Istituzione dei corsi di laurea in matematica e scienze biologiche presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali dell'Universita'.(GU n.166 del 17-7-1993)
IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni ed integrazioni; Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n. 382; Visto il decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 12 maggio 1989 con cui e' stato approvato il piano di sviluppo delle universita' per il quadriennio 1986-90; Visto l'art. 10 della legge 7 agosto 1990, n. 245, con il quale e' stata istituita la Seconda Universita' di Napoli; Visto l'art. 4 del decreto del Ministero dell'universita' e della ricerca scientifica e tecnologica del 25 marzo 1991; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991 relativo all'approvazione del piano di sviluppo delle universita' per il triennio 1991-93; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1992 relativo all'allocazione delle strutture della Seconda Universita' di Napoli; Viste le proposte avanzate dalle autorita' accademiche interessate di cui alle deliberazioni del consiglio della facolta' di scienze del 28 maggio 1992; del senato accademico del 5 giugno 1992 e del consiglio di amministrazione del 26 giugno 1992; Visto il parere espresso dal Consiglio universitario nazionale nell'adunanza del 29 ottobre 1992; Viste le ulteriori deliberazioni delle autorita' accademiche della Seconda Universita' di Napoli (consiglio della facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali adunanza del 15 marzo 1993; del senato accademico 22 marzo 1993 e del consiglio di amministrazione del 24 marzo 1993); Visto l'art. 16 della legge 9 maggio 1989, n. 168; Decreta: Sono istituiti presso la facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali della Seconda Universita' di Napoli i corsi di laurea in matematica e scienze biologiche, secondo il seguente ordinamento: Art. 1. - La facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali conferisce: a) la laurea in matematica; b) la laurea in scienze biologiche. LAUREA IN MATEMATICA Art. 2. - Il corso di studi per il conseguimento della laurea in matematica ha la durata di quattro anni. Esso si articola in un primo biennio propedeutico - a carattere formativo di base - ed in un secondo biennio di indirizzo. I titoli di ammissione sono quelli previsti dalle vigenti disposizioni di legge. Il corso di studi si distingue in tre indirizzi: generale, didattico, applicativo. Per l'indirizzo applicativo sono previsti un orientamento numerico ed uno fisico matematico. Art. 3. - Il consiglio di facolta', all'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, su proposta del consiglio di corso di laurea, puo' articolare ciascuno dei quattro anni in corso in due periodi didattici (semestri), della durata di almeno tredici settimane di effettiva attivita' didattica. Al termine di ogni semestre e prima dell'inizio del primo semestre dell'anno successivo e' prevista una sessione d'esami la cui durata e' stabilita' dal consiglio di corso di laurea. L'attivita' didattica e' organizzata sulla base di insegnamenti costituiti da corsi ufficiali monodisciplinari. Il consiglio di facolta', all'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, su proposta del consiglio di corso di laurea, per motivate esigenze didattiche e culturali, puo' disporre che alcuni o tutti gli insegnamenti del secondo biennio di indirizzo siano suddivisi in due moduli ridotti di uguale estensione e durata. Per ogni modulo ridotto e' previsto un esame distinto alla fine del semestre in cui e' impartito il relativo insegnamento. Nell'ambito della programmazione didattica, prevista dalle norme vigenti, il consiglio di corso di laurea e il consiglio di facolta' cureranno che ogni modulo ridotto abbia un contenuto culturale compiuto ed un programma ben definito. Lo svolgimento di due moduli ridotti dello stesso insegnamento puo' essere affidato a due diversi docenti, nel rispetto delle norme di cui all'art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980. Nei piani di studio degli studenti possono essere inclusi singoli moduli, se attivati. Nel computo degli esami sostenuti per conseguire il diploma di laurea due moduli ridotti equivalgono ad un insegnamento annuale. I programmi dei moduli ridotti saranno oggetto di certificazione nel caso di trasferimento degli studenti ad altre sedi universitarie o ad altri corsi di laurea. Nel corso del primo biennio, lo studente e' tenuto a dimostrare la conoscenza della lingua inglese, con le modalita' stabilite dal consiglio di facolta' su proposta del consiglio di corso di laurea. Potranno essere iscritti al secondo anno gli studenti che abbiano superato almeno due esami del primo anno. Potranno essere iscritti al terzo anno gli studenti che abbiano superato almeno quattro esami del primo biennio e la prova della conoscenza della lingua inglese, di cui al settimo comma del presente articolo. All'atto dell'iscrizione al terzo anno ogni studente deve presentare un piano di studi che indica il biennio di indirizzo, scelto fra quelli attivati, ed i corsi opzionali scelti. L'approvazione e l'eventuale revisione dei piani di studio sono regolate dalla normativa vigente. Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve aver seguito gli insegnamenti ufficiali, scelti sulla base di quanto stabilito nei successivi articoli e superato i relativi esami, per un numero di annualita' pari a quindici. Gli esami superati dovranno essere quelli indicati nell'ultimo piano di studi approvato. L'esame in laurea di matematica consta della discussione di una dissertazione scritta e della esposizione di una tesina orale, secondo modalita' stabilite dal consiglio di facolta'. Superato l'esame di laurea, lo studente consegue il titolo di dottore in matematica, indipendentemente dall'indirizzo scelto. L'indirizzo scelto potra' essere indicato, a richiesta dell'interessato, nei certificati contenenti gli esami superati e le votazioni riportate. Art. 4. - Il consiglio di facolta', all'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, definisce, su proposta del consiglio di corso di laurea, i corsi ufficiali che rappresentano le annualita' minime prescritte nel precedente articolo, scegliendo le relative discipline all'interno dell'elenco riportato nel successivo art. 6, utilizzando eventualmente la possibilita' prevista dal terzo comma del precedente art. 3. Di seguito si riportano le annualita' obbligatorie per ciascuno degli indirizzi. BIENNIO DI BASE, COMUNE A TUTTI GLI INDIRIZZI. I Anno: 1) analisi matematica I; 2) geometria I; 3) algebra; 4) fisica generale I. II Anno: 1) analisi matematica II; 2) geometria II; 3) meccanica razionale; 4) fisica generale II. Per ciascuno degli insegnamenti sopra elencati vi e' un esame e ciascuno di essi e' accompagnato da un corso di esercitazioni che ne e' parte integrante. Per gli insegnamenti del biennio di base sopra elencati non e' consentita l'articolazione in moduli ridotti. SECONDO BIENNIO PER L'INDIRIZZO GENERALE. Insegnamenti obbligatori: 1) istituzioni di analisi superiore; 2) istituzioni di geometria superiore; 3) istituzioni di fisica matematica. Nel caso che i predetti tre insegnamenti siano divisi in moduli ridotti, potra' essere seguito da parte, dello studente, un solo modulo ridotto di ciascun insegnamento. Almeno un insegnamento annuale, o un numero equivalente di moduli ridotti, scelto dallo studente tra quelli attivati in ciascuno dei seguenti gruppi: A) Algebra superiore: geometria superiore. B) Analisi superiore. C) Analisi numerica: calcolo delle probabilita'; fisica matematica. SECONDO BIENNIO PER L'INDIRIZZO DIDATTICO. Insegnamenti obbligatori: 1) istituzioni di analisi superiore; 2) istituzioni di geometria superiore; 3) istituzioni di fisica matematica. Nel caso che i predetti tre insegnamenti siano divisi in moduli ridotti, potra' essere seguito, dallo studente, un solo modulo ridotto di ciascun insegnamento. Lo studente dovra' scegliere almeno due insegnamenti o un numero equivalente di moduli ridotti, scelti dallo studente tra quelli attivati nel seguente gruppo D, ed un insegnamento o due moduli ridotti dal seguente gruppo E: D) Logica matematica: matematiche elementari da un punto di vista superiore; matematiche complementari; storia delle matematiche. E) Calcolo delle probabilita': analisi numerica; statistica matematica; teoria e applicazioni delle macchine calcolatrici. SECONDO BIENNIO PER L'INDIRIZZO APPLICATIVO. Insegnamenti obbligatori: 1) istituzioni di analisi superiore; 2) istituzioni di geometria superiore; 3) istituzioni di fisica matematica. Nel caso che i predetti tre insegnamenti siano divisi in moduli ridotti, potra' essere seguito, dallo studente, un solo modulo ridotto di ciascun insegnamento. Lo studente dovra' scegliere almeno due insegnamenti o un numero equivalente di moduli ridotti tra quelli attivati nel seguente gruppo F: F) Analisi numerica: calcolo delle probabilita'; teoria e applicazioni delle macchine calcolatrici; ricerca operativa. Per l'indirizzo applicativo ad orientamento numerico, almeno un insegnamento annuale, o un numero equivalente di moduli ridotti, scelto dallo studente tra quelli attivati nel seguente gruppo: G) Calcolo numerico e programmazione: matematica computazionale. Per l'indirizzo applicativo ad orientamento fisico-matematico, almeno un insegnamento annuale, o un numero equivalente di moduli ridotti, scelto dallo studente tra quelli attivati nel seguente gruppo: H) Fisica matematica: meccanica superiore. Le rimanenti annualita' necessarie al raggiungimento delle quindici annualita' prescritte vengono scelte dallo studente nell'ambito degli insegnamenti indicati dal manifesto degli studi quale piano di studio ufficiale per il corso di laurea, ovvero sostituiti, fino alla concorrenza massima di due annualita', dai moduli didattici di cui al terzo comma dell'art. 3. Ai sensi dell'art. 2 della legge 11 dicembre 1969, n. 910 e dell'art. 4 della legge 30 novembre 1970, n. 924, il consiglio di facolta' puo' approvare piani di studio individuali in deroga all'ordinamento previsto dallo statuto, purche' nell'ambito delle discipline attivate. Art. 5. - All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi, il consiglio di facolta', su proposta del consiglio di corso di laurea, indica quali sono gli indirizzi e i relativi orientamenti attivati. Definisce, inoltre, il piano di studio ufficiale di ciascun indirizzo e, ove necessario, dei relativi orientamenti, specificandone gli insegnamenti nel rispetto dei vincoli di cui ai precedenti articoli. Per tutte le annualita' delib- erate dovra' essere indicata la collocazione negli anni di corso ed, eventualmente, nei semestri, nonche' gli eventuali vincoli di propedeuticita'. Art. 6. - Si riporta di seguito l'elenco generale degli insegnamenti che possono essere impartiti nella facolta' per il corso di laurea in matematica: 1) algebra; 2) algebra commutativa; 3) algebra II; 4) algebra superiore; 5) analisi armonica; 6) analisi funzionale; 7) analisi matematica I; 8) analisi matematica II; 9) analisi matematica III; 10) analisi matematica IV; 11) analisi non lineare; 12) analisi numerica; 13) analisi numerica con elementi di programmazione; 14) analisi numerica e programmazione; 15) analisi superiore; 16) astronomia; 17) automi e linguaggi formali; 18) biomatematica; 19) calcoli numerici e grafici; 20) calcolo delle differenze finite; 21) calcolo delle probabilita'; 22) calcolo delle probabilita' e processi stocastici; 23) calcolo delle probabilita' e statistica; 24) calcolo delle variazioni; 25) calcolo numerico; 26) calcolo numerico e programmazione; 27) calcolo operativo; 28) calcolo tensoriale e meccanica del continuo; 29) chimica generale ed inorganica; 30) complementi di fisica generale; 31) complessita' computazionale numerica; 32) critica dei principi; 33) didattica della matematica; 34) elementi di calcolo delle probabilita'; 35) elettronica; 36) equazioni differenziali; 37) equazioni differenziali della fisica matematica; 38) fisica delle particelle elementari; 39) fisica generale I; 40) fisica generale II; 41) fisica matematica; 42) fisica solare; 43) fisica spaziale; 44) fisica teorica; 45) fisica superiore; 46) geometria algebrica; 47) geometria combinatoria; 48) geometria differenziale; 49) geometria I; 50) geometria II; 51) geometria III; 52) geometria IV; 53) geometria superiore; 54) informatica; 55) istituzioni di algebra superiore; 56) istituzioni di analisi superiore; 57) istituzioni di fisica matematica; 58) istituzioni di geometria superiore; 59) laboratorio di fisica; 60) linguaggi di programmazione; 61) logica matematica; 62) matematica computazionale; 63) matematiche complementari; 64) matematiche complementari I; 65) matematiche complementari II; 66) matematiche elementari da un punto di vista superiore; 67) matematiche superiori; 68) meccanica analitica; 69) meccanica del continuo; 70) meccanica non lineare; 71) meccanica quantistica; 72) meccanica razionale; 73) meccanica superiore; 74) metodi dell'analisi numerica; 75) metodi per il trattamento dell'informazione; 76) onde elettromagnetiche; 77) preparazione di esperienze didattiche; 78) probabilita' e statistica; 79) processi aleatori e teoria delle file di attesa; 80) ricerca operativa; 81) sistemi dinamici; 82) sistemi operativi; 83) statistica matematica; 84) storia della fisica; 85) storia delle matematiche; 86) struttura della materia; 87) strutture algebriche; 88) teoria dei giochi e delle decisioni; 89) teoria dei grafi; 90) teoria dei gruppi; 91) teoria dei numeri; 92) teoria dei processi aleatori; 93) teoria dell'informazione; 94) teoria della propagazione ondosa; 95) teoria delle equazioni differenziali; 96) teoria delle forze nucleari; 97) teoria delle funzioni; 98) teoria delle funzioni di variabile reale; 99) teoria e applicazioni delle macchine calcolatrici; 100) teoria matematica dei controlli; 101) teorie relativistiche; 102) topologia. LAUREA IN SCIENZE BIOLOGICHE Art. 7. - Il corso di laurea in scienze biologiche ha la durata di cinque anni ed e' suddiviso in un triennio propedeutico ed in un biennio di applicazione articolato in indirizzi. L'accesso al corso di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge. Il numero di esami e' non meno di ventisei. Nel caso di verifiche di profitto contestuali - accorpamento di piu' insegnamenti dello stesso anno accademico - il preside costituisce le commissioni di profitto utilizzando i docenti dei relativi corsi, secondo le norme dettate dall'art. 160 del testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592 e dall'art. 42 del regolamento studenti approvato con regio decreto 4 giugno 1938, n. 1269. I corsi di insegnamento possono essere organizzati in moduli semestrali secondo le norme vigenti. Il totale delle ore di insegnamento e' di milleseicento per il triennio e di cinquecento per il biennio. I corsi di insegnamento annuali devono disporre di non meno di novanta ore, quelli semestrali di quarantacinque ore. Nel computo orario sono comprese lezioni, esercitazioni, esercizi, sperimentazioni e dimostrazioni, a seconda della natura dei corsi. Triennio propedeutico: 1) istituzioni di matematiche; 2) metodi matematici e statistici (a); 3) fisica; 4) laboratorio di fisica (b); 5) chimica generale ed inorganica; 6) chimica organica; 7) chimica fisica; 8) laboratorio di chimica (c); 9) citologia ed istologia (d); 10) chimica biologica; 11) fisiologia generale; 12) genetica; 13) zoologia; 14) anatomia comparata (e); 15) botanica; 16) fisiologia vegetale; 17) microbiologia generale; 18) ecologia; 19) biologia molecolare. Il consiglio di corso di laurea e la facolta', per le rispettive competenze, nell'ambito delle milleseicento ore previste per il triennio propedeutico, organizzano didattica applicata secondo moduli didattici programmati. Tutti gli studenti sono inoltre tenuti a frequentare per due anni consecutivi del triennio propedeutico un laboratorio di biologia sperimentale di settantacinque ore per anno, nel quale dovra' essere elemento preminente la partecipazione attiva degli studenti agli esperimenti. Tali corsi di laboratorio sono organizzati, per le parti di competenza, dai docenti di discipline "biologiche" del triennio (quelle indicate con i numeri dal 9 al 19) nonche' da eventuali altri docenti, secondo modalita' fissate dal consiglio di corso di laurea. Quest'ultimo designa a tale fine fra i docenti, avvalendosi anche delle vigenti disposizioni di legge, un coordinatore per ciascun corso di laboratorio di biologia sperimentale. Al termine di ciascun corso annuale lo studente deve superare un colloquio con giudizio di merito sull'attivita' svolta, a cura di una commissione costituita dal coordinatore e da almeno altri due docenti. Lo studente inoltre deve superare un colloquio di lingua inglese. Il colloquio comprende la traduzione di un brano di un'opera scientifica di argomento biologico. Gli esami di istituzioni di matematiche, fisica, chimica generale ed inorganica sono propedeutici agli esami del secondo anno e successivi. L'iscrizione al biennio per l'indirizzo prescelto e' condizionata al superamento dei tre esami suddetti ed inoltre di chimica organica, laboratorio di fisica, laboratorio di chimica, di almeno sette esami di discipline biologiche, dei due colloqui del laboratorio di biologia sperimentale e del colloquio di lingua inglese. Art. 8 (Biennio di applicazione.) - Gli indirizzi e le relative discipline caratterizzanti sono: a) Indirizzo biologico ecologico: botanica II; ecologia applicata; igiene; zoologia II. ----------- (a) Compresi modelli matematici ed elementi di probabilita' applicati alla biologia. (b) Compreso il trattamento dei dati sperimentali. (c) Comprende parti inorganiche, organiche, strumentali ed analitiche. (d) Comprende argomenti riguardanti le cellule animali e vegetali. (e) Comprende l'anatomia e l'embriologia dei vertebrati. b) Indirizzo biomolecolare: biologia molecolare II; chimica biologica II; genetica II; metodologia biochimica. Ogni indirizzo comprende non meno di sette corsi per un totale di cinquecento ore. Elenco dei corsi non obbligatori (eventualmente accorpabili con i corsi irrinunciabili): 1) algologia; 2) analisi biochimico-cliniche; 3) anatomia vegetale; 4) antropometria; 5) batteriologia; 6) biochimica cellulare; 7) biochimica comparata; 8) biochimica fisica; 9) biochimica industriale; 10) biochimica macromolecolare; 11) biochimica vegetale; 12) biofisica; 13) biologia cellulare; 14) biologia della pesca ed acquacoltura; 15) biologia delle popolazioni umane; 16) biologia dello sviluppo; 17) biologia marina; 18) biologia umana; 19) biometria; 20) biologia vegetale e applicata; 21) botanica sistematica; 22) calcolo numerico e programmazione; 23) chimica analitica; 24) chimica analitica clinica; 25) chimica analitica strumentale; 26) chimica degli alimenti; 27) chimica delle fermentazioni e microbiologia industriale; 28) chimica delle sostanze organiche naturali; 29) chimica fisica biologica; 30) citochimica ed istochimica; 31) citogenetica; 32) citologia animale; 33) citologia sperimentale; 34) citologia vegetale; 35) citopatologia; 36) complementi di chimica organica; 37) complementi di fisiologia generale; 38) conservazione della natura e delle sue risorse; 39) didattica naturalistica e biologica; 40) ecofisiologia vegetale; 41) ecologia animale; 42) ecologia microbica; 43) ecologia preistorica; 44) ecologia umana; 45) ecologia vegetale; 46) elettrofisiologia; 47) embriologia comparata; 48) embriologia e morfologia sperimentale; 49) endocrinologia comparata; 50) entomologia; 51) enzimologia; 52) etologia; 53) etologia applicata; 54) evoluzione biologica; 55) farmacologia cellulare; 56) farmacologia molecolare; 57) fisiologia cellulare; 58) fisiologia comparata; 59) fisiologia delle piante coltivate; 60) fisiopatologia endocrina; 61) fitogeografia; 62) fotobiologia; 63) biocristallografia; 64) genetica dei microrganismi; 65) genetica delle popolazioni; 66) genetica molecolare; 67) genetica quantitativa; 68) genetica umana; 69) genetica vegetale; 70) geobotanica; 71) idrobiologia e pescicolture; 72) igiene degli alimenti; 73) igiene ambientale; 74) immunologia; 75) ingegneria genetica; 76) laboratorio di biologia molecolare; 77) laboratorio di ecologia; 78) laboratorio di metodologie botaniche; 79) laboratorio di metodologie farmacologiche; 80) laboratorio di metodologie fisiologiche; 81) laboratorio di metodologie genetiche; 82) laboratorio di metodologie zoologiche; 83) laboratorio di microbiologia e serologia; 84) laboratorio di patologia generale; 85) laboratorio di tecniche ultrastrutturali; 86) metodi fisici della biologia; 87) metodi per il trattamento della informazione; 88) merceologia; 89) micologia; 90) microbiologia ambientale; 91) microbiologia industriale; 92) mutagenesi ambientale; 93) neurobiologia; 94) neurobiologia comparata; 95) oceanografia; 96) paleobotanica; 97) paleontologia; 98) paleontologia umana e paleoetnologia; 99) palinologia; 100) parassitologia; 101) patologia cellulare; 102) patologia molecolare; 103) patologia vegetale; 104) planctologia; 105) primatologia; 106) protozoologia; 107) psicobiologia; 108) radiobiologia; 109) scienza della alimentazione; 110) storia della biologia; 111) tossicologia; 112) ultrastrutture vegetali; 113) virologia; 114) virologia vegetale; 115) zooculture; 116) zoogeografia; 117) zoologia applicata; 128) zoologia sistematica; 119) zoologia dei vertebrati. Art. 9. - La tesi di laurea consiste in un elaborato su dati sperimentali e deve comunque portare un contributo originale. A tal fine e' obbligatoria la frequenza per non meno di un anno presso un laboratorio scientifico sotto la responsabilita' di un relatore. Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve aver seguito non meno di ventisei corsi per un totale di duemilacento ore e superato i relativi esami, secondo quanto previsto dallo statuto dell'ateneo, ed aver inoltre superato i due colloqui di laboratorio di biologia sperimentale ed il colloquio di lingua inglese. Il diploma di laurea riporta il titolo di laureato in scienze biologiche, mentre il relativo certificato, rilasciato al laureato, fara' menzione dell'indirizzo seguito. Napoli, 16 aprile 1993 Il pro-rettore: D'IPPOLITO