Ricompense al valor militare per attivita' partigiana(GU n.67 del 20-3-1991)
Con decreto del Presidente della Repubblica 25 giugno 1990, registrato alla Corte dei conti il 28 settembre 1990, registro n. 39 Difesa, foglio n. 270, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: Medaglia di bronzo Realini Antonio, nato il 6 marzo 1927 a Gravellona Toce. - Capo nucleo partigiano, volontario in ogni ardua azione, durante una puntata nemica si offriva per effettuare, in pattuglia, una ricognizione nella zona investita. Preso contatto con l'avversario, lo impegnava con l'arma individuale. La reazione nemica aveva ragione dell'esigua pattuglia, la quale nonostante fosse ampiamente possibile il ripiegamento, rifiutava di sottrarsi al combattimento, fornendo al reparto retrostante la possibilita' di infliggere al nemico sensibili perdite. Nella cruenta lotta, il Realini immolava la sua giovanissima esistenza. - Vallestrona (Novara), 12 aprile 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 25 giugno 1990, registrato alla Corte dei conti il 28 settembre 1990, registro n. 39 Difesa, foglio n. 384, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare "alla memoria" per attivita' partigiana: Medaglia di bronzo Gatti Renato, nato l'11 giugno 1926 a Piacenza. - Giovane e fervente patriota partecipava alla lotta contro l'invasore dimostrando notevoli doti di coraggio ed elevato spirito combattivo. Il 26 aprile 1945, mentre la sua brigata era impegnata in un duello a fuoco contro le forze nemiche antistanti la citta' di Piacenza si offriva volontariamente, alla testa di pochi ardimentosi, di attaccare e snidare alcune postazioni avversarie che compromettevano l'esito di importante azione partigiana. In tale audacissima impresa, che si concludeva con il raggiungimento dell'obiettivo prefisso, cadeva da prode, non senza aver incitato i compagni a continuare la lotta. - Piacenza, 27 aprile 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 25 giugno 1990, registrato alla Corte dei conti il 20 novembre 1990, registro n. 50 Difesa, foglio n. 227, sono state concesse le seguenti ricompense al valor militare per attivita' partigiana: Croci David Felice, nato il 20 maggio 1917 a Pecetto Torinese (Torino). - Valoroso patriota, ricco di giovanile ardimento, partecipava fin dai primi giorni alla lotta partigiana dimostrando notevoli doti di coraggio e grande abnegazione. Nel corso del lungo e intenso ciclo operativo, riusciva a realizzare molteplici e rischiose azioni di guerriglia che procuravano al nemico gravi perdite in uomini e in materiali. - Torino, 4 dicembre 1943-8 maggio 1945. Silvestri Luigi, nato il 6 luglio 1920 a Cuneo. - Intrepido patriota, animato da alto spirito combattivo, partecipava alla lotta contro l'invasore dimostrando coraggio e grande abnegazione. Il 27 marzo 1945, in localita' Costigliole d'Asti, conduceva con perizia una pattuglia in una difficile azione contro forze nemiche asserragliate in un fabbricato. Da posizione nettamente scoperta si esponeva coraggiosamente e, con nutrito fuoco della sua arma automatica, infliggeva all'avversario gravi perdite, permettendo, cosi', ai suoi uomini di sistemarsi su posizioni piu' favorevoli per il prosieguo dell'azione. - Costigliole d'Asti, 27 marzo 1945. Sisi Franco, nato il 31 marzo 1917 a Cutigliano. - Animatore e promotore del movimento di liberazione nel pistoiese, sapeva infondere nella gioventu' della sua vallata gli ideali di liberta' per la Patria martoriata dall'invasore. Promosso comandante di distaccamento, riusciva, nel corso del lungo e intenso ciclo operativo, a trascinare i propri uomini alla realizzazione di numerose azioni di guerra che procuravano al nemico notevoli perdite in uomini e in materiali. - Alta Valle della Lima, settembre 1943-ottobre 1944. Con decreto del Presidente della Repubblica 8 ottobre 1990, registrato alla Corte dei conti il 15 gennaio 1991, registro n. 2 Difesa, foglio n. 19, e' stata concessa la seguente ricompensa al valor militare per attivita' partigiana: Medaglia d'argento Serbandini Giovanni, nato il 16 agosto 1912 a Chiavari. - Con indefessa rischiosa attivita' e incomprimibile entusiasmo, animatore e propagatore efficacissimo di fede patriottica e combattentistica clandestina nel "genovesato", partecipava a tutte le numerose azioni offensive contro l'occupazione nazifascista, di una valorosa formazione partigiana. Univa all'azione di comando e partecipazione alle operazioni partigiane doti intellettuali di personale efficacia nell'ambito della sesta zona operativa ligure. - Liguria, 1 ottobre 1943-30 aprile 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1990, registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 1991, registro n. 4 Difesa, foglio n. 367, in sostituzione della medaglia d'argento al valor militare "alla memoria" concessa al partigiano combattente Paolo Reti, nato a Fiume il 24 febbraio 1900, con decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 1952 e' stata concessa la medaglia d'oro al valor militare "alla memoria" con la seguente motivazione: "Patriota animato da fiera volonta' di resistenza all'occupazione nemica, prodigo' subito dopo l'armistizio, ogni sua energia nella lotta di liberazione. Operando in Genova da una posizione di responsabilita' nella societa' Ansaldo rese, per quattro mesi, servizi vivamente apprezzati nel campo informativo e nel campo organizzativo. Attivamente ricercato, sfuggi' all'arresto per portarsi ad operare nella Venezia Giulia, sua terra natale. Segretario del Comitato di liberazione nazionale di Trieste svolse missioni importanti e delicate al servizio della liberta' e della italianita' della zona. Svolse trattative con i comandi partigiani slavi e mantenne fattivi contatti con il Comando generale del Corpo volontari della liberta'. Nell'estremamente pericoloso espletamento della sua attivita', cadde in mani nemiche. Barbaramente seviziato per strappargli confessioni ritenute di grande interesse, mantenne contegno fiero ed esemplare e, sempre rivendicando la sua fede nell'Italia, affronto' da valoroso la morte all'alba della liberazione". - Zone di Genova e di Trieste, settembre 1943-7 aprile 1945. Con decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1990, registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 1991, registro n. 4 Difesa, foglio n. 394, in sostituzione della medaglia d'argento al valor militare "alla memoria" concessa al partigiano combattente Angelo Tondelli, nato a Collagna il 24 aprile 1924, con decreto del Presidente della Repubblica 17 gennaio 1957 e' stata concessa la medaglia d'oro al valor militare "alla memoria" con la seguente motivazione: "Capo squadra nelle formazioni partigiane si distingueva particolarmente durante un attacco di sorpresa condotto dal nemico con grande decisione contro l'accantonamento del reparto. Senza perdersi di animo, in una situazione fattasi disperata, continuava a far fuoco con la sua mitragliatrice fornendo, cosi', scampo e salvezza ad alcuni compagni. Colpito veniva catturato e, dopo lunghi interrogatori e brutali sevizie, fucilato sulla pubblica piazza, sacrificando, cosi', la giovane vita per il trionfo degli ideali di Patria e di liberta'". - Ciano d'Enza (Reggio Emilia), 19 novembre 1944. Con decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1990, registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 1991, registro n. 4 Difesa, foglio n. 396, in sostituzione della medaglia d'argento al valor militare "alla memoria" concessa al partigiano combattente Pietro Borrotzu, nato a Orani il 25 aprile 1921, con decreto del Presidente della Repubblica 19 maggio 1950 e' stata concessa la medaglia d'oro al valor militare "alla memoria" con la seguente motivazione: "Soldato fedele e valoroso, dopo l'armistizio si dedico' con entusiasmo alla lotta di liberazione molto distinguendosi come organizzatore e come combattente. Caduto in mani nemiche, con esemplare senso di responsabilita', si preoccupo' di salvare i civili che lo avevano ospitato. Percosso e seviziato mantenne fiero contegno imponendosi all'ammirazione dei suoi stessi carnefici ed ottenendo di essere fucilato nel petto, fronte al nemico". - Chiusola (La Spezia), 5 aprile 1944. Con decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1990, registrato alla Corte dei conti il 26 gennaio 1991, registro n. 4 Difesa, foglio n. 397, in sostituzione della medaglia d'argento al valor militare concessa al partigiano combattente Umberto Bisi, nato il 25 aprile 1923 a Novi, con decreto del Presidente della Repubblica 18 dicembre 1948 e' stata concessa la medaglia d'oro al valor militare con la seguente motivazione: "Combattente di eccezionale ardimento, superba figura di comandante pieno di slancio e di rara perizia, in diciassette mesi di dura lotta partigiana consacrava tutto se stesso alla santa causa della Patria e della liberta'. Sprezzante di ogni pericolo, con serena audacia e cosciente coraggio, innumerevoli volte affrontava preponderanti forze nemiche guidando i suoi uomini ai piu' completi successi. Al comando del suo G.A.P. attaccava di notte tempo una autocolonna nemica e con intenso lancio di bombe a mano portava lo scompiglio fra l'avversario, che, riavutosi dalla sorpresa, passava al contrattacco. Per oltre un'ora resisteva valorosamente nonostante la superiorita' numerica del nemico, mentre con l'esempio incitava i suoi compagni, cadeva gravemente ferito. Rifiutato ogni soccorso rimaneva sul campo continando a dirigere l'azione fino all'esaurimento delle forze. Fulgido esempio di eccezionale ardimento e di sublime eroismo". - Pianura Modenese, dicembre 1943-aprile 1945.