MINISTERO DEL TESORO

COMUNICATO

            Approvazione del progetto di ristrutturazione
            presentato dalla Cassa di risparmio di Torino
(GU n.18 del 23-1-1992)

   Con  decreto  ministeriale  20 dicembre 1991 e' stato approvato il
progetto presentato dalla Cassa di  risparmio  di  Torino,  ai  sensi
dell'art.  1, comma 3, della legge 30 luglio 1990, n. 218 e dell'art.
3, commi 1, 3 e 5, del decreto legislativo 20 novembre 1990, n.  356,
che prevede:
    il  conferimento,  previo  scorporo, delle attivita' e passivita'
relative  alla  propria  azienda  bancaria,   compreso   il   credito
pignoratizio e ad esclusione di un "Fondo cassa" utile per far fronte
alle  esigenze di liquidita' dell'ente conferente, in una costituenda
societa' denominata "Banca Cassa di risparmio di Torino S.p.a.";
    la costituzione, con atto unilaterale a  norma  dell'art.  6  del
decreto  legislativo  n.  356/1990,  della societa' per azioni "Banca
Cassa di risparmio di Torino S.p.a.", con un capitale sociale di lire
1.000 miliardi, che rivestira' - ai sensi e per gli  effetti  di  cui
all'art.  5, lettera c), della legge n. 218/1990 e degli artticoli 25
e seguenti  del  decreto  legislativo  n.  356/1990  -  il  ruolo  di
capogruppo;
    l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che
assumera'  la  denominazione  di  "Fondazione  Cassa  di risparmio di
Torino";  la  Fondazione  deterra'  una  partecipazione  nella  nuova
societa' bancaria pari al 100% del capitale con diritto di voto;
    l'adozione dello statuto della societa' conferitaria "Banca Cassa
di    risparmio    di   Torino   S.p.a.",   abilitata   all'esercizio
dell'attivita' bancaria.
   La Cassa di risparmio  di  Torino,  contestualmente  alla  stipula
dell'atto di conferimento della propria azienda bancaria nella "Banca
Cassa di risparmio di Torino S.p.a.", fatto salvo il compimento degli
atti  connessi  alla  modificazione  dell'oggetto  sociale,  ai sensi
dell'art. 3  del  citato  decreto  legislativo  n.  356/1990,  dovra'
cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria.