
«Definizione   delle   norme   generali    relative    all'alternanza
scuola-lavoro, a norma dell'art. 4 della legge 28 marzo 2003, n. 53»; 
  Visto il decreto legislativo  17  ottobre  2005,  n.  226,  recante
«Norme generali e livelli essenziali delle  prestazioni  relativi  al
secondo ciclo del sistema educativo di  istruzione  e  formazione,  a
norma dell'art. 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53»; 
  Vista la legge 11 gennaio  2007,  n.  1,  recante  disposizioni  in
materia  di  esami  di  Stato  conclusivi  dei  corsi  di  studio  di
istruzione secondaria superiore e delega al  Governo  in  materia  di
raccordo tra la scuola e le universita', che  modifica  la  legge  10
dicembre 1997, n. 425; 
  Visto il decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 21, recante «Norme
per  la  definizione  dei  percorsi  di  orientamento  all'istruzione
universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e  coreutica,
per il raccordo tra  la  scuola,  le  universita'  e  le  istituzioni
dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonche' per  la
valorizzazione della qualita' dei risultati scolastici degli studenti
ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea  universitari  ad  accesso
programmato di cui all'art. 1 della legge 2 agosto 1999,  n.  264,  a
norma dell'art. 2, comma 1, lettere a),  b)  e  c),  della  legge  11
gennaio 2007, n. 1»; 
  Visto il decreto  legislativo  14  gennaio  2008,  n.  22,  recante
«Definizione  dei   percorsi   di   orientamento   finalizzati   alle
professioni e al lavoro, a norma dell'art. 2, comma 1, della legge 11
gennaio 2007, n. 1»; 
  Visto il decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2008,  n.   169,   recante
«Disposizioni urgenti in materia di istruzione e universita'»; 
  Visto il decreto  legislativo  16  gennaio  2013,  n.  13,  recante
«Definizione delle norme generali  e  dei  livelli  essenziali  delle
prestazioni per l'individuazione e  validazione  degli  apprendimenti
non formali e informali e  degli  standard  minimi  di  servizio  del
sistema  nazionale  di  certificazione  delle  competenze,  a   norma
dell'art. 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92»; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2013  n.  104,  convertito  con
modificazioni dalla legge 8 novembre 2013, n.  128,  recante  «Misure
urgenti in materia di istruzione, universita' e ricerca»; 
  Visto il  decreto  legislativo  15  giugno  2015,  n.  81,  recante
«Disciplina organica  dei  contratti  di  lavoro  e  revisione  della
normativa in tema di mansioni, a norma dell'art. 1,  comma  7,  della
legge 10 dicembre 2014, n. 183»; 
  Vista la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante «Riforma del sistema
nazionale di istruzione e formazione e delega per il  riordino  delle
disposizioni legislative vigenti»; 
  Visto il decreto legislativo 14  settembre  2015,  n.  150  recante
«Disposizioni per il riordino della normativa in materia  di  servizi
per il lavoro e di politiche attive, ai sensi dell'art. 1,  comma  3,
della legge 10 dicembre 2014, n. 183»; 
  Vista la legge 30  dicembre  2018,  n.  145  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2019-2021» ed in  particolare  l'art.  1,
comma 784, che rinomina i percorsi  di  alternanza  scuola-lavoro  in
percorsi  per  le  competenze  trasversali  e   per   l'orientamento,
determinandone la durata complessiva; 
  Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62, recante  «Norme
in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo
ciclo ed esami di Stato, a  norma  dell'art.  1,  commi  180  e  181,
lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107»; 
  Visto il decreto-legge 9 gennaio 2020, n. 1,  recante  disposizioni
urgenti  per  l'istituzione  del  Ministero  dell'istruzione  e   del
Ministero  dell'universita'   e   della   ricerca,   convertito   con
modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 12; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo  1999,  n.
275,  concernente  il  «Regolamento  recante  norme  in  materia   di
autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21  della
legge 15 marzo 1997, n. 59»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.
122, concernente il «Regolamento recante  coordinamento  delle  norme
vigenti  per  la  valutazione  degli  alunni  e  ulteriori  modalita'
applicative  in  materia,  ai  sensi  degli  articoli  2  e   3   del
decreto-legge  1°   settembre   2008,   n.   137,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 29  ottobre  2012,
n. 263, «Regolamento recante  norme  generali  per  la  ridefinizione
dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per  gli
adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'art. 64,  comma  4,
del  decreto-legge  25  giugno  2008,   n.   112,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013,  n.
80, recante il «Regolamento sul sistema nazionale di  valutazione  in
materia di istruzione e formazione»; 
  Visto il decreto del Ministro della pubblica istruzione  22  agosto
2007, n. 139, concernente il «Regolamento recante norme in materia di
adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'art.  1,  comma
622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca, di concerto con il  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze, del 12 marzo 2015, recante «Linee guida per il passaggio  al
nuovo ordinamento a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica
dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti»; 
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della
ricerca, dell'8 gennaio 2018 relativo alla  «Istituzione  del  Quadro
nazionale delle qualificazioni  rilasciate  nell'ambito  del  Sistema
nazionale di  certificazione  delle  competenze  di  cui  al  decreto
legislativo 16 gennaio 2013, n. 13»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca, di  concerto  con  il  Ministro  del  lavoro  e  delle
politiche sociali e il Ministro dell'economia e delle finanze, del 17
maggio  2018,  recante  la  definizione  dei  «Criteri  generali  per
favorire il raccordo tra il sistema di istruzione professionale e  il
sistema  di  istruzione  e  formazione   professionale   e   per   la
realizzazione, in  via  sussidiaria,  di  percorsi  di  istruzione  e
formazione professionale  per  il  rilascio  della  qualifica  e  del
diploma professionale quadriennale», adottato ai sensi  dell'art.  7,
comma 1, del decreto legislativo n. 61/2017; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca del 22  maggio  2018  di  recepimento  dell'accordo  in
Conferenza permanente tra  Stato,  regioni  e  Province  autonome  di
Trento  e  Bolzano,  del  10  maggio  2018,  rep.  atti  n.  100/CSR,
riguardante la definizione delle fasi dei passaggi tra i percorsi  di
istruzione professionale e i  percorsi  di  istruzione  e  formazione
professionale, compresi  nel  Repertorio  nazionale  dell'offerta  di
istruzione e formazione professionale,  e  viceversa,  in  attuazione
dell'art. 8, comma 2, del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 61; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca, di  concerto  con  il  Ministro  del  lavoro  e  delle
politiche sociali, il Ministro dell'economia e  delle  finanze  e  il
Ministro della salute,  del  24  maggio  2018,  n.  92,  «Regolamento
recante la disciplina dei profili di uscita degli indirizzi di studio
dei percorsi di istruzione professionale, ai sensi dell'art. 3, comma
3, del  decreto  legislativo  13  aprile  2017,  n.  61,  recante  la
revisione dei percorsi  dell'istruzione  professionale  nel  rispetto
dell'art. 117 della Costituzione, nonche'  raccordo  con  i  percorsi
dell'istruzione e formazione  professionale,  a  norma  dell'art.  1,
commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 23 agosto 2019, n. 766, concernente le «Linee guida per
favorire  e  sostenere  l'adozione  del  nuovo  assetto  didattico  e
organizzativo  dei  percorsi  di  istruzione  professionale»,  con  i
relativi allegati A, B e C; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 4 settembre 2019, n. 774, recante le «Linee  guida  dei
percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione del 7 luglio 2020, n.
56, di recepimento  dell'accordo  in  Conferenza  permanente  tra  lo
Stato, le regioni e le Province autonome di Trento  e  Bolzano,  rep.
atti n. 155/CSR del 1°  agosto  2019,  riguardante  l'integrazione  e
modifica  del  Repertorio  nazionale  delle   figure   nazionali   di
riferimento  per   le   qualifiche   e   i   diplomi   professionali,
l'aggiornamento  degli  standard  minimi  formativi   relativi   alle
competenze di base e dei modelli di attestazione intermedia e  finale
dei  percorsi  di  istruzione  e  formazione  professionale,  di  cui
all'accordo in Conferenza Stato-regioni del 27 luglio 2011; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 6 agosto 2020, n. 88,
concernente l'adozione del modello di diploma  finale  rilasciato  in
esito al superamento dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo
di istruzione e il modello di curriculum dello studente, che  riporta
i dati relativi al profilo scolastico dello studente e  gli  elementi
riconducibili alle competenze, conoscenze  e  abilita'  acquisite  in
ambito formale e relative al percorso di studi seguito; 
  Visto il decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali,
di  concerto   con   il   Ministro   dell'istruzione,   il   Ministro
dell'universita'  e  della  ricerca,  il  Ministro  per  la  pubblica
amministrazione e il Ministro dell'economia e delle finanze,  sentito
il Ministro dello sviluppo economico, del 5 gennaio 2021, recante  le
«Disposizioni    per    l'adozione    delle    linee    guida     per
l'interoperativita'  degli  enti  pubblici   titolari   del   sistema
nazionale di certificazione delle competenze»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione 7  gennaio  2021,  n.
11, di recepimento dell'accordo in Conferenza permanente  tra  Stato,
regioni e Province autonome di Trento e Bolzano, rep.  atti  n.  156,
del 10 settembre 2020 per la rimodulazione dell'accordo in Conferenza
Stato-regioni rep. atti n. 100/CSR del 10 maggio 2018  relativo  alla
definizione delle fasi dei passaggi  tra  i  percorsi  di  istruzione
professionale e i percorsi di istruzione e  formazione  professionale
compresi  nel  repertorio  nazionale  dell'offerta  di  istruzione  e
formazione professionale, in applicazione di quanto sancito al  punto
7. dell'accordo in Conferenza Stato-regioni rep. atti n. 155/CSR  del
1° agosto 2019; 
  Visto l'accordo in Conferenza permanente tra lo Stato, le regioni e
le  Province  autonome  di  Trento  e  Bolzano  del  27  luglio  2011
riguardante gli atti necessari per il passaggio a  nuovo  ordinamento
dei percorsi di istruzione  e  formazione  professionale  di  cui  al
decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226; 
  Visto l'accordo in Conferenza permanente tra Stato, le regioni e le
Province autonome di Trento e Bolzano del 19 gennaio 2012 riguardante
l'integrazione  del  Repertorio   delle   figure   professionali   di
riferimento  nazionale,  approvato  con   l'accordo   in   Conferenza
Stato-regioni del 27 luglio 2011; 
  Vista l'intesa in Conferenza permanente tra Stato, le regioni e  le
Province autonome di Trento e Bolzano,  ai  sensi  dell'art.  3,  del
decreto legislativo 28 agosto 1997, n.  281,  raggiunta  in  data  10
settembre 2020, repertorio atti n. 155/CSR, sullo schema  di  decreto
del Ministro dell'istruzione, di concerto con il Ministro del  lavoro
e delle politiche sociali, il Ministro dell'economia e delle  finanze
e  il  Ministro  della  salute   concernente   «Regolamento   recante
rimodulazione   dell'Allegato   4   del    decreto    del    Ministro
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il
Ministro  del  lavoro  e  delle  politiche   sociali,   il   Ministro
dell'economia e delle finanze e il Ministro della salute,  24  maggio
2018, n. 92, recante la correlazione tra le  figure  di  operatore  e
tecnico del nuovo Repertorio  nazionale  delle  figure  nazionali  di
riferimento per le  qualifiche  e  i  diplomi  professionali  di  cui
all'Accordo Stato-regioni del 1° agosto 2019, rep. atti n. 155/CSR  e
gli indirizzi di istruzione professionale, nonche'  integrazione  dei
codici ATECO degli indirizzi di studi contenuti nell'Allegato  2  del
suddetto decreto»; 
  Vista la raccomandazione del Consiglio  n.  2017/C  189/03  del  22
maggio  2017  sul  quadro  europeo   delle   qualifiche   (EQF)   per
l'apprendimento  permanente,  che  abroga  la   raccomandazione   del
Parlamento europeo  e  del  Consiglio,  del  23  aprile  2008,  sulla
costituzione del quadro europeo delle qualifiche per  l'apprendimento
permanente; 
  Vista la decisione  del  Parlamento  europeo  e  del  Consiglio  n.
2018/646 del 18 aprile 2018  relativa  a  un  quadro  comune  per  la
fornitura di servizi migliori  per  le  competenze  e  le  qualifiche
(Europass) e che abroga la decisione n. 2241/2004/CE; 
  Vista la raccomandazione del Consiglio  n.  2018/C  189/01  del  22
maggio 2018  relativa  alle  competenze  chiave  per  l'apprendimento
permanente; 
  Vista la raccomandazione del Consiglio  n.  2020/C  417/01  del  24
novembre 2020  relativa  all'istruzione  e  formazione  professionale
(IFP) per la  competitivita'  sostenibile,  l'equita'  sociale  e  la
resilienza; 
  Preso atto delle  recenti  evoluzioni  normative,  con  particolare
riferimento alla definizione del sistema nazionale di  certificazione
delle  competenze  e  all'istituzione  del  Quadro  nazionale   delle
qualificazioni di cui ai provvedimenti gia' citati; 
  Considerata  la  necessita'  di  provvedere  alla  definizione  dei
criteri e delle modalita' per  l'organizzazione  e  il  funzionamento
della Rete nazionale delle scuole professionali; 
  Acquisito  il  parere  del  Consiglio  superiore   della   pubblica
istruzione espresso nella seduta plenaria n. 68 del 6 dicembre 2021; 
  Ritenuto di accogliere, le richieste del CSPI che non  appaiono  in
contrasto con le norme regolanti la materia e  che  non  limitano  le
prerogative  dell'amministrazione  nella  definizione   dei   criteri
generali; 
  Ritenuto di non accogliere la richiesta del CSPI di rendere cogenti
l'istituzione  dei  Gruppi  operativi   tematici   e   dei   Comitati
territoriali in quanto, trattasi di organismi la cui istituzione deve
risultare coerente e sostenibile rispetto alle esigenze  della  Rete;
di   includere   nei   Comitati    territoriali    le    associazioni
rappresentative del mondo della scuola, in quanto  tali  organi  gia'
prevedono   la   presenza   di   rappresentanti   delle   istituzioni
scolastiche;  di  definizione  dei   criteri   sulle   modalita'   di
integrazione e interconnessione tra gli organismi della Rete  nonche'
dei principi omogeni per la gestione interna degli stessi, in  quanto
tali aspetti possono essere efficacemente  definiti  dai  regolamenti
interni, in grado di recepire  nel  tempo,  i  necessari  adattamenti
connessi alla maggiore funzionalita' della Rete; 
  Acquisito il concerto del Ministro del  lavoro  e  delle  politiche
sociali con nota prot. n. 20462 del 14 dicembre 2021; 
  Acquisita l'intesa della Conferenza unificata nella seduta  del  20
dicembre 2021; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                        Finalita' della Rete 
 
  1. La Rete, nel pieno rispetto della diversa identita' e della pari
dignita' delle istituzioni  scolastiche  e  formative  che  ne  fanno
parte, si propone di perseguire le seguenti finalita': 
    a. promuovere l'innovazione e il permanente raccordo con il mondo
del lavoro; 
    b. favorire l'aggiornamento periodico degli indirizzi di studio e
dei  profili  in  uscita  di  cui  all'art.  3  del  citato   decreto
legislativo n. 61/2017, al  fine  di  rafforzare  gli  interventi  di
supporto alla transizione tra la scuola e il  lavoro,  diffondendo  e
sostenendo i modelli di apprendimento in  ambiente  di  lavoro  (c.d.
work  based  learning  -  WBL),  realizzati  attraverso  l'alternanza
rafforzata,  l'impresa  formativa  simulata,  i   percorsi   per   le
competenze trasversali e  per  l'orientamento  (di  seguito  PCTO)  e
l'apprendistato,  nel  sistema  dell'istruzione   professionale   (di
seguito IP) e nel sistema dell'istruzione e formazione  professionale
(di seguito IeFP); 
    c. promuovere i sistemi di IP e  di  IeFP,  anche  attraverso  la
valorizzazione del sistema duale, al fine di  qualificare  un'offerta
formativa rispondente ai fabbisogni espressi dal mondo del  lavoro  e
delle professioni; 
    d. supportare e favorire, a livello nazionale e territoriale,  il
raccordo tra il sistema di IP e il sistema di IeFP; 
    e. operare in coerenza e raccordo con altre reti di  servizi,  in
particolare con la Rete nazionale dei servizi per  le  politiche  del
lavoro di cui al comma 2 del presente articolo; 
    f.  individuare  buone  pratiche  ed   elementi   di   eccellenza
all'interno     dell'intera     filiera      formativa      verticale
professionalizzante, fino  agli  Istituti  tecnici  superiori  (ITS),
nonche'  le  aree  di  criticita'  e  i  margini  di   miglioramento,
formulando proposte mirate; 
    g. promuovere l'offerta formativa nell'ambito dei sistemi di IP e
di IeFP, funzionale allo sviluppo di  «eco-sistemi  territoriali»  di
innovazione economica e sociale aperti alla collaborazione con  altre
realta' formative territoriali. 
  2.  Per  la  realizzazione  delle  predette  finalita'  e  per   la
valorizzazione degli aspetti professionalizzanti la Rete coopera  con
soggetti pubblici e privati rappresentativi della realta'  culturale,
socio-economica e produttiva del Paese, anche  raccordandosi  con  la
Rete nazionale dei servizi  per  le  politiche  del  lavoro,  di  cui
all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 14  settembre  2015,  n.
150, come previsto dall'art. 7, comma 5, del decreto  legislativo  n.
61/2017.