MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE E FORESTALI

COMUNICATO

Parere  integrativo  del  Comitato  nazionale  per  la  tutela  e  la
valorizzazione  delle  denominazioni  di  origine e delle indicazioni
geografiche  tipiche dei vini relativo alla richiesta di modifica del
disciplinare  di  produzione  dei  vini  a  denominazione  di origine
controllata e garantita "Valtellina Superiore".
(GU n.258 del 4-11-2002)

    Il  Comitato  nazionale  per  la tutela e la valorizzazione delle
denominazioni  di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei
vini, istituito a norma dell'art. 17 della legge 10 febbraio 1992, n.
164;
    Visto  il  proprio  parere  inerente  la  domanda di modifica del
disciplinare  di  produzione  dei  vini  a  denominazione  di origine
controllata  e  garantita  "Valtellina  Superiore"  e la proposta del
relativo   disciplinare   di  produzione  pubblicati  nella  Gazzetta
Ufficiale - serie generale - n. 195 del 21 agosto 2002;
    Viste le istanze formulate con nota del 15 ottobre 2002, prot. n.
372  dal  Consorzio  tutela  vini  di  Valtellina tese ad ottenere un
riesame  degli articoli 3 e 4 della proposta di disciplinare allegato
al parere di cui sopra;
    Ha   deliberato,   a   parziale   modifica  ed  integrazione  del
disciplinare  di  produzione  relativo  ai  vini  a  denominazione di
origine  controllata e garantita "Valtellina Superiore" di accogliere
le istanze presentate, relativamente alla ridefinizione della zona di
produzione  di  cui all'art. 3 alla previsione, all'art. 4 del titolo
alcolometrico  volumico  naturale  minimo  per  le uve destinate alla
vinificazione  del  vino  a  denominazione  di  origine controllata e
garantita "Valtellina Superiore";
    Premesso  quanto  sopra, il Comitato nazionale per la tutela e la
valorizzazione  delle  denominazioni  di  origine e delle indicazioni
geografiche  tipiche  dei  vini,  propone  gli  articoli  3 e 4 nella
stesura di seguito riportata:
    "Art.  3.  - Il territorio di produzione dei vini a denominazione
di  origine  controllata  e garantita Valtellina Superiore , compreso
nella  zona  di  produzione  del  vino  a  denominazione  di  origine
controllata   Valtellina   fa   riferimento  alle  aree  tradizionali
delimitate rispettivamente come appresso:
      dall'imbocco  della  valle di via Mulini a Villapinta in comune
di  Buglio  il confine volge a est seguendo il sentiero detto di Pala
fino  ad  incrociare  la  strada  provinciale  Valeriana  in contrada
Credel. Segue sempre verso est la strada Valeriana medesima fino alla
contrada  Ronco.  Da  qui risale verso nord attraversando la contrada
Ronco fino ad incontrare la strada che da quest'ultima contrada porta
a  Buglio  in  Monte.  Segue verso ovest la strada medesima fino alla
cappelletta detta Crusetta, scende per il sentiero e al limite con il
bosco raggiunge la contrada Bugo per poi ricollegarsi alla strada dei
Mulini fino a giungere al punto di partenza.
    Partendo  poi  dall'abitato  di  Pedemonte di Berbenno il confine
scende  lungo  la  strada detta Camp Fop fino alla strada provinciale
Valeriana.  Prosegue in direzione est lungo questa fino alla contrada
Muc;  di  qui  per  la  nuova  strada  comunale  per Berbenno fino al
suddetto  abitato  e passando superiormente al paese per la localita'
Sina  raggiunge Polaggia mantenendo poi la provinciale per Postalesio
fino  alla  loc.  La  Guardia. Volge poi all'indietro lungo la strada
della  Guadia  per  immettersi  sulla  mulattiera  Ca'  Urga  fino ad
incontrarsi con la mulattiera detta Puncia, da qui segue, volgendo ad
ovest,  il  limite  tra  bosco  e  vigna fino ad incontrare la strada
comunale  Dusone  S.  Gregorio.  Scende  lungo quest'ultima fino alla
frazione  Dusone.  Dalla  stessa  frazione procede verso sud lungo la
strada  fino  alla  contrada  Sina.  Incrociando  la  mulattiera  dei
Monzardin,  prosegue  lungo la medesima dirigendosi verso il torrente
Finale  e  quindi  verso  ovest  lungo  la strada di Pancetta sino al
termine  del  bosco.  Proseguendo  al  limite  tra  boschi  e vigneti
intercetta  la  strada comunale Regoledo-Monastero per il tratto fino
alla  curva  altimetrica  m  550  s.l.m.,  che  segue fino a contrada
Piasci.   Da  qui  percorre  la  strada  comunale  per  Maroggia,  ne
attraversa  l'abitato  e  scende  lungo il crinale che ne delimita la
costiera  vitata.  Al  termine  del pendio si ricongiunge al punto di
partenza in frazione Pedemonte.
    Dalla localita' La Valle in comune di Castione Andevenno passando
per  casa  Gianoli  raggiunge  la chiesa di Balzarro. Risale lungo la
strada  per  Catione  fino  ad  incontrare  il torrente Bocco per poi
seguire  la  mulattiera  detta  Risc  delle  Case Nuovo . Segue detta
mulattiera  fino  alla  provinciale  per  poi scendere in linea retta
verso  la strada Valeriana in localita' della Crott e successivamente
sempre  verso  est al piede della falda vitata che segue fin sotto il
santuario  della  Madonna della Sassella, dove il confine volge verso
est  seguendo  la strada nazionale fino alla localita' Castellina. Da
qui  prende  la  strada  Valeriana,  sempre in direzione est, fino ad
incontrare la via Bernina in comune di Sondrio. Dal predetto incrocio
risale  lungo  la  strada provinciale per la Valmalenco; raggiunto il
dosso  di  S. Bartolomeo  prende  la  strada  Sondrio-Triangia  e  la
percorre  sino  alla  chiesa  di  S. Anna;  risalendo  poi  lungo  la
mulattiera  del  doss  dei  Ciatt  giunge alla contrada Moroni, dalla
quale  prosegue  verso  ovest lungo il sentiero detto della Sassa che
dalla  contrada  Moroni  porta,  mantenendosi in quota, alla contrada
Piatta  del  comune  di  Castione  Andevenno.  Dalla  contrada Piatta
scendendo  lungo la strada provinciale Triangia-Castione, giunge alla
contrada  Margella. Da qui risale lungo il costone seguendo il limite
fra  bosco  e  vigneto prosegue quindi verso ovest sempre lungo detto
limite  fino  ad  intersecare  la  comunale per Vendolo da cui per la
linea  retta si raggiunge il cimitero di Castione e spingendosi poi a
ovest  in  linea retta alla localita' Balzarro; segue poi la comunale
per  Postalesio fino al confine amministrativo del comune di Castione
Andevenno  per  poi  ridiscendere  in  localita' La Valle al punto di
partenza.
    Da  via Scarpatetti, salita Schenardi, via Lusardi, via Brennero,
via Bisciastro e strada statale n. 38 dello Stelvio fino al capitello
posto  a  lato  della  strada  statale  e indicante il confine tra il
comune  di  Sondrio  e  il  comune di Montagna. Da qui segue il piede
della falda montana in direzione est passando per la casa Trippi fino
alla  contrada detta Ca' Farina. Riprende in quest'ultima contrada la
strada  Valeriana  passando,  per  le  contrade  Ca' Muzzat, Conforti
Pignotti,  Rogna,  Palu'.  Dalla  contrada Palu' segue il piede della
falda  montana fra vigne e prati fino alla contrada Calvario al piano
.  Prende  quindi  la strada denominata Del Bungin , fino alla strada
provinciale,  la  percorre fino all'abitato di Tresivio e al crocevia
prosegue  fino  al tornante ove in contrada Rusconi imbocca la strada
comunale Tresivio-Poggiridenti seguendola sino alla contrada Ferrari.
Da  qui  risale  lungo  la valle Rogna fino ad incontrare il sentiero
detto  Ca'  Ferrari  sulla  destra della valle stessa. Prosegue verso
ovest  lungo  quest'ultimo  sentiero  fino  al  tomante formato dalla
strada comunale per Surana. Da questo stesso tornante per la curva di
livello di 650 metri passando per le localita' Ca' Farina e Ca' Paini
in  comune  di Montagna si abbassa lungo la strada comunale fino alla
localita'   Madonnina  per  poi  volgere  a  ovest  lungo  la  strada
consortile  dei  Dossi  Salati  e  giungere  a  Ponchiera in contrada
Scherini.  Da  questa  localita'  segue la strada provinciale sino al
Castello Masegra al punto di raccordo con via Scarpatetti.
    Dall'incrocio  del  torrente  Rogna  in  comune  di Chiuro con la
strada  Valeriana,  in  localita'  Rogna,  il confine segue verso est
lungo  la strada Valeriana medesima passando per la contrada Nigola e
arrivando  sulla  s.s.  38 dello Stelvio poco prima della frazione di
S. Giacomo.  Da  qui  segue  la  strada  statale  suddetta, sempre in
direzione  est, fino alla frazione Tresenda. All'incrocio con la s.s.
39  per  l'Aprica  volge a nord prendendo la mulattiera di Quigna che
porta  a  S. Gottardo  (Sommasassa).  In corrispondenza del tomante a
sinistra   prima   della  localita'  Quigna  Superiore,  prosegue  in
direzione  nord  secondo il limite del foglio catastale n. 80 sino ad
intersecare la strada nuova detta del Bim seguendola verso ovest fino
ad  incontrare la strada vicinale della chiesa di San Gottardo, e per
detta  strada  scendendo  sino ad incontrare in localita' Bissa (Case
Donchi-Ciapela)  la  strada comunale di Quigna. La segue per un breve
tratto  per  poi volgere a ovest per il sentiero che arriva alle case
Gianoli   dove   imbocca  la  strada  comunale  per  S. Gervasio.  Da
S. Gervasio,  seguendo  la  mulattiera  La  Baita-Pozzolo,  giunge  a
Castelvetro    dove   si   incrocia   con   la   strada   provinciale
Teglio-Tresenda.   Segue   quest'ultima   strada   da  Castelvetro  a
Posseggia,  da  qui la vicinale che conduce alla localita' La Sella e
quindi  alle  case  Brioni. Da quest'ultima localita' risale lungo il
sentiero che porta al tornante della strada provinciale Chiuro-Teglio
in  localita'  Selva  del  Pozzo.  Prosegue quindi, volgendo a ovest,
seguendo  la  strada  provinciale stessa fino a giungere sul torrente
Rogna.  Da  qui  scende  lungo  il  torrente sino a trovare in sponda
destra  nel  territorio  di  Chiuro,  il  roccione  detto La Crotta ;
prosegue verso ovest lungo il ciglio del pronunciato declivio sino al
culmine  del  Doss  Bel;  scende  alla  chiesa  di S. Bartolomeo e si
raccorda  con  la  strada  provinciale Chiuro-Teglio sul tornante del
cimitero  di  Castionetto;  segue  poi detta provinciale in direzione
Chiuro  fino  al successivo tornante per scendere in linea retta fino
al  ponte  sul  torrente Fontana. Di qui volge ad est al limate con i
frutteti fino a raggiungere il punto di partenza.
    In  comune  di  Bianzone lungo la strada comunale a partire dalla
localita'  La  Gatta  attraversando  il nucleo abitativo e sempre per
detta  strada superando di volta in volta la chiesa di S. Martino, la
contrada  Campagna  in  comune  di  Villa  di Tirano, contrada Pioda,
S. Antonio, S. Lorenzo, Beltramelli, Sonvico, Val Pilasco e Ragno per
riprendere  la  s.s.  38  dello Stelvio fino al torrente Poschiavino.
Risale  il  torrente  Poschiavino fin sotto la roccia della chiesa di
S. Perpetua  e  di  qui  lungo la linea di livello di 550 metri volge
verso  ovest  intersecando  di  volta  in volta costoni e valgelli in
comune  di  Villa  di Tirano fino ad incontrare in comune di Bianzone
uno  sperone  di  roccia proprio in corrispondenza del tornante della
strada  comunale Bianzone-Bratta. Innalzatosi fino a detto tornante e
proseguendo  lungo  detta strada verso ovest, il confine raggiunge la
contrada  Prada e la mulattiera per Piazzeda. Di qui, intersecando la
curva  di  livello  di  600  metri, la segue fino alla contrada Curta
bassa per ridiscendere al limite del bosco al punto di partenza.
    Dal  cimitero  di  Tirano passando attraverso il limite superiore
dell'abitato  prosegue verso est lungo l'argine destro dell'Adda fino
all'altezza  dell'edificio denominato Casa del mutilato ; di qui sale
in  linea  retta  verso  il  cimitero  di Baruffini volgendo ad ovest
allorquando  interseca  la quota di livello di 650 metri che mantiene
fino  a  raggiungere lo sperone roccioso di Roncaiola da cui lungo il
crinale si ricollega al punto di partenza.
    Nel territorio di produzione, dei vini a denominazione di origine
controllata e garantita Valtellina Superiore , compreso nella zona di
produzione sopra delimitata, sono costituite le sottozone geografiche
storiche   di   Maroggia,   Sassella,   Grumello,  Inferno,  Vagella,
delimitate rispettivamente come appresso:
      a) Maroggia  - Partendo dal punto in cui la valle Serada taglia
la  strada  Regoledo-Monastero, il confine volge verso ovest seguendo
la  strada comunale per Monastero fino alla quota 550, prosegue lungo
la  strada  consorziale dei Casini fino alla localita' Piasci. Da qui
scende lungo la strada comunale Maroggia-Ere fino al nucleo abitativo
di  Maroggia  e  lo  attraversa  passando  per  le vie F.lli Rodari e
Gardenia  fino  a giungere alla sommita' del conoide. Scende lungo il
crinale che delimita la costiera vitata fino al termine del pendio in
localita'  Pedemonte  e  prosegue  verso  est  lungo le contrade Ere,
Valdorta,  Pedemonte,  Gatti,  Camp  Fop.  Si congiunge con la strada
provinciale  Valeriana fino a raggiungere l'inizio della valle Serada
e  sale  in  direzione  nord,  lungo  tale  valle,  fino  al punto di
partenza;
      b) Sassella   -   Partendo   dalla   s.s.   38  dello  Stelvio,
immediatamente  sotto la chiesa della Madonna di Sassella, il confine
volge  verso  est  seguendo  la  strada nazionale fino alla localita'
Castellina.  Da qui per la strada Valeriana, sempre in direzione est,
fino  ad incontrare la via Bernina in comune di Sondrio. Dal predetto
incrocio  risale  lungo  la  strada  provinciale  per  la Valmalenco;
raggiunto il dosso di S. Bartolomeo prende la strada Sondrio-Triangia
e  la  percorre sino al di sotto della frazione S. Anna, dove imbocca
la  nuova  strada  detta  del  Quadro  , raggiunge e si immette sulla
strada  comunale  del  Campetto  e  poi su quella della Sassa fino al
confine comunale tra Sondrio e Castione che segue fino alla localita'
Tass  .  Da  quest'ultimo  punto il confine volge a ovest seguendo il
piede del costone roccioso detto Crap Coron fino alla localita' detta
Crap  Bedoi  , donde sale in direzione nord-ovest per un sentiero che
incontra in localita' Martinelli la strada consorziale dei Moroni. La
percorre  in  direzione  ovest  fino  al ponte superiore sul torrente
Soverna  in  frazione Moroni. Di qui imbocca il sentiero sulla sponda
orientale   del   Soverna   fino   ad  incontrare  la  strada  comune
Moroni-Triasso.  Il  confine  raggiunge quindi la Valle del Solco. Da
qui  volge  a  sud  e,  attraversata la strada dei Grigioni, lungo la
stessa valle, arriva fino alla Valeriana. Volge quindi a est lungo il
piede  della  falda  montana  tra prati e vigne e raggiunge la chiesa
della  Sassella.  Dalla  chiesa  suddetta scende al punto di partenza
seguendo la linea di massima pendenza;
      c) Grumello  -  Dall'incrocio  formato dalla strada provinciale
per  Montagna  con  la  via Lusardi, in comune di Sondrio, il confine
volge  a  est seguendo le vie Lusardi, Brennero, Visciastro e s.s. 38
dello Stelvio fino al capitello che, su quest'ultima strada, segna il
confine  fra i comuni di Sondrio e Montagna. Da questo punto segue il
piede  della  falda montana passando per Ca' Trippi e la contrada Ca'
Farina,  fino al torrente Davaglione. Sale lungo il torrente medesimo
fino  al  ponte  della  strada  provinciale Sondrio-Montagna. Da qui,
volgendo  a ovest scende seguendo la strada provinciale suddetta fino
a  quota  449;  risale  verso  il  nord-est la strada di Riva fino al
capitello  di  Riva  e per la valle della Giambon raggiunge le scuole
elementari  di  Montagna. Risale per la strada comunale fino al Dosso
in  localita'  Madonnina.  La  delimitazione  segue la mulattiera dei
Dossi  Salati  fino  al dosso detto di Croce a nord-est di Ponchiera;
discende per detto dosso fino alla chiesa parrocchiale di Ponchiera e
per  la  strada  che  porta  a contrada Rasella raggiunge la comunale
Sondrio-Arquino;   segue   quindi   verso   sud  detta  comunale  per
raggiungere  e  immettersi  sulla  provinciale  Sondrio-Montagna  (in
prossimita'  di  quota  340)  per  ritornare  all'incrocio con la via
Lusardi;
      d) Inferno  - Partendo dal punto in cui il Davaglione taglia la
strada  Valeriana,  il  confine  volge  verso  est seguendo la strada
medesima  e  passando per le contrade Ca' Muzzat, Conforti, Pignotti,
scavalca  il  torrente  Rogna  e  arriva  in  contrada Palu'. Da qui,
seguendo  il piede della falda montana lungo la linea di demarcazione
tra  prati  e  vigne, giunge al limite inferiore della zona Calvario,
prosegue  fino  a  Ca'  Menatti in localita' Sedume, prende l'omonima
strada vicinale fino a raggiungere poco oltre la localita' S. Tommaso
la  strada  che  conduce  dalla stazione ferroviaria a Tresivio e poi
detta  strada  fino a congiungersi alla provinciale Tresivio-Sondrio.
La segue volgendo a ovest passando per Poggiridenti, fino ad arrivare
al  ponte  sul  torrente Davaglione. Dal Ponte, volgendo a sud scende
lungo  il  torrente medesimo fino ad arrivare sulla strada Valeriana,
al punto di partenza;
      e) Valgella  -  Dall'incrocio  del  torrente Rogna in comune di
Chiuro  con la strada Valeriana, in localita' Rogna, il confine segue
verso  est lungo la strada Valeriana medesima passano per la contrada
Nigola  e  arrivando  sulla  s.s.  38  dello Stelvio poco prima della
frazione  di  S. Giacomo.  Da  qui  segue la strada statale suddetta,
sempre  in  direzione  est; fino alla frazione Tresenda. All'incrocio
con  la  s.s. 39 per l'Aprica volge a nord prendendo la mulattiera di
Quigna  che  porta  a San Gottardo (Sommasassa). Alla localita' Bissa
(Case Donchi-Ciappella) volge a ovest per il sentiero che arriva alle
case  Gianoli  dove  imbocca  la  strada comunale per S. Gervasio. Da
S. Gervasio,  seguendo  la  mulattiera  La  Baita-Pozzolo,  giunge  a
Castelvetro    dove   si   incrocia   con   la   strada   provinciale
Teglio-Tresenda.   Segue   quest'ultima   strada   da  Castelvetro  a
Posseggia,  da  qui la vicinale che conduce alla localita' La Sella e
quindi  alle  case  Brioni. Da quest'ultima localita' risale lungo il
sentiero che porta al tornante della strada provinciale Chiuro-Teglio
in  localita'  Selva  del  Pozzo.  Prosegue quindi, volgendo a ovest,
lunga  la  strada  Provinciale  stessa  fino  a giungere sul torrente
Rogna.  Da  qui  scende  lungo  il torrente fino a trovare, in sponda
destra  nel  territorio  di  Chiuro,  il  roccione  detto La Crotta ;
prosegue verso ovest lungo il ciglio del pronunciato declivio sino al
culmine  del  Doss  Bel;  scende lungo il sentiero che incrocia a sud
della  chiesa  di  S. Bartolomeo,  la omonima strada vicinale. Segue,
sempre  verso ovest, l'altro sentiero che scende alla Valle dei Luc ,
in  margine  alla  coltura della vite. Lungo tale valletta scende, in
direzione  sud,  sino al piede della pendice e poi segue verso est la
linea  di  demarcazione  fra  piano e costiera, sino a raggiungere, a
monte del mappale 182, torrente Rogna; quindi discende detto torrente
per tornare sulla strada Valeriana al punto di partenza.
    Art.  4.  -  Le  condizioni  ambientali  e di coltura dei vigneti
destinati  alla  produzione  dei  vini  a  denominazione  di  origine
controllata  e  garantita  Valtellina  Superiore devono essere quelle
normali  della  zona  e comunque atte a conferire alle uve ed ai vini
derivati le specifiche caratteristiche di qualita'.
    Sono  pertanto  da  ritenersi  idonei,  ai  fini  dell'iscrizione
all'albo  di  cui  all'art.  15 della legge 10 febbraio 1992, n. 164,
esclusivamente  i  vigneti  ubicati  in  terreni  declivi e di natura
brecciosa, ben esposti e ubicati alle quote di riferimento.
    I sesti di impianto, le forme di allevamento e di potatura devono
rispondere ai requisiti di una razionale coltivazione e comunque atti
a non modificare le caratteristiche delle uve e dei vini.
    Fermo  restando  i  vigneti  esistenti,  i  nuovi  impianti  e  i
reimpianti devono essere composti da un numero di ceppi non inferiori
a 4000 per ettaro.
    E' vietata ogni pratica di forzatura; e' consentita l'irrigazione
di soccorso.
    La   produzione   massima   di   uva   per   ettaro,  in  coltura
specializzata, non deve essere superiore a 8 tonnellate.
    Nelle  annate  favorevoli  i  quantitativi  di  uve  ottenuti  da
destinare  alla  produzione  del  vino  a  denominazione  di  origine
controllata  e garantita Valtellina Superiore devono essere riportati
nel limite di cui sopra, purche' la produzione globale non superi del
20%  il limite medesimo, fermo restando il limite resa uva/vino per i
quantitativi di cui trattasi.
    Le  eccedenze  delle  uve,  nel limite massimo del 20%, non hanno
diritto alla denominazione di origine controllata e garantita.
    Oltre   detto   limite   percentuale   decade   il  diritto  alla
denominazione  di  origine  controllata  e  garantita  per  tutto  il
prodotto.   Le   uve   destinate   alla   vinificazione  del  vino  a
denominazione di origine controllata e garantita Valtellina Superiore
devono assicurare un titolo alcolometrico volumico naturale minimo di
11% vol.
    Le  uve  destinate alla vinificazione del vino a denominazione di
origine    controllata   e   garantita   Valtellina   Superiore   con
l'indicazione  di  una  delle seguenti sottozone: Maroggia, Sassella,
Grumello,    Inferno,   Valgella,   devono   assicurare   un   titolo
alcolometrico volumico naturale minimo di 11,5% vol.
    La regione Lombardia, annualmente, prima della vendemmia, sentite
le organizzazioni di categoria interessate ed il Consorzio di tutela,
tenuto  conto  delle condizioni ambientali e di coltura che nell'anno
si  sono  verificate, puo' stabilire con decreto un limite massimo di
produzione  inferiore  a  quello fissato dal presente disciplinare di
produzione,   dandone  immediata  comunicazione  al  Ministero  delle
politiche  agricole  e forestali - Comitato nazionale per la tutela e
la  valorizzazione delle denominazioni di origine e delle indicazioni
geografiche  tipiche  dei  vini  e alla Camera di commercio I.A.A. di
Sondrio.".