MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

DECRETO 15 luglio 2003 

Accertamento del raggiungimento del limite di spesa, per l'anno 2003,
sul   capitolo   3857   dello   stato  di  previsione  del  Ministero
dell'economia  e  delle finanze, relativo al credito d'imposta per le
reti  di teleriscaldamento alimentate con biomassa ovvero con energia
geotermica.
(GU n.176 del 31-7-2003)

                 IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO
  Visto l'art. 1, comma 1, lettera b), del decreto- legge 6 settembre
2002,  n.  194, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 ottobre
2002,  n. 246, il quale all'art. 11-ter della legge 5 agosto 1978, n.
468,  e  successive  modificazioni,  aggiunge,  dopo  il comma 6, tra
l'altro,  il  seguente  comma  6-bis  «Le disposizioni che comportano
nuove  o  maggiori  spese  hanno  effetto  entro i limiti della spesa
espressamente autorizzata nei relativi provvedimenti legislativi. Con
decreto  dirigenziale  del  Ministero dell'economia e delle finanze -
Dipartimento  della  Ragioneria  generale  dello Stato, da pubblicare
nella  Gazzetta Ufficiale, e' accertato l'avvenuto raggiungimento dei
predetti   limiti   di   spesa.   Le  disposizioni  recanti  espresse
autorizzazioni  di spesa cessano di avere efficacia a decorrere dalla
data  di  pubblicazione del decreto per l'anno in corso alla medesima
data»;
  Vista  la  legge 27 dicembre 2002, n. 289, recante disposizioni per
la  formazione  del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2003);
  Visto  in particolare il comma 4 dell'art. 21 della citata legge n.
289  del 2002 che prevede l'ulteriore proroga al 30 giugno 2003 delle
disposizioni  in materia di agevolazioni con credito d'imposta per le
reti  di teleriscaldamento alimentate con biomassa ovvero con energia
geotermica,  di  cui all'art. 6 del decreto-legge 1° ottobre 2001, n.
356,  convertito, con modificazioni, dalla legge 30 novembre 2001, n.
418, gia' prorogate, da ultimo, fino al 31 dicembre 2002 dall'art. 1,
com-ma 4,  del  decreto-legge  8 luglio 2002, n. 138, convertito, con
modificazioni, dalla legge 8 agosto 2002, n. 178;
  Visto  che  il  limite  di risorse complessivamente previste per il
credito  d'imposta  di cui al predetto comma 4 dell'art. 21 ammonta a
Euro 4.131.655 per l'anno 2003;
  Vista  la  comunicazione  dell'Agenzia  delle  entrate n. 90754 del
9 giugno  2003  nella  quale e' indicato che l'ammontare dei predetti
crediti  d'imposta fruiti nel corrente anno a tutto il mese di maggio
e' superiore al predetto limite;
  Vista  la  legge 27 dicembre 2002, n. 290, concernente approvazione
del  bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2003 e
bilancio pluriennale per il triennio 2003-2005;
  Visto  il  decreto  legislativo  7 agosto 1997, n. 279, concernente
individuazione  delle  unita' previsionali di base del bilancio dello
Stato, riordino del sistema di tesoreria unica e ristrutturazione del
rendiconto generale dello Stato;
  Visto il proprio decreto del 31 dicembre 2002, recante ripartizione
in capitoli delle unita' previsionali di base relative al bilancio di
previsione dello Stato per l'anno finanziario 2003;
  Considerato che in applicazione del richiamato comma 4 dell'art. 21
della  legge  n. 289 del 2002 e' stato icritto alla u.p.b. 6.1.2.15 -
capitolo 3857 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e
delle finanze lo stanziamento di Euro 4.131.655;
                              Decreta:
  Ai  sensi dell'art. 11-ter, comma 6-bis, della legge 5 agosto 1978,
n.  468,  e' accertato l'avvenuto raggiungimento del limite di spesa,
per  l'anno  2003,  iscritto alla u.p.b. 6.1.2.15 - sul capitolo 3857
dello  stato  di  previsione  del  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze,   relativo   al   credito   d'imposta   per   le   reti   di
teleriscaldamento   alimentate   con   biomassa  ovvero  con  energia
geotermica  di  cui  al  comma 4 dell'art. 21 della legge 27 dicembre
2002, n. 289.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 15 luglio 2003
                                       Il ragioniere generale: Grilli