Modificazioni allo statuto dell'Universita'.(GU n.288 del 7-12-1992)
IL RETTORE Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 31 ottobre 1961, n. 1836, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Vista la legge 22 maggio 1978, n. 217; Vista la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Riconosciuta la particolare necessita' di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, per i motivi esposti nelle deliberazioni degli organi accademici; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale espresso nell'adunanza del 19 luglio 1989; Viste le deliberazioni degli organi accademici dell'Universita' degli studi di Trieste, in merito alle modifiche allo statuto della scuola di specializzazione in audiologia; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Trieste, approvato e modificato con i decreti indicati nelle premesse, e' ulteriormente modificato come appresso: Articolo unico L'art. 217 relativo alla scuola di specializzazione in audiologia, e' soppresso e sostituito dai seguenti nuovi articoli con il conseguente scorrimento della numerazione: Scuola di specializzazione in audiologia Art. 217. - E' istituita la scuola di specializzazione in audiologia presso l'Universita' degli studi di Trieste. La scuola ha lo scopo di insegnare e di approfondire gli studi nel campo dell'audiologia e di fornire le competenze professionali necessarie per il conseguimento del diploma che legittima l'assunzione della qualifica di specialista in audiologia. La scuola rilascia il titolo di specialista in audiologia. Art. 218. - La scuola ha la durata di quattro anni. Ciascun anno di corso prevede ottocento ore di insegnamento e di attivita' pratiche guidate. In base alle strutture ed attrezzature disponibili la scuola e' in grado di accettare il numero massimo di iscritti determinato in sette per ciascun anno di corso, per un totale di ventotto specializzandi. Art. 219. - Per l'attuazione delle attivita' didattiche programmate dal consiglio della scuola provvede la facolta' di medicina e chirurgia. Art. 220. - Sono ammessi alle prove per ottenere l'iscrizione i laureati in medicina e chirurgia. Per l'iscrizione alla scuola e' richiesto il possesso del diploma di abilitazione all'esercizio della professione. Art. 221. - La scuola comprende sette aree di insegnamento e tirocinio professionale: a) area delle scienze basiche fisiche; b) area delle scienze basiche biologiche; c) area diagnostica; d) area di terapia; e) area di patologia e clinica; f) area delle discipline correlate; g) area di medicina legale sociale e preventiva. Art. 222. - Gli insegnamenti relativi a ciascuna area didattica e formativa professionale sono i seguenti: a) Area delle scienze basiche fisiche: fisica acustica, elettronica e strumentazione biomedica; informatica I; informatica II ed analisi di segnale; tecniche di misurazione acustica. b) Area delle scienze basiche biologiche: anatomia, istologia ed embriologia umana normale dell'apparato uditivo, vestibolare e fonatorio; fisiologia dell'apparato uditivo e vestibolare; neurofisiologia; psicologia. c) Area diagnostica: metodiche audiometriche; tecniche di indagine vestibolare e semeiotica vestibolare; semeiotica ORL. d) Area della terapia: terapia delle affezioni dell'apparato uditivo e vestibolare; protesizzazione acustica. e) Area di patologia e clinica: patologia e clinica dell'apparato uditivo e vestibolare periferico; patologia e clinica dell'apparato uditivo e vestibolare centrale; patologia e clinica ORL (in rapporto all'audiologia); elementi di foniatria in funzione della riabilitazione dell'ipoacusico; fisiopatologia della comunicazione verbale. f) Area delle discipline correlate: radiologia e neuroradiologia (in rapporto con l'audiologia); neurologia (in rapporto con l'audiologia); medicina interna (in rapporto con l'audiologia); pediatria (in rapporto con l'audiologia); neuropsichiatria infantile. g) Area di medicina legale, sociale e preventiva: medicina legale ed etica professionale; patologia audiologica, vestibolare e tecnopatie; audiologia preventiva e sociale. Art. 223. - L'attivita' didattica comprende ogni anno ottocento ore di didattica formale e di tirocinio professionale guidato. Essa e' organizzata in una attivita' didattica teorico-pratica comune per tutti gli studenti (quattrocento ore come di seguito ripartite) ed in una attivita' didattica elettiva, prevalentemente di carattere tecnico-applicativo di ulteriori quattrocento ore, rivolta all'approfondimento del curriculum corrispondente ad uno dei settori formativo-professionali (monte ore elettivo). La frequenza nelle diverse aree avviene pertanto come di seguito specificato: I Anno: Scienze basiche fisiche (ore 100): fisica acustica, elettronica e strumentazione biomedica ore 30 informatica " 70 Scienze basiche biologiche (ore 100): anatomia, istologia ed embriologia umana normale dell'apparato uditivo, vestibolare e fonatorio " 25 fisiologia dell'apparato uditivo e vestibolare " 25 neurofisiologia " 25 psicologia " 25 Diagnostica (ore 200): semeiotica ORL " 50 metodiche audiometriche " 150 Monte ore elettivo: ore 400. II Anno: Scienze basiche e fisiche (ore 100): informatica ed analisi di segnale ore 50 tecniche di misurazione acustica " 50 Scienze basiche biologiche (ore 25): psicologia " 25 Diagnostica (ore 200): metodiche audiometriche e semeiologia audiologica " 150 tecniche di indagine vestibolare e semeiotica vestibolare " 50 Patologia e clinica (ore 75): patologia e clinica dell'apparato uditivo e vestibolare periferico " 50 patologia e clinica ORL in rapporto all'audiologia " 25 Monte ore elettivo: ore 400. III Anno: Patologia e clinica (ore 100): patologia e clinica dell'apparato uditivo e vestibolare centrale ore 50 elementi di foniatria in funzione della riabilitazione dello ipoacusico " 50 Terapia (ore 200): terapia dell'affezione dell'apparato uditivo e vestibolare " 100 protesizzazione acustica " 100 Discipline correlate (ore 75): medicina interna " 25 radiologia e neuroradiologia " 25 neurologia in rapporto all'audiologia " 25 Monte ore elettivo: ore 400. IV Anno: Terapia (ore 200): terapia dell'affezione dell'apparato uditivo e vestibolare ore 100 protesizzazione acustica " 100 Patologia e clinica (ore 25): fisiopatologia della comunicazione verbale " 25 Discipline correlate (ore 50): pediatria " 25 neuropsichiatria infantile " 25 Medicina legale, sociale e preventiva (ore 125): medicina legale ed etica professionale " 50 patologia audiologica, vestibolare e tecnopatia " 25 audiologia preventiva e sociale " 50 Monte ore elettivo: ore 400. Art. 224. - Durante i quattro anni di corso e' richiesta la frequenza ai fini dell'apprendimento nei seguenti reparti/divisioni/ambulatori/laboratori: reparti: ospedale di Cattinara - clinica otorinolaringoiatrica; ospedale di Cattinara - piastra chirurgica; ambulatori: ospedale di Cattinara - piano poliambulatori; ospedale Maggiore; laboratori: audiologia 1 - ospedale di Cattinara; audiologia 2 - ospedale di Cattinara; audiovestibologia - ospedale Maggiore; vestibologia - ospedale di Cattinara; rinologia - ospedale di Cattinara. La frequenza nelle varie aree per complessive ottocento ore annue, compreso il monte ore elettivo di quattrocento ore annue, avverra' secondo delibera del consiglio della scuola, tale da assicurare ad ogni specializzando un adeguato periodo di esperienza e di formazione professionale. Il consiglio della scuola ripartira' annualmente il monte ore elettivo. Il consiglio della scuola predispone apposito libretto di formazione, che consente allo specializzando e al consiglio stesso il controllo dell'attivita' svolta e dell'acquisizione dei progressi compiuti, per sostenere gli esami annuali e finali. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Trieste, 18 febbraio 1992 Il rettore