IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO 
 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni,
recante nuove norme sul procedimento amministrativo; 
  Visto il regolamento (UE) 2021/241 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il Dispositivo  per  la
ripresa e  la  resilienza  «Recovery  and  Resilience  Facility»  (di
seguito il regolamento RRF); 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice
dei contratti pubblici», e successive modifiche  e  integrazioni,  in
attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,  2014/24/UE  e   2014/25/UE
sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.
207, recante Regolamento di  esecuzione  ed  attuazione  del  decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  recante  «Codice  dei  contratti
pubblici»; 
  Visto l'art. 1, comma 1, lettera  a)  del  decreto  legislativo  29
dicembre  2011,  n.  229,  in  cui  si  prevede  l'obbligo   per   le
amministrazioni  pubbliche  di  detenere  ed  alimentare  un  sistema
gestionale informatizzato contenente i dati necessari al monitoraggio
della spesa per opere pubbliche ed interventi correlati; 
  Visto l'art. 1, comma 1043, legge 30 dicembre  2020,  n.  178,  che
prevede,  al  fine  di  supportare  le  attivita'  di  gestione,   di
monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti  del
Next Generation EU, che il Ministero dell'economia e delle finanze  -
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa  e  rende
disponibile un apposito sistema informatico; 
  Visto il  decreto-legge  6  maggio  2021,  n.  59,  convertito  con
modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021,  n.  101  recante  «Misure
urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa
e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti»; 
  Visto il decreto-legge  17  maggio  2022,  n.  50,  convertito  con
modificazioni dalla legge 15 luglio  2022,  n.  91,  recante  «Misure
urgenti in materia di politiche energetiche nazionali,  produttivita'
delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche' in materia  di
politiche sociali e di crisi ucraina, ed in  particolare  l'art.  26,
recante «Disposizioni urgenti  in  materia  di  appalti  pubblici  di
lavori»; 
  Visto l'art. 26,  commi  2,  3,  6,  7,  7-bis,  7-ter  e  13,  del
decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50; 
  Visto in  particolare  il  comma  7  del  menzionato  art.  26  del
decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, con il quale e'  istituto  nello
stato di previsione del Ministero dell'economia e  delle  finanze  il
«Fondo per l'avvio di opere  indifferibili»,  con  una  dotazione  di
1.500 milioni di euro per l'anno 2022,  1.700  milioni  di  euro  per
l'anno 2023, 1.500 milioni di euro per ciascuno  degli  anni  2024  e
2025 e 1.300 milioni di euro per l'anno 2026; 
  Visto il comma 7-bis del menzionato art. 26  del  decreto-legge  17
maggio 2022, n. 50; 
  Visto l'art. 34, comma 1, del decreto-legge 9 agosto del  2022,  n.
115 convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre 2022,  n.
142, ai sensi del quale «Il Fondo di cui al comma 7  e'  incrementato
di complessivi 1.300 milioni di euro, di cui 180 milioni di euro  per
l'anno 2022, 240 milioni di euro per l'anno 2023, 245 milioni di euro
per l'anno 2024, 195 milioni di euro per l'anno 2025, 205 milioni  di
euro per  l'anno  2026  e  235  milioni  di  euro  per  l'anno  2027.
L'incremento di cui al  primo  periodo  e'  destinato  quanto  a  900
milioni agli interventi del  Piano  nazionale  per  gli  investimenti
complementari al PNRR, di cui all' art. 1 del decreto-legge 6  maggio
2021, n. 59, convertito, con modificazioni,  dalla  legge  1°  luglio
2021, n. 101, e quanto a 400 milioni per la realizzazione delle opere
di cui all' art. 3, comma 2, del decreto-legge 11 marzo 2020, n. 16 ,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 maggio  2020,  n.  31  ,
secondo  le  modalita'  definite  ai  sensi   del   comma   7-bis   e
relativamente alle procedure di affidamento  di  lavori  delle  opere
avviate successivamente alla data di entrata in vigore  del  presente
decreto e fino al 31 dicembre 2022 la cui realizzazione  deve  essere
ultimata entro il 31 dicembre 2026. Le  eventuali  risorse  eccedenti
l'importo finalizzato agli interventi  di  cui  al  secondo  periodo,
rimangono nella disponibilita' del Fondo  per  essere  utilizzate  ai
sensi dei commi 7 e seguenti»; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28
luglio 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12  settembre  2022,
n. 213, con il quale si disciplinano le modalita' di accesso al Fondo
per l'avvio di opere indifferibili; 
  Visti gli articoli 4 e 5, del citato  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 28 luglio 2022, ai  sensi  dei  quali  vengono
fissati i termini, i contenuti e le modalita' di presentazione  delle
istanze di accesso al Fondo per l'avvio delle opere indifferibili  di
cui all'art. 26, comma 7, del decreto-legge n. 50 del  2022,  nonche'
gli  elementi  che  costituiscono  il  contenuto   essenziale   delle
medesime; 
  Visto l'art. 6, comma 4, del richiamato decreto del Presidente  del
Consiglio dei ministri 28 luglio  2022,  ai  sensi  del  quale  viene
disciplinata  le  verifica  riguardante   l'effettivo   avvio   delle
procedure di affidamento afferenti interventi per i  quali  e'  stata
disposta l'assegnazione delle risorse del Fondo  e  a  seguito  della
quale per l'ipotesi di riscontro negativo, le amministrazioni statali
istanti comunicano al Dipartimento della  Ragioneria  generale  dello
Stato  le  risorse  finanziarie  del  Fondo,  con  indicazione  delle
annualita', che si rendono conseguentemente  disponibili  per  essere
assegnate ad alti interventi; 
  Visto l'art. 7 del citato decreto del Presidente del Consiglio  dei
ministri che stabilisce che gli enti locali attuatori di uno  o  piu'
interventi, finanziati con le  risorse  previste  dal  PNRR,  inclusi
nell'allegato 1 al ripetuto decreto,  che  avviano  le  procedure  di
affidamento delle opere pubbliche nel periodo dal 18 maggio  2022  al
31 dicembre 2022, beneficiano  di  una  preassegnazione  per  ciascun
intervento, in  aggiunta  a  quanto  attribuito  con  il  decreto  di
assegnazione; 
  Visto in particolare il comma 3, del menzionato art. 7 del  decreto
del Presidente del Consiglio dei ministri 28 luglio  2022,  ai  sensi
del    quale,    relativamente    alla    procedura     semplificata,
l'Amministrazione  statale  titolare  o  finanziatrice   provvede   a
riscontrare il mancato avvio delle procedure di affidamento  entro  i
termini ivi specificatamente previsti nonche' alla  comunicazione  al
Dipartimento della Ragioneria generale  dello  Stato,  delle  risorse
finanziarie da riassegnare con le procedure di  cui  all'art.  6  del
medesimo decreto; 
  Visto altresi' l'art.  29,  commi  2  e  4,  del  decreto-legge  23
settembre 2022, n. 144, ai sensi del quale, gli enti locali attuatori
degli interventi finanziati con risorse di cui all'art. 1,  comma  2,
lettera b), numero 1), lettera c), numeri 12) e  13)  e  lettera  d),
numero 1), del decreto-legge 6 maggio 2021, n.  59,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n. 101,  considerano  come
importo preassegnato a  ciascun  intervento,  in  aggiunta  a  quello
attribuito con  il  provvedimento  di  assegnazione,  l'ammontare  di
risorse pari al 15 per cento dell'importo gia' assegnato dal predetto
provvedimento. Le risorse preassegnate  sono  poste  a  carico  delle
risorse autorizzate dall'art. 34, comma 1, del decreto-legge 9 agosto
2022, n. 115, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 settembre
2022, n.  142,  per  gli  interventi  del  Piano  nazionale  per  gli
investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza
(PNRR), di cui all'art. 1 del decreto-legge 6  maggio  2021,  n.  59,
convertito, con modificazioni, dalla legge 1° luglio  2021,  n.  101,
nei limiti degli stanziamenti annuali disponibili; 
  Vista la circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello
Stato n. 31 del 21 settembre 2022, con la quale sono  state  indicate
le modalita' di accesso al Fondo per l'avvio di  opere  indifferibili
di cui all'art. 26, commi 7 e  7-bis,  del  decreto-legge  17  maggio
2022, n. 50, e i  relativi  allegati  «Guida  Utente»  e  «Istruzioni
operative» per l'accesso al Fondo; 
  Vista la circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello
Stato n. 37 del 9 novembre  2022,  avente  ad  oggetto  la  procedura
«semplificata» di cui all'art.  7  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 28 luglio 2022 e art. 29 del decreto-legge  n.
144 del 2022: rimodulazioni e verifiche in itinere ed ex post; 
  Viste le istanze di  accesso  al  Fondo  per  l'avvio  delle  opere
indifferibili presentate dalle amministrazioni statali istanti  sulla
base delle domande  delle  stazioni  appaltanti,  con  riguardo  agli
interventi dalle stesse finanziati  o  rientranti  nei  programmi  di
investimento dei quali risultano titolari; 
  Considerato che, come da note del Ministero delle infrastrutture  e
della mobilita' sostenibili prot.n. 1530 del  3  novembre  2022,  del
Dipartimento per lo sport prot. n. 15012 del  2  novembre  2022,  del
Dipartimento per le politiche di coesione prot.n. 304 del 2  novembre
2022, del Ministero della cultura prot.n. 34897 del 2 novembre  2022,
del Ministero dell'interno prot.n. 181085 del 31  ottobre  2022,  del
Ministero dell'istruzione prot.n. 92833 del 3 novembre  2022  nonche'
del Ministero dell'economia e delle finanze prot.  n  253340  del  10
novembre 2022, prot.n. 255337 del 15 novembre  2022,  prot.n.  255339
del  15  novembre  2022,  prot.n.  255341  del  15   novembre   2022,
l'accantonamento per le preassegnazioni di cui all'art. 7 del decreto
del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  e  dell'art.  29  del
decreto-legge 144/2022 e' pari,  rispettivamente  a  1.616.660.978,00
euro per gli interventi del PNRR e  a  314.720.128,16  euro  per  gli
interventi del PNC; 
  Considerato, altresi', che il  Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione con nota n. 249079 del 2 novembre 2022 ha richiesto  di  non
accantonare le risorse con riferimento agli interventi di  competenza
ricompresi nell'allegato 1 del richiamato art. 7; 
  Visto il decreto del Ragioniere generale dello Stato n. 160 del  18
novembre 2022, con il quale, ai sensi dell'art. 6 comma 2 del  citato
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28 luglio 2022,  si
e' provveduto ad assegnare  le  risorse  del  Fondo  agli  interventi
oggetto  delle  domande  di  accesso  presentate  nell'ambito   della
procedura  ordinaria,  i  cui  dati   sono   stati   validati   dalle
amministrazioni    statali    istanti    per     complessivi     euro
6.143.397.062,14; 
  Considerata la nota prot. n. 2514 del 7 dicembre  2022  e  la  nota
prot. n. 278918 del 30 dicembre 2022 con le quali le  amministrazioni
statali titolari degli  interventi  hanno  provveduto  a  trasmettere
formale rinuncia alle risorse assegnate con  decreto  del  Ragioniere
generale dello Stato n. 160 del 18 novembre 2022; 
  Tenuto conto che, per gli interventi rientranti  nell'ambito  della
procedura semplificata di cui  al  citato  art.  7  del  decreto  del
Presidente del Consiglio dei ministri e all'art. 29 del decreto-legge
n. 144 del 2022, all'ente locale  attuatore  e'  stato  richiesto  di
procedere,  mediante  accesso  ad  apposita  piattaforma  informatica
presente in REGiS, agli  adempimenti  indicati  dalla  circolare  del
Dipartimento della Ragioneria  generale  dello  Stato  n.  37  del  9
novembre 2022, allo scopo di  richiedere  eventuale  rimodulazione  o
azzeramento delle risorse preassegnate nonche',  entro cinque  giorni
dal perfezionamento del Codice unico di  gara  (CIG),  di  comunicare
tutte  le  informazioni   richieste   per   ottenere   l'assegnazione
definitiva; 
  Tenuto  conto,  altresi',  che,  mediante  l'accesso  alla   citata
piattaforma informatica e in  base  alle  indicazioni  fornite  dalla
menzionata circolare n. 37, le amministrazioni statali  finanziatrici
devono  provvedere  ad  autorizzare  o  rifiutare  le  richieste   di
rimodulazioni  presentate  dagli  enti  locali  e,  a  seguito  della
verifica ex post relativamente a ciascun  intervento  di  competenza,
devono procedere alla validazione delle informazioni trasmesse  dagli
enti locali, rendendo definitiva l'assegnazione delle risorse; 
  Considerato, pertanto, che la mancata validazione  da  parte  delle
amministrazioni statali finanziatrici equivale ad annullamento  delle
preassegnazioni per tutti quegli interventi per i quali non e'  stato
riscontrato il possesso dei requisiti di accesso al Fondo; 
  Considerato che le risorse finanziarie preassegnate agli interventi
per i quali  non  e'  stata  effettuata  la  validazione  di  cui  al
precedente periodo, necessaria ai fini dell'assegnazione  definitiva,
tornano  disponibili  per  la  successiva   assegnazione   ad   altri
interventi; 
  Tenuto conto della comunicazione ANAC prot. n. 4579 del 19/01/2023,
con la quale l'Autorita' ha comunicato il malfunzionamento dei propri
servizi on-line utilizzati  per  l'alimentazione  delle  informazioni
necessarie  nell'ambito  delle  verifiche  circa  la   presenza   dei
requisiti per l'accesso alle risorse del Fondo e che, pertanto, si e'
reso necessario ritenere validi, previa richiesta  documentata  degli
enti, anche  i  codici  identificativi  di  gara  (CIG)  perfezionati
tardivamente a causa dei predetti malfunzionamenti e sino  alla  data
del 2 gennaio 2023; 
  Tenuto conto dell'esito dell'accertamento  istruttorio  riguardante
taluni interventi  per  i  quali  non  sono  stati  inseriti  i  dati
necessari alla validazione da parte delle  Amministrazioni,  ma  che,
tuttavia, a seguito di verifica tramite  i  sistemi  informativi  del
Dipartimento, risulterebbero in possesso dei requisiti per  l'accesso
alle risorse del Fondo; 
  Vista, altresi', la nota prot. n. 5318 del  23  febbraio  2023  del
Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti,  Dipartimento  delle
opere pubbliche, le politiche  abitative  urbane,  le  infrastrutture
idriche e le risorse umane e strumentali; la nota prot. n.  5386  del
22 febbraio 2023 del Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti,
Dipartimento della mobilita' sostenibile; la nota Prot. n. 28549  del
17 febbraio 2023 del  Ministero  della  giustizia,  la  nota  prot.n.
CGRTS-0012495-P-17/2/23 del Commissario straordinario del Governo per
la riparazione, la ricostruzione, l'assistenza della popolazione e la
ripresa economica dei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio,  Marche
e Umbria interessate dagli eventi sismici verificatesi a far data dal
24 agosto 2016, la nota prot.n. 0000447  del  21/2/23  del  Ministero
della salute; la nota  prot.n.  0109152  del  17  febbraio  2023  del
Ministero delle politiche agricole alimentari e  forestali,  la  nota
prot.n. 199.U del 17 febbraio 2023 del Ministero della giustizia,  la
nota prot.  n.  9582  del  21  febbraio  2023  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri - Dipartimento  della  protezione  civile,  la
nota prot. n. 22964 del 23 febbraio 2023 del Ministero  dell'interno,
la nota prot. n. 464 del 22 febbraio 2022 del Ministero della salute,
prot. n. 320 del 23 febbraio 2023 del Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti;  con  le  quali,  in  riscontro  al  supplemento  di
istruttoria richiesto  dal  Dipartimento  della  Ragioneria  generale
dello Stato,  le  amministrazioni  statali  istanti  hanno  trasmesso
l'esito delle verifiche riguardanti i CIG lavori  «attivi»  associati
agli interventi ammessi al Fondo e ricompresi negli allegati 1 e 2 al
citato decreto del Ragioniere generale dello Stato n. 160 del 2022; 
  Vista  la  nota  prot.n.  1723-2023-126   del   6   febbraio   2023
dell'Agenzia del demanio, direzione regionale Campania, con la quale,
in relazione all'intervento BNB0316 «Scuola allievi Carabinieri viale
Atlantici», viene rettificata l'indicazione del  CUP  presente  nella
domanda di accesso al Fondo; 
  Vista la  nota  199  del  17  febbraio  2023  del  Ministero  della
giustizia, con la  quale,  in  relazione  all'intervento  «lavori  di
ristrutturazione della  Caserma  Pepicelli  destinata  a  Polo  delle
Amministrazioni  statali  sito  nel  Comune  di   Benevento»,   viene
sostituito  il  CUP  iniziale  G86I18000050001  con  il   nuovo   CUP
G83I22000410007; 
  Vista la nota prot.n. 0085287.U. del 13 febbraio 2023 del Comune di
Milano, con la  quale,  in  relazione  all'intervento  relativo  alla
realizzazione di un nuovo Centro Natatorio  CUP  B41B18001080004,  ha
provveduto ad inoltrare la richiesta ad ANAC per  l'associazione  del
CIG  9561866D6E  al  richiamato  CUP   in   luogo   del   nuovo   CUP
B45B2200222001,  attivato  a  seguito  di  modifica  della  modalita'
attuativa; 
  Vista la nota del Comune di Avellino, con la  quale,  in  relazione
all'intervento di  efficientamento  energetico  del  Teatro  Gesualdo
(G33G22000010006), si comunica che, relativamente alla  procedura  di
gara avviata entro il  31  dicembre  2022,  e'  stata  richiesta  una
modifica all'ANAC  del  corrispondente  CIG  perfezionato,  solo  con
riferimento all'importo e che tale aggiornamento  si  e'  completato,
per ragioni tecniche, nel successivo mese di gennaio 2023. 
  Vista la nota prot. n. 5318 del  23  febbraio  2023  del  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, con la  quale  viene  riportato
l'elenco delle stazioni appaltanti ed enti  locali  in  relazione  ai
quali, atteso il ricorso ad un soggetto privo dei necessari requisiti
per  lo  svolgimento  delle  attivita'  di   centralizzazione   della
committenza (ASMEL), non e' possibile  riscontrare  il  possesso  del
requisito relativo all'avvio della procedura di affidamento ai  sensi
art. 6, comma 4, del richiamato decreto del Presidente del  Consiglio
dei ministri 28 luglio 2022; 
  Vista la nota prot. n. 5636 del 27 febbraio 2023 con  la  quale  il
Ministero  delle  infrastrutture  e   dei   trasporti   segnala   che
relativamente  al  CUP  F58I21003740002  dell'ATER  Padova,  con  CIG
9563413A0F,  il  soggetto  attuatore,  per  mero  errore   materiale,
all'atto del perfezionamento del CIG ha riportato un CUP errato e che
lo stesso provvedera' a correggere l'errore; 
  Vista la nota prot.n. 1891/23 del 17 febbraio 2023 con la quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha comunicato che,  in
relazione ai CUP  C91G2000560006  e  C91D17000020001,  il  contributo
oggetto della preassegnazione e' stato assentito in data 26  dicembre
2022 e che in data 28 dicembre 2022 e' stato staccato il  CIG  ed  il
bando di gara e' stato spedito alla GUE per la pubblicazione, ma  che
la pubblicazione dello stesso e' avvenuta in data 2 gennaio 2023; 
  Considerato  che,  allo  scopo  di  garantire  il  rispetto   degli
obiettivi previsti dal PNRR e dal PNC,  anche  con  riferimento  alle
gare avviate  nell'anno  2022  e  che  siano  andate  deserte,  viene
confermata  l'assegnazione  in  favore  degli  enti  locali  e  delle
stazioni appaltanti dell'importo a valere sul Fondo per l'avvio delle
opere indifferibili; 
  Considerata  la  necessita'  di  provvedere,  con   riguardo   agli
interventi di  cui  agli  allegati  1  e  2  al  citato  decreto  del
Ragioniere generale dello Stato n. 160 del 2022, ad  individuare  gli
interventi per i quali, ai sensi dell'art. 6, comma 4 del decreto del
Presidente del Consiglio dei ministri 28  luglio  2022,  non  risulta
riscontrato l'avvio  della  procedura  di  affidamento  entro  il  31
dicembre 2022, con conseguente  indicazione  delle  relative  risorse
finanziarie  che,  per  l'effetto,  si  rendono  libere  per   essere
riassegnate ad altri interventi; 
  Considerata, altresi', la necessita', con riguardo  alla  procedura
semplificata di cui al citato art. 7 del decreto del  Presidente  del
Consiglio dei ministri e all'art. 29 del  decreto-legge  n.  144  del
2022, di individuare gli interventi per i  quali  le  amministrazioni
statali  finanziatrici  hanno  proceduto   alla   validazione   delle
informazioni inserite dalle stazioni appaltanti e,  conseguentemente,
di provvedere all'assegnazione definitiva delle relative risorse; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
      Approvazione degli allegati e assegnazione delle risorse 
 
  1. In attuazione dell'art. 26, comma 7 del decreto-legge 17  maggio
2022, n. 50 convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  15  luglio
2022, n. 91, nonche' dell'art.  6  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 28 luglio 2022, e' approvato: 
    a)  l'allegato  1,  costituente  parte  integrante  del  presente
decreto, contenente  l'elenco  degli  interventi,  ricornpresi  negli
allegati 1 e 2 del decreto del Ragioniere dello Stato n. 160  del  18
novembre 2022, per i  quali  e'  stato  riscontrato  da  parte  delle
amministrazioni  statali  istanti  il  requisito   dell'avvio   della
procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2022,  per  complessivi
euro 4.607.294.286,93, per gli  interventi  ricompresi  nel  predetto
allegato 1, e  euro  363.811.556,93  per  interventi  ricompresi  nel
predetto allegato 2; 
    b)  l'allegato  2,  costituente  parte  integrante  del  presente
decreto,  contenente  l'elenco  degli  interventi,  ricompresi  negli
allegati 1 e 2 del decreto del Ragioniere dello Stato n. 160  del  18
novembre 2022, per i  quali  e'  stato  riscontrato  da  parte  delle
amministrazioni  statali  istanti  il  requisito   dell'avvio   della
procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2022,  con  conseguente
revoca dell'assegnazione e indicazione delle risorse finanziarie  che
si rendono libere per essere riassegnate  ad  altri  interventi,  per
complessivi euro 1.172.291.218,28. 
  2. In  attuazione  dell'art.  7  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei  ministri  del  28  luglio  2022  e  dell'art.  29  del
decreto-legge n. 144 del 2022, e' approvato l'allegato 3, costituente
parte integrante del  presente  decreto,  contenente  l'elenco  degli
interventi per i quali le amministrazioni statali finanziatrici hanno
proceduto alla validazione delle  informazioni  inserite  dagli  enti
locali attuatori  con  le  modalita'  indicate  dalla  circolare  del
Dipartimento della Ragioneria  generale  dello  Stato  n.  37  del  9
novembre 2022 e con riguardo ai quali  si  provvede  all'assegnazione
definitiva  delle   risorse   del   Fondo,   per   complessivi   euro
823.902.680,43, per interventi  degli  enti  locali  a  valere  sulle
risorse PNRR, e euro 181.342.124,25, per interventi degli enti locali
a valere sulle risorse PNC. Entro cinque giorni  dalla  pubblicazione
del  presente  decreto  le  amministrazioni   statali   finanziatrici
provvedono  ad  annullare  la  preassegnazione  agli  interventi  non
ricompresi nel richiamato allegato 3 dandone comunicazione agli  enti
locali attuatori.