Il Commissario straordinario del Governo ai fini della ricostruzione nei territori interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 Viste le deliberazioni del Consiglio dei ministri del 25 agosto 2016, del 27 e 31 ottobre 2016 e del 20 gennaio 2017, con le quali e' stato dichiarato e successivamente esteso lo stato di emergenza in conseguenza degli eccezionali eventi sismici che tra il 24 agosto 2016 ed il 17 gennaio 2017 hanno colpito il territorio delle Regioni Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo; Visto il decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, recante «Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dal sisma del 24 agosto 2016», convertito con modificazioni dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229 (d'ora in avanti «decreto-legge n. 189 del 2016»); Visto l'art. 57, comma 1, del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 recante «Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia», convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, il quale testualmente recita «All'art. 1 del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016, n. 229, dopo il comma 4-quater e' inserito il seguente: "4-quinquies. Lo stato di emergenza di cui al comma 4-bis e' prorogato fino al 31 dicembre 2021; a tale fine il Fondo per le emergenze nazionali previsto dall'art. 44 del codice della protezione civile, di cui al decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, e' incrementato di 300 milioni di euro per l'anno 2021". Al relativo onere si provvede ai sensi dell'art. 114»; Vista la legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021», pubblicata nel S.O. n. 62 della Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2018, con la quale il termine della gestione straordinaria di cui all'art. 1, comma 4, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, e' stato prorogato al 31 dicembre 2020; Visto il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito in legge 13 ottobre 2020, n. 126, art. 57, comma 2, con il quale e' stata disposta l'ulteriore proroga del termine della gestione straordinaria di cui all'art. 1, comma 4, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, al 31 dicembre 2021; Vista la legge 30 dicembre 2021, n. 234, recante «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024», art. 1, commi 449 e 450, con cui e' stata disposta l'ulteriore proroga del termine della gestione straordinaria di cui all'art. 1, comma 4, del decreto-legge 17 ottobre 2016, n. 189, al 31 dicembre 2022; Visto l'art. 2, comma 2, del decreto-legge n. 189 del 2016, il quale prevede che per l'esercizio delle funzioni attribuite il Commissario straordinario provvede anche a mezzo di ordinanze, nel rispetto della Costituzione, dei principi generali dell'ordinamento giuridico e delle norme dell'ordinamento europeo; Visto il decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito con modificazioni con la legge 11 settembre 2020, n. 120, in particolare l'art. 11, comma 2, il quale attribuisce al Commissario straordinario il compito di individuare con propria ordinanza gli interventi e le opere urgenti e di particolare criticita', anche relativi alla ricostruzione dei centri storici dei comuni maggiormente colpiti, per i quali i poteri di ordinanza a lui attribuiti dall'art. 2, comma 2, del decreto-legge n. 189 del 2016, sono esercitabili in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo n. 159 del 2011, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo n. 42 del 2004, nonche' dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea; per il coordinamento e la realizzazione degli interventi e delle opere di cui al presente comma, il Commissario straordinario puo' nominare fino a due sub Commissari, responsabili di uno o piu' interventi; Visto l'art. 6 del citato decreto-legge n. 76 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 120 del 2020; Vista l'ordinanza del 9 aprile 2021, n. 115, con la quale e' stata disciplinata l'organizzazione della Struttura centrale del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori delle Regioni di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, con contestuale abrogazione dell'ordinanza n. 106 del 17 settembre 2020; Visto in particolare l'art. 4 della richiamata ordinanza n. 115 del 2021; Vista l'ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020 recante «Indirizzi per l'esercizio dei poteri commissariali di cui all'art. 11, comma 2, del decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 recante "Misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale", convertito, con modificazioni, dalla legge 11 settembre 2020, n. 120», come modificata prima con ordinanza n. 114 del 9 aprile 2021 e successivamente con ordinanza n. 123 del 2021; Visti il decreto in data 15 gennaio 2021, n. 3, e i decreti in data 18 gennaio 2021, n. 7 e n. 8, con cui il Commissario ha rispettivamente nominato i sub Commissari e gli esperti per il supporto e la consulenza al Commissario straordinario per tutte le attivita' connesse alla realizzazione degli interventi di cui al richiamato art. 11, comma 2, del decreto-legge n. 76 del 2020; Considerato che: ai sensi dell'art. 1, comma 4, dell'ordinanza n. 110 del 2020 «Tramite le ordinanze in deroga di cui al comma 2, il Commissario straordinario: a) individua le opere e i lavori, pubblici e privati, urgenti e di particolare criticita', con il relativo cronoprogramma; b) individua il soggetto attuatore idoneo alla realizzazione dell'intervento; c) determina le modalita' accelerate di realizzazione dell'intervento da parte del soggetto attuatore, nel rispetto dei principi di cui al successivo art. 2; d) individua il sub-commissario competente, ai sensi del successivo art. 4 della presente ordinanza»; ai sensi dell'art. 1, comma 2, dell'ordinanza n. 110 del 2020, «Ai fini di quanto previsto al comma 1, per ciascun intervento il Commissario straordinario adotta specifica ordinanza, d'intesa con i Presidenti di regione, con la quale indica le normative che si possono derogare per pervenire ad una immediata attuazione degli interventi, la copertura finanziaria, il relativo soggetto attuatore ai sensi del successivo art. 6 e ogni altra disposizione necessaria per l'accelerazione degli interventi di ricostruzione. Tale ordinanza assumera' la denominazione di "ordinanza speciale ex art. 11, comma 2, del decreto-legge 76 del 2020" e avra' una propria numerazione»; ai sensi dell'art. 2, comma 1, dell'ordinanza n. 110 del 2020, «Fermo restando quanto previsto all'art. 11, comma 2, del decreto-legge n. 76 del 2020, il Commissario straordinario, d'intesa con i Presidenti di regione e su proposta dei Sindaci per quanto di loro competenza, puo' disporre, mediante le ordinanze di cui all'art. 1, ulteriori semplificazioni e accelerazioni nelle procedure di affidamento e di esecuzione di lavori, servizi o forniture o incarichi di progettazione degli interventi e delle opere urgenti e di particolare criticita', anche di importo pari o superiore alle soglie di cui all'art. 35 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, anche in deroga a ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, di cui al decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, delle disposizioni del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonche' dei vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea, ivi inclusi quelli derivanti dalle direttive 2014/24/UE e 2014/25/UE»; ai sensi dell'art. 2, comma 2, dell'ordinanza n. 110 del 2020, «Le ordinanze in deroga, anche ove contengano semplificazioni procedurali, sono emanate in forza delle necessita' e urgenza della realizzazione degli interventi di ricostruzione, nel rispetto dei principi richiamati dagli articoli 4 e 30 del codice dei contratti pubblici e dei principi di tutela della salute, dell'ambiente, dei diritti dei lavoratori»; ai sensi dell'art. 2, comma 3, dell'ordinanza n. 110 del 2020, «Le ordinanze in deroga possono altresi' riguardare le norme organizzative, procedimentali e autorizzative, anche stabilite dalla legge 7 agosto 1990, n. 241, che determinano adempimenti non strettamente richiesti dai principi inderogabili del diritto europeo, tra cui le normative urbanistiche e tecniche, di espropriazione e occupazione di urgenza e di valutazione ambientale, di usi civici e demani collettivi, nel rispetto dei principi inderogabili di cui al comma 1; possono inoltre riguardare le previsioni della contrattazione collettiva nazionale (CCNL) con riferimento alla possibilita' di impiegare i lavoratori su piu' turni al fine di assicurare la continuita' dei cantieri, fermi restando i diritti inviolabili dei lavoratori. Le previsioni del presente comma rivestono carattere di generalita' ai fini dell'adozione delle specifiche ordinanze derogatorie di cui all'art. 1, che hanno carattere di specialita'»; ai sensi dell'art. 3, comma 1, dell'ordinanza n. 110 del 2020, «al fine di accelerare la ricostruzione dei centri storici e dei nuclei urbani dei comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016, individuati dall'ordinanza n. 101 del 2020, il Commissario straordinario puo' disporre, con l'ordinanza di cui all'art. 1, sulla base di una proposta da approvare con apposita delibera consiliare, anche ai sensi dell'art. 2, commi 1 e 3, dell'ordinanza 22 agosto 2020, n. 107, le procedure necessarie per l'affidamento dell'esecuzione dei lavori dei centri storici, o di parti di essi, e dei nuclei urbani identificati dai comuni con il programma straordinario di ricostruzione. Con la medesima ordinanza di cui all'art. 1 e' altresi' possibile approvare il bando di gara unitario, distinto per lotti, di opere e lavori pubblici comunali nonche' individuare le modalita' di coinvolgimento dei soggetti proprietari»; ai sensi dell'art. 3, comma 2, dell'ordinanza n. 110 del 2020 «con le ordinanze commissariali in deroga e' determinata ogni misura necessaria per l'approvazione del progetto complessivo da porre in gara e sono definite le procedure di affidamento dei lavori, il programma di cantierizzazione dell'intervento unitario, gli eventuali indennizzi e le compensazioni da riconoscere in favore dei proprietari di unita' immobiliari non ricostruite o delocalizzate»; ai sensi dell'art. 3, comma 3, dell'ordinanza n. 110 del 2020, «con le ordinanze di cui all'art. 1 e' altresi' possibile, anche attraverso un concorso di progettazione di cui all'art. 152 e seguenti del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, l'affidamento contestuale della progettazione e, analogamente, dei lavori di esecuzione per singoli lotti degli interventi pubblici individuati come prioritari con delibera del consiglio comunale»; Viste: l'ordinanza n. 109 del 23 dicembre 2020 recante «Approvazione elenco unico dei programmi delle opere pubbliche nonche' di disposizioni organizzative e definizione delle procedure di semplificazione e accelerazione della ricostruzione pubblica»; l'ordinanza n. 112 del 23 dicembre 2020 recante «Approvazione degli schemi di convenzione con l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a. - Invitalia e con Fintecna S.p.a per l'individuazione del personale da adibire alle attivita' di supporto tecnico-ingegneristico e di tipo amministrativo-contabile finalizzate a fronteggiare le esigenze delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 24 agosto 2016 nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria»; Vista l'ordinanza n. 114 del 9 aprile 2021, in particolare gli articoli 2 e 3; Vista le note prot. n. 13274 del 5-6 maggio 2021 e prot. n. 27358 del 10-11 agosto 2021 a firma del sindaco del Comune di Matelica (MC), con le quali e' stata richiesta l'immediata attivazione dei poteri speciali con riguardo agli interventi di cui alla presente ordinanza; Visti gli esiti dell'istruttoria condotta congiuntamente dagli uffici del Comune di Matelica e dalla struttura del sub Commissario, come risultanti dalla relazione del sub Commissario Allegato n. 1 alla presente ordinanza; Considerato che dalla suddetta relazione emerge che: a) gli eventi sismici del 2016 hanno provocato gravissimi danneggiamenti al centro storico di Matelica, in larga parte tutelato dal codice dei BB.CC. n. 42 del 2004 e dotato di un elevato valore, oltre che culturale, anche sociale e simbolico. In particolare, allo stato, risultano le seguenti situazioni critiche: risulta del tutto inagibile Palazzo Finaguerra, sede museale di esposizione dei reperti archeologici di epoca picena, romana e medievale che in passato ospitava anche alcuni laboratori didattici destinati alle scuole, nonche' uno dei depositi della Soprintendenza archeologica delle Marche destinato al primo restauro dei reperti rinvenuti nel territorio; risulta del tutto inagibile l'Ex Convento dei Filippini, sede tra l'altro del Museo paleontologico; risulta gravemente danneggiato il Palazzo comunale, che al momento non puo' ospitare al momento funzioni di rappresentanza ne' quelle istituzionali presenti prima del sisma (polizia locale, ufficio anagrafe, protezione civile, biblioteca storica, archivio, sala del consiglio comunale, sala del sindaco e degli assessori, sala del segretario, sedi di alcune societa' sportive locali); b) i gravi ritardi negli interventi stanno determinando un crescente progressivo ammaloramento delle richiamate strutture, ivi comprese quelle storiche, nonche' delle opere provvisionali e di consolidamento, con il conseguente rischio sia di compromissione della stabilita' delle singole strutture, sia di un deterioramento del loro stato di conservazione, con la crescente possibilita' di danni irrimediabili a persone e cose; c) l'inagibilita' di tali strutture ostacola la viabilita' nel centro storico, gia' intrinsecamente complessa per le ridotte dimensioni degli spazi urbani, per la presenza di puntellamenti e opere provvisionali finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici prospicienti vie pubbliche, nonche' per la presenza di ponteggi e aree di cantiere relativi ad interventi privati e pubblici in fase di esecuzione, cui si aggiungeranno a breve ulteriori numerosi cantieri privati e pubblici che sono in fase avanzata di progettazione; d) l'inagibilita' delle menzionate strutture contribuisce inoltre ad aggravare lo spopolamento del centro e provoca la riduzione del flusso turistico, incrementando la crisi delle attivita' economiche, gia' acutizzata dalla pandemia; e) gli edifici lesionati dal sisma e oggetto della presente ordinanza posseggono quasi tutti un riconosciuto valore storico culturale ai sensi dell'art. 10, comma 1, del vigente codice dei beni culturali e del paesaggio, e pertanto risultano tutelati ai sensi del successivo art. 12, comma 1, con la conseguenza che il loro recupero, oltreche' a ripristinare condizioni di agibilita' e sicurezza, costituisce un'azione di salvaguardia dei valori culturali, architettonici e artistici da essi posseduti; f) tale situazione rende gli interventi oggetto della presente ordinanza urgenti e non piu' procrastinabili, ai sensi e per gli effetti dell'ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020, al fine di recuperare un importante patrimonio architettonico, rendendolo sicuro e pienamente fruibile sia sotto l'aspetto sismico, sia in relazione all'attuale situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, restituendolo alle sue ordinarie funzioni, cosi' da favorire la rivitalizzazione della citta' e, in particolare le attivita' culturali, commerciali e di servizi del centro storico; g) la ricostruzione degli edifici del centro storico del Comune di Matelica riveste altresi' carattere di criticita' ai sensi e per gli effetti dell'ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020 per l'impatto che l'inagibilita' di siffatte strutture esercita sulla qualita' della vita dei cittadini, limitando la viabilita' e ostacolando le attivita' imprenditoriali ed economiche, nonche' per le interconnessioni e interazioni funzionali tra la ricostruzione delle strutture di cui alla presente ordinanza e i cantieri aperti o di prossima apertura; h) la riparazione dei danni della sede comunale risulta di estrema urgenza per ricollocarvi gli uffici di rappresentanza, mentre per le funzioni strategiche, stante l'impossibilita' dell'adeguamento sismico dell'edificio dichiarata dal progettista incaricato, si rende necessario realizzare un nuovo edificio, sismicamente adeguato, idoneo a ospitare il COC e gli uffici comunali essenziali e strategici; Considerato altresi' che l'amministrazione comunale intende trasferire le funzioni di protezione civile comunale, la sala operativa di emergenza, la sede gruppo comunale protezione civile, l'ufficio distaccato del sindaco e della segreteria, nonche' le funzioni strategiche comunali, quali il settore servizi tecnici e i servizi demografici, che devono rimanere funzionanti in caso crisi da eventi calamitosi, in un edificio di nuova costruzione (C.O.C.) conforme alle norme tecniche delle costruzioni 2018, da realizzare in prossimita' del centro storico; Considerato che, in relazione alla suddetta criticita' e urgenza degli interventi, si rende necessario un programma di recupero unitario e coordinato tra le strutture interessate procedendo: 1) al restauro di Palazzo Finaguerra e ripristino della sede museale dei reperti archeologici di epoca picena, romana e medievale, dei relativi laboratori didattici e del deposito della Soprintendenza archeologica delle Marche; 2) al restauro dell'Ex Convento dei Filippini e ripristino della sede del Museo paleontologico; 3) al recupero del Palazzo comunale e ricollocazione al suo interno di alcune attivita' di rappresentanza; 4) alla realizzazione di un edificio di nuova costruzione (C.O.C.) conforme alle norme tecniche delle costruzioni 2018, in cui trasferire le funzioni strategiche sopra ricordate; Ritenuto, per quanto sopra specificato, che ricorrono i presupposti per l'attivazione dei poteri commissariali speciali di cui all'ordinanza n. 110 del 2020 per gli interventi di ricostruzione e realizzazione delle sopracitate strutture nel Comune di Matelica; Ritenuto pertanto di poter approvare gli interventi sopra indicati in Comune di Matelica, come meglio dettagliati da Allegato n. 1 alla presente ordinanza; Considerato che gli interventi oggetto della presente ordinanza trovano copertura finanziaria come segue: 1) intervento relativo a Palazzo Finaguerra (non finanziato con precedenti ordinanze): in base a una stima presuntiva elaborata dall'amministrazione comunale, per un importo complessivo di euro 2.000.000,00; 2) intervento relativo all'Ex Convento dei Filippini (non finanziato con precedenti ordinanze): in base a una stima presuntiva condivisa tra ufficio tecnico comunale, USR e struttura del sub Commissario, per un importo complessivo di euro 800.000,00; 3) recupero del Palazzo comunale: intervento gia' finanziato per euro 2.150.000,00 nell'ordinanza commissariale n. 109 del 2020; 4) realizzazione del nuovo C.O.C.: intervento gia' finanziato per euro 730.000,00 nell'ordinanza commissariale n. 109 del 2020 con riguardo al solo insediamento delle funzioni del C.O.C. e di protezione civile e non degli uffici tecnici ritenuti strategici dall'amministrazione comunale, cui si deve aggiungere l'ulteriore somma di euro 770.000,00 per la realizzazione di un edificio idoneo anche allo svolgimento delle ulteriori funzioni sopra individuate, per un importo complessivo di euro 1.500.000,00; Considerato che si rende dunque necessario stanziare l'importo complessivo di euro 6.450.000,00, di cui euro 2.880.000,00 a valere sull'ordinanza commissariale n. 109 del 2020 e il restante sulla presente ordinanza, sulla base delle valutazioni di cui sopra; Considerato che, sulla base della citata istruttoria, occorre altresi' adottare misure straordinarie, di semplificazione e coordinamento delle procedure per accelerare gli interventi di cui alla presente ordinanza; Ritenuto di individuare, per l'intervento integrato di ricostruzione delle strutture di cui all'Allegato n. 1, ai sensi e per gli effetti dell'ordinanza n. 110 del 2020, quale sub Commissario l'ing. Gianluca Loffredo in ragione della sua competenza ed esperienza professionale; Considerato che il Comune di Matelica ha attestato di disporre di un settore servizi tecnici dotato di adeguato organico tecnico e di un'idonea capacita' operativa, nonche' della necessaria esperienza per l'attuazione degli interventi di cui alla presente ordinanza, avendo gestito interventi di importo anche superiore a quelli di cui alla presente ordinanza; Ritenuto, pertanto, che sia possibile riconoscere al Comune di Matelica la gestione diretta degli interventi in oggetto in qualita' di soggetto attuatore; Ritenuto che, ai sensi dell'art. 6 dell'ordinanza n. 110 del 2020, il soggetto attuatore possa essere supportato da limitate specifiche professionalita' esterne di complemento per le attivita' di tipo tecnico, giuridico-amministrativo e specialistico connesse alla realizzazione degli interventi con oneri a carico dei quadri economici degli interventi da realizzare; Considerato che, ai fini dell'accelerazione degli interventi, il soggetto attuatore potra' eventualmente procedere alla esternalizzazione di tutte o parte delle attivita' tecniche necessarie alla realizzazione degli interventi, tra cui l'attivita' di progettazione, ai sensi dell'art. 24 del decreto legislativo del 18 aprile 2016, n. 50, e la direzione dei lavori di cui all'art. 101, comma 2, del citato decreto legislativo n. 50 del 2016, e che in particolare la progettazione, essendo propedeutica alla realizzazione dell'intervento, debba essere effettuata con la massima tempestivita'; Considerato che l'art. 8 dell'ordinanza n. 109 del 2020 consente ai soggetti attuatori di cui all'art. 15 del decreto-legge n. 189 del 2016, ove i progetti siano in possesso dei requisiti per il riconoscimento degli incentivi del decreto interministeriale 16 febbraio 2016 da parte del Gestore dei Servizi Energetici S.p.a., di proporre al vice Commissario di ricalcolare la somma assegnata, il quale provvede alla rideterminazione affinche' il concorso alla copertura finanziaria conseguente agli incentivi provenienti dal conto termico non superi il totale complessivo delle spese ammissibili e a riservare al progetto la cifra decurtata nelle more del perfezionamento della richiesta del conto termico; Considerato che la realizzazione degli interventi di ricostruzione deve essere effettuata in modo da rendere compatibili gli interventi strutturali con la tutela degli aspetti architettonici, storici e ambientali e assicurare una architettura ecosostenibile e l'efficientamento energetico e che a tal fine con decreto n. 135 del 25 marzo 2021 e' stato approvato il Protocollo d'intesa tra il Commissario alla ricostruzione e il Gestore dei servizi energetici S.p.a. (GSE) per la promozione di interventi di riqualificazione energetica nei comuni delle quattro regioni interessate dagli eventi sismici a far data dal 24 agosto 2016 (Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria), nell'ambito dei lavori di ripristino, riparazione e ricostruzione degli edifici pubblici coinvolti dai suddetti eventi; Considerato che l'affidamento diretto per i contratti pubblici al di sotto delle soglie di cui all'art. 35 del decreto legislativo n. 50 del 2016 non osta ai principi del legislatore eurounitario e ai vincoli inderogabili derivanti dall'appartenenza all'Unione europea; Ritenuto pertanto di prevedere, quale modalita' accelerata di realizzazione dell'intervento da parte del soggetto attuatore, l'affidamento diretto di servizi e forniture, ivi compresi i servizi di ingegneria e architettura di importo inferiore agli importi di cui all'art. 35 del decreto legislativo n. 50 del 2016 nel rispetto dei principi richiamati dagli articoli 4 e 30 del codice dei contratti pubblici e dei principi di tutela della salute, dell'ambiente, dei diritti dei lavoratori; Considerato che l'art. 32 della direttiva n. 2014/24/UE non prevede, ai fini del rispetto del principio della concorrenza, un numero minimo di operatori da consultare e che sono necessarie semplificazione ed accelerazione procedimentale per far fronte all'urgenza della realizzazione, ricostruzione, riparazione e del ripristino di strutture ed edifici oggetto della presente ordinanza; Considerato che gli interventi di cui alla presente ordinanza rivestono carattere di urgenza e pertanto ricorrono i presupposti per attivare le procedure negoziate, senza bando, di cui all'art. 63 del decreto legislativo n. 50 del 2016, derogando all'art. 36, comma 2, lettera d), del decreto legislativo n. 50 del 2016, con almeno cinque operatori economici, ove esistenti, individuati in base ad indagini di mercato o tramite elenchi di operatori economici, nel rispetto del principio di rotazione; Ritenuto di derogare all'art. 59, comma 1, quarto periodo, del decreto legislativo n. 50 del 2016, al fine di ridurre i costi e i tempi di realizzazione delle opere, consentendo di porre a base di gara il progetto definitivo; Considerato necessario, al fine del piu' efficace coordinamento tra gli interventi e attesa la simultaneita' degli stessi e comunque nei limiti della soglia di cui all'art. 35 del decreto legislativo n. 50 del 2016, prevedere la possibilita' di partizione degli affidamenti qualora i medesimi siano relativi ad attivita' autonome e separabili, ivi inclusi i casi di particolare specializzazione tecnica che richiedono la presenza di diverse e specifiche professionalita' o le ipotesi di recupero modulare di un unico edificio per renderlo parzialmente fruibile in tempi piu' rapidi; Ritenuto di riconoscere, per gli affidamenti di contratti di importo inferiore alle soglie di cui all'art. 35 del decreto legislativo n. 50 del 2016, la facolta' del soggetto attuatore di procedere alla stipula dei contratti anche in deroga al termine dilatorio di cui all'art. 32, comma 9, decreto legislativo n. 50 del 2016; Ritenuto, in deroga all'art. 1, comma 3, del decreto-legge n. 32 del 2019, che il soggetto attuatore possa decidere che le offerte siano esaminate prima della verifica dell'idoneita' degli offerenti applicando la procedura di cui all'art. 133, comma 8, del decreto legislativo n. 50 del 2016 anche per le procedure negoziate, senza bando, di cui all'art. 63 del decreto legislativo n. 50 del 2016, e oltre i termini ivi previsti, fermo restando che tale facolta' puo' essere esercitata se specificamente prevista negli inviti; Ritenuto che il soggetto attuatore possa ricorrere agli strumenti di modellazione elettronica dei processi anche per importi diversi da quelli di cui al decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti n. 560 del 2017; Ritenuto, al fine di garantire la massima capacita' produttiva in fase di espletamento dei lavori, che il soggetto attuatore possa inserire nei capitolati il doppio turno di lavorazione, anche in deroga ai limiti derivanti dalla contrattazione collettiva nazionale (CCNL), al fine di assicurare la continuita' dei cantieri, fermi restando i diritti inviolabili dei lavoratori, a condizione che il ricorso al doppio turno di lavorazione sia inserito nell'offerta economica; Ritenuto di estendere, fino alla conclusione degli interventi, la disciplina di cui all'art. 5 del decreto-legge n. 76 del 2020 al fine di portare a compimento i lavori nei tempi programmati; Considerato che la presenza di diversi interessi facenti capo a piu' amministrazioni rende necessaria l'attivazione della conferenza dei servizi speciale di cui all'ordinanza n. 110 del 2020 e che pertanto occorre specificarne la disciplina; Ritenuto necessario avvalersi di un collegio consultivo tecnico per ogni singolo contratto facente parte dell'intervento unitario allo scopo di pervenire alla rapida risoluzione delle controversie finalizzata al rispetto dei tempi previsti dal cronoprogramma e alle interazioni tra gli interventi e, pertanto, di derogare ai limiti temporali e di importo previsti dall'art. 6 del citato decreto-legge n. 76 del 2020 adottando una specifica disciplina per gli interventi oggetto della presente ordinanza; Accertata con la Direzione generale della struttura commissariale la disponibilita' delle risorse finanziarie nella contabilita' speciale n. 6035 di cui all'art. 4, comma 3, del decreto-legge n. 189 del 2016; Vista la nota della Corte dei conti prot. n. SCCLA-0023699-Uscita-04/05/2022, protocollo CGRTS- 0011237-A-04-05-2022, con cui sono stati formulati rilievi all'ordinanza n. 34 del 14 aprile 2022; Vista la nota di riscontro ai predetti rilievi, prot. n. CGRTS-0012122-P-13/05/2022; Vista l'ulteriore nota prot. n. CGRTS-0012508-P-18/05/2022 con cui, a seguito delle interlocuzioni medio tempore intervenute con la Corte dei conti, e' stato comunicato l'impegno a ritirare la predetta ordinanza contestualmente alla riadozione di nuova ordinanza, adeguata ai rilievi formulati dalla Corte dei conti, mantenendo lo stesso numero progressivo di adozione in ordine cronologico; Raggiunta l'intesa nella cabina di coordinamento del 19 maggio 2022 con le Regioni Abruzzo, Lazio, Marche ed Umbria, in ordine al ritiro della predetta ordinanza n. 34 del 14 aprile 2022 ed alla contestuale adozione della presente ordinanza; Visti gli articoli 33, comma 1, del decreto-legge n. 189 del 2016 e 27, comma 1, della legge 24 novembre 2000, n. 340 e successive modificazioni, in base ai quali i provvedimenti commissariali divengono efficaci decorso il termine di trenta giorni per l'esercizio del controllo preventivo di legittimita' da parte della Corte dei conti e possono essere dichiarati provvisoriamente efficaci con motivazione espressa dell'organo emanante; Dispone: Art. 1 Individuazione degli interventi di particolare criticita' ed urgenza 1. Ai sensi delle norme e delle disposizioni richiamate in premessa, e' individuato e approvato come urgente e di particolare criticita' il complesso unitario degli interventi di ricostruzione degli edifici e delle strutture siti nel centro storico del Comune di Matelica danneggiati dagli eventi sismici, nonche' di edificazione di strutture destinate a garantire la continuita' delle funzioni amministrative essenziali in caso di eventuali ulteriori eventi calamitosi. I suddetti interventi sono meglio descritti nell'Allegato n. 1 alla presente ordinanza, con il relativo cronoprogramma, che ne costituisce parte integrante e sostanziale, e sono di seguito riassuntivamente indicati con relativa stima previsionale: 1) restauro di Palazzo Finaguerra e ripristino della sede museale dei reperti archeologici di epoca picena, romana e medievale, dei relativi laboratori didattici e del deposito della Soprintendenza archeologica delle Marche: intervento non finanziato con precedenti ordinanze e quantificato, in base a una stima presuntiva elaborata dall'amministrazione comunale, in complessivi a euro 2.000.000,00; 2) restauro dell'Ex Convento dei Filippini e ripristino della sede del Museo paleontologico: intervento non finanziato con precedenti ordinanze e quantificato, in base a una stima presuntiva condivisa tra ufficio tecnico comunale, USR e struttura del sub Commissario, in complessivi a euro 800.000,00; 3) recupero del Palazzo comunale e ricollocazione in sede di talune attivita' di rappresentanza: intervento finanziato con ordinanza commissariale n. 109 del 2020 in complessivi euro 2.150.000,00; 4) realizzazione di un edificio di nuova costruzione (C.O.C.) conforme alle norme tecniche delle costruzioni 2018, in cui trasferire le funzioni strategiche sopra ricordate: intervento gia' finanziato per euro 730.000,00 nell'ordinanza commissariale n. 109 del 2020 con riguardo al solo insediamento delle funzioni del C.O.C. e di protezione civile e non agli uffici tecnici ritenuti strategici dall'amministrazione comunale. Alla predetta somma si deve aggiungere l'ulteriore somma di euro 770.000,00 per la realizzazione di un edificio idoneo anche allo svolgimento delle ulteriori funzioni sopra individuate, per una somma complessiva pari a euro 1.500.000,00. 2. Gli interventi di cui al comma 1 risultano di particolare criticita' ed urgenza ai sensi e per gli effetti dell'ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020 per i seguenti motivi, come evidenziati dalla relazione del sub Commissario redatta a seguito dell'istruttoria congiunta con il Comune di Matelica: a) gli eventi sismici del 2016 hanno gravemente danneggiato il centro storico di Matelica, in larga parte tutelato dal codice dei beni culturali e del paesaggio n. 42 del 2004 e caratterizzato da un elevato valore, oltre che culturale, anche sociale e simbolico. In particolare, allo stato, risultano le seguenti situazioni critiche: risulta del tutto inagibile Palazzo Finaguerra, sede museale di esposizione dei reperti archeologici di epoca picena, romana e medievale che in passato ospitava anche alcuni laboratori didattici destinati alle scuole, nonche' uno dei depositi della Soprintendenza archeologica delle Marche destinato al primo restauro dei reperti rinvenuti nel territorio; risulta del tutto inagibile l'Ex Convento dei Filippini, sede tra l'altro del Museo paleontologico; risulta gravemente danneggiato il Palazzo comunale, che al momento non puo' ospitare funzioni di rappresentanza ne' quelle istituzionali presenti prima del sisma (polizia locale, ufficio anagrafe, protezione civile, biblioteca storica, archivio, sala del consiglio comunale, sala del sindaco e degli assessori, sala del segretario, sedi di alcune societa' sportive locali); b) i gravi ritardi negli interventi stanno determinando un crescente, progressivo ammaloramento delle richiamate strutture, ivi comprese quelle storiche, nonche' delle opere provvisionali e di consolidamento, con il conseguente rischio sia di compromissione della stabilita' delle singole strutture, sia di un deterioramento del loro stato di conservazione, con la crescente possibilita' di danni irrimediabili a persone e cose; c) l'inagibilita' di tali strutture ostacola la viabilita' nel centro storico, gia' intrinsecamente complessa per le ridotte dimensioni degli spazi urbani, per la presenza di puntellamenti e opere provvisionali finalizzate alla messa in sicurezza degli edifici prospicienti vie pubbliche, nonche' per la presenza di ponteggi e aree di cantiere relativi ad interventi privati e pubblici in fase di esecuzione, cui si aggiungeranno a breve ulteriori numerosi cantieri privati e pubblici che sono in fase avanzata di progettazione; d) l'inagibilita' delle menzionate strutture contribuisce inoltre ad aggravare lo spopolamento del centro e provoca la riduzione del flusso turistico, incrementando la crisi delle attivita' economiche, gia' acutizzata dalla pandemia; e) gli edifici lesionati dal sisma e oggetto della presente ordinanza posseggono quasi tutti un riconosciuto valore storico culturale ai sensi dell'art. 10, comma 1, del vigente codice dei beni culturali e del paesaggio, e pertanto risultano tutelati ai sensi del successivo art. 12, comma 1, con la conseguenza che il loro recupero, oltreche' a ripristinare condizioni di agibilita' e sicurezza, costituisce un'azione di salvaguardia dei valori culturali, architettonici e artistici da essi posseduti; f) tale situazione rende gli interventi oggetto della presente ordinanza urgenti e non piu' procrastinabili, ai sensi e per gli effetti dell'ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020, al fine di recuperare un importante patrimonio architettonico, rendendolo sicuro e pienamente fruibile sia sotto l'aspetto sismico, sia in relazione all'attuale situazione di emergenza epidemiologica da Covid-19, restituendolo alle sue ordinarie funzioni, cosi' da favorire la rivitalizzazione della citta' e, in particolare le attivita' culturali, commerciali e di servizi del centro storico; g) la ricostruzione degli edifici del centro storico del Comune di Matelica riveste altresi' carattere di criticita' ai sensi e per gli effetti dell'ordinanza n. 110 del 21 novembre 2020 per l'impatto che l'inagibilita' di siffatte strutture esercita sulla qualita' della vita dei cittadini, limitando la viabilita' e ostacolando le attivita' imprenditoriali ed economiche, nonche' per le interconnessioni e interazioni funzionali tra la ricostruzione delle strutture di cui alla presente ordinanza e i cantieri aperti o di prossima apertura; h) l'amministrazione comunale ritiene necessario, per garantire la continuita' delle funzioni amministrative essenziali in caso di eventuali ulteriori momenti emergenziali derivanti da eventi calamitosi, il trasferimento delle funzioni di protezione civile comunale, della sala operativa di emergenza, della sede gruppo comunale protezione civile, dell'ufficio distaccato del sindaco e della segreteria, nonche' delle funzioni strategiche comunali, quali il settore servizi tecnici e i servizi demografici, in un edificio di nuova costruzione (C.O.C.) conforme alle norme tecniche delle costruzioni 2018, da realizzare in prossimita' del centro storico. 3. Al fine di assicurare la pronta attuazione degli interventi necessari, in base all'istruttoria compiuta congiuntamente dai rappresentanti del comune ed il sub Commissario, nell'Allegato n. 1 alla presente ordinanza sono indicate le singole opere e lavori previsti, l'ubicazione, la natura e tipologia di intervento e gli oneri complessivi, comprensivi anche di quelli afferenti all'attivita' di progettazione, alle prestazioni specialistiche derivanti dall'effettuazione dell'intervento e delle altre spese tecniche.