COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA

DELIBERAZIONE 26 luglio 1990 

  Approvazione  del  programma pluriennale di costruzione di impianti
termoelettrici predisposto dall'ENEL.
(GU n.199 del 27-8-1990)

                    IL COMITATO INTERMINISTERIALE
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
  Vista  la legge 6 dicembre 1962, n. 1643, concernente l'istituzione
dell'ENEL  e  trasferimento  ad  esso  delle  imprese  esercenti   le
industrie elettriche;
  Visto  l'art. 6 della legge 8 luglio 1986, n. 349, recante norme in
materia di impatto ambientale;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio dei Ministri 10
agosto 1988,  n.  377,  in  materia  di  pronunce  di  compatibilita'
ambientale;
  Visto  l'allegato  IV  al  decreto del Presidente del Consiglio dei
Ministri del 27 dicembre 1988, sulle  procedure  per  i  progetti  di
centrali termoelettriche e turbogas dell'ENEL;
  Visto  l'accordo interministeriale 24 giugno 1989 che stabilisce le
procedure per il rilascio delle autorizzazioni al  risanamento  e  al
ripotenziamento delle centrali termoelettriche;
  Vista  la  legge  27  giugno  1985,  n.  351,  recante norme per la
riattivazione del bacino carbonifero del Sulcis;
  Visti  i  programmi  di  costruzione  di  nuovi impianti di energia
elettrica per gli anni 1988-92 predisposti dall'ENEL nel gennaio 1988
e il relativo aggiornamento del giugno 1988;
  Visto  il  Piano energetico nazionale (PEN) approvato dal Consiglio
dei Ministri il 10 agosto 1988;
  Vista  la  propria  delibera  del 21 dicembre 1988, con la quale e'
stato approvato il programma pluriennale di emergenza di  costruzione
di impianti termoelettrici predisposto dall'ENEL;
  Vista  la  delibera  n.  16376  del  1› marzo 1990, con la quale il
consiglio di amministrazione dell'ENEL ha approvato un  programma  di
interventi  che  prevede il ripotenziamento di centrali esistenti, la
costruzione di  impianti  policombustibili  e  di  impianti  a  ciclo
combinato  e  turbogas  per  circa 4.700 MW e la lettera dell'ENEL al
Ministero dell'industria  del  19  marzo  1990  contenente  ulteriori
informazioni su detto programma;
  Vista  la  determinazione  assunta dal consiglio di amministrazione
dell'ENEL nella stessa riunione del 1› marzo  1990  e  la  successiva
lettera  del  26  marzo 1990, con la quale l'ENEL ha formalizzato, su
richiesta   del   Ministero   dell'industria,   del    commercio    e
dell'artigianato,  la  propria  decisione relativa alla realizzazione
nell'area  del  Sulcis  di  una  centrale  termoelettrica   a   ciclo
combinato,  della  potenza di 340 MW circa, alimentata da un impianto
di gassificazione del carbone;
  Considerato  che  l'ENEL  ha necessita' di effettuare interventi di
miglioramento ambientale sul parco termoelettrico esistente anche  in
relazione  alla  entrata  in  vigore, per gli impianti esistenti e di
nuova  costruzione,  della  nuova  normativa  in  materia  di  tutela
ambientale;
  Considerata l'esigenza di contenere il ricorso alle importazioni di
energia elettrica dall'estero;
  Vista  la  nota del 3 luglio 1990 del Ministero dell'industria, del
commercio  e  dell'artigianato  che  sottopone  al  CIPE  il   citato
programma  di  costruzione  di  impianti  termoelettrici  predisposto
dall'ENEL;
  Udita la relazione del Sottosegretario di Stato dell'industria, del
commercio e dell'artigianato;
                              Delibera:
  E'  approvato  il programma pluriennale di costruzione dei seguenti
impianti termoelettrici dell'ENEL come appresso specificato.
  1.  Quindici impianti turbogas, alimentabili a gas naturale/gasolio
per il ripotenziamento  di  sezioni  termoelettriche  esistenti,  per
complessivi 1.500 MW circa, come di seguito precisato:
   Piemonte  - centrale termoelettrica di Chivasso (583 MW) in comune
di  Chivasso  (Torino);  un  turbogas  da  circa  100   MW   per   il
ripotenziamento  della  4a  sezione di 140 MW e due turbogas da circa
100 MW ciascuno per la trasformazione in cicli combinati della  1a  e
2a sezione di 70 MW ciascuna;
   Emilia-Romagna - centrale termoelettrica di Porto Corsini (452 MW)
in comune di Ravenna: due turbogas da circa 100 MW  ciascuno  per  il
ripotenziamento  della  3a  e  4a  sezione  di  156 MW ciascuna e due
turbogas da 100 MW circa ciascuno  per  la  trasformazione  in  cicli
combinati della 1a e 2a sezione di 70 MW ciascuna;
   Toscana - centrale termoelettrica di Livorno (310 MW) in comune di
Livorno: due turbogas da circa 100 MW ciascuno per il ripotenziamento
della 1a e 2a sezione di 155 MW ciascuna;
   Sicilia  -  centrale termoelettrica di Termini Imerese (970 MW) in
comune di Termini Imerese (Palermo): tre turbogas  da  circa  100  MW
ciascuno  per  il ripotenziamento della 1a, 2a e 3a sezione di 110 MW
ciascuna;
   Sicilia - centrale termoelettrica di Augusta (210 MW) in comune di
Augusta (Siracusa): tre turbogas da circa  100  MW  ciascuno  per  la
trasformazione  in cicli combinati della 1a, 2a e 3a sezione di 70 MW
ciascuna.
  2.  Tre  impianti  termoelettrici  policombustibili  alimentabili a
coal-water (miscela acqua-carbone)/gas naturale/olio combustibile per
complessivi 1.800 MW circa (sei gruppi di 300 MW):
   Lombardia  -  due gruppi da 300 MW ciascuno per complessivi 600 MW
circa in aree  adiacenti  alla  centrale  termoelettrica  di  Sermide
(1.280  MW),  che  insiste  nei  comuni  di  Sermide  (Mantova)  e di
Carbonara Po (Mantova);
   Emilia-Romagna - due gruppi da 300 MW ciascuno per complessivi 600
MW circa in aree adiacenti alla centrale termoelettrica di La Casella
(1.280  MW), che insiste nei comuni di Castel San Giovanni (Piacenza)
e di Sarmato (Piacenza);
   Toscana  -  due  gruppi  da 300 MW ciascuno per complessivi 600 MW
circa in aree adiacenti alla centrale termoelettrica  di  S.  Barbara
(250 MW), che insiste nel comune di Cavriglia (Arezzo).
  3. Quattro impianti termoelettrici a ciclo combinato alimentabili a
gas naturale/gasolio per complessivi 1.200 MW circa  (quattro  moduli
da 300 MW):
   Calabria  -  un modulo da 300 MW presso la centrale termoelettrica
del Mercure, in comune di Laino Borgo (Cosenza), in aggiunta alle due
unita' da 75 MW esistenti;
   Abruzzo - un modulo da 300 MW in comune di Avezzano (L'Aquila);
   Basilicata - un modulo da 300 MW in comune di Melfi (Potenza);
   Puglia  -  un  modulo  da  300  MW  nel  comune di Ascoli Satriano
(Foggia), in aggiunta  a  quello  gia'  deliberato  dal  CIPE  il  21
dicembre  1988, nel comune di Candela (Foggia). I due moduli verranno
realizzati in posizione adiacente al confine tra i due comuni in modo
da costituire un unico complesso industriale.
  4.  Due  turbogas  da  circa  100  MW  ciascuno, alimentabili a gas
naturale/gasolio  per  complessivi  200  MW  circa  nell'area   della
esistente  centrale di Codrongianus (Sassari) nella regione Sardegna,
in sostituzione delle  sei  esistenti  unita',  ormai  obsolete,  per
complessivi 100 MW circa.
  5.  Un  impianto termoelettrico a ciclo combinato, della potenza di
340 MW  circa,  alimentato  da  un  impianto  di  gassificazione  del
carbone, da realizzare nella regione Sardegna, area Sulcis, una volta
definiti i relativi  studi  tecnico-economici.  A  tale  riguardo  la
societa'  Sotacarbo,  che  si  affianchera'  all'ENEL  per la ricerca
connessa e a supporto della realizzazione ed esercizio dell'impianto,
provvedera' nei tempi piu' brevi possibili, alla realizzazione e alla
attivazione in Sardegna  del  centro  di  ricerche  sulle  tecnologie
avanzate di utilizzo del carbone previsto dalla legge n. 351/1985.
  6.  L'ENEL definira' entro il 1990 le modalita' e/o le attrezzature
per  l'approvvigionamento  del  gas  naturale   necessario   per   il
funzionamento  delle  centrali  esistenti  nonche'  di  quelle finora
approvate dal CIPE, concludendo, ove necessario, entro la stessa data
i relativi contratti per l'approvvigionamento del gas.
  Di  quanto  sopra l'ENEL dara' tempestiva informazione al Ministero
dell'industria, del commercio e dell'artigianato che, a sua volta, ne
informera' il CIPE.
  7.  Il  CIPE, considerato il forte deficit di produzione di energia
elettrica nel Mezzogiorno ed in particolare nella  regione  Campania,
impegna  il  Ministro  dell'industria,  a presentare entro il mese di
ottobre 1990 proposte di localizzazione di nuovi  impianti  dell'ENEL
in  Campania,  in  linea  con  le conclusioni delle indagini in corso
d'intesa con il Ministro dell'ambiente, dirette  alla  individuazione
di siti idonei nel territorio regionale.
   Roma, 26 luglio 1990
                              Il Presidente delegato: CIRINO POMICINO