MINISTERO DEL TESORO

DECRETO 10 ottobre 1991 

  Determinazione  dell'importo  degli  interessi da corrispondere sui
certificati del Tesoro in Euroscudi con godimento  26  ottobre  1988,
relativamente alla terza cedola, di scadenza 26 ottobre 1991.
(GU n.263 del 9-11-1991)

                       IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il  proprio decreto n. 254312/66-AU-170 del 18 ottobre 1988,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 261 del 7 novembre  1988,  con
cui  e'  stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU
con godimento 26 ottobre  1988,  di  durata  quinquennale,  al  tasso
d'interesse annuo dell'8,65% per l'importo di 1.000 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del  18  ottobre 1988, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo
degli  interessi  da  pagare   annualmente   sui   predetti   titoli,
relativamente  alla  quota  degli  stessi  circolante all'interno, e'
determinato con decreto del Ministro del tesoro, in  misura  pari  al
valore  nominale  in ECU convertito in lire italiane sulla base della
media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma
e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti
giorni del mese di settembre precedente la scadenza della  cedola  di
interesse;
  Considerato  che  occorre  determinare l'importo degli interessi da
pagare relativamente alla terza cedola - di scadenza 26 ottobre  1991
- dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto  il  proprio  decreto n. 570600/66-AU-170 del 10 agosto 1989,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 220 del 20 settembre 1989, con
cui si e' provveduto  a  regolare  i  rapporti  tra  Tesoro  e  Banca
d'Italia in ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto,  in  particolare,  il  quinto comma dell'art. 1 del predetto
decreto del 10 agosto 1989, con cui si stabilisce che,  in  relazione
alla   variabilita'   dell'ammontare   dei  titoli  di  che  trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro, entro il mese di settembre di ogni anno, il capitale nominale
complessivo  dei  certificati  stessi,  sul   quale   devono   essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto il telex in data 26 settembre 1991, con cui la Banca d'Italia
ha comunicato, tra l'altro, che:
   l'importo   nominale  dei  CTE  con  godimento  26  ottobre  1988,
attualmente  circolanti  all'interno,  e  sui   quali   deve   essere
effettuato  il  pagamento  degli  interessi  relativamente alla terza
cedola, di scadenza 26 ottobre 1991, e' di 334.462.000 ECU;
   la media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle  borse  valori
di  Roma  e  di  Milano,  rilevate  dall'Ufficio italiano dei cambi e
riferentisi ai primi venti giorni del mese di settembre  1991  e'  di
lire 1.538,12 per ogni ECU;
                              Decreta:
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n.
254312/66-AU-170  del  18  ottobre  1988,  meglio  specificato  nelle
premesse,  l'importo degli interessi netti da pagare in lire italiane
sulla quota  attualmente  circolante  all'interno  (pari  a  nominali
334.462.000  ECU) dei CTE quinquennali 8,65% con godimento 26 ottobre
1988 - relativamente alla terza cedola, di scadenza 26 ottobre 1991 -
ammonta a L. 38.810.308.240.
  La ritenuta fiscale del 12,50% di cui al decreto legge 19 settembre
1986, n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17  novembre
1986, n. 759, ammonta a L. 5.554.330.000.
  La spesa complessiva di L. 44.354.638.240 fara' carico al cap. 4691
dello  stato  di  previsione della spesa del Ministero del tesoro per
l'anno finanziario 1991.
  Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte  dei  conti  per  la
registrazione  e  verra'  pubblicato  nella  Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 10 ottobre 1991
                                                   Il Ministro: CARLI
 Registrato alla Corte dei conti il 17 ottobre 1991
Registro n. 34 Tesoro, foglio n. 144