COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERAZIONE 2 novembre 2000 

Piano  generale  dei  trasporti  e della logistica. (Deliberazione n.
113/2000).
(GU n.281 del 1-12-2000)

                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista  la  legge 15 giugno 1984, n. 245, concernente l'elaborazione
del Piano generale dei trasporti;
  Visti  il  Piano  generale dei trasporti, approvato con decreto del
Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri 10 aprile 1986, ed il primo
aggiornamento  a  detto  Piano,  approvato con decreto del Presidente
della Repubblica 29 agosto 1991;
  Vista  la  legge  4 giugno  1991,  n.  186, istitutiva del Comitato
interministeriale  per  la  programmazione  economica  nel  trasporto
(CIPET),  che  tra l'altro demanda a detto Comitato di provvedere con
cadenza triennale all'aggiornamento del citato Piano;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 20 aprile 1994, n.
373,  che  disciplina  la  devoluzione  delle  funzioni  dei Comitati
interministeriali  soppressi  ai  sensi  dell'art. 1, comma 21, della
legge 24 dicembre 1993, n. 537, e tra i quali e' ricompreso il CIPET;
  Vista  la  legge  23 dicembre  1996, n. 662, e visto in particolare
l'art.  2,  comma  203,  che  individua  l'"intesa  istituzionale  di
programma"  e  l'"accordo  di  programma-quadro"  quali  strumenti di
attuazione  delle politiche infrastrutturali in quanto definiscono il
programma degli interventi di interesse comune ai soggetti stipulanti
o a detti interventi funzionalmente collegati;
  Vista  la legge 15 marzo 1997, n. 59, recante delega al Governo per
il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, ed
i  decreti legislativi 19 novembre 1997, n. 422, e 20 settembre 1999,
n. 400, che disciplinano, ai sensi del capo I della richiamata legge,
il conferimento di funzioni e compiti amministrativi nel comparto dei
trasporti pubblici locali;
  Visto  il  decreto  legislativo  5 dicembre 1997, n. 430, che - nel
ridisegnare  le attribuzioni di questo Comitato - conferma ad esso la
funzione  di definire le linee della politica economica da perseguire
in  ambito  nazionale,  comunitario  ed  internazionale  e demanda al
medesimo  l'approvazione,  tra  l'altro,  di  piani  e  programmi  di
intervento settoriali;
  Vista  la  legge  27 febbraio  1998,  n. 30, che - nel disporre uno
specifico stanziamento per le relative attivita' di predisposizione -
fa  riferimento al Piano generale dei trasporti, configurandolo quale
un nuovo Piano e non un mero aggiornamento del precedente;
  Visto  il  decreto  legislativo  5 giugno  1998,  n.  204,  recante
disposizioni per il coordinamento, la programmazione e la valutazione
della   politica   nazionale  relativa  alla  ricerca  scientifica  e
tecnologica;
  Vista  la  legge  17 maggio 1999, n. 144, e visti in particolare di
detta legge:
    l'art.  1,  che  istituisce presso questo Comitato il "sistema di
monitoraggio  degli  investimenti pubblici" (MIP) e la connessa banca
dati;
    l'art.  7, che istituisce nell'ambito di questo Comitato l'unita'
tecnica   -  finanza  di  progetto,  con  il  compito  di  diffondere
all'interno delle pubbliche amministrazioni l'utilizzo di tecniche di
finanziamento  di  infrastrutture con ricorso a capitale privato e di
fornire  supporto  alle  commissioni costituite nell'ambito di questo
Comitato   stesso   su   materie   inerenti   al   finanziamento   di
infrastrutture;
    l'art.  30,  che  istituisce  presso il Ministero dei trasporti e
della  navigazione  un fondo per le attivita' di studio, consulenza e
ricerca  alimentato  con  una  quota  pari  all'1% degli stanziamenti
relativi  agli  investimenti  nel settore dei trasporti, ad eccezione
degli  stanziamenti  finalizzati al rimborso di rate di mutuo o altre
operazioni finanziarie;
    l'art.  32,  che prevede la predisposizione di un Piano nazionale
della sicurezza stradale;
  Vista  la  legge  14 ottobre  1999, n. 403, concernente ratifica ed
esecuzione  della  Convenzione per la protezione delle Alpi, che, per
quanto   attiene   alle   problematiche  del  trasporto,  ha  trovato
attuazione  nell'apposito protocollo adottato a Lucerna il 31 ottobre
2000;
  Viste la decisione congiunta del Parlamento e del Consiglio U.E. n.
1692/96,  recante  gli  orientamenti comunitari per lo sviluppo della
rete  transeuropea  dei  trasporti  (TEN),  attualmente  in  corso di
revisione;  la  proposta  di  decisione della Commissione europea del
17 dicembre  1997,  in corso di definizione presso il Consiglio ed il
Parlamento  dell'Unione  europea,  finalizzata  ad  integrare i porti
nelle   reti   transeuropee   di  trasporto  al  fine  di  sviluppare
l'intermodalita'  e  la logistica, ed il regolamento del Consiglio n.
1655/1999,  che  ha stabilito il finanziamento per la rete stessa nel
periodo 2000-2006;
  Vista   la  propria  delibera  n.  137/1998  del  19 novembre  1998
(pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  n. 33 del 10 febbraio 1999 -
errata  corrige  in  Gazzetta  Ufficiale  n.  53  del  5 marzo 1999),
concernente  linee  guida  per  le  politiche  e  misure nazionali di
riduzione  dell'emissione dei gas serra ed alla quale questo Comitato
nella  delibera  n.  84/2000  in  data  4 agosto  2000  (in  corso di
pubblicazione   nella   Gazzetta  Ufficiale)  ha  gia'  dato  pratica
attuazione   allorche'   ha   fatto   riferimento   alla   "mobilita'
sostenibile",   individuata  quale  uno  degli  assi  prioritari  cui
destinare,  nell'ambito  delle  intese istituzionali di programma, le
risorse riservate alle infrastrutture a valere sugli stanziamenti per
le aree depresse di cui alla legge 23 dicembre 1999, n. 488;
  Visto  il  regolamento  concernente il riordino delle competenze di
questo  Comitato,  adottato  con delibera n. 141/99 del 6 agosto 1999
(pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 257 del 2 novembre 1999), che
demanda   al   Ministero   dei  trasporti  e  della  navigazione  gli
adempimenti  tecnici  relativi allo svolgimento delle funzioni di cui
all'art.  3,  comma  1,  del  citato  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 373/1994;
  Vista   la   propria  delibera  n.  12/2000  del  15 febbraio  2000
(pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  91  del 18 aprile 2000),
recante  direttive in vista dell'avvio della "banca dati investimenti
pubblici" di cui al citato art. 1 della legge n. 144/1999;
  Vista la propria delibera n. 51/2000 del 25 maggio 2000 (pubblicata
nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  172  del  25 luglio  2000),  relativa
all'approvazione delle linee guida per il Programma nazionale ricerca
2000-2003;
  Visto  il  documento  di  programmazione  economica  e  finanziaria
2001-2004  che  - nel ribadire l'importanza delle tecniche di project
financing  per  la realizzazione e gestione di attivita' e servizi di
pubblica  utilita',  gia' evidenziata nell'analogo documento relativo
al  periodo  2000-2003 - quantifica gli importi di spesa pubblica per
investimenti  che  dovranno  essere sostituiti da capitale privato in
2.000 miliardi di lire (1.032,914 milioni di euro) per il 2002, 6.000
miliardi  (3.098,741  milioni  di euro) per il 2003 e 10.000 miliardi
(5.164,569 milioni di euro) per il 2004;
  Vista  la  nota n. 9433 del 20 luglio 2000 con la quale il Ministro
dei  trasporti  e  della  navigazione  ha  trasmesso  il "Nuovo Piano
generale  dei  trasporti  e della logistica", predisposto dal proprio
dicastero  di  concerto  con  i  Ministeri dell'ambiente e dei lavori
pubblici;
  Vista  la  nota n. 9668 del 25 luglio 2000 con la quale il predetto
Ministero   ha  trasmesso  altresi'  il  "Nuovo  Piano  generale  dei
trasporti  e  della  logistica  -  Documento  tecnico",  elaborato di
concerto con le menzionate amministrazioni;
  Considerato che questo Comitato, nella seduta del 4 agosto 2000, ha
demandato  la  valutazione  del  Piano  generale dei trasporti ad una
rappresentanza  delle  amministrazioni ed organismi piu' direttamente
interessati,  che  funga  anche  da referente in occasione dell'esame
delle  competenti  Commissioni  parlamentari  e che operi, per quanto
attiene  alle  problematiche  tariffarie,  in  raccordo  con il NARS,
confermato  quale  organo  consultivo  di  questo  Comitato per dette
problematiche  con delibera n. 63 del 9 luglio 1998 (pubblicata nella
Gazzetta Ufficiale n. 199 del 27 agosto 1998);
  Considerato  che  il predetto gruppo ha fornito proprie indicazioni
che hanno portato a modifiche dei predetti testi;
  Considerato  che il NARS si e' espresso favorevolmente nella seduta
del  19 ottobre  2000,  proponendo  comunque  ulteriori  modifiche  e
formulando alcune raccomandazioni;
  Considerato  che  le  Commissioni  I,  III  e  VI  hanno  proceduto
all'esame  dei  testi  risultanti  a  seguito  del  recepimento delle
modifiche  di cui sopra nella riunione congiunta tenuta il 19 ottobre
2000,  indicando ulteriori integrazioni, poi ricomprese nella stesura
finale dei testi medesimi;
  Considerato che il documento tecnico allegato al piano descrive con
maggior   dettaglio  le  analisi  condotte  e  delinea  con  maggiore
approfondimento  le  possibili  linee  di  sviluppo  delle azioni del
Piano, ponendosi quindi quale documento a sostegno del Piano stesso;
  Considerato  che  il Piano si pone l'obiettivo di ridurre nel lungo
periodo  la  quota della modalita' stradale, sottolineando l'esigenza
di  incidere  sulla  stessa domanda di mobilita', e si incentra sullo
sviluppo dell'intermodalita' nella piu' ampia logica della promozione
della  logistica  e nel contesto dell'applicazione dei principi dello
sviluppo  sostenibile  e  della  tutela  della sicurezza, affrontando
altresi'  le  tematiche  delle liberalizzazioni e della tariffazione,
concepita   anche   quale  strumento  per  ovviare  alla  congestione
soprattutto nel comparto stradale;
  Considerato  che il Piano individua la rete SNIT (Sistema nazionale
integrato  trasporti)  e ne configura in via prospettica l'evoluzione
sulla base di interventi infrastrutturali prioritari specificatamente
indicati  soprattutto  per  i  settori ferroviario e stradale, mentre
l'enucleazione  delle priorita' per gli altri settori e' demandata ai
successivi approfondimenti;
  Considerato  che, a quanto sottolineato dal Ministero dei trasporti
e  della navigazione, detta rete e' stata individuata in coerenza con
le indicazioni della TEN Trasporti e considerato che questo Comitato,
con  altra  delibera  adottata nell'odierna seduta, detta indicazioni
intese  ad assicurare che le amministrazioni competenti propongano in
sede  comunitaria,  ai  fini della revisione della TEN, interventi ed
azioni coerenti con il Piano generale dei trasporti, tra l'altro allo
scopo di massimizzare le possibilita' di cofinanziamento comunitario;
  Considerato  che per gli interventi prioritari sono riportate stime
di  costo,  che  formeranno poi oggetto di approfondimento in sede di
predisposizione  dei  piani  di  settore  e/o  degli  altri documenti
attuativi,  e  ritenuto  che  in  tale  sede  sia necessario valutare
attentamente  tutte  le  possibilita'  di  ricorso  alle tecniche del
project  financing,  al  fine  di  concorrere  al conseguimento degli
obiettivi di risparmio nella spesa pubblica per investimenti indicati
nel documento di programmazione 2001-2004, ponendosi funzionale a tal
fine l'attivita' della citata unita' tecnica - finanza di progetto;
  Considerato  che  il Piano formula linee guida per la redazione dei
piani regionali dei trasporti, proponendo inoltre l'istituzione di un
fondo  unico  per  gli investimenti nelle infrastrutture di interesse
regionale  che  le  regioni utilizzino in piena autonomia e nel quale
confluiscano,  nel periodo transitorio, le risorse da trasferire alle
medesime  nella  successiva  fase  di applicazione dei citati decreti
attuativi della legge n. 59/1997;
  Considerato   che   l'istituzione   del   fondo   unico  impone  la
ricostruzione  di  un quadro contabile delle risorse complessivamente
allocate ai trasporti;
  Considerato  che il problema della mobilita' in ambito urbano forma
oggetto  di  specifico  approfondimento  e  che  viene in particolare
ipotizzato  un percorso di pianificazione integrata tra l'assetto del
territorio  ed il sistema dei trasporti tramite un nuovo strumento (i
piani urbani della mobilita'), del quale i successivi approfondimenti
specificheranno  ulteriormente  modi  di  interazione  con  gli altri
strumenti di pianificazione, responsabilita' e impegni finanziari;
  Considerato  che  l'istituzione  dei nuovi organismi ipotizzati dal
Piano   formera'  del  pari  oggetto  di  attenta  valutazione  nelle
successive  fasi  di  approfondimento e nell'ambito del piu' generale
processo di riforma della pubblica amministrazione;
  Considerato   che  la  stesura  definitiva  del  Piano  prevede  la
riconduzione  dei  programmi  di  ricerca  relativi ai trasporti alle
linee   generali   del  Piano  nazionale  ricerca,  che  deve  essere
sottoposto all'approvazione di questo Comitato;
  Considerato che il Piano e' configurato quale piano-processo la cui
attuazione  viene  sottoposta  ad  un  sistematico monitoraggio anche
tramite   il   "Sistema  informativo  per  la  pianificazione  ed  il
monitoraggio  dei  trasporti"  (SIMPT)  e  considerato  che  il Piano
postula   che   tale   monitoraggio,   in   un'ottica  di  necessaria
razionalizzazione, venga raccordato con il sistema degli investimenti
pubblici (MIP), previsto dal citato art. 1 della legge n. 144/1999;
  Considerato  che,  in  adesione a richiesta dell'Unione europea, e'
opportuno  porre  a  supporto  del  quadro  comunitario  di  sostegno
2000-2006  uno  strumento operativo conseguenziale agli indirizzi del
piano dedicato al Mezzogiorno;
  Ritenuto  che  tale strumento possa rappresentare una prima fase di
elaborazione di un documento unitario nel quale vengano organicamente
sviluppate   le  tematiche  attinenti  al  Mezzogiorno  e  che  detto
documento  unitario  costituisca  il  primo  degli approfondimenti da
effettuare in sede di attuazione del Piano;
                      Esprime parere favorevole
in  merito  allo  schema  di  "Piano  generale  dei trasporti e della
logistica" nella stesura allegata al presente atto ed alla luce delle
considerazioni formulate nelle premesse, che formano parte integrante
del presente parere.
  Il  Ministro  dei  trasporti  e  della  navigazione  provvedera'  a
trasmettere   il   suddetto   Piano   alle   competenti   Commissioni
parlamentari per il prescritto parere.
                              Impegna:
  Il  Ministro  dei  trasporti  e  della navigazione, il Ministro dei
lavori   pubblici   ed  il  Ministro  dell'ambiente,  per  quanto  di
rispettiva competenza:
    a  sottoporre  a questo Comitato, per una valutazione collegiale,
le  osservazioni  che le citate Commissioni formuleranno in ordine al
Piano  in  questione,  nonche'  le  considerazioni  che la Conferenza
permanente  per  i  rapporti  tra  lo Stato, le regioni e le province
autonome di Trento e Bolzano ritenga di esprimere al riguardo;
    a  sottoporre  a questo stesso Comitato entro sei mesi dalla data
del  presente  atto,  un  documento  che, in relazione agli obiettivi
fissati  nel  documento  di programmazione economica e finanziaria ed
alla  luce  delle  strategie  delineate  nel Piano, definisca in modo
organico  linee  di  azione  ed  interventi  relativi al Mezzogiorno,
tenendo conto, se disponibili, anche delle risultanze delle procedure
di  valutazione  del progetto di massima del collegamento stabile tra
la Sicilia ed il continente e delle eventuali alternative di cui alla
delibera   di   questo  Comitato  n.  33/1999  del  19 febbraio  1999
(pubblicata  nella  Gazzetta  Ufficiale  n.  124  del 29 maggio 1999;
errata  corrige  in  Gazzetta  Ufficiale  n.  128 del 3 giugno 1999),
nonche'  delle  risultanze  delle  procedure  di valutazione previste
dall'art.   9   della  citata  legge  n.  144/1999  per  l'autostrada
Salerno-Reggio Calabria;
    a  predisporre,  in  coerenza  con  i  principi  dello  "sviluppo
sostenibile"  e  nel  rispetto  delle  procedure  e  delle competenze
previste  dalla  vigente  normativa,  piani  settoriali  o  documenti
attuativi  di  pari livello, da sottoporre all'approvazione di questo
Comitato: in tale contesto le priorita' emerse dalle analisi condotte
per il Piano, qualora non gia' sorrette da approfondimenti specifici,
verranno   verificate   tramite   la   predisposizione  di  studi  di
fattibilita'  intesi  all'individuazione  delle  opzioni d'intervento
piu'  valide  ed  ambientalmente piu' favorevoli da sviluppare poi in
sede  di  progettazione,  conferendo  -  in  sede  di realizzazione -
carattere  prioritario  ai  segmenti  con livelli di saturazione piu'
elevati;
    a  porre in essere, per coprire - in tutto od in parte - il costo
di  realizzazione  delle  opere  programmate, tutte le condizioni per
promuovere  il  ricorso  al project financing al fine di concorrere a
realizzare  gli  obiettivi  di  contenimento della spesa pubblica per
investimenti  fissati  dal  documento  di  programmazione economica e
finanziaria,  avvalendosi del supporto dell'Unita' tecnica-Finanza di
progetto,  istituita  nell'ambito di questo Comitato, per individuare
settori  ed  interventi  per  i quali tale tecnica e' suscettibile di
comportare piu' positivi risultati;
    a  sviluppare  le  linee  di  azione  delineate nel Piano in modo
pienamente  coerente  con i principi enunciati in tema di regolazione
che,  tra  l'altro, individuano nella tariffa uno degli strumenti per
contenere la congestione;
    a  sottoporre a questo Comitato, quanto prima, il Piano nazionale
per  la  sicurezza  stradale a valenza triennale, nonche' piani della
sicurezza  per  le  altre  modalita' di trasporto, definendo azioni e
costi   relativi,   qualora   le   relative  misure  non  siano  gia'
organicamente ricomprese nei piani di settore;
    ad  assicurare  la  massima  coerenza  tra  il Piano generale dei
trasporti,  i  piani  di  settore  e  documenti programmatori di pari
livello  e  gli  altri documenti di pianificazione dei trasporti, ivi
inclusi le intese istituzionali di programma ed i relativi accordi di
programma-quadro;
    ad  effettuare,  anche  tramite  il  SIMPT  operante  in  stretto
raccordo  con  il  MIP,  un  sistematico  monitoraggio  degli effetti
economici,  sociali, territoriali ed o, ambientali delle azioni poste
in  essere  nel  settore  dei  trasporti in attuazione del Piano ed a
predisporre,  al  riguardo, entro il 31 dicembre di ciascun anno, una
relazione a questo Comitato;
    ad  avviare,  alla  luce  dei  risultati  emersi  ed in vista dei
periodici   o  aggiornamenti  del  Piano,  approfondimenti  intesi  a
verificare  gli  aggiustamenti  delle  azioni  necessari per il pieno
conseguimento  degli  obiettivi  fissati  ad  assicurare,  in sede di
valutazione  e  monitoraggio  del  Piano,  un effettivo coordinamento
operativo  del  programma  concernente  la  ricerca  nel  settore dei
trasporti  con  il  Piano  nazionale  ricerca al fine di garantire la
coerenza  dei  due  documenti di programmazione, in particolare nella
fase  di  aggiornamento, ed a effettuare forme stringenti di raccordo
con  il  Ministro  dell'universita'  e  della  ricerca  scientifica e
tecnologica  in  modo  da  prevedere un utilizzo ottimale e sinergico
delle risorse destinate alla ricerca nel settore trasportistico;
                             Raccomanda:
  Che  l'azione  delle  pubbliche  amministrazioni,  sia nella prassi
operativa che nell'attivita' normativa, si adegui ai principi ed agli
indirizzi  tracciati  nel  "Piano  generale  dei  trasporti  e  della
logistica",    con    particolare   riguardo   agli   aspetti   della
liberalizzazione e della regolazione.
    Roma, 2 novembre 2000
                                        Il Presidente delegato: Visco