MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

DECRETO 16 gennaio 2001 

Proroga   della   concessione   del   trattamento   straordinario  di
integrazione  salariale  per  legge n. 176/1998, art. 1-quinquies, in
favore  dei  lavoratori  dipendenti  dalla  S.p.a.  E.T.S., unita' di
Pomezia. (Decreto n. 29398).
(GU n.57 del 9-3-2001)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                della previdenza e assistenza sociale

  Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni
ed integrazioni;
  Visto  il  decreto-legge  21 marzo  1988,  n.  86,  convertito, con
modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160;
  Vista la legge 23 luglio 1991, n. 223;
  Visto  il  decreto-legge  20 maggio  1993,  n. 148, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236;
  Visto  il  decreto-legge  16 maggio  1994,  n. 299, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1994, n. 451;
  Visto  l'art.  4,  comma  35, del decreto-legge 1o ottobre 1996, n.
510,  convertito, con modificazioni, dalla legge 28 novembre 1996, n.
608;
  Visto  l'art.  1-quinquies  del decreto-legge 8 aprile 1998, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176, che
prevede,   in   favore   dei  lavoratori  delle  aziende  industriali
appaltatrici   di   lavori  di  installazione  di  reti  telefoniche,
interessate   da   una  contrazione  degli  appalti  con  conseguenti
eccedenze  strutturali,  la possibilita' per il Ministro del lavoro e
della  previdenza  sociale, di concedere il trattamento straordinario
di integrazione salariale;
  Visto  l'art. 45, comma 17, lettera d), della legge 17 maggio 1999,
n. 144;
  Visto l'art. 62, comma 1, lettera a), delle legge 23 dicembre 1999,
n. 488;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  della Repubblica n. 218 del 10
giugno 2000;
  Visto il decreto ministeriale dell'11 gennaio 1999, registrato alla
Corte  dei  conti  in  data  20 gennaio 1999, con il quale sono stati
predeterminati  obiettivi e criteri selettivi circa le condizioni e i
requisiti di ammissibilita' al trattamento di cui al sopracitato art.
1-quinquies della legge n. 176 del 1998;
  Visto  il  verbale,  siglato  in  data  13 gennaio  2000  presso il
Ministero  del  lavoro  e  della  previdenza sociale, tra la societa'
E.T.S.  S.r.l. e le competenti organizzazioni sindacali di categoria,
con  il quale e' stato concordato che il trattamento straordinario di
integrazione   salariale,   ai   sensi   del  sopra  richiamato  art.
1-quinquies  della  legge  n.  176/1998 e successive modificazioni ed
integrazioni,  riguarda  un  numero  massimo  di lavoratori pari a 21
unita' per il periodo 28 dicembre 1999-26 giugno 2000;
  Vista  l'istanza presentata dalla predetta societa' E.T.S. S.r.l. -
codice  ISTAT 45.34.0, intesa ad ottenere la concessione del suddetto
trattamento  in  favore  dei  propri  dipendenti sospesi dal lavoro o
lavoranti   ad   orario   ridotto,  per  il  periodo  decorrente  dal
28 dicembre 1999 al 26 giugno 2000;
  Visto  il  decreto ministeriale n. 28313 del 23 maggio 2000, con il
quale  e'  stato  concesso  il  trattamento  invocato in favore di 21
unita'  per  il  periodo  28 dicembre  1999-26 giugno  2000 di cui al
verbale d'accordo del 13 gennaio 2000;
  Visto  il  verbale,  siglato  in  data  28 giugno  2000  presso  il
Ministero  del  lavoro  e  della  previdenza  sociale,tra la societa'
E.T.S.  S.r.l. e le competenti organizzazioni sindacali di categoria,
con   il  quale  e'  stata  concordata  la  proroga  del  ricorso  al
trattamento   straordinario   di   integrazione   salariale  sino  al
23 dicembre  2000,  ai  sensi  del  sopra richiamato art. 1-quinquies
della  legge  n. 176/1998 e successive modificazioni ed integrazioni,
per un numero massimo di lavoratori pari a 25 unita';
  Vista  l'istanza presentata dalla predetta societa' E.T.S. S.r.l. -
codice ISTAT 45.34.0, intesa ad ottenere la proroga della concessione
del  suddetto trattamento in favore dei propri dipendenti sospesi dal
lavoro  o  lavoranti ad orario ridotto, per il periodo decorrente dal
27 giugno 2000 al 23 dicembre 2000;
  Visto il decreto direttoriale datato 15 novembre 2000 n. 29121, con
il  quale  e'  stato  concesso il predetto trattamento di proroga, in
quanto  tale,  unicamente  nei  confronti  di 21 originari lavoratori
occupati presso l'unita' di Pomezia (Roma);
  Vista  la  nota inviata dall'azienda in data 14 dicembre 2000 nella
quale  la  societa'  richiede,  a  seguito del verbale di accordo del
15 novembre 2000, l'interruzione del trattamento di cui alla legge n.
176/1998, alla data del 19 novembre 2000;
  Ritenuto  pertanto  che  ricorrono  i  presupposti normativi per la
concessione  del suddetto trattamento sino al 19 novembre 2000, cosi'
come richiesto dalla societa' con la sopracitata nota del 14 dicembre
2000,  confermando,  comunque,  quanto disposto con il citato decreto
direttoriale del 15 novembre 2000, circa il numero dei beneficiari;
                              Decreta:
  Per  le  motivazioni  in premessa esplicitate ed ai sensi dell'art.
1-quinquies  del  decreto-legge 8 aprile 1998, n. 78, convertito, con
modificazioni,  dalla  legge  5 giugno  1998,  n.  176  e  successive
modificazioni ed integrazioni, e' concessa la proroga del trattamento
straordinario di integrazione salariale in favore di n. 21 lavoratori
sospesi  dal  lavoro  o lavoranti ad orario ridotto, dipendenti dalla
E.T.S.  S.r.l.,  sede  legale  in  Firenze, unita' di Pomezia (Roma),
codice  ISTAT:  45.34.0  (numero  matricola  INPS 5115455354), per il
periodo dal 27 giugno 2000 al 19 novembre 2000.
  Il  presente  decreto  annulla  e  sostituisce il D.D. n. 29121 del
15 novembre 2000.
  La misura del predetto trattamento e' ridotta del 10%.
  L'Istituto  nazionale per la previdenza sociale, e' tenuto, al fine
di  consentire  la  rilevazione  dell'utilizzo delle somme allo scopo
stanziate,  a  controllare  l'andamento  dei flussi di spesa relativi
all'avvenuta erogazione della prestazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 16 gennaio 2001
                                         Il direttore generale: Daddi