DIRETTIVA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 15 ottobre 1993 

  Accelerazione  delle  procedure  di  cessione  delle partecipazioni
dello Stato nelle S.p.a. derivanti dalla  trasformazione  degli  enti
pubblici economici.
(GU n.281 del 30-11-1993)

                            IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400;
  Visto  l'art.  16  del  decreto-legge  11  luglio  1992,  n.   333,
convertito, con modificazioni, dalla legge 8 agosto 1992, n. 359;
  Vista  la  deliberazione  del  Consiglio  dei  Ministri  in data 30
dicembre 1992 con cui e' stato approvato  il  programma  di  riordino
delle partecipazioni dello Stato di cui all'art. 16 del decreto-legge
11  luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni, dalla legge 8
agosto 1992,  n.  359,  dando  mandato  al  Ministro  del  tesoro  di
adeguarne  i  contenuti  specifici  alle  osservazioni  contenute nei
pareri  forniti  dalla  Camera  dei  deputati  e  dal  Senato   della
Repubblica;
  Vista  la  deliberazione  del  Comitato  interministeriale  per  la
programmazione economica in data 30 dicembre 1992 con cui sono  state
dettate  le  direttive  concernenti  le  modalita'  e le procedure di
cessione delle partecipazioni dello Stato nelle societa'  per  azioni
derivanti  dalla trasformazione degli enti pubblici economici e delle
aziende autonome;
  Visto il documento del  Ministro  del  tesoro  sul  riordino  delle
partecipazioni   pubbliche   e  sullo  stato  delle  privatizzazioni,
approvato dal Consiglio dei Ministri in data 14 aprile 1993;
  Vista la deliberazione del Consiglio dei  Ministri  dell'11  giugno
1993  in  ordine  alla  dismissione  dell'IMI S.p.a. mediante offerta
pubblica;
  Considerata l'attivita' concretamente posta  in  essere  a  seguito
degli atti richiamati;
  Sulla  proposta  del  Ministro del tesoro, d'intesa con il Ministro
del bilancio e della  programmazione  economica  e  con  il  Ministro
dell'industria, del commercio e dell'artigianato;
                              E M A N A
                       la seguente direttiva:
  1.    Le    procedure   relative   alla   dismissione   dell'intera
partecipazione  riconducibile,  direttamente  o  indirettamente,   al
Ministero  del  tesoro  in  ENEL,  INA,  Banca  commerciale italiana,
Credito italiano, IMI, STET, AGIP, devono essere avviate entro trenta
giorni a partire dalla data  della  presente  direttiva,  secondo  il
calendario
previsto  nel seguente punto 2, conformemente ai criteri definiti nel
programma di riordino predisposto ai sensi del  citato  art.  16  del
decreto-legge  11 luglio 1992, n. 333, convertito, con modificazioni,
dalla legge 8 agosto 1992, n. 359.
  2. Il Presidente  del  Consiglio,  su  proposta  del  Ministro  del
tesoro,  d'intesa  con  il  Ministro  dell'industria, del commercio e
dell'artigianato  e  con   il   Ministro   del   bilancio   e   della
programmazione  economica,  provvede,  contestualmente  alla presente
direttiva, alla costituzione di un Comitato permanente di  consulenza
globale e di garanzia, presieduto dal direttore generale del Tesoro e
composto da quattro esperti di riconosciuta indipendenza e di notoria
esperienza nei mercati nazionale ed internazionali.
  Il Comitato deve assicurare alle autorita' preposte alla attuazione
del  programma  di  riordino richiamato al punto 1 e, in particolare,
delle citate dismissioni un'assistenza tecnica  avente  carattere  di
unitarieta'  per  le  varie  operazioni  del programma e per tutto il
periodo necessario alla loro realizzazione,  cosi'  da  favorirne  il
buon  esito, la trasparenza e garantire la coerenza delle decisioni e
il loro coordinamento temporale.
  Il Comitato puo' acquisire da  tutte  le  societa'  interessate  le
informazioni, di natura contabile ed extra-contabile, necessarie allo
svolgimento del compito affidato.
  I  membri  del  Comitato  sono  vincolati  a mantenere riservate le
informazioni cosi' ottenute e a non utilizzarle per fini  diversi  da
quelli propri della loro attivita' istituzionale.
  Per l'assolvimento dei suoi compiti, il Comitato puo' avvalersi del
supporto  tecnico  della  Direzione generale del Ministero del tesoro
nonche' degli uffici competenti della Presidenza del  Consiglio,  del
Ministero  dell'industria,  del  commercio  e  dell'artigianato e del
Ministero del bilancio e della programmazione economica. Il  Comitato
puo'  avvalersi  di  ulteriori supporti tecnici acquisiti anche al di
fuori della pubblica amministrazione.
  Il Comitato dovra' proporre al Ministro del  tesoro  un  calendario
delle  operazioni  di privatizzazione, secondo priorita' definite dal
Comitato stesso, riducendo al  minimo  i  tempi  di  realizzazione  e
tenendo   conto  delle  strategie  industriali  e  finanziarie  delle
societa' interessate nonche' dell'andamento del mercato. Il  Comitato
suggerira'   inoltre  le  iniziative  in  materia  fiscale  e  legale
necessarie per favorire il successo delle privatizzazioni.
  Con l'assistenza del Comitato dovra' procedersi, in tutti i casi in
cui   sia   possibile,   alle   operazioni   di   dismissione   delle
partecipazioni   mediante   collocamenti  pubblici  che:  favoriscano
l'ampia  diffusione  dei  titoli   fra   i   risparmiatori;   evitino
concentrazioni  di  quote  significative  del capitale presso singoli
azionisti; permettano la costituzione di un nucleo di  azionisti  che
assicuri stabilita' alla compagine azionaria.
  3.  I  soggetti  titolari  del controllo delle societa', oggetto di
dismissione, potranno avvalersi, d'intesa con il Comitato, nella fase
propedeutica  alle  operazioni  di  dismissione,  dell'assistenza  di
consulenti    speciali    per   elaborare   eventuali   proposte   di
ristrutturazione  dell'impresa  sotto   il   profilo   istituzionale,
industriale,  finanziario  ed organizzativo, nonche' per individuare,
tenuto conto dei  propri  obiettivi  e  interessi,  le  modalita'  di
dismissione piu' adeguate fra quelle indicate nella deliberazione del
CIPE del 30 dicembre 1992.
  4. Il Ministro del tesoro o le societa' interessate dovranno essere
assistiti   dal   Comitato   permanente  di  consulenza  globale  nel
conferimento  a  primarie  istituzioni  nazionali  e   internazionali
dell'incarico  di  valutare  ciascuna societa' e attivita' da cedere,
secondo le indicazioni contenute nella deliberazione del CIPE del  30
dicembre 1992.
  Il  Comitato fornira' alle istituzioni incaricate delle valutazioni
tutta l'assistenza necessaria per lo svolgimento del compito ad  esse
affidato, operando da referente delle stesse a tale riguardo.
  La  guida  dei  consorzi  di  collocamento  delle partecipazioni da
dismettere  verra'  affidata,  con  la  consulenza  del  Comitato,  a
primarie istituzioni bancarie e finanziarie di consolidata esperienza
in  materia  di  offerta  al  pubblico  di titoli italiani, prescelte
secondo  la  procedura  prevista  dalla deliberazione del CIPE del 30
dicembre 1992. La guida del consorzio non potra' essere  affidata  ai
soggetti   incaricati   della  valutazione;  essi  dovranno  peraltro
partecipare al collocamento.
  5. Prima dell'accettazione degli incarichi  di  cui  alla  presente
direttiva,  i  soggetti di cui ai punti 3 e 4 sono tenuti a segnalare
tutti i casi di conflitto di  interessi  rilevanti  nell'espletamento
degli  incarichi  medesimi  ed  in  particolare  nelle  operazioni di
collocamento.
  6.  La  remunerazione  degli  incarichi  previsti  nella   presente
direttiva  - con esclusione dei componenti del Comitato di consulenza
globale e di  garanzia  -  deve  essere  corrisposta  dalle  societa'
partecipate  dal Tesoro ovvero prevista nello stato di previsione del
Tesoro, ai sensi dell'art. 10, quinto comma,  della  legge  7  agosto
1985,  n.  428.  La  remunerazione degli incarichi sara' stabilita in
linea con i valori correnti sui mercati internazionali per operazioni
di simile natura e consistenza.
  7. La presente direttiva sara' pubblicata nella Gazzetta  Ufficiale
della Repubblica italiana.
   Roma, 15 ottobre 1993
              Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                               CIAMPI
                       Il Ministro del tesoro
                               BARUCCI
                      Il Ministro del bilancio
                  e della programmazione economica
                              SPAVENTA
                     Il Ministro dell'industria
                  del commercio e dell'artigianato
                               SAVONA
Registrato alla Corte dei conti il 24 novembre 1993
Registro n. 6 Presidenza, foglio n. 210