MINISTERO DEL TESORO

DECRETO 7 aprile 1992 

  Determinazione dell'importo degli interessi  da  corrispondere  sui
certificati  del  Tesoro  in  Euroscudi con godimento 19 aprile 1989,
relativamente alla terza cedola, di scadenza 19 aprile 1992.
(GU n.113 del 16-5-1992)

                       IL MINISTRO DEL TESORO
  Visto  il  proprio  decreto n. 570472/66-AU-184 del 12 aprile 1989,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 105 dell'8  maggio  1989,  con
cui  e'  stata disposta un'emissione di certificati del Tesoro in ECU
con godimento  19  aprile  1989,  di  durata  quinquennale  al  tasso
d'interesse annuo del 9,90% per l'importo di 1.000 milioni di ECU;
  Visto, in particolare, l'art. 9 del richiamato decreto ministeriale
del  12  aprile  1989, con cui, fra l'altro, si dispone che l'importo
degli  interessi  da  pagare   annualmente   sui   predetti   titoli,
relativamente  alla  quota  degli  stessi  circolante all'interno, e'
determinato con decreto del Ministro del tesoro, in  misura  pari  al
valore  nominale  in ECU convertito in lire italiane sulla base della
media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle borse valori di Roma
e di Milano, rilevate dall'Ufficio italiano dei cambi nei primi venti
giorni del mese di marzo  precedente  la  scadenza  della  cedola  di
interesse;
  Considerato  che  occorre  determinare l'importo degli interessi da
pagare relativamente alla terza cedola - di scadenza 19 aprile 1992 -
dei predetti certificati del Tesoro in ECU;
  Visto il proprio decreto n. 571627/66-AU-184 del 16 febbraio  1990,
pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale n. 64 del 17 marzo 1990, con cui
si e' provveduto a regolare i rapporti tra Tesoro e Banca d'Italia in
ordine al servizio di pagamento dei ripetuti certificati;
  Visto, in particolare, il quinto comma  dell'art.  1  del  predetto
decreto del 16 febbraio 1990, con cui si stabilisce che, in relazione
alla   variabilita'   dell'ammontare   dei  titoli  di  che  trattasi
circolanti all'interno, la Banca d'Italia provvedera' a comunicare al
Tesoro, entro il mese di marzo di ogni  anno,  il  capitale  nominale
complessivo   dei   certificati   stessi,  sul  quale  devono  essere
effettuati i pagamenti in lire;
  Visto il telex in data 25 marzo 1992, con cui la Banca d'Italia  ha
comunicato, tra l'altro che:
   l'importo   nominale   dei  CTE  con  godimento  19  aprile  1989,
attualmente  circolanti  all'interno,  e  sui   quali   deve   essere
effettuato  il  pagamento  degli  interessi  relativamente alla terza
cedola, di scadenza 19 aprile 1992 e' di L. 177.000.000 di ECU;
   la media delle quotazioni di chiusura lira/ECU alle  borse  valori
di  Roma  e  di  Milano,  rilevate  dall'Ufficio italiano dei cambi e
riferentisi ai primi venti giorni del mese di marzo 1992,  e'  di  L.
1.535,05 per ogni ECU;
                              Decreta:
  Ai  sensi e per gli effetti dell'art. 9 del decreto ministeriale n.
570472/66-AU-184  del  12  aprile  1989,  meglio  specificato   nelle
premesse,  l'importo degli interessi netti da pagare in lire italiane
sulla quota  attualmente  circolante  all'interno  (pari  a  nominali
177.000.000  di  ECU)  dei  CTE  quinquennali  9,90% con godimento 19
aprile 1989 - relativamente alla terza cedola, di scadenza 19  aprile
1992 - ammonta a L. 23.536.346.005.
  La ritenuta fiscale del 12,50% di cui al decreto-legge 19 settembre
1986,  n. 556, convertito, con modificazioni, nella legge 17 novembre
1986, n. 759, ammonta a lire 3.362.335.000.
  La spesa complessiva di L. 26.898.681.005 fara' carico al cap. 4691
dello  stato  di  previsione della spesa del Ministero del tesoro per
l'anno finanziario 1992.
  Il presente decreto sara' trasmesso alla Corte  dei  conti  per  la
registrazione,  e  verra'  pubblicato  nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 7 aprile 1992
                                                   Il Ministro: CARLI
Registrato alla Corte dei conti il 24 aprile 1992
Registro n. 17 Tesoro, foglio n. 373